servigi di donne dall'aspetto rispettabile per attirare le giovani. In generale dev'essere deciso dal buon senso di ciascuno di stabilire i casi quando si
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colle mani sul ventre verso sù. Se vi sono tre soccorritori, due lavorano con le braccia del disgraziato, uno per ciascuno. Se la respirazione
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si mette all'intorno, ciascuno armato di un bastoncino od altro e tutti girano intorno alle due persone sdraiate. L'organizzatore del gioco allora
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bandiera. Ed ora attenti! L'organizzatore comincia il gioco. Prende un coltello e spiega: « Ciascuno di Voi deve tagliare via una fettina della
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dando a ciascuno le più strambe e sonore denominazioni prese dalla fantasia imitando le denominazioni in uso nell'arte culinaria. Certo che
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I partecipanti si suddividono in due gruppi a ciascuno dei quali è assegnato un numero uguale di dame e di cavalieri. I due gruppi si mettono in due
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ciascuno dei quali viene scritta una domanda. La Sibilla ritira i fogli e scrive sotto ogni domanda tante risposte, quante sono le persone che prendono
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maestro di musica - dire un verso su due parole indicate - dire a ciascuno una gentilezza ed una villania - cantar male qualche ritornello in voga - dire
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Il penitente è condannato a chiedere a ciascuno de' compagni: - Se io fossi un cartellino, che ne faresti tu? L'interrogato risponde quello che crede
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Due giocatori assolvono la loro penitenza contemporaneamente prendendo in bocca ciascuno uno dei capi di un filo ed aiutandosi con le labbra devono
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Il penitente trasformato momentaneamente, dice a ciascun giocatore: - S'io fossi un pappagallo, che cosa m'insegneresti tu a ripetere? Ciascuno dà la
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la parola del proverbio che a ciascuno di loro è stata assegnata. Il penitente può fare sino a tre domande alla stessa persona ma, se terminato il
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Uno dei giocatori assume le funzioni di venditore ed uno quelle di compratore. A ciascuno degli altri partecipanti al gioco si attribuisce un nome di
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Tre gentiluomini si posero in viaggio conducendo seco ciascuno un servo. Giunti alla sponda di un fiume dovevano traghettarlo con una barca capace di
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Leibnitz e Euler studiarono, tra molte altre cose, il caso nel quale fosse possibile il passare un fiume traversando una volta sola su ciascuno dei
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Si prendono 20 carte si dispongono a due a due in modo da avere una colonna di 10 paia di carte. Poi si prega ciascuno dei presenti a scegliersi
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persone si sono scelte 5 carte diverse ed i 5 mazzetti da 5 carte ciascuno, quindi le 25 carte sono raccolte in un mazzetto, di cui le ultime 5 carte
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parti. Tutte le dita della mano hanno alla loro base una piccola prominenza, una microscopica montagna. Ciascuno di questi cinque rialzi è detto monte ed
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mano. Queste montagne dei pianeti formano le vallate, solcate da linee più o meno profonde, distinte ciascuno da un nome particolare. La linea della vita
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cominciare il giuoco si fa la mano e cioè ciascuno leva una carta e, chi ha alzato la minore, fa il mazzo e dopo averlo coppato (fatto alzare
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mano si fa scopa, questa è nulla. Quando la scopa si gioca in tre (ciascuno per proprio conto), fa il punto del mazzo (cioè delle carte, dei quadri e
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h) Bazzica in quattro Si giuoca ordinariamente a 1500 punti, con quattro giuocatori, due contro due, con quattro mazzi di 32 carte ciascuno mescolati
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giuoca con un doppio mazzo di carte, si possono fare due matrimoni dello stesso seme, e ciascuno di essi si conta da sè. La bazzica conta 40; la
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g) Bazzica in tre La bazzica in 3 si giuoca con 3 mazzi di 32 carte ciascuno riuniti e mescolati e si va ai 1500 punti. Chi fa le carte dà ad alzare
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coperte per ciascuna persona che partecipa al giuoco, e due ne dà al banco. Ciascuno, allora, guarda e somma i punti r appresentati dalle proprie carte
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2. Del modo di fare lo scarto. Quali sono le carte bianche. Quando ciascuno ha ricevuto le sue dodici carte, le esamina, per meglio conoscere il
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dieci. Le più alte annullano sempre le inferiori. Dunque, dopo che ciascuno ha esaminato il suo giuoco, e veduto, dalle interrogazioni fatte, ciò che ha
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Ciascuno preleva dal mazzo sparpagliato e coperto sulla tavola una carta. I due che scoprono le due carte maggiori vanno assieme; fanno paio quelli
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totali si pareggino nei 36 punti ciascuno. Questo è di regola generale, poichè taluni tengono calcolo non della somma dei punti delle prese, ma del
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associati. I punti si segnano come nella partita a quattro; ma ciascuno dei tre li segna per proprio conto nella rispettiva colonna. Se il dichiarante
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dallo straddler, e se non vi è straddler, dal giuocatore che distribuì le carte. Però, anche il distributore può passare, ed in tal caso ciascuno deve
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banco, e quindi inizia la distribuzione. Ciascuno esamina le carte toccategli e ne addiziona i punti. I punti migliori sono il 9 e il 19 e quelli che al
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quota stabilita pure in precedenza. Ciascuno dei giuocatori, a turno, getta i dadi, e la partita continua fino a che la posta versata non è esaurita.
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dell'avversario. Essi non possono retrocedere mai. Alla prima mossa ogni pedone può avanzare di uno o di due passi (caselle). Ma dopo la prima mossa ciascuno di
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, ciascuno, 12 pedine sulle caselle bianche delle tre prime file più prossime ai giuocatori; ma nel giuoco alla polacca le pedine da disporre sono 20 per
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1. Quando i giuocatori sono due o più, ciascuno può giuocare per conto proprio, senza, cioè, avere un compagno. 2. I giuocatori fanno i colpi a turno
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nella parigina è illimitato. Però, ciascuno giuoca per conto proprio, e mette per posta al banco tante unite di danaro, quanti sono i punti fatti. 4. Ad
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di domande che presentiamo ai nostri cortesi lettori, sia un giuoco. Ci siamo piuttosto industriati a prendere da ciascuno dei più differenti rami
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. Attributo assuntosi poi dalla Chiesa nello scisma d'Oriente. le lettere R. C. e F. nei termometri? - Réaummur, Celsio e Fahrenheit, ciascuno dei
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una artistica statua di vergine, che rassomigliasse agli dei. Per renderla perfetta, ciascuno degli dei le fece un dono: Venere le diede la bellezza
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Salv. Rosa, Satire ...La gloria piacerebbe a molti, se la potessero acquistare senza fatica e senza scomodo; ma non potendo, ciascuno si contenta di
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Dante, Purg. I. Forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno non contrappesa il nome di libertà. Machiavelli. La libertà ciascuno
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. Ben tosto però ciascuno sentì le punture delle spine del vicino, e ciò li allontanò di nuovo uno dall'altro. Se ora il bisogno di riscaldamento li
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discrezione, che ciascuno possiede, più che basato su norme fisse o sulle leggi comuni del buon contegno. E' di grande importanza tener presente che le
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silenzio e al disagio reciproco. Il tatto, che ciascuno possiede a suo modo, insegnerà quando una presentazione sia superflua. utile o doverosa. Nel
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