sono certe cose speciali ai nostri tempi, ai nostri costumi, che io posso dire, perchè in questi costumi ed in questi tempi ci vivo, e che in nessun
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, sarebbe quanto dire alla persona a cui fanno omaggio, la quale conosce troppo la loro capacità per essere ingannata: - «Badi, non ci avevo proprio
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alberghi, e le hanno gelosamente rinchiuse; ma son ben certi che, a lungo andare, non ci sia entrata la sazietà o la noia, a metterle in fuga come una
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- Corrispondenza. - Ma, marchesa, io non ci sono giunta ancora a mezzo del cammin di nostra vita. - Scusi, ha marito ? - Sissignora, ma ho appena diciasette
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mantenersi in relazione. A quelle non si manda una carta, ma ci si va in persona col marito o con una signora della famiglia di lui. Alle altre
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secondo "anno di nozze fu assai meno beato del primo. E "si, che ci ho Ninì, il mio dolce amorino biondo " color di rosa, che comincia a dire bab...bo
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per mettere una signora nell' imbarazzo. Entrare in una casa, e trovare un servitore che ci domanda il nostro nome come un avvocato fiscale che deve
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passare in casa nostra. Ci si metta cordialità ed affetto, e basta. Ma dove si richiede tutta l'intelligenza d'una buona padrona di casa, è ai pranzi
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Stabilito il numero delle persone che si vogliono invitare, si mandano gl'inviti: stampati se è un pranzo di lusso, scritti se non ci si vuol dare
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patisse. Noi non usiamo portar via nulla dalla casa che ci ospita. Ma non affettiamo neppure, con una mancia ai servitori, di volerci sdebitare del pranzo
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conversare: ma non Basta. Ci devono essere un pianoforte pei dilettanti; delle tavole da gioco pei giocatori seri di scacchi, di dama, di tarocchi
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. Oltre le sale smobigliate, ornate di fiori ed illuminate per la danza, ci dev'essere un salotto ben riscaldato, dove si accoglieranno i primi inviati, e
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E, poichè ci siamo, parliamo di quel raccolto, che consiste in un ricambio d'inviti, ai quali, s'accettino o no, si risponde sempre con una carta di
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che io traduco liberamente: "Libero il dir quanto ci passa in testa, Ed elle ortiche la toletta onesta!" Le più modeste ladies, che cadrebbero
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artistica e patriottica. Ma ai padroni di casa si deve un aggettivo ammirativo per ogni cosa che ci mostrano, fortunati ancora noi, se ci fanno grazia
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, e la corona, se l'almanacco di Gota non ci ha nulla in contrario. La forma della carta è soggetta ai capricci della moda, come pure il colore. Costa
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crudeltà del limbo le mamme non ci credano, e si tengano sicure, che tutte le porte del paradiso si spalancherebbero dinanzi al piccolo innocente, per
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sue manifestazioni di lusso, avevamo una specie di ribrezzo pel denaro. Ci umiliava come un errore, ci faceva arrossire come una vergogna. Una volta
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Cosa ci resta, mie signore, quando si perde lo sposo a cui eravamo unite per la vita, i genitori che furono il primo dei nostri amori, i figli che
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badino; si parla ancora. Vogliamo ascoltare dell'altro? Chissà che ci sia ancora qualche cosuccia di buono. È la Teresita che riprende: - I padroncini
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, se non la domanda in isposa, non ha nessuna ragione di tenerle. E la ragazza ci pensa, e ne soffre per quell'implacabile
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La grande rinomanza di Noemi per l'affetto che seppe ispirare a Ruth, ci prova quanto siano rare le signore che sanno comprendere bene la loro
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tenersi lontana. E se ci va per accompagnare una nuora, una figlia, una nipote, dovrà vestire riccamente, ma colla massima serietà; e non mai scollata
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casa, di lasciarne un pochino anche per gli altri. Ne goda venti minuti, una mezz'ora, via, e s'accontenti. E durante quel tempo se ci sono altre
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anche una sbarra a saliscendi dinanzi per assicurare dalle cadute la personcina minuscola che ci si deve sedere. Quel mobiluccio, che i Toscani
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loro giornata metà ad azzimarsi, e l'altra metà in visite galanti, come i cavalieri serventi dell'altro secolo. Ma da un eccesso all'altro ci corre
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donna, e non ho mai dimenticata quella scena dolorosa. Ed anche ora, quando ci penso, sento al cuore la stretta di un rimorso. Non si affligge
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bellissima e giovane mamma, che esortava la sua bambina ad imitarle. - Se ci vai, le diceva, se ti fai forza per vincere la tua timidezza - perchè non
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come nessun'altra immagine di cosa adagiata.. Ci stanno, salvo il rispetto, come il diavolo in una ampolla. Sono irrequiete, impensierite. La loro
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anche dopo l'amore svanito, e ce ne consola. Se un precedente stabilito non ci fa sapere che un amico festeggia un natalizio, sara' bene fargli gli
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sultano di Turchia?... Ed a San Marino hanno sempre la Repubblica? Ma chi ci crede? Se volessero, con quelle piccole menti intelligenti ed erudite
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raccolgono intorno a loro. Questo non vuol dire che una signorina possa intavolare lei un discorso, dove ci sono delle signore per farlo. Se però fra le
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a due a due come colombelle, non ci può essere una ragione al mondo perchè si scandolezzino di trovarsi seduti accanto a tavola. Era una logica da dar
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casa in cui passiamo tutta la vita. I bimbi non ci disturbano, non li isoliamo. Vivono con noi. Sono padroni di tutto l'appartamento. Impariamo il loro
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fiori. Per portare i diamanti ci vuole il permesso della Chiesa, ed anche del Municipio. Ma credano a me, signorine, non ci perdono nulla. Il
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discorsi incominciati.... Oh! non s'inquietino, signore mamme, so press'a poco di cosa si parla; ed anzi, ci conduco le loro figliole per questo; è il
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ci fosse venuta con quella missione. Io aveva quel difetto, e quel pregio; e la zia era placida, e troppo indulgente; ed il babbo era avaro; e le
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barbarismo nei nostri costumi. Noi, espansivi e schietti, ci pieghiamo male a quella meschina scherma di parole, che giocano su sentimenti frivoli; e
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vero affetto, e col linguaggio dell'intimità. Non occorre dire che, in tutta la loro corrispondenza non ci deve essere una parola che la mamma non possa
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Il teatro e la conversazione sono i divertimenti che le si addicono meglio. Al ballo non ci dovrebbe andare, perchè vi sarebbe spostata, a meno che
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domanda, non ci pensasse più che all'eredita dell'imperatore della China. Così si comportano le signorine per bene. Ma ciò non toglie che il giorno del
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