Livio, che | ci | ha creduto. Ad Arianna, che ci ha creduto e mi ha aiutato a |
Pane arabo a merenda -
|
Livio, che ci ha creduto. Ad Arianna, che | ci | ha creduto e mi ha aiutato a non perdere il filo. |
Pane arabo a merenda -
|
parole ingiuriose, le percosse, i cattivi esempi. Il sesto | ci | comanda d'essere puri negli sguardi nelle parole, nel |
Quartiere Corridoni -
|
vita sia sempre degna di Dio e dell'Angelo invisibile che | ci | custodisce. Il settimo ci proibisce di allungare le mani |
Quartiere Corridoni -
|
Dio e dell'Angelo invisibile che ci custodisce. Il settimo | ci | proibisce di allungare le mani sulla roba degli altri; e |
Quartiere Corridoni -
|
di allungare le mani sulla roba degli altri; e l'ottavo | ci | proibisce le bugie e il danno ingiusto all' altrui fama. In |
Quartiere Corridoni -
|
ingiusto all' altrui fama. In fine, il nono e il decimo | ci | comandano di esser mondi e liberi da ogni cattivopensiero e |
Quartiere Corridoni -
|
di non lasciarci cadere nelle tentazioni; lo preghiamo che | ci | tenga sempre la sua santa mano sul capo, che ci dia la |
Il libro della terza classe elementare -
|
che ci tenga sempre la sua santa mano sul capo, che | ci | dia la forza di resistere, di combattere, di vincere, se la |
Il libro della terza classe elementare -
|
e non si vincono senza l'aiuto di Dio. Dio, dunque, | ci | sia sempre vicino; e il nostro Angelo custode ci aiuti a |
Il libro della terza classe elementare -
|
dunque, ci sia sempre vicino; e il nostro Angelo custode | ci | aiuti a vincere le tentazioni della terra, additandoci il |
Il libro della terza classe elementare -
|
dimentichiamo mai, nella vita, questo divino esempio; esso | ci | insegnerà ad amare il lavoro, e ci aiuterà a preparare a |
Il libro della terza classe elementare -
|
divino esempio; esso ci insegnerà ad amare il lavoro, e | ci | aiuterà a preparare a noi stessi il premio dell'eterno |
Il libro della terza classe elementare -
|
dover nostro Ebbene: è necessario che noi | ci | abituiamo fin d'ora ad obbedire alla legge divina, sempre, |
Quartiere Corridoni -
|
sempre, quando siamo veduti e quando siamo soli: perchè Dio | ci | vede sempre. Voci tristi ci diranno di non ascoltarla: sono |
Quartiere Corridoni -
|
e quando siamo soli: perchè Dio ci vede sempre. Voci tristi | ci | diranno di non ascoltarla: sono le voci della superbia, |
Quartiere Corridoni -
|
PRIMA COMUNIONE I Sacramenti Gesù | ci | ha donato dei preziosi tesori: i Sacramenti, che dànno la |
Quartiere Corridoni -
|
necessario: il Santo Battesimo. Appena nati, i nostri cari | ci | hanno portati alla chiesa, e mentre il sacerdote ci versava |
Quartiere Corridoni -
|
cari ci hanno portati alla chiesa, e mentre il sacerdote | ci | versava l'acqua sul capo e diceva le parole: - Io ti |
Quartiere Corridoni -
|
adornava la nostra anima con una bella veste divina, e | ci | rendeva amici di Dio, figli di Dio, fratelli di Gesù |
Quartiere Corridoni -
|
di Gesù Cristo, eredi del paradiso. Da quel punto la Chiesa | ci | ha accolti: noi siamo divenuti cristiani. Alcuni di noi |
Quartiere Corridoni -
|
di giorno, nè le stelle di notte; oppure c'è la nebbia e | ci | si vede poco. Tutti sappiamo come ci si perde nella nebbia |
Il libro della terza classe elementare -
|
oppure c'è la nebbia e ci si vede poco. Tutti sappiamo come | ci | si perde nella nebbia : è come avere gli occhi bendati. |
Il libro della terza classe elementare -
|
gli occhi bendati. Crediamo di camminare in un senso e non | ci | siamo accorti d'aver deviato, d'esserci rigirati, e di |
