scoletta, nella quale, lungo un anno di studio, il maestro | ci | ha insegnato tante cose! Addio, vecchi banchi, che serbate |
Sempronio e Sempronella -
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Addio, cari compagni ed amici, di ognuno dei quali | ci | è noto il nome, ci è nota la voce, l'espressione del volto |
Sempronio e Sempronella -
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compagni ed amici, di ognuno dei quali ci è noto il nome, | ci | è nota la voce, l'espressione del volto e la figura. |
Sempronio e Sempronella -
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debba partire per un lungo viaggio. Chi sa se un altro anno | ci | rivedremo? E addio a lei, caro maestro; addio con le |
Sempronio e Sempronella -
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con le lacrime agli occhi e con il cuore così commosso che | ci | vieta di parlare. l nostri sguardi le dicano che lontani |
Sempronio e Sempronella -
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non la dimenticheremo più nella vita. I consigli ch'ella | ci | ha dati ci torneranno alla mente nelle ore di dubbio, e ci |
Sempronio e Sempronella -
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più nella vita. I consigli ch'ella ci ha dati | ci | torneranno alla mente nelle ore di dubbio, e ci parrà di |
Sempronio e Sempronella -
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ci ha dati ci torneranno alla mente nelle ore di dubbio, e | ci | parrà di udire la sua voce buona ogni volta che saremo più |
Sempronio e Sempronella -
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più soli nel mondo. Allora diremo: «Il nostro maestro | ci | avrebbe consigliati così, e noi ci atterremo ai consigli |
Sempronio e Sempronella -
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«Il nostro maestro ci avrebbe consigliati così, e noi | ci | atterremo ai consigli del nostro maestro» |
Sempronio e Sempronella -
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babbo non aveva mai voluto che andassero a scuola. - Io non | ci | ho mai messo piede, e non voglio che ci andiate voialtri: |
Sempronio e Sempronella -
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a scuola. - Io non ci ho mai messo piede, e non voglio che | ci | andiate voialtri: camperete anche senza sapere nè leggere |
Sempronio e Sempronella -
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tutte le insidie del nemico. Vi abitino tuoi Angioli e | ci | custodiscano in pace, e sia sempre su noi la tua |
I miei amici di Villa Castelli -
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dovere del lavoro. Tutto viene dal lavoro. La casa che | ci | ricovera, gli abiti che ci vestono, i cibi che ci |
La giovinetta campagnuola -
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viene dal lavoro. La casa che ci ricovera, gli abiti che | ci | vestono, i cibi che ci alimentano, sono frutto del lavoro. |
La giovinetta campagnuola -
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casa che ci ricovera, gli abiti che ci vestono, i cibi che | ci | alimentano, sono frutto del lavoro. È il lavoro che fa |
La giovinetta campagnuola -
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casa. Pare che dicano al sole: «Grazie del calore che | ci | dài». Le piante mostrano le prime gemme e l'ape si fa |
I miei amici di Villa Castelli -
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che ridà loro la vita. Benedetto il sole di primavera che | ci | dona luce, calore, letizia! |
I miei amici di Villa Castelli -
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qui alcuni pensieri che non dobbiamo dimenticare mai e che | ci | faranno buona compagnia se sapremo metterli in pratica: |
I miei amici di Villa Castelli -
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occhi, chi non sa è cieco affatto. Chi vuoi ben parlare, | ci | deve ben pensare. |
I miei amici di Villa Castelli -
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andreai a scuola», egli non avrebbe fatto opposizione, | ci | sarebbe andatodi buona voglia. Ma il padre aveva detto |
Sempronio e Sempronella -
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nè lo beffava. Diceva solamente: - Se mio padre mi | ci | mandasse, studierei volentieri anch'io. |
Sempronio e Sempronella -
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RISORTA Quando la primavera trionfa siamo grati a Colui che | ci | largito nuovamente luce, fiori, speranze! Eleviamo quindi a |
