Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cielo

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destino, pallida, mesta, e collo sguardo chino? Io leggo il  cielo  attraverso l'amore! Tu sei la lente delle mie pupille:
oh non languir sul petto al viaggiatore!. . . Io leggo il  cielo  attraverso l'amore.
invitati di fronte al mare. Il sole indora le acque, il  cielo  non ha confini. Stupori dei commensali per ogni portata.
un gaio color sul tuo pennello, e dipingimi un  cielo  al primo albore; poi fra le piante e i fior di un
l'orpello sul tuo pennello - amico dipintore, perché quel  cielo  rilucente e bello l'occhio abbarbagli dello spettatore. Il
non fuma e il verdastro del mare è meno chiuso in sé, e  cielo  mare e spiaggia comunicano perfettamente un identico senso
di molto più vivace, in verità, e sensibile al calore, di  cielo  mare e spiaggia conniventi a mirnare il respiro
strade e strade e nell'aria pura si prevede sotto il  cielo  il mare. L'aria pura è appena segnata di nubi leggere.
ha tinto la piazza e le sue mura. E dura sotto il  cielo  che dura, estate rosea di più rosea estate. Intorno
come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra un  cielo  più grande. Dalla scala salita un giorno per sempre non
quando fuor del verone i mesti augelli sospirano del  cielo  il tenebrore. La tua vergine allora, in abbandono, ti
di mirto piegato verso sinistra da una raffica di vento. Il  cielo  grigio. Il gatto che adesso sarà trasformato ancora più
Delle rondini il volo affaccendato segna di curve rotte il  cielo  azzurro e trae nell'alto vasti cerchi il largo volo dei
sta sotto il sole a suggere il calore sta sotto il  cielo  sulla buona terra questo ch'io chiamo «io», ma ch'io non
questo calore, questo ronzar confuso, questa terra, questo  cielo  che incombe? M'è straniero l'aspetto d'ogni cosa, m'è
trama d'incubi! la vita! la mia vita! il mio sole! Ma pel  cielo  montan le nubi su dall'orizzonte, già lambiscono il sole,
su una distesa bianca, il cielo, sopra, era bianco, un  cielo  perso nella luce che lo abbagliava di bianco, è assenza, mi
s'era ancora visto. Fino a sera sperammo che se tornasse in  cielo  da solo, com'era stato per gli altri pennuti, ma quando non
che passano e ripassano e sono come uccelli di un  cielo  musicale! Ariette d'ospedale che ci sembra domandino un'eco
le braccia al Nume ignoto, né mai si svincola l'amor del  cielo  dall'amor del loto.
 cielo  grigio, una mesta campagna che uniforme svanisce
lapillo. Egli aperse quel dì le sue finestre, guardò nel  cielo  e ringraziò l'azzurro; sorrise ai fiori e ringraziò i
manca. Egli è là: sul suo pallido visino tutti i sogni del  cielo  ho già sognati; credo agli angeli adesso, agli angioletti
o vita! dal  cielo  illuminato dai primi raggi del sorgente sole all'azzurra
ugualmente pungente, e azzurro ancora sullo specchio, dal  cielo  del terrazzo, in visione angolare, invadente, senza
Iddio? Oh lo spietato oblìo che domina nel cielo! Nel  cielo  ?...Arpìa, silenzio! Ci può la madre udire: la fede ell'ha,
Tu eri la vita e le cose. In te desti respiravamo sotto il  cielo  che ancora è in noi. Non pena non febbre allora, non
sfilan le memorie siccome un nero e funebre convoglio. Del  cielo  nelle oscurità remote nell'ombra amica che con man soave le
Ma alla notte sui vertici ricolmi passa il nembo e pel  cielo  s'accavalla la nera massa delle nubi, e lungi livida luce
ed alberi ricurvi e pei monti corruschi nuove forme ed in  cielo  più mondi e nuova vita ogni volta diversa, mentre lungi
e presso e da lontano riappar la nuova luce, e come il  cielo  nel diverso bagliore si trasmuta, così la terra la livida
col canto rauco; e le lanterne erano sgorbii gialli sul  cielo  glauco. Qualche tempio qua e là si dipingeva di negre
della nuvola pareva quasi sul punto di sciogliersi nel  cielo  più segreto, e meno male che adesso grazie al vento è
i prati, e canta a vespro la fulva cicala. Traversa il  cielo  un vento accidioso, della sua meta incerto e senza lena; al
Ch'io possa sempre adorarti, o Signore, negli astri in  cielo  e nei fiori in giardino; dammi la calma e dammi un po'
il muro. Una blatta che strisciama sembra rotolare dal  cielo  del soffitto. Non ha bambini ègià vecchia: 47 anni. Il mio
naufragate lontano. Una sera per la malinconia di un  cielo  che invano chiamava da ore e ore le stelle, volarono via
riflettete gocce unite in società grigio in grigio terra e  cielo  per i campi e le città. Ma la noia il disinganno fa le
dai campi celesti, e gli uomini onesti - russavano già. Il  cielo  era un buio germoglio di stelle; s'empìa di fiammelle - la
cimitero? Oh il gennaio malinconico rammentate, quando il  cielo  era bigio, e al letticciuolo vi assalia la nebbia e il
- forse - alcune avite botti, il vecchio Dante onde al  cielo  si arripa, e, ausigliatrice di non vacue notti, una
che spunta adesso, quello è sempre lo stesso da quando in  cielo  entrò! E a noi mutar coi secoli è legge e forma e ingegno;
sognava, o limpido raggio, o profondo velo! la vastità del  cielo  e della donna il cor. Calava il sole e la notte salìa.
che il Nume è la donna. Che l'Arte è la femmina, che il  cielo  è l'amore, che il lezzo è profluvio, che il fango è
O un soldato di una guerra, tremando a ogni colpo. Ma il  cielo  è sgombro, il sole entra dai vetri e tutti i movimenti del
tace o fanciulla. - E quando pel fosco piano cui plumbeo il  cielo  incombe divampa la fiamma ribelle sospinta dal vento
e s'attorciglia inestinguibile. E più, e più, e più nel  cielo  tumido arde l'ansia selvaggia e dolorosa purché io sugga
vasto mare con mille luci - io guardo all'orizzonte dove il  cielo  ed il mare lor vita fondon infinitamente. - Ma altrove la
al sole. - Amico io guardo ancora all'orizzonte dove il  cielo  ed il mare la vita fondon infinitamente. Guardo e chiedo la