Il libro della terza classe elementare -
|
rivolti e caniminiamo Fermiamoci e vediamo d'orientarci. Se | ci | sono attorno a noi delle piante, esse ci possono dare un |
Il libro della terza classe elementare -
|
d'orientarci. Se ci sono attorno a noi delle piante, esse | ci | possono dare un primo segno. Guardando i tronchi vediamo |
Il libro della terza classe elementare -
|
| CI | SIAMO! LA «FRECCIA D'ARGENTO» È BELL'E PRONTA E OGGI VERRÀ |
La freccia d'argento -
|
casa di Anna è molto bella, ampia, chiara, ariosa. Ninetta | ci | va qualche volta i giorni di vacanza. Tutto le piace in |
Quartiere Corridoni -
|
casa e soprattutto le piace lo studio del babbo di Anna. | Ci | si sta bene in quella stanza; ci sono tante cose da vedere: |
Quartiere Corridoni -
|
studio del babbo di Anna. Ci si sta bene in quella stanza; | ci | sono tante cose da vedere: elmetti, armi antiche e moderne, |
Quartiere Corridoni -
|
anch'io una buona cosa; ma allo studio della lingua non | ci | ho attitudine. - Oh bella! Che risponderebbe lei a chi le |
L'idioma gentile -
|
di queste qualità con lo studio. Un' attitudine particolare | ci | vuole per diventare scrittore o linguista; - ma per imparar |
L'idioma gentile -
|
la dignità di qualunque cittadino colto, basta la volontà. | Ci | si provi un poco. Ella non immagina quanto possa acquistare |
L'idioma gentile -
|
quanto possa acquistare in materia di lingua anche chi non | ci | ha disposizione di natura, in un periodo di tempo anche |
L'idioma gentile -
|
anche breve, e senza far grande fatica. Mi dirà: - Non | ci | avendo disposizione, non ci ho amore, e senza questo non si |
L'idioma gentile -
|
grande fatica. Mi dirà: - Non ci avendo disposizione, non | ci | ho amore, e senza questo non si riesce a nulla. - Ma |
L'idioma gentile -
|
non prenderebbe amore a questo studio quanto uno che | ci | avesse disposizione? No, non è vero? E ci prenderebbe amore |
L'idioma gentile -
|
quanto uno che ci avesse disposizione? No, non è vero? E | ci | prenderebbe amore per il solo fatto che sarebbe costretta, |
L'idioma gentile -
|
che il difficile non sta che nel principiare. E poi: - Non | ci | ho attitudine! - E come lo sa? La monte umana è piena di |
L'idioma gentile -
|
| Ci | ho pensato molte volte, mi ci metterei; ma ho altro da |
L'idioma gentile -
|
Ci ho pensato molte volte, mi | ci | metterei; ma ho altro da fare, mi manca il tempo. Non le |
L'idioma gentile -
|
Ella mi dirà: - Ma ho mille pensieri, mille cure; quando | ci | avrei tempo, non ci ho testa; per codesto studio ci vuol |
L'idioma gentile -
|
ho mille pensieri, mille cure; quando ci avrei tempo, non | ci | ho testa; per codesto studio ci vuol animo tranquillo. -Ma |
L'idioma gentile -
|
quando ci avrei tempo, non ci ho testa; per codesto studio | ci | vuol animo tranquillo. -Ma appunto, ella ci troverà quiete |
L'idioma gentile -
|
codesto studio ci vuol animo tranquillo. -Ma appunto, ella | ci | troverà quiete e sollievo, perchè non c'è altro studio che |
L'idioma gentile -
|
che giovi quanto questo a distrarci dalle passioni che | ci | turbano che occupi e svaghi la mente, come questo fa. con |
L'idioma gentile -
|
ma turi, a cui quello stimolo manca. No; bisogna pure che | ci | si trovi un piacere indipendente da ogni concetto d'utilità |
L'idioma gentile -
|
a noi, è necessario che noi prima perdoniamo a chi | ci | ha offeso. Questa è una condizione rigorosissima e |
Il libro della terza classe elementare -
|