I miei amici di Villa Castelli -
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Gennaio polveraio empie il granaio. Gennaio caldo, Dio | ci | abbia in misericordia. Quando gennaio mette erba, se tu hai |
I miei amici di Villa Castelli -
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di rispetto. 2. Tutto viene dalla terra: il pane che | ci | nutrisce, gli abiti che ci vestono, e quanto occorre alle |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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viene dalla terra: il pane che ci nutrisce, gli abiti che | ci | vestono, e quanto occorre alle industrie che forniscono le |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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dà. DOMANDE: 1. Qual è la più utile delle arti? 2. Che cosa | ci | dà la terra? - Chi fa fruttare la terra? 3. La terra, |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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già accendere la lampada nel tinello, altrimenti non | ci | si vede abbastanza per fare il còmpito. Le serate sono |
Sempronio e Sempronella -
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e siamo entrati la prima volta in una scuola. Il maestro | ci | ha accolti come fossimo suoi figlioli. Ci ha detto che in |
Sempronio e Sempronella -
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Il maestro ci ha accolti come fossimo suoi figlioli. | Ci | ha detto che in un anno impareremo a leggere e a scrivere. |
Sempronio e Sempronella -
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che serviva per la fontana dell'altra grotta. - Se è cosí | ci | dovrebbe essere un condotto, di là. Un cunicolo, no? Anche |
Quell'estate al castello -
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diceva: «A te ti ha fatto palpitare? a me no».) - Se non | ci | fosse tutta quest'acqua di mezzo si potrebbe andare a |
Quell'estate al castello -
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nero, nossignori, non mi sorrideva proprio. - Sai cosa? | Ci | vorrebbero gli stivaloni di gomma. - Ottimo! Torniamo |
Quell'estate al castello -
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di compiti da fare. Siamo rimaste sorprese di quanto poco | ci | volesse a uscire dalla galleria, ora che andavamo verso il |
Quell'estate al castello -
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ritratto. Chi vuol disegnarlo a penna o a lapis, avanti, | ci | si provi! Ma credo che ognuno di voi farà uno sgorbio. |
Sempronio e Sempronella -
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predilette creature. Il Signore Iddio, infinitamente buono, | ci | ama, e ci fa del bene ogni giorno, ogni ora, ogni istante |
La giovinetta campagnuola -
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creature. Il Signore Iddio, infinitamente buono, ci ama, e | ci | fa del bene ogni giorno, ogni ora, ogni istante della |
La giovinetta campagnuola -
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| ci | sono un sacco di altre cose da dire, prima che si arrivi a |
Quell'estate al castello -
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ai guai di famiglia di Ippolita e ad avercela con gli zii. | Ci | divertivamo insieme, eccome, nelle ore che lei aveva libere |
Quell'estate al castello -
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aveva libere da compiti e ripassi. Un ridere, certe volte! | Ci | attaccavamo la ridarella a vicenda, io a lei o lei a me, e |
Quell'estate al castello -
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stazione e al paese. E poi, naturalmente, nelle cantine. Io | ci | tenevo alle cantine, perché avevo la fissa di cercare il |
Quell'estate al castello -
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non doveva esserci, ma insomma non si sa mai. Per arrivarci | ci | toccò scendere un'infinità di scale, in fila indiana come |
Quell'estate al castello -
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romantico era buffo, non c'era via di mezzo.) Dentro non | ci | sentivano, erano troppo occupati a battibeccarsi tra di |
Quell'estate al castello -
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era la cosa più promettente di tutte. - Cosa dici che | ci | sarà, qui sotto? Un ripostiglio di quelli che diceva tuo |
Quell'estate al castello -
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tuo zio? - Probabile. - Proviamo a guardare? Chissà che non | ci | sia il tesoro! - Guic guic! - Guic guic! Ma la botola era |
