. - Tutta di sacco, sei, e ti credi bella. È vero che ti credi bella? - Sì. - E io ti butterò nella spazzatura, con la faccia in giú. Ci si sta bene nella
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- Sì. - E ci starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a niente. Se valessi almeno un centesimo ti venderei e mi comprerei una mollica
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, non ci pensavo. Potremo comperare il pane, e ne mangeremo un poco tu, e un poco io, ma un pochetto lo lasceremo a Rosa —. E Caterinuccia porse il
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, che è fatta di stoffa. — No, — rispose la Signora, e fece un viso imbronciato a causa del regalo. Allora Tit raccolse una foglia, e con l'unghia ci
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parola. Tit chiese il permesso di visitare il castello, per vedere se per caso ci fosse Bellissima. Fa' pure, — disse la Signora del Pineto, — visto che
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almeno che ci muoviamo per andarcene, — borbottò Pic. Ma Sbarraponti, che era il piú orgoglioso e il piú astuto dei tre, non poté sopportare la vergogna
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smorfia amara. — Ci vuole un'infermiera, — dichiarò il vecchio, — che stia qui il giorno e la notte. — Io, — disse Caterina facendosi coraggio, con un filo
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la Principessa ed io ci prendemmo per mano e andammo insieme attraverso la macchia fino al Bosco. Lucertole, scoiattoli, le rondini e le cingallegre
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un'enorme valigia piena di stoffe, di nastri e di tappeti: — Desiderate stoffe, signori? — domandò cortesemente. — No, non ci occorre nulla, — rispose Tit. Vi
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fermarsi proprio là. In fretta si alzò e disse: — Buon giorno! — Non ci vedeva bene a causa delle lagrime ed era tanta la sua confusione che non si
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e nessuno di loro sa soffiarsi il naso. È proprio quello che mi ci voleva! — E allora, adesso che hai trovato l'impiego, potremo mangiare tutti i
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padre dei vizi? — Io sono di professione cuoco, e l'amico è servitore, — rispose Massimo, — e, proprio in questo momento, il nostro signor padrone ci
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- Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Tutti in ordine di distanza dal sole! - Bravo, Nadir. Adesso ci siamo.
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. Maristella ed io saltiamo sulle bici e ci lanciamo all'inseguimento. Nerone ci segue senza un attimo di esitazione. Nelle curve la borsa si inclina
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Quest'anno sono in quinta. Però è il mio primo anno di scuola in Italia. La maestra ci ha spiegato che bisogna combattere i pregiudizi, che poi sono
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Antonio Ferrara è nato a Portici, in provincia di Napoli. A Napoli ci è rimasto fino all'età di ventuno anni. Adesso vive a Novara con la moglie
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borsa c'è un telefonino e un portafoglio. Dentro il portafoglio ci sono cinque banconote da cinquanta euro: duecentocinquanta euro! Guardo meglio e vedo
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scuola significa che ci vai volentieri! — esclama la mamma. - Mamma, non confondiamo l'andata con il ritorno! - preciso un po' seccato. Ieri sera sono
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Oggi avevamo verifica di italiano. Prima la maestra ha spiegato l'importanza delle virgole, a che servono e quando si usano. Ci ha spiegato che le
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piange mai. L'aiuto a rialzarsi e torniamo verso casa sua a piedi, tenendo le bici per il manubrio. La signora Nasochiuso ci vede arrivare da lontano
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piena di piccole rughe e dei pantaloni molto larghi, che quando tira vento si agitano come vele, come se non ci fosse dentro nessuno. Abita anche lui
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poliziotti. Non so cosa ci trovi di divertente... Poi capisco: è il suo primo giro in automobile! E ride contento, coi denti bianchi in mezzo alla
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fatto, ma non ho voluto girarmi a guardare. Che peccato non aver visto! Ormai non lo fa più. Ci siamo. Ecco Aziz. - Tu devi essere Maristella. - Come
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. Quando piove posso guadagnare anche dieci euro, se non ci sono altri marocchini a prendere i carrelli. - Vai a lavorare! — mi dice un signore coi baffi
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Casablanca ci sono ancora il nonno e la nonna. La loro casa è molto vicina al suq, il mercato, e quindi c'è sempre molta confusione. Omar, il fornaio, è amico
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Leopardi una vecchietta ci ha attraversato la strada sulle strisce e il papà di Aldo ha cominciato a suonare il clacson a più non posso. Un vigile
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me e così io cado seduto in una morbida cassata siciliana. Mentre Nerone continua ad ingozzarsi, Maristella ed io ci buttiamo alla disperata ricerca
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, senti come profuma. Magari ci metto dentro la cioccolata, se ti va. - Sì che mi va. Pane arabo e cioccolata: la mia merenda preferita!
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A Livio, che ci ha creduto. Ad Arianna, che ci ha creduto e mi ha aiutato a non perdere il filo.
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non ci sono bambini italiani. Qui a Novara mí trovo bene, i bambini sono simpatici. Le prime volte non capivo, ma adesso ho imparato bene l'italiano
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