vuol fare la pace col suo fratello? Un compagno, dunque, | ci | ha offeso? Ebbene, cosa ci costa perdonargli? La gioia |
Il libro della terza classe elementare -
|
fratello? Un compagno, dunque, ci ha offeso? Ebbene, cosa | ci | costa perdonargli? La gioia serena del perdono ci metterà |
Il libro della terza classe elementare -
|
cosa ci costa perdonargli? La gioia serena del perdono | ci | metterà il cuore in pace. E non solo si deve perdonare, ma |
Il libro della terza classe elementare -
|
di imbarcazioni che si allontanano dall'isola. Sulla prima | ci | sono sei suore, sei povere suorine. Sulla seconda, sulla |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
povere suorine. Sulla seconda, sulla terza e sulla quarta | ci | sono alcuni commendatori con le loro famiglie. Sulla quinta |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
I banditi non le permetteranno di sbarcare! Noi, come vede, | ci | hanno cacciati. Tra i fuggiaschi non c'è lo zio Lamberto, |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
i fuggiaschi non c'è lo zio Lamberto, non c'è Anselmo, non | ci | sono quei sei delle soffitte... — Io vado a dare |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
in ordine di distanza dal sole! - Bravo, Nadir. Adesso | ci | siamo. |
Pane arabo a merenda -
|
della gola, dell'ira, della disobbedienza, della vendetta | ci | tirano al male. Dio ascolterà la nostra preghiera, ci |
Quartiere Corridoni -
|
ci tirano al male. Dio ascolterà la nostra preghiera, | ci | aiuterà a vincerle. Dopo aver pregato ci sentiremo sempre |
Quartiere Corridoni -
|
nostra preghiera, ci aiuterà a vincerle. Dopo aver pregato | ci | sentiremo sempre più buoni. |
Quartiere Corridoni -
|
con fede a Gesù Crocifisso e impariamo la lezione che Egli | ci | dà dalla Croce, che è la scuola più alta di tutto il mondo. |
Il libro della terza classe elementare -
|
che è la scuola più alta di tutto il mondo. Il Crocifisso | ci | insegna la bruttezza del peccato con tutte le sue piaghe ci |
Il libro della terza classe elementare -
|
ci insegna la bruttezza del peccato con tutte le sue piaghe | ci | chiede il pentimento dei nostri peccati e insieme ci |
Il libro della terza classe elementare -
|
piaghe ci chiede il pentimento dei nostri peccati e insieme | ci | infonde una grande fiducia nel perdono di Dio. Quelle |
Il libro della terza classe elementare -
|
buttarsi fra di esse, ravveduto e piangente. Il Crocifisso | ci | insegna quanto l'anima è preziosa, se per salvarla, Gesù ha |
Il libro della terza classe elementare -
|
forza più avrebbe potuto strappare Roma all'Italia: «A Roma | ci | siamo e ci resteremo», disse fieramente Vittorio Emanuele |
Il libro della terza classe elementare -
|
potuto strappare Roma all'Italia: «A Roma ci siamo e | ci | resteremo», disse fieramente Vittorio Emanuele II. |
Il libro della terza classe elementare -
|
E QUI FA DI NUOVO CAPOLINO UN PERSONAGGIO DI CUI | CI | ERAVAMO QUASI DIMENTICATI. |
La freccia d'argento -
|
ancora e per sempre. Al Sacramento della Confessione | ci | siamo già altre volte accostati, e conosciamo le |
Quartiere Corridoni -
|
già altre volte accostati, e conosciamo le disposizioni che | ci | vogliono per riceverlo bene. Sono: un buon esame di |
Quartiere Corridoni -
|
di essi, e la recita delle brevi preghiere che il sacerdote | ci | assegna. Ebbene: alla vigilia della prima Comunione è |
Quartiere Corridoni -
|
E LA BANDA DEL NORD. MA ANCHE QUESTA VOLTA ED-MASTICA-GOMMA | CI | METTE LO ZAMPINO |
La freccia d'argento -
|
CAPITOLO | CI | PRESENTA, IN COMPENSO, TUTTE PERSONE TRANQUILLE. O QUALCUNO |