Quell'estate al castello -
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modo, oppure era troppo pesante per noi, e per quanto | ci | facessimo in quattro, con la lingua fuori, non si mosse di |
Quell'estate al castello -
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con la lingua fuori, non si mosse di un millimetro. | Ci | toccò piantar lí, tutte sudate e nere di polvere. - Che |
Quell'estate al castello -
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Cosí non possiamo saperlo, se c'è o no! - Mah, sai, io non | ci | credo mica tanto a queste storie dei tesori nascosti. - |
Quell'estate al castello -
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- disse Ippolita, facendo la voce lugubre, - può darsi che | ci | sia uno scheletro bell'e disteso, luuungo, con tutti i suoi |
Quell'estate al castello -
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a sinistra. Il gallo stramazzò con la testa rotta: il gatto | ci | perse i baffi; il cane ci lasciò la coda; il lupo se ne |
Sempronio e Sempronella -
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con la testa rotta: il gatto ci perse i baffi; il cane | ci | lasciò la coda; il lupo se ne andò tutto spelacchiato. |
Sempronio e Sempronella -
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è di nessuno.- - Non è vero; è di tutti. E poi che piacere | ci | trovi - aggiunse Enzo. Ma il compagno cattivello non volle |
Gemme - Corso completo di letture -
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appartamento, mica l'ha venduto quando è andata in America; | ci | ho abitato un sacco di tempo e potrei abitarci di nuovo. Ci |
Quell'estate al castello -
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ci ho abitato un sacco di tempo e potrei abitarci di nuovo. | Ci | si arriva in un momento, a Parigi, col vagon-lit! Ed è per |
Quell'estate al castello -
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so di sicuro. - Ma scusa, a loro cosa gliene importa? Cosa | ci | guadagnano? - Loro vogliono che stia con mio padre, quando |
Quell'estate al castello -
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Te l'ho detto che l'hanno sempre avuta antipatica. | Ci | pensai un momento; e sí, mi convinceva. Non sapevo |
Quell'estate al castello -
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anzi nemmeno di aver avuto una lettera, le diceva, e piú | ci | pensavo piú ne restavo schifata, perché non era il modo di |
Quell'estate al castello -
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disse, - che se mai immaginavo che la mamma era cosí vicina | ci | sarei andata di corsa! Cosí preferiscono non farmelo |
Quell'estate al castello -
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sapere. - Però adesso lo sai, - mi venne da dire allora; e | ci | siamo di nuovo guardate in faccia. In quel preciso momento |
Quell'estate al castello -
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deliziosa letterina, che voi vedete qui di fronte, e che | ci | mostra il Fogazzaro allora come oggi, cercatore fortunato « |
Donnina forte -
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buona amicizia lega ora il Fogazzaro a Sofia Bisi Albini, e | ci | lusinghiamo che la nostra pubblicazione riesca anche ad |
Donnina forte -
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Gentile donna Conny, Ebbi le delicate confidenze ch'Ella | ci | fa così nobilmente, attraverso il Suo fitto velo di donnina |
Donnina forte -
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è ben lusinghiero per quella cara vanità che noi uomini | ci | figuriamo di saper nascondere. La mia ne fu tocca nell' |
Donnina forte -
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fatto, con l'economia, un po' di risparmio? Per arricchire | ci | vuol molto: ma per andare in rovina ci vuol poco. Con la |
La giovinetta campagnuola -
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Per arricchire ci vuol molto: ma per andare in rovina | ci | vuol poco. Con la scioperatezza la miseria viene a tutta |
La giovinetta campagnuola -
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àl camposanto, perchè alcune sue compagne avevano detto che | ci | si vedevano i morti, e non ci sarebbero passate per tutto |
I miei amici di Villa Castelli -
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compagne avevano detto che ci si vedevano i morti, e non | ci | sarebbero passate per tutto l'oro del mondo. Mario, l'altro |
I miei amici di Villa Castelli -
