Che si consideri un essere unicellulare, o un uovo di un essere pluricellulare, ci troviamo sempre di fronte a una particella d’una data sostanza
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, che ci permette di creare combinazioni nuove, insieme con la purezza dei gameti dimostrano che il patrimonio ereditario è discontinuo e costituito
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, che ci sono, il più spesso, ignote.
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) ci conducono dunque alla formulazione in altri termini di fatti fisiologici conosciuti, senza dover ricorrere a forze ataviche misteriose, ma
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Il risultato di questa analisi ci dimostra dunque che numerosi fattori (almeno 7 fattori principali, e forse più di tanti) cooperano, con azioni che
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Lo studio della polimeria ci porterà, per altra via, a conclusioni analoghe.
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quantitativamente eguale (ciò che è molto probabile) ci si può render ragione anche di quelle forme d’eredità intermedia fra la mendeliana e la mista
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trasmettersi alle successive generazioni nel modo che ci è noto.
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Non è possibile qui illustrare questi varî modi del ciclo delle piante: ci limiteremo a qualche cenno sulle piante superiori (Fanerogame
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Tutti questi esperimenti -— anche se sembrano dare qualche indizio per risolvere il problema che ci occupa — furono, del resto, criticati da P
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vita della specie, sebbene il suo significato finalistico non ci sia ancora del tutto chiaro.
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Il secondo modo è il più usato nella genetica della Drosofila. Noi ci atterremo di prevalenza al primo, per maggiore semplicità e chiarezza.
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Non ci si deve nascondere le difficoltà che la teoria dello scambio incontra, ma d’altra parte è d’uopo riconoscere che nessun’altra teoria fra
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Ci si domanda quindi: 1) se il numero dei cromosomi è costante; 2) se i cromosomi hanno una individualità propria; 3) se vi è una continuità genetica
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Due sono le caratteristiche più salienti con cui ci si presenta il mondo dei viventi: la grande varietà delle forme che la vita riveste, e la
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della divisione meiotica, avvenga realmente uno scambio di pezzi fra i cromosomi omologhi, ci si può domandare ora qual’è la base citologica di
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Inoltre, la partenogenesi naturale e sperimentale ci suggerisce alcune considerazioni non prive di interesse, relative al problema dell’eredità. Se l
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Ci si domanda ora se gli incroci interspecifici mendelizzano, o se rappresentano eccezioni alle leggi di Mendel, se vi è una relazione
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fecondazione (riproduzione anfigonica) o senza (partenogenesi). Ci siamo limitati, per ora, a considerare questi fatti esteriormente, senza cercare di
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Dagli ibridi fertili è possibile ottenere ulteriori generazioni, e ci si domanda, pertanto, se la legge della segregazione mendeliana vale anche
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dell’analisi ci obbligano a scomporre.
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diversi attributi. Sarebbe istruttivo e interessante esporne lo svolgimento storico, ma ci porterebbe fuori tema: si rivolga perciò il lettore che ne
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Non è possibile, data l’indole del presente libro, passare in rassegna anche soltanto i principali tipi di mutazioni trovate: ci limiteremo ad
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Ci limiteremo qui ad elencare i tipi principali di aberrazioni cromosomiche finora osservati, specialmente nella Drosofila, ma anche in altri animali
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sua importanza per la costruzione delle carte citologiche ci siamo già occupati (pag. 205).
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ogni epoca della storia della biologia, ne fu tentata la soluzione. Per necessità di spazio, ci limiteremo qui a riassumere quanto più brevemente è
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Tosto che ci si domanda, però, la causa delle differenze e delle somiglianze, non appena cioè il problema, da puramente descrittivo e formale diviene
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’involuzione delle gonadi (di essi si farà cenno nel cap. successivo) e ci limiteremo a considerare i casi in cui le gonadi stesse vengono deviate nel loro
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Stabilita così questa differenza fondamentale fra soma e plasma germinale, ci si può domandare quali sono i rapporti che intervengono fra l’uno e l
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degli Artropodi, e uno ormonale, caratteristico dei Vertebrati. Ci limiteremo a riassumere brevemente alcuni dei fatti principali, rimandando, per
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Ci si domanda dunque come i geni contenuti nel nucleo dello zigote manifestano le potenze di cui sono i portatori, cioè per quale serie di reazioni
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formulare alcuni problemi che ci servano di guida per impostare le indagini.
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geni non ci appaiono così più come particelle isolate e indipendenti, bensì come elementi di un sistema armonico e complesso, collegati da intime
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Ma non è qui il luogo per una ricerca storica sull'evoluzionismo. Ci basti constatare il fatto: la sfiducia e lo scetticismo che s’ingenerarono e si
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Posto così il problema, ci si domanda, innanzi tutto, qual’è la sorgente delle variazioni che possono servire di base per l’evoluzione.
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Dobzhansky. Quest’autore ha egli stesso contribuito in modo molto efficace allo sviluppo di questo ramo della genetica, e alla sua trattazione ci atterremo
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tornare sull’argomento, ci limiteremo a constatare che, ov’essa è possibile e dà prodotti fertili (specialmente nelle piante) non si dovrebbe parlare
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fatto, che ci dimostrano la costante comparsa di novità nel patrimonio ereditario.
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entrare in particolari, per ragioni di spazio, ci limiteremo ad accennare ai principî su cui sono basati.
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Poiché i numerosi studi finora fatti non hanno ancora approdato a risultati sicuri e generalizzabili, ci asteniamo dal riferire le conclusioni a cui
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analizzate nel caso singolo. E poiché la vita è certo uno dei fenomeni più complessi a cui ci sia dato di assistere, non deve stupire se, proprio in
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R.A.L. = Rendiconti della R. Accademia Nazionale dei Lincei. CI. di Sc. fis. mat. e nat. (Roma).
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subito constatare che ai valori estremi corrispondono pochi individui, ai valori intermedi numeri sempre maggiori quanto più ci si avvicina ad una
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varie «costanti caratteristiche» chiamate anche dagli autori inglesi «statistiche», di cui la più importante è la media aritmetica, le quali ci danno
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L’altro fenomeno tipico che ci offre il mondo dei viventi è la continuità della vita, ed è connesso col problema della specie in modo così intimo
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Anche qui possiamo, valendoci del solito simbolismo, cercare d’interpretare i risultati numerici in base alle ipotesi che ci hanno servito per il
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Bantam bianchi e neri) nel 75% dei galli neri della Fa, nulla ci rivela esternamente quali sono gli omozigoti, (25%) e quali gli eterozigoti (50
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Invece il reincrocio con la razza recessiva (es. pollo ibrido con pollo bianco), ci dà:
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lettore che desideri più ampi e analitici ragguagli, ci limitiamo ad alcuni cenni.
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Ciò è molto importante non solo dal punto di vista pratico, perché ci permette di produrre combinazioni nuove, e quindi di
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