La freccia d'argento -
|
alla mamma perchè teme di essere condotta dal dentista. | Ci | fu un giorno, ed ebbe tanta paura. - Apri la bocca! - |
Quartiere Corridoni -
|
dentino cattivo - dice con stizza - perchè mi tormenti? non | ci | stai bene in casa mia? - No, proprio - risponde Milena per |
Quartiere Corridoni -
|
proprio - risponde Milena per il dentino - in casa tua non | ci | sta a suo agio. Quante volte la mamma ed io ti diciamo: |
Quartiere Corridoni -
|
CAPITOLO | CI | TRASPORTA NELLO STUDIO DEL CAPPELLANO HOLK, DOVE I CROCIATI |
La freccia d'argento -
|
è accorto di nulla. Maristella ed io saltiamo sulle bici e | ci | lanciamo all'inseguimento. Nerone ci segue senza un attimo |
Pane arabo a merenda -
|
saltiamo sulle bici e ci lanciamo all'inseguimento. Nerone | ci | segue senza un attimo di esitazione. Nelle curve la borsa |
Pane arabo a merenda -
|
e castighi divini E perché queste sante parole | ci | rimangano sempre stampate nella niente e nel cuore, |
Quartiere Corridoni -
|
cattivi che non rispettano la sua legge. Il divino Maestro | ci | ha assicurato che verrà un'altra volta sulla terra a |
Quartiere Corridoni -
|
BUSSOLA. Ma non | ci | sono nè piante nè muri all'aperto siamo in mezzo a un |
Il libro della terza classe elementare -
|
e stanchi a casa discutendo sulla storia dei lupi. Chi | ci | aveva creduto era soddisfatto, chi non ci aveva creduto |
Il libro della terza classe elementare -
|
dei lupi. Chi ci aveva creduto era soddisfatto, chi non | ci | aveva creduto peggio per lui. Ad ogni modo quella gita era |
Il libro della terza classe elementare -
|
Sì. - E | ci | starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
al nostro corpo, cioè quel tanto di nutrimento che | ci | basta per campare, e ci abbandoniamo con fiducia nella sua |
Il libro della terza classe elementare -
|
cioè quel tanto di nutrimento che ci basta per campare, e | ci | abbandoniamo con fiducia nella sua Provvidenza, che non |
Il libro della terza classe elementare -
|
che gli occorre per il sostentamento, tanto che nemmeno più | ci | pensa. Ma ci pensano i genitori. Ed essi in questo caso |
Il libro della terza classe elementare -
|
per il sostentamento, tanto che nemmeno più ci pensa. Ma | ci | pensano i genitori. Ed essi in questo caso sono proprio |
Il libro della terza classe elementare -
|
Le piante ridono di gemme. Si apre la stagione. Quando | ci | si alza al mattino, non è più necessario accendere la luce |
Quartiere Corridoni -
|
accendere la luce e si può indugiare fuori la sera. | Ci | sono lunghi tramonti sereni e violetti. L'aria è ancora |
Quartiere Corridoni -
|
tre comandamenti riguardano direttamente Dio. Il primo | ci | comanda di riconoscerlo come unico vero Dio, di adorarlo e |
Quartiere Corridoni -
|
proibisce il peccato bruttissimo della bestemmia. Il terzo | ci | ordina di onorar Dio nei giorni di festa, consacrati |
Quartiere Corridoni -
|
Il dovere del lavoro. Tutto viene dal lavoro. La casa che | ci | ricovera, gli abiti che ci vestono, i cibi che ci |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
viene dal lavoro. La casa che ci ricovera, gli abiti che | ci | vestono, i cibi che ci alimentano, sono frutto del lavoro. |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
casa che ci ricovera, gli abiti che ci vestono, i cibi che | ci | alimentano, sono frutto del lavoro. È il lavoro che fa |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
di esprimer tutto il proprio pensiero nel miglior modo che | ci | è possibile, s' è immancabilmente condotti a "spiegarci con |