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si dorme bene! Questa gioia del lavoro cresce ogni giorno, | ci | fa contenti del nostro stato, e ci anima a continuare nella |
La giovinetta campagnuola -
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cresce ogni giorno, ci fa contenti del nostro stato, e | ci | anima a continuare nella stessa vita attiva e laboriosa. |
La giovinetta campagnuola -
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premio del lavoro. Dio | ci | obbliga tutti al lavoro; ma ci fa trovare in esso una |
La giovinetta campagnuola -
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premio del lavoro. Dio ci obbliga tutti al lavoro; ma | ci | fa trovare in esso una sorgente di felicità, e di benessere |
La giovinetta campagnuola -
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una volta! Ma Pinotto si disse: «Ci vorrà tempo e pazienza; | ci | ho messo quindici anni quando avevo gli occhi buoni». E |
Sempronio e Sempronella -
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E faceva sempre meglio, lavori sempre più fini. Pareva | ci | vedesse con gli occhi di una volta. E studia che studia, |
Sempronio e Sempronella -
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un poco, e il millantatore tornò a domandare: - Quanto | ci | corre di qui a quel ponte? - Ci corre un miglio. - Ho fatto |
Sempronio e Sempronella -
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tornò a domandare: - Quanto ci corre di qui a quel ponte? - | Ci | corre un miglio. - Ho fatto per dire, sapete. ma le nostre |
Sempronio e Sempronella -
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il terribile ponte. Il forestiero rallentò il passo. - | Ci | siamo, amico; vedetelo là. - Ho fatto così per dire, |
Sempronio e Sempronella -
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di puro acciaio inossidabile, mentre lo diceva. - Allora | ci | vado. Scappo. E tu mi devi aiutare. Lo sapeva da tanto |
Quell'estate al castello -
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che si alzino Remigio e le donne. Con la bicicletta non mi | ci | vorrà molto a arrivare a X a prendere il treno. - A X? (Era |
Quell'estate al castello -
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un bel patatrac. Aveva ragione, niente da dire. Mentre | ci | pensavo su sentii di nuovo il frrzz frrzz frrzz della |
Quell'estate al castello -
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dei dubbi piú intelligenti: quello del passaporto, che | ci | voleva, a quei tempi, per andare all'estero, e quello dei |
Quell'estate al castello -
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potevano bastare. - Poi non importa se rimango pelata, | ci | penserà la mamma, lassú, a comprarmi tutto quello che mi |
Quell'estate al castello -
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mi serve. Porterò solo la mia valigina piú piccola, quella | ci | sta, sulla bicicletta. Anzi, fammi ricordare di mettere da |
Quell'estate al castello -
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un'ospite. Tutt'al più ti rimanderanno dai tuoi; ma tanto | ci | devi tornare in tutti i modi, cosa ci staresti a fare qui |
Quell'estate al castello -
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dai tuoi; ma tanto ci devi tornare in tutti i modi, cosa | ci | staresti a fare qui senza di me? Già. E questo voleva dire |
Quell'estate al castello -
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mi ero voluta provare a raccontarle una bugia. Be': non mi | ci | ero provata piú, non dico altro. A proposito. - Guarda, - |
Quell'estate al castello -
|
proposito. - Guarda, - saltai su (tutti questi pensieri non | ci | avevano messo piú di dieci secondi a passarmi per la |
Quell'estate al castello -
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mente), - guarda che non mi va di raccontare le bugie. Non | ci | ho la pratica, mi imbroglierei subito, e dunque non so mica |
Quell'estate al castello -
|
a tirarla in lungo con i tuoi zii, come hai detto tu. Lei | ci | pensò su un momento e poi disse; - Fa lo stesso. Basta che |
Quell'estate al castello -
|
musici e scenografi avvolsero gli eroi della sua favola, ma | ci | apre egli stesso, con la semplice lettera di questa favola, |
L'uccellino azzurro -
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di questa favola, le ali dell'immaginazione. Egli non | ci | chiede che di abbandonarci per un momento, quanti siamo, |
L'uccellino azzurro -
