Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cielo

Numero di risultati: 63 in 2 pagine

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Sull'Oceano

171457
De Amicis, Edmondo 38 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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bello, come un cretino. Belle le montagne, bella la pianura; il cielo sereno, bello, il cielo in tempesta, bello; bello dove c'è vegetazione, bello

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Il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri avevano sgombrato, tranne due o tre solitari. A quell'ora, quando sul cielo

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sofflo d'aria avesse portato a ciascun di loro una buona notizia. Ma quel bel tempo a capo di poche ore s'intorbidò, il cielo si coperse di nuvole, e

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personaggio storico, su Napoleone I, per esempio: - Ah - sclamava, torcendo il viso - non mi parli di Napoleone I, per l'amor del cielo! - come se avesse

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Ma che diamine seguiva per aria? In pochi minuti s'era oscurato il cielo; le nuvole scendevano fin quasi a toccar le cime degli alberi, pareva che

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E quella scenata seguiva davanti a uno degli aspetti più stupendi che offrano l'oceano e il cielo nella regione dei tropici. Essendosi squarciato

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, facendole dietro un fondo nero nel cielo e sulle acque, le dava una bianchezza vivissima, e la faceva parere ad un tempo una ancor più misera cosa

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aspettato, in piena luce di sole, uomini e donne giravano gli occhi pel cielo, con l'idea di veder dei miracoli. Una donna domandò al Commissario se in

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brevissimi, non fecero che stuzzicare il buon umore della moltitudine: poi il cielo si schiarì, e il mare, a momenti azzurro, a momenti violaceo

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società di spurgo inodoro". La prua era già tutta affollata, ma il cielo essendo coperto di nuvole dense, e non mandando che una luce velata i tre

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braccio: ed io gli lessi negli occhi l'impressione distupore penoso ch'egli provò al sentire quel braccio senza carne. Il cielo s'era fatto più oscuro

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splendido e più strano che si fosse visto dopo che eravamo entrati nella zona torrida. Il cielo s'era rasserenato a oriente e a occidente, e il sole

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Ma già un nuovo spettacolo attirava l'attenzione di tutti. Essendosi schiarito il cielo da ogni parte, si vedevano per la prima volta all'orizzonte

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scintillanti nella solitudine oscura dei così detti sacchi di carbone: i deserti del cielo australe. Da un lato splendevano limpidamente l'alfa e la

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del cielo chiuso: - Che razza di cani! Pensare che ci farebbero morir tutti perpendicolarmente, se potessero! E noi li andiamo a accarezzare, imbecilli.

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lance azzurrine librate sui parapetti, dalle alte maniche a vento candide e gonfie, dai ponti mobili spiccanti nel cielo, da cento luccichii di metalli

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di vita, l'elice si scuote, il mare gorgoglia: sia ringraziato il cielo! Si va.

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verze le catarate! - Tutt'ad un tratto, infatti, venne giù dal cielo grigio un rovescio di goccioloni come chicchi d'uva, e subito dopo una pioggia

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cielo, che s'erano schiariti dopo l'acquazzone: il cielo tutto a grandi squarci d'un screno purissimo, come lavato e rinfrescato, e corso da nuvole

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, in alcuni, si capiva che l'allegria era forzata. Il maggior numero non mostrava che stanchezza o apatia. Il cielo era rannuvolato e cominciava a

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striscia chiara all'orizzonte d'occidente, come uno spiraglio lasciato aperto dalla immensa cappa nera del cielo, prima di chiudersi sul globo, per

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credo che il Galileo abbia avuto la sua il giorno dopo di quella sepoltura, almeno per tre quarti, poichè, grazie al cielo, non finì com'era

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scandalo non era peggio; il che accadeva tutte le volte ch'essa mandava il marito su, a studiare il cielo stellato, e nel camerino non restava sola

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suo agio, come se fosse nato e vissuto sempre là dentro, sospeso tra l'oceano e il cielo. La macchina smisurata che muove tutto è il nucleo, e la poppa

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il mare azzurro, sotto il cielo limpidissimo, con la prua alta e con le vele gonfie, dorato dal sole, fumante e festoso, che pareva balzato come un

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. - Grandi cose, dunque? - gli domandai. Alzò gli occhi al cielo. Poi disse bruscamente: - Son stüffo de fa o ruffian! - E se n'andò, vedendo