L'idioma gentile -
|
e imprimendoci nette nella mente quelle cose che | ci | preme di ricordare, ci procaccia, oltre che un piacere di |
L'idioma gentile -
|
nette nella mente quelle cose che ci preme di ricordare, | ci | procaccia, oltre che un piacere di natura artistica, un |
L'idioma gentile -
|
perchè vedono in lui una prova che essi pure, volendo, | ci | riuscirebbero, un argomento vivente contro l'opinione di |
L'idioma gentile -
|
quanti atti cortesi, quanti consensi, quante agevolezze non | ci | derivare da altro nel mondo che dalla scioltezza, dalla |
L'idioma gentile -
|
| ci | avvenisse di non sapere che strada prendere per tornare a |
Il libro della terza classe elementare -
|
i punti cardinali, cercare l'oriente, orientarci. Così, se | ci | siamo allontanati da casa dirigendoci, per esempio, verso |
Il libro della terza classe elementare -
|
podere coltivato e vigilato da un vecchio contadino che | ci | viveva come un eremita. Solo di tanto in tanto egli veniva |
Il libro della terza classe elementare -
|
un gran bene, anche perché nel suo cestino di canna egli | ci | portava i frutti primaticci del podere; ciliege e |
Il libro della terza classe elementare -
|
più, ma che si deve essere contenti dello stato in cui Dio | ci | ha posto. Le labbra di Gesù non dicono parola: ma come |
Il libro della terza classe elementare -
|
i beni (la vita, il tempo, l'ingegno) e le grazie che Egli | ci | ha dato e ci dà; e nostro dovere è di bene usarne per fare |
Il libro della terza classe elementare -
|
il tempo, l'ingegno) e le grazie che Egli ci ha dato e | ci | dà; e nostro dovere è di bene usarne per fare la sua |
Il libro della terza classe elementare -
|
Bisogna che appartenga all'Italia, questo mare. Guarda come | ci | si distende e ci si adagia la nostra penisola! Le altre |
Quartiere Corridoni -
|
all'Italia, questo mare. Guarda come ci si distende e | ci | si adagia la nostra penisola! Le altre potenze che ci |
Quartiere Corridoni -
|
e ci si adagia la nostra penisola! Le altre potenze che | ci | stanno a fare? Spazziamole via da casa nostra! La barchetta |
Quartiere Corridoni -
|
dei fratellini aprì gli occhi e disse: — Noi a vedere giú | ci | andiamo quando siamo grandi. — E io, invece, ci vado |
Cipí -
|
vedere giú ci andiamo quando siamo grandi. — E io, invece, | ci | vado subito! — gridò Cipí e sgusciò sotto l'ala della |
Cipí -
|
ora | ci | troviamo davanti alla scuola, in un piazzale alberato. I |
Il libro della terza classe elementare -
|
nostri ragazzi è davvero profonda. Voi non sapete quanto | ci | batta il cuore di contentezza, allorchè ci accorgiamo che i |
Il libro della terza classe elementare -
|
sapete quanto ci batta il cuore di contentezza, allorchè | ci | accorgiamo che i primi passi della vostra vita di piccole |
Il libro della terza classe elementare -
|
della vostra vita di piccole creature non sono vacillanti. | Ci | dispiace lasciarvi, Cherubino, Anselmuccio, Sergio; davvero |
Il libro della terza classe elementare -
|
dispiace lasciarvi, Cherubino, Anselmuccio, Sergio; davvero | ci | dispiace. E così, piccoli amici, l'anno scolastico è |
Il libro della terza classe elementare -
|
anni fa mi trovavo imbarcato come pilota su un bastimento: | ci | colse presso le Azzorre un fortunale tanto tremendo che non |
Il libro della terza classe elementare -
|
la nave, vento che spezzava gli alberi: si aprì una falla | ci | siamo salvati in dieci e io, nella scialuppa di |
Il libro della terza classe elementare -
|