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abbiamo disimparato a riconoscere l'anima delle cose che | ci | sono più vicine, la poesia del creato che è a portata della |
L'uccellino azzurro -
|
- dice Maeterlinck - Da quando le fate son morte essi non | ci | vedono più affatto e non se ne accorgono nemmeno!» Noi |
L'uccellino azzurro -
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cosa della vita, sembri pure informe o inanimata - egli | ci | dice invece - ha una voce, ha un' anima ed una bellezza, |
L'uccellino azzurro -
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tutto s'appassiona e deve appassionare nel mondo. Non | ci | sono pietre preziose e pietre non preziose. «Tutte le |
L'uccellino azzurro -
|
morte? Il tenebrore e l'orrore freddo della morte? Ma non | ci | sono morti, non esiste la morte, tutto è vivo al di là come |
L'uccellino azzurro -
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la morte? - chiedono i morti. «Ogni volta che pensate a noi | ci | risvegliamo e vi rivediamo!» Quando si aprono le tombe nel |
L'uccellino azzurro -
|
«Dove sono i morti? - si domandano l'un l'altro. - Non | ci | sono morti!» L'Oiseau bleu è la fiaba della realtà che è |
L'uccellino azzurro -
|
vedere il bello e il buono di quello che la provvidenza | ci | ha dato, nel saper tenere gli occhi e il cuore aperti ad |
L'uccellino azzurro -
|
avanti di questo passo il groppo che aveva sul cuore non | ci | avrebbe messo molto a sciogliersi, però mi sembrava inutile |
Quell'estate al castello -
|
quatti nei nascondigli della volta. Al chiaro del giorno | ci | siamo riviste in faccia. Eravamo uno spettacolo: bagnate, |
Quell'estate al castello -
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che tornasse Remigio dal cercarla in giú. Le feste che | ci | hanno fatto non si possono ridire. E anche la Vittorina e |
Quell'estate al castello -
|
possono ridire. E anche la Vittorina e l'Adele, che appena | ci | sentirono (e non era una cosa difficile, perché eravamo |
Quell'estate al castello -
|
brava! alla seconda volta l'ha proprio indovinata lei -. Mi | ci | voleva, questa soddisfazione, dopo che mi ero tanto |
Quell'estate al castello -
|
una più vicina, che direbbe tuo padre? - Non mi | ci | manderebbe, perchè dice che imparare a leggere e a scrivere |
Sempronio e Sempronella -
|
Casale, piú un paio di altri cugini sotto Ferragosto. Nonna | ci | faceva dei gran minestroni con la verdura dell'orto, degli |
Quell'estate al castello -
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insalata con le uova sode, e buonanotte al secchio. Non | ci | stavo male, anzi. Però rimasi lo stesso molto contenta |
Quell'estate al castello -
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della sua famiglia. Più che contenta: emozionata. - Per me, | ci | vengo di corsa, - dissi. Il sangue mi aveva fatto ciuff ed |
Quell'estate al castello -
|
lontana anche lei. Ippolita non ne parlava tanto ma forse | ci | soffriva, anzi mi ero fatta l'idea che su questo argomento |
Quell'estate al castello -
|
preferita perché mi faccia compagnia, dunque vedi che non | ci | saranno difficoltà. Messa cosí, la cosa mi entusiasmava |
Quell'estate al castello -
|
teste. Un giorno mi girò di difenderla, io e la Guasti | ci | pestammo nei gabinetti e fu cosí che diventammo amiche. Io |
Quell'estate al castello -
|
esclamò la Maria. Porteremo le nostre bambole in giardino e | ci | divertiremo ugualmente! - Questa volta Lucio si è mostrato |
Gemme - Corso completo di letture -
|
era proprio fuori di sé. - Mio zio, dico. Hai visto come | ci | ha mortificate. Cercai di difenderlo: - Ma no. Ci ha solo |
Quell'estate al castello -
|
come ci ha mortificate. Cercai di difenderlo: - Ma no. | Ci | ha solo prese un po' in giro, non c'è mica niente di male - |
Quell'estate al castello -
|
classe nostra l'aveva, a parte Ippolita. Ascoltando dischi | ci | siamo messe a parlar d'altro e dopo un po' fu quasi come se |
Quell'estate al castello -
|
Nicoletta - a nessuno! - Come faremo? - dice Alano. - Se | ci | fosse la mamma! - mormora Francesco. - A nessuno, a |
Otto giorni in una soffitta -
|
facesse rumore? - E se qualcuno venisse in soffitta? - Non | ci | viene mai nessuno, - risponde Francesco. - Faremo in modo |
Otto giorni in una soffitta -
|
sermone.... e sarà di nuovo come prima.... La mamma forse | ci | aiuterebbe.... ma non ritorna tanto presto; ha cominciato |
Otto giorni in una soffitta -
|
