- Ah! non ci ho pensato.
Pagina 16
- Dalla mia; ma ci sarà anche la tua; non balla nessuna delle due stasera.
Pagina 16
- Ci sono, ci sono, mia cara; tre ore precise.
Pagina 37
La... vostra venuta ci soddisfa.
Pagina 37
Ci restano i cavalli da tiro e se volete tornare a Napoli...
Pagina 38
- E poi... che dobbiamo fare noi cameriere con l'esempio che ci dànno!
Pagina 42
Grazie... Era di fatti la parola che ci voleva!
Pagina 49
- Ah, è proprio quel che ci vuole.
Pagina 56
- Dunque, Barone, qual'è il programma della festa? Sentiamo, giacchè ci sono...
Pagina 56
- Che cosa ci trovate di strano?
Pagina 57
- Vengo... perchè ci vengo... e perchè, non venendoci, me ne sarebbe venuto... Permettete...
Pagina 62
Capirete: io non potevo certo farmi suo protettore... Ma ora ci siete voi...
Pagina 62
- Non ci sono più gentiluomini!
Pagina 66
- Ah sì, ti dicevo che non mi piace più; non ci sto più volentieri; quando poi non ci sei, mi par proprio messa senza gusto quella camera, e per
Pagina 76
- Non ci perdo davvero... Così?
Pagina 76
- Non ci arrivi? Dove?
Pagina 76
- Voglio che tu ti segga; sei più alto di me, non ci arrivo...
Pagina 76
- Ma, ci fa freddo, sai!
Pagina 77
- Ci saran sempre quelli delle stufe?
Pagina 77
- E ci siederemo in mezzo alle stufe?
Pagina 77
- Ci si va.
Pagina 78
- Dunque è stabilito? Ci si va?
Pagina 78
- Ah, hai ragione; non ci andiamo più.
Pagina 78
Riposo. Il Marmara allargandosi sempre più ci addormenta. Quando ci svegliamo dalla siesta aerea, una visione di sogno ci sta dinanzi: due immense
Partiti alle ore otto dal Falero, tocchiamo acqua alle ore dodici e mezzo. L'idrovolante getta l'ancora e un motoscafo ci porta all'aeroscalo
Occorre anzitutto evitare gli errori del passato. Per ciò si deve avvertire che il linguaggio, del quale ci serviamo ad esprimere i nostri pensieri
Pagina 10
Vero è che, in tali casi, una vaga coscienza ci avverte la parola non essere adoperata nel suo significato rigoroso. Ma non ci si occupa generalmente
Pagina 12
Ci sia concesso, per chiarezza, di fissare dapprima alcune ipotesi da cui ci renderemo poi indipendenti in una certa misura.
Pagina 147
Ma l'osservazione ci dice che le parallassi delle stelle sono tutte positive o sensibilmente nulle; ed ecco a quale risultato ci portano le stelle
Pagina 169
Dopo queste premesse ci troviamo in grado di discutere la questione fondamentale, sempre dibattuta «se la vista ci dia la percezione immediata delle
Pagina 180
Dire che i dati immediati della visione ci porgono le nozioni di retta e di piano, vale quanto affermare che la vista ci fornisce gli elementi
Pagina 184
le precedenti osservazioni ci mostrano una serie di oggetti, ugualmente accessibili alla ricerca; ma, come questa serie ci appare indefinita, vediamo
Pagina 19
Ci limiteremo pertanto ad avvertire che il postulato delle tre dimensioni
Pagina 194
Che l'udito ci porga un apprezzamento assai preciso dell'isocronismo, e
Pagina 209
L'accordo fra le sensazioni di durata già ci assicurano un certo accordo fra gli orologi graduati naturalmente; ma un accordo più preciso, ove si
Pagina 210
Si potrebbe dire pertanto che l'orecchio ci porge la nozione dell'isocronismo, e quindi delle durate, per associazione col senso muscolare, come
Pagina 210
Una critica siffatta ci proponiamo appunto di svolgere nei seguenti paragrafi, discutendo successivamente:
Pagina 228
Tuttavia se l'universo astronomico non ci porge dei punti che possano ragionevolmente ritenersi come fissi, una semplice osservazione ci conduce a
Pagina 230
All'infuori dei due casi principali, su cui ci siamo fermati innanzi, giova considerare quale verifica della Dinamica ci porgano altri ordini di
Pagina 259
E ci proponiamo di rilevare e di spiegare:
Pagina 269
Come ci rappresenteremo un tal mezzo?
Pagina 289
Ci riferiremo qui al primo caso.
Pagina 293
elettrica,di cui diremo più avanti. Ci limitiamo qui a riassumere il resultato a cui si è condotti nella questione che ci occupa.
Pagina 305
Le alterazioni permanenti dei corpi elastici (fenomeni d'isteresi elastica) ci avevano suggerito l'ipotesi 1); i fenomeni ottico-elettro-magnetici ci
Pagina 314
simile ipotesi per giudicarla soltanto sotto l'aspetto conoscitivo, dovrà ammettere che essa non ha un valore scientifico, giacchè non ci abilita a
Pagina 329
L’analisi del fatto ci condurrà dapprima a questo resultato generale, che la conoscenza scientifica tende ad effettuarsi per mezzo di concetti, e ci
Pagina 41
Fra le novelle arabe che la tradizione ci ha tramandate sotto il titolo di «Mille e una notte», ci sovviene di quella ove si racconta la bizzarra
Pagina 47
fatto reale. Essa ci aiuta così a determinare i caratteri del reale, e ci conduce quindi, naturalmente, ad una definizione positiva della realtà.
Pagina 49
Ma altre riflessioni ci costringono ad estendere ulteriormente questo concetto della realtà.
Pagina 51
Vediamo, p. es., che cosa HERSCHELL ci abbia insegnato colla scoperta di Urano.
Pagina 63