No, gna' Nunzia. In casa vostra non ci posso entrare.
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Che non ci venite a messa voi?
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e qui ci porto il giudizio per mia moglie, e per gli altri anche.
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O poveretta me! Cosa mi vieni a dire! ... Non può essere; ti sbagli; compar Alfio si sbaglia anche lui!... Poi ci sono tanti che hanno il berretto
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attaccar discorso con lui anche! - Compare Turiddu, che ci venite a fare da queste parti? Non lo sapete che non ci fu la volontà di Dio? Ora lasciatemi
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No, in chiesa non ci posso andare, gna' Nunzia.
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Se corri, ci arrivi.
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No, non ci vado in chiesa.
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Che ci arrivo alle funzioni, zio Brasi?
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Allora vacci anche tu: chè qui ci abbado io.
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Cosa vuoi che faccia se non credi più alle mie parole? A ciò che ti dicono gli altri invece, sì, ci credi! Non è vero niente, ti ripeto: Compar Alfio
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Che colpa ci ho io? Vedete come son ridotta? La gna' Lola è meglio di me, lo so! Ha il collo e le mani cariche d'oro! Suo marito non le fa mancare
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E voi che non ci andate in chiesa?
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In chiesa ci ha da andare chi ha la coscienza netta, gna' Lola.
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Non ci andare, Turiddu! Non andare in chiesa a far peccato oggi! Non mi fare quest'altro affronto di faccia a quella donna.
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Scellerata non siete voi, comare Santa. Scellerati son coloro che ci mettono questo coltello nel cuore, a voi e a me. Chè se gli si spaccasse il
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Non ci pensate, che capiterà qui in piazza. Ora abbiamo a bere un dito di vino tutti qui, amici e vicini, alla nostra salute, e far la buona Pasqua
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A queste allegrie vi ci trovate sempre voi!
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O gna' Nunzia, a questa vendita oggi non ci guadagnate nulla!
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Chi sà quante ne avete fatte di queste galanterie colle donne di laggiù, fuorivia , mentre eravate soldato! Si vede che ci avete pratica! Ma che
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Voi che ci credete? Che ci credete che pensano sempre a una cosa quando son via, in mezzo alle altre donne? e non le guardano neppure? Lo volete
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Sentite, compar Alfio, come è vero Dio so che ho torto, e mi lascierei scannare da voi senza dir nulla. Ma ci ho un debito di coscienza con comare
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Non ci ho più nulla a fare con voi. Adesso è finita fra noi due. Non avete visto che ci siamo abbracciati e baciati per la vita e per la morte con
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Vuoi dire che facciamo la mala Pasqua, gna' Nunzia! E il vino che abbiamo bevuto insieme ci andrà tutto in veleno!
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rinverdivano, e su per l'erta, di faccia alle finestre, spuntavano dei fiorellini gialli e rossi. La Barbara ci portava i bimbi in collo, a godersi il bel sole
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quella la rovina! Potevano essere le sette, una bella sera d'autunno, coi campi ancora verdi che non ci era anima viva. Andavano cantando, allegri
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meglio anche per me, che non ci avrei avuto quest'altro che dire con la giustizia. — Ora vattene ai Grilli, e di' al fattore che ti mando io. Domani
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Carnevale. Alle volte le malattie sono avvertimenti che il Signore dà perchè ci si rammenti di lui. Per questo i buoni cristiani antichi usavano far
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cui vi nascondevate dietro le spalle oneste e larghe del vostro compagno nel palco, per puntare il cannocchiale su di me! Quante belle cose ci
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, con quella amara indifferenza degli ammalati gravi che stringe il cuore. — Ci è di là delle visite per te. Vuoi vederli ? — Chi c' è ? — Ma tutti. La
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? Tremavate tutta. Mi amavate dunque? mi amavate? Perchè allora non avete voluto che ci acciuffassimo pei capelli, io e quell'uomo? Che notte ho passata
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stato uno sciocco. Non ci cascate anche voi per picca, per dispetto. Pensate che potremmo vederci, soli, dirci con la bocca tutto ciò che ci siamo
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, la quale sorrideva. Il dottore si fregava le mani, borbottando: — Io non ci ho alcun merito. Io faccio come Pilato. Questa benedetta gioventù se ne
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