affamato di sogno, per lei, per l'evanescente come l'amore evanescente, la donatrice d'amore dei porti, la cariatide dei cieli di ventura. Sui suoi
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cieli lontane chiare ombre correnti E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
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Poi che la nube si fermò nei cieli Lontano sulla tacita infinita Marina chiusa nei lontani veli, E ritornava l'anima partita Che tutto a lei
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Sbarrò nell'ombra i grigi occhi perduti: l'alba coglieva con le dita bianche le ultime stelle per i cieli muti. Egli pensò che il cuor tremi alle
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nell'aria o il vento o il sole. Io son solo, lontano, io son diverso - altro sole, altro vento e più superbo volo per altri cieli è la mia vita ... Ma ora
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Domus et placens uxor. La bella neve! scendete, scendete, leggiadri fiocchi danzanti nei cieli; come perluccie coprite, pingete i tetti, i tronchi
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Stanco son io di splendidi cieli e fronzute piante; mi annoia lo spettacolo di una beltà costante; venga il dicembre, ed operi un cambiamento a vista
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e di cambiale, ma in nuovi cieli immersi fischiano i versi - in cattedra e in piviale! Tre di costor che fanno il gaio viso alla baldoria, e a cui
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steli, e piani e vertici, e rivi e cieli. Là, coll'orgoglio di due poeti, diremo ai Mèntori, diremo ai preti: andate al diavolo, non vi cerchiamo; siam
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. . . Oh dimmi i fantasimi che sogni nei cieli ; se posso, cingendomi di candidi veli, se posso evocarli, se posso imitarli! Qual fu stanotte, quando tu
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O notturno splendore, o vergine divina! Tu che commuovi, sorridendo, il core dell'uomo e dell'oceano, solitaria dei cieli, adoro la tua luce, amo i
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nel loro inferno! Brindisi ad essi, e agli angeli dei cielì, brindisi al sole, e agli astri pellegrini, brindisi al mare, al fulmine, e agli steli dei
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core, volesse dirmi: - Oh quanti nuovi lidi, quanta stesa di cieli e di marine, tu vedesti, e pur giovane sei tanto! Ed io? ... dei grami dì già
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! un altro volume mi dice, vivi e alterna i tuoi canti felice! Il tuo spirto dal corpo spiccato, poi che i liberi cieli ha adorato, un volante augeletto
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e di coralli e cieli di zaffir; e sarà tanto il gaudio che ti parrà morir! Udrai la greca Diana e l'Ondina Ossïana gridarti : " Endimïon! "; le
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fedeli! Al tramonto è una festa di voli e trilli intorno alla tua testa che guarda i cieli! * * * La tua campana è una nenia soave e riverente io l'odo
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