nostro stomaco, sarebbe meglio darci una lavatina di più, e | ci | accorgeremmo che la sete passa ugualmente. |
I miei amici di Villa Castelli -
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| ci | fanno tutti insieme 4 Al geniale Genovese 6 Un giorno di |
Ridi ridì -
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4 Al geniale Genovese 6 Un giorno di Maggio 8 In cucina | ci | son ceci 10 Un cuoco pinguino 12 Lunghi, lunghi pomeriggi |
Ridi ridì -
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cominceranno i forti calori che faranno maturare le messi. | Ci | avviamo alla stagione più faticosa per il contadino che non |
I miei amici di Villa Castelli -
|
udita piangere. Certe volte è così silenziosa che non | ci | si accorge nemmeno della sua presenza. Un giorno la |
I miei amici di Villa Castelli -
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cieli. Perchè noi potessimo eseguire il suo comando, Iddio | ci | ha fatto il cuore capace di un amore infinito: Egli infuse |
La giovinetta campagnuola -
|
la più bella, la più santa, la più divina delle virtù. Essa | ci | insegna ad amare, a compatire, a perdonare, a beneficare. |
La giovinetta campagnuola -
|
alla contemplazione dell'eterno e al culto delle idee. Non | ci | farà dunque male oggi, percorrere con Maeterlinck gli ardui |
L'uccellino azzurro -
|
sulle orme del poeta confortatore. Egli, almeno, | ci | persuaderà a riflettere che anche dal flagello che abbiamo |
L'uccellino azzurro -
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riflettere che anche dal flagello che abbiamo attraversato | ci | può venire un qualche bene spirituale. Ci persuaderà a |
L'uccellino azzurro -
|
attraversato ci può venire un qualche bene spirituale. | Ci | persuaderà a credere che i nostri morti, invece di |
L'uccellino azzurro -
|
lo scompiglio nei nostri pensieri e nelle nostre tendenze e | ci | ha fatto dubitare dei beni più sacri che credevamo nostri e |
L'uccellino azzurro -
|
distrutti ed avulsi dalla terra. Questo poeta non | ci | insegna la debolezza, lo smarrimento, l'annientamento, come |
L'uccellino azzurro -
|
a ridonare al mondo la sua purità e la sua bellezza. Non | ci | crediamo, troppo piccoli e troppo poveri per riuscire ad |
L'uccellino azzurro -
|
La salute è il più prezioso dei beni che possediamo. Se | ci | manca questo dono di Dio, a che giovano tutte le altre |
La giovinetta campagnuola -
|
a conoscerlo dopo che si è perduta: quando una malattia | ci | fa impotenti al lavoro, inutili a noi, e di peso agli |
La giovinetta campagnuola -
|
pensato nel buco nero invece non parlava, io credo che non | ci | riuscisse. Una volta che provai a domandarle che cosa |
Quell'estate al castello -
|
questa della madre di Ippolita, nemmeno da paragonare, però | ci | avevo patito. Per un po' Ippolita rimase zitta. Stava |
Quell'estate al castello -
|
con lui. Gli zii erano molto cari, diceva (gli ex aguzzini, | ci | sarebbe proprio stato da ridere), ma d'ora innanzi sarebbe |
Quell'estate al castello -
|
una persona discreta. A Lugano, mi pare. Vedendola, non le | ci | volle tanto a capire che non era stata una cosa proprio |
Quell'estate al castello -
|
tanto adattata in una casa cosí poco stilé, ma invece | ci | si trovò subito benissimo. Si seccava solo un po' quando i |
Quell'estate al castello -
|
con tutte le altre cose che erano successe, e adesso | ci | rincresceva. Ne parlavamo un giorno, apparecchiando la |
Quell'estate al castello -
|
e dei posti dove dovevamo guardare per vedere se magari | ci | fosse, solo che purtroppo non l'avevamo fatto (fuorché in |
Quell'estate al castello -
|
non l'avevamo fatto (fuorché in cantina e nelle grotte). | Ci | senti la mia mamma e disse: - E pensare che proprio qui in |
Quell'estate al castello -
|
nostro tesoro. - Mai più! - rispose la mamma, che invece | ci | giurava. - Non era tipo da scherzare su queste cose! No, |
Quell'estate al castello -
|
adesso) ma che prima era stata dello zio Pio. Lei però | ci | sperava, credo anche per aver da pensare a qualcosa di piú |
Quell'estate al castello -
|
sedile imbottito, che pure quello era stato dello zio. - | Ci | hanno mai guardato, i tuoi, dentro l'imbottitura? Purtroppo |
Quell'estate al castello -
|
non serviva piú a niente (ai tempi andati, diceva mamma, | ci | tenevano i lumi). Dell'imbottitura non sapevo niente, |
Quell'estate al castello -
|
che poi si era dovuta rifare. Dopo queste due delusioni | ci | fu una pausa. Giocavamo all'ometto nero coi miei fratelli, |