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grandi foreste dell'America latina, alla quale andava diritto il nostro pensiero con un volo di seimila miglia. Il cielo era tersissimo, e pendeva

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momento solo, per gettare in mare un'immagine di santo o una crocetta che avrebbero calmate le onde. Ce n'era pure che lo scongiuravano in nome del cielo

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La mattina seguente il cielo e il mare erano splendidi, e tutta la popolazione del Galileo si dava moto, perchè se il tempo durava bello, si sarebbe

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dovess'essere la prima volta, - su quel viso. Ah! Dei del cielo! Quegli lampeggiò come uno specchio al sole, s'invermigliò, si riscosse tutto, e poi

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squarcio d'un cielo nuvoloso, e subito ricoperto; ma gli occhi azzurri rifissandolo, lo squarcio si riapriva e azzurro si rimostrava; e non c'era il

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, sul cielo splendidamente stellato, s'alzava la luce zodiacale, in forma d'una grande piramide biancheggiante, che toccava quasi lo zenit col vertice, e

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Ma le ore passarono, e la terra non spuntava. Il cielo era sparso di nuvole, ma l'orizzonte sgombro, e il mare presentava sempre la sua linea azzurra

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sanguigni, che ci guardassero. E di sopra il cielo era oscuro, e il mare di sotto, nero. A quella vista, s'era rifatto il silenzio a prua, e gli emigranti

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acque riposassero stanche del corso di duemila miglia, che avevan fatto dalle montagne del Brasile; il cielo era oscuro e tranquillo, Montevideo

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sua separazione imminente dalla misteriosa creatura che l'amava. Mentre io sorbivo il caffè egli guardava il cielo per il finestrino, mordendosi il

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un capo all'altro, non levando che un leggiero mormorìo. Il cielo era rannuvolato; il fiume immenso, d'un color giallo di mota; e la città di

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discorso con loro. Era l'ora della pulizia, la prua affollata, il cielo chiaro: tutto pareva propizio. Ma non tardai ad accorgermi che impresa era meno

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Saggi di critica d'arte

262026
Cantalamessa, Giulio 8 occorrenze
  • 1890
  • Zanichelli
  • Bologna
  • critica d'arte
  • UNIFI
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quella di un cielo velato da lievi nuvole grige, in cui la intensità colorifica di tutti gli oggetti si smorza alquanto, e tutti i toni hanno qualcosa di

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esterrefatta che accovacciata alza al cielo gli occhi senza pianto nella Strage degl’Innocenti; un altro è nella Madonna che solleva il viso verso Cristo

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vetrate, sorprendea nella sincerità della loro espansione gli atti della preghiera, esaminando occhi lucenti fisi al cielo in un rapimento di beata speranza

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due Crocifissi, uno a Roma nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina, l’altro nella galleria di Modena, i Crocifissi biancheggianti luttuosamente sul cielo

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luminosa nel cielo dell’arte ha attratto tutti gli sguardi e cattivato tutti gli animi.

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sulla croce e spiccante nel cielo sereno non ha sufficiente solidità; ma in quella stessa snervatezza di modellato e di tinta io sento il novizio. S

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, muore fantasticando forse che nel cielo. dell’arte, dopo tanto incliti esempi, nuovi astri brilleranno di luce sì chiara, che la sua ne diventi

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colore: tonalità bruna delle figure su cielo chiaro, intelligenza delle forme, comechè ancor esili, disegno castigato,, vivacità di atti, teste di bel

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Demetrio Pianelli

663117
De Marchi, Emilio 4 occorrenze

la Quintina, la moglie del gobbetto elegante, al Bianchi, che le faceva una corte per ridere. "Se si continuasse a volare cosí nello spazio del cielo

Genova. La stazione va gradatamente rischiarandosi della luce bianca che mandano i rari fanali elettrici, mentre nel cielo, dietro le piante della

sole di gennaio. Il cielo è bianco e netto, ma tira dai prati un'arietta sottile, fresca, che frusta le orecchie dei cavalli e passa i coturni di

maiuscole: " Caro cugino , L'opera che fai per i Figli di tuo fratello è santa e sarà Benedetta in cielo. Io ricordo sempre i benefici che ho ricevuti

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