Oppure, se vuole, lo manderò all'Accademia di Livorno. | Ci | vorranno molti soldi, lo so: ma che me ne importa se morirò |
Il libro della terza classe elementare -
|
— e, proprio in questo momento, il nostro signor padrone | ci | ha scacciati perché avevamo fatto l'elemosina a un povero |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
la quale poi sposò uno che cuoceva le pietre in un forno, e | ci | faceva l'oro. — Poverini! Cosí é la vita! — esclamai, con |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Però è il mio primo anno di scuola in Italia. La maestra | ci | ha spiegato che bisogna combattere i pregiudizi, che poi |
Pane arabo a merenda -
|
uno si fa di una persona senza prima conoscerla bene. Ieri | ci | ha dato un tema: "Inventa un racconto fantastico sui |
Pane arabo a merenda -
|
un cappello aspettava delle monetine. Ma i passanti non | ci | mettevano dentro niente, perché erano un po' impressionati |
Pane arabo a merenda -
|
Un cane che parla, pensavano, non si è mai visto. | Ci | sarà un trucco e se c'è un trucco sono degli imbroglioni. |
Pane arabo a merenda -
|
creazione dell'uomo Il Libro sacro - la Bibbia - | ci | presenta Dio che fa, a una a una, tutte le belle cose che |
Quartiere Corridoni -
|
cioè il primo uomo. Dobbiamo ringraziare il Signore perchè | ci | ha creati, e ha creato per noi tutte le cose. San Francesco |
Quartiere Corridoni -
|
Esso è un inno di lode e di grazie per i benefici che | ci | vengono dal sole, dalla luna, dagli animali, dalle piante, |
Quartiere Corridoni -
|
lo affollano di domande. - Che cosa c'è in fondo al mare? | ci | fa buio? Chissà che pesci grossi! Il giovanotto risponde a |
Quartiere Corridoni -
|
a tutti, accarezza i volti rosei, curiosi. In fondo al mare | ci | stanno alghe, coralli, mostri marini, conchiglie. E non ci |
Quartiere Corridoni -
|
ci stanno alghe, coralli, mostri marini, conchiglie. E non | ci | fa nemmeno buio. L'acqua è fosforescente. Ad ogni modo lui |
Quartiere Corridoni -
|
per ritrovarle poi facilmente, le voci e le locuzioni che | ci | riescono nuove e che ci vogliamo appropriare, cercando di |
L'idioma gentile -
|
le voci e le locuzioni che ci riescono nuove e che | ci | vogliamo appropriare, cercando di fissarcene nella mente, |
L'idioma gentile -
|
che segue: - Abbiamo seguito il suo consiglio, o meglio, | ci | siamo provati a seguirlo; ma non c'è riuscito di tirare |
L'idioma gentile -
|
c'è riuscito di tirare innanzi: la lettura del vocabolario | ci | addormentava; ci vuole una pazienza di Benedettini per |
L'idioma gentile -
|
tirare innanzi: la lettura del vocabolario ci addormentava; | ci | vuole una pazienza di Benedettini per reggerci; abbiamo |
L'idioma gentile -
|
volta, a pezzi e bocconi, con l'animo tranquillo, quando | ci | si ha disposto lo spirito, e non di corsa, ma a rilento, |
L'idioma gentile -
|
meglio, ti farò vedere come io lo leggo, in che maniera mi | ci | diverto e c'imparo, che è la maniera in cui mi pare che |
L'idioma gentile -
|
e c'imparo, che è la maniera in cui mi pare che anche tu ti | ci | possa divertire, imparando; e nel far questo, userò con te |
L'idioma gentile -
|
tali , e un gran numero di vocaboli tecnici e storici; ma | ci | occorrerà spesso di ricrearci divagando e scherzando. |
L'idioma gentile -
|
il capobanda al signor Anselmo, — vada nella sua stanza e | ci | resti. Due a tenerlo d'occhio. Dov'è quell'altro? Ottavio è |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
vita, come si diceva una volta, si fa dare un fazzoletto e | ci | nasconde gli occhi, perché nessuno veda che sono asciutti. |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
Lo chiudono a chiave e passano alle soffitte. Qui non | ci | sono provvedimenti da prendere: tutti dormono come ghiri in |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
di ventiquattro miliardi. Per il suo cadavere non | ci | daranno nemmeno un soldo. — Abbiamo il nipote, — osserva un |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
e senza il minimo dubbio. La nostra impresa è fallita. Non | ci | rimane che squagliarcela. — E cadere nelle mani della |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
la maniera di andarcene senza essere notati. — Forse se | ci | trasformassimo in uomini invisibili... — Non dire scemenze. |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
un muro di marmo: non viene via niente, le unghie non | ci | prendono. Ogni tanto uno ha uno scatto, apre la bocca, |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
uno, — facciamo venire venti- quattro sacchi di borotalco, | ci | nascondiamo dentro e rispediamo la merce alla ditta con la |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
silenzio, prima che riapra bocca. — Cretino, — dice. — Ah, | ci | stanno scritti anche gli insulti? Di bene in meglio. — |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
visitate metro per metro, piano per piano. Lo sapevate che | ci | sono cinque piani sotterranei? — Non ce l'avevi mica detto, |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
Me l'ha mostrato solo perché lo minacciavo con la pistola. | Ci | conservava la carrozzina in cui lo portava a spasso la sua |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
cosí: «Qui dentro c'è il piú bel sogno della mia vita. | Ci | sono tutti i pezzi del pallone aerostatico con cui avevo in |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
Polo Nord, che ancora non era stato raggiunto da nessuno. | Ci | sono i teli, le parti della navicella, le bombole del gas. |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
della navicella, le bombole del gas. In questa cartella | ci | sono i disegni e le istruzioni. Anche un bambino, volendo, |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
— Fuggiremo in pallone. — Bravo, cosí la polizia | ci | sparerà e... fiiiit, il pallone si sgonfierà. — Fuggiremo |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
fiiiit, il pallone si sgonfierà. — Fuggiremo di notte. — | Ci | vedranno con i riflettori... — No, se faremo sapere alla |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
i fiori: - Noi ti ringraziamo, o bel sole di Dio, che | ci | vesti di colori e ci dài vita. - E gli uccelli, con il loro |
Il libro della terza classe elementare -
|
ti ringraziamo, o bel sole di Dio, che ci vesti di colori e | ci | dài vita. - E gli uccelli, con il loro canto, sembrano |
Il libro della terza classe elementare -
|
- E io ti butterò nella spazzatura, con la faccia in giú. | Ci | si sta bene nella spazzatura? |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
e noi peccatori, e, col sacrificio di tutto se stesso, | ci | meritò il perdono dei peccati, ci ottenne nuovamente la |
Il libro della terza classe elementare -
|
di tutto se stesso, ci meritò il perdono dei peccati, | ci | ottenne nuovamente la grazia, cioè il tesoro della |
Il libro della terza classe elementare -
|
anzi del Paradiso; e vivendo quaggiù, uomo fra gli uomini, | ci | insegnò con la parola e con l'esempio la via che conduce al |
Il libro della terza classe elementare -
|