Quell'estate al castello -
|
mai esistite. - Allora da dove è uscita fuori l'idea che | ci | fossero? Già, da dove? Non me lo ero mai domandato. Cercai |
Quell'estate al castello -
|
mica un bugiardo, la nonna me l'ha detto tante volte. | Ci | siamo guardate. Stavamo toccando il nodo del mistero. Stava |
Quell'estate al castello -
|
quel punto dietro le costole dove non ho mai capito bene se | ci | stia la punta del cuore oppure il principio dello stomaco. |
Quell'estate al castello -
|
su in solaio: nessun altro le aveva toccate e nemmeno | ci | aveva pensato, insomma non erano sembrate importami a |
Quell'estate al castello -
|
erano sembrate importami a nessuno. Erano ancora lassú, se | ci | faceva piacere vederle. Eccoci dunque ripartite in |
Quell'estate al castello -
|
busta e guardando anche in mezzo ai fogli piegati, caso mai | ci | fosse la banconota. Allora mi ci misi anch'io, un po' piú |
Quell'estate al castello -
|
ai fogli piegati, caso mai ci fosse la banconota. Allora mi | ci | misi anch'io, un po' piú al ral - lentatore perché non ero |
Quell'estate al castello -
|
successe fu che si mise a piovere. Sorpresa sorpresa: chi | ci | pensava piú, con quel caldo. Uscendo dalla grotta non |
Quell'estate al castello -
|
dalla grotta non avevamo fatto caso che la gran luce che | ci | aveva abbagliato era riflessa da un nuvolone di quelli |
Quell'estate al castello -
|
suoi, io un paio in dotazione del castello, che i piedi mi | ci | ballavano dentro; ma solo per fare un salto nel parco tra |
Quell'estate al castello -
|
diceva solo baci, scriverò. Su quelle due parole Ippolita | ci | aveva studiato un'ora. - Da New York? - Lei diceva New, |
Quell'estate al castello -
|
perché quel giorno non arrivò niente, dunque è inutile che | ci | torniamo. Allora andiamo alla mattina dopo, quando venne la |
Quell'estate al castello -
|
quali perché non ero ancora al corrente. Al momento non | ci | feci caso. Non mi costava niente farle questo piacere di |
Quell'estate al castello -
|
dall'ingresso imponente perché ormai c'ero abituata e mi | ci | sentivo come a casa mia; e intanto disegnavo scheletri sui |
Quell'estate al castello -
|
rebi da guardare prima di provare a decifrarle, peccato che | ci | riuscivo solo coi piú facili, e con le barzellette fresche |
Quell'estate al castello -
|
dalla sua mamma, cioè una si, ma era per la sua zia. - Non | ci | credo, - saltò su, nemmeno l'avessi punta con uno spillo. - |
Quell'estate al castello -
|
Veramente era strano. Neanche a me tornava tanto, ora che | ci | pensavo. La mia mamma per esempio non era granché tipo da |
Quell'estate al castello -
|
Hai visto il timbro? O il francobollo, almeno? - No, non | ci | ho fatto caso. Ippolita pensò un momento. Il suo occhio |
Quell'estate al castello -
|
in camera sua. Figuriamoci che bell'imbroglio. Io non | ci | volevo mica stare, solo che la contessa venne fuori a dirmi |
Quell'estate al castello -
|
per arrivarci quando buttai fuori, mezzo sottovoce caso mai | ci | fosse qualcuno in giro: - E allora? L'hai letta? Tant'è, la |
Quell'estate al castello -
|
Ma i bambini sono fermi davanti ai carretti dei balocchi; | ci | sono bambole vestite, ci sono dei «camions» di legno, col |
I miei amici di Villa Castelli -
|
davanti ai carretti dei balocchi; ci sono bambole vestite, | ci | sono dei «camions» di legno, col motore fintoli, ci sono |
I miei amici di Villa Castelli -
|
ci sono dei «camions» di legno, col motore fintoli, | ci | sono cavallini bardati, palloni di gomma e fischietti, |
I miei amici di Villa Castelli -
|
poi sudare, non resisteremmo all'ardore del sole; il sudore | ci | rinfresca, e ci fa sopportare l'alto calore di quelle |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
|
resisteremmo all'ardore del sole; il sudore ci rinfresca, e | ci | fa sopportare l'alto calore di quelle giornate. Così le |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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pugno sopra a quello di Giangia. Comincia il gioco: - Che | ci | sta qui dentro? - Le formiche. - Che mangiano? - La semola. |
I miei amici di Villa Castelli -
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ragnatela. Dopo pochi passi la galleria faceva un gomito e | ci | siamo trovate di punto in bianco nel buio piú fitto. Non ci |
Quell'estate al castello -
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ci siamo trovate di punto in bianco nel buio piú fitto. Non | ci | si vedeva proprio un accipicchia di niente, fortuna che |
Quell'estate al castello -
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Cioè, il muro mi arriva solo alla vita. Aspetta, ora | ci | guardo. Alzai il raggio della pila, muovendola con |
Quell'estate al castello -
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nera come il catrame; il cerchiolino di luce della pila | ci | |
Quell'estate al castello -
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uno di que' paesi adombrati, morti, che talora | ci | fuggono dinanzi agli occhi ne' sogni. L'alpigiano mi |
Angiola Maria -
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due grame vacche, poveracce! le venderò sulla fiera; perchè | ci | aspettiamo una trista invernata, e non potendo far vivere |
Angiola Maria -
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tra i bambini non ancora nati. Poichè, grazie al Diamante, | ci | è concesso di visitare questa regione che gli uomini non |
L'uccellino azzurro -
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Venite a vedere i piccoli Viventi!... TYLTYL Perchè | ci | chiamano i «piccoli Viventi»?... LA LUCE Perchè essi non |
L'uccellino azzurro -
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TYLTYL Quando si trema, ecco, così brrr!... brrr!... e | ci | si soffia sulle mani, e si buttano le braccia di qua e di |
L'uccellino azzurro -
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e di là, così... (Si sbraccia vigorosamente). IL BAMBINO | Ci | fa freddo, sulla Terra?... TYLTYL Sì, qualche volta, |
L'uccellino azzurro -
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Perchè manca il fuoco?... TYLTYL Perchè costa caro, e | ci | vuole molto denaro per comprare la legna.... IL BAMBINO Che |
L'uccellino azzurro -
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sieno così belli i Viventi!... TYLTYL Sì, non c'è male.... | Ci | sono gli uccelli, i dolci, i balocchi.... Ci sono dei |
L'uccellino azzurro -
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c'è male.... Ci sono gli uccelli, i dolci, i balocchi.... | Ci | sono dei bambini che ne hanno tanti; ma però quelli che non |
L'uccellino azzurro -
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guardare gli altri ..... IL BAMBINO Dicono che le mamme | ci | aspettano dietro la porta.... Sono buone le mamme, non è |
L'uccellino azzurro -
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Che cosa fai con codeste grandi ali azzurre?... | Ci | giuochi?... IL BAMBINO Queste, dici?... Servono per |
L'uccellino azzurro -
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No, non si sente nulla.... TYLTYL Peccato!... IL BAMBINO | Ci | lavoro intorno tutti i giorni.... È quasi finita... Vuoi |
L'uccellino azzurro -
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cosa straordinaria!... IL PICCOLO BAMBINO AZZURRO Quando | ci | sarò io, al mondo, saranno tutte così.... TYLTYL Quando ci |
L'uccellino azzurro -
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ci sarò io, al mondo, saranno tutte così.... TYLTYL Quando | ci | sarai?... IL PICCOLO BAMBINO AZZURRO Fra cinquantatrè anni, |
L'uccellino azzurro -
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TYLTYL E quel rossino laggiù che cammina come se non | ci | vedesse?... È cieco, forse?... IL BAMBINO Non ancora; |
L'uccellino azzurro -
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già fin da ora?... Di' al babbo che accomodi la culla.... | Ci | si sta bene, a casa nostra?... TYLTYL Non ci si sta mica |
L'uccellino azzurro -
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la culla.... Ci si sta bene, a casa nostra?... TYLTYL Non | ci | si sta mica male.... La mamma è così buona!... IL BAMBINO E |
L'uccellino azzurro -
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IL BAMBINO E il cibo, com'è?... TYLTYL Secondo.... | Ci | sonò dei giorni in cui ci danno perfino dei dolci; non è |
L'uccellino azzurro -
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com'è?... TYLTYL Secondo.... Ci sonò dei giorni in cui | ci | danno perfino dei dolci; non è vero, Mytyl?... MYTYL Il |
L'uccellino azzurro -
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mamma, i dolci.... TYLTYL Che cos'hai costì nel sacco?... | Ci | porti qualche cosa in regalo?... IL BAMBINO (con fierezza) |
L'uccellino azzurro -
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nascere oggi.... TYLTYL Come faranno a discendere?... | Ci | sono delle scale?... IL BAMBINO Ora vedrai.... Il Tempo sta |