Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La fatica

169687
Mosso, Angelo 50 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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più a sollevare il peso. Questo ci fa capire che non è possibile il raffronto esatto fra la prima parte della curva e l’ultima. Però anche in queste

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per noi fisiologi, perchè ci lasciano vedere cosa succeda nei muscoli, quando questi lavorano per uno stimolo applicato sul nervo e si affaticano

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ansano. E tutti facendo correre un cane e lanciandogli qualche cosa da buscare lontano, ci siamo accorti della trasformazione profonda che subisce in

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contrazione del muscoli, Geppert e Zunt fecero conoscere che vi sono ancora altre cause che ci fanno respirare più in fretta quando i muscoli si

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Le cause dell' affanno che ci prende nel salire una scala sono dunque molte, e dalla rapida esposizione che ho fatto delle più comuni, appare

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mezzo dei reni. Se questi detriti si accumulano nel sangue, non ci sentiamo stanchi; quando oltrepassano il limite fisiologico, noi diventiamo malati

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cause che producono i fenomeni della fatica. Tutti ci siamo accorti che alla fine di una lunga marcia i piedi si gonfiano. Il lavoro di un organo è

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della fotografia istantanea alla conoscenza esatta dei moti più rapidi, fecero epoca nella scienza. L'anatomia comparata ci mostra che l'ala degli

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in esso, comparisce immediatamente la contrattura. Quanto ho esposto ci dimostra che la contrattura, quale presentasi fisiologicamente, è il principio

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che tutti abbiamo provato in un concerto, dove non ci accorgiamo se nell'orchestra vi sono 35 o 40 violini. Entrando in una sala sfarzosamente

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che ha una sensibilità differente di prima. Due sono le condizioni fisiologiche le quali ci rendono insensibili alla fatica. La prima è l'abitudine

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sull'accrescimento dei fanciulli, parecchi fisiologi ci dettero delle misure importanti sullo sviluppo dell' organismo. Citerò fra questi i lavori

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all'indegnità di questa tortura, e il dottor Lombardo scrive una relazione che i suoi colleghi approvano e che ci mostra l' obbrobrio di questo commercio

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Se ci voltiamo indietro nella storia degli ultimi secoli, vediamo che tutti i popoli sono dominati da una preoccupazione costante, quella di rendere

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politiche, nè umanitarie, nè sociali. Occorre che altre inchieste sieno fatte da medici che pensino a trovare i dati, e le misure ed i valori che ci

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della psicologia che raccomando a coloro i quali vogliono conoscere l'evoluzione della mente. Se non ci fossero altre ragioni che ci obbligassero ad

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oscillazioni, in cui l'eccitabilità cresce e diminuisce gradatamente." Tutti abbiamo provato nell'addormentarci (o quando ci svegliamo e dopo riprendiamo sonno

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attenti. Guardando fissamente un colore non ci sembrerà nè più chiaro nè più scuro per quanto sia grande lo sforzo della nostra attenzione. Si tratta

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laboratorio la distinguevano. Nei piccioni che avevano viaggiato, il cervello era pallido, quasi anemico. Questo probabilmente ci spiega perchè le quaglie

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tutte le impressioni del mondo esterno, rimanessero contemporaneamente e con eguale intensità, impresse nella memoria? Era necessario che ci fosse un

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. Spesso sfogliando un libro ci accorgiamo di aver letto una parola solamente, quando abbiamo già scorsa la pagina dove è scritta. Oppure nella strada

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temperatura elevata favorisce questa dilatazione dei vasi, ed il sangue circolando sotto una pressione minore ci rende meno atti ad un lavoro intimo del

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preparati alla difesa, ci vuole un tempo più lungo di prima per orientarci e ribattere. Il raccorciamento del tempo nella reazione muscolare per effetto

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i tedeschi e gli inglesi, che pure ci superano in tante altre cose più importanti, non possono rivaleggiare coi più abili tiratori della razza latina.

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, le capsule soprarenali, e di tante altre cose delle quali non sappiamo dir nulla di positivo e ci contentiamo di avvertire chi ascolta, che la verità

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psichici che dopo aver lasciato una traccia nel cervello erano rimasti come assopiti o semispenti. Abbiamo molti fatti i quali ci dimostrano che questo

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di grado. Se invece la differenza di temperatura succede poco per volta non ci accorgiamo neppure di una differenza di un grado e mezzo, o due gradi

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altri organi, come nella vescica: donde il bisogno più frequente di orinare che provasi studiando, e che non ci molesta quando siamo distratti e

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, dobbiamo pure fare per il sonno; cioè un lavoro moderato, che ci affatichi senza però stancarci, ci dispone al sonno: lo strapazzo del cervello invece

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, 1812, pag. 279.. Nel quarto volume egli ci parla dell'origine e dei motivi che lo indussero a questo studio. "Quanto più io contemplavo, egli dice

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eguali, e che in questa riproduzione fantastica delle immagini si rinnova il consumo dell'organismo che ci fa provare la fatica intellettuale. In molte

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una memoria del loro passaggio, e poi per un certo tempo ci lasciano ripigliare il lavoro. Sopravviene una nuova distrazione, e quella stessa figura od

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Finchè stiamo bene, ci accorgiamo poco della fatica intellettuale: ma appena una malattia ci indebolisce l' organismo, sentiamo subito quanto ci

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analizzati con metodo scientifico. Al mattino ci alziamo e stiamo bene, ma senza che sappiamo dire perchè, ci accorgiamo che non siamo in buona

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esaurito deve mandare degli stimoli più forti nei muscoli per farli contrarre. È duplice l'esaurimento: centrale e periferico.Questo ci spiega perchè

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salute vacillante, e che colla sola perseveranza conseguirono dei risultati che non erano da sperarsi. Valga per tutti l' esempio glorioso che ci diede

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del nostro corpo. Noi ci raffreddiamo la notte dormendo, appena ci alziamo al mattino la temperatura aumenta per raggiungere il suo massimo verso le tre

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le immagini ed i fatti che ci presenta la natura. Sono specialmente i poeti, gli artisti e i compositori di musica che hanno bisogno di montarsi, per

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conosce che quando e' voleva cavar Minerva dalla testa di Giove, ci bisognava il martello di Vulcano".

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questo soggetto, e le sue ricerche fatte in Svezia dimostrarono con prove irrefragabili, che l'insegnamento era più faticoso di una volta e che ci

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medesimo che succede per il lavoro dei fanciulli e delle donne nell'officine, che malgrado ci sia da riempire una stanza delle inchieste e dei

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per non lasciarlo inselvatichire. Però al momento che lo studio ci stanca, cessa di essere profittevole. Il cervello dobbiamo affaticarlo sempre, ma non

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Il lettore che desidera di vedere donde vengano i concetti fondamentali che ora ci guidano nello studio della fatica, spero non mi vorrà riprendere

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sono il filo di Arianna che ci guida nella ricerca dell'ignoto: per esse la parte più arcana della scienza venne illuminata da un raggio di lace, che

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formicolio e un dolore che ci obbligano a restituire novamente la circolazione del sangne nel braccio. Ho già scritto nel mio libro sulla paura, un

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interruzione. Il punto dove cessò l' anemia è segnato in omega. Bertino, ci disse che egli aveva veduto venir tutto buio, ma che non aveva provato

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viva per miracolo. Gli Americani col loro spirito irrequieto e pratico ci rimanderebbero indietro quella donna che fu loro regalata dalla Francia

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prima scossa. La linea sinuosa che vedesi sotto, fu scritta da un diapason che faceva 100 vibrazioni al minuto secondo. Questo ci dà la misura del

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mano di circa due o tre centimetri. Queste due inclinazioni ci obbligano a cambiare la posizione del sostegno, secondo che si lavora col braccio

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forze, andando per gradi all'esaurimento completo delle medesime. L'ergografo ci dà scritta una delle cose più intime e più caratteristiche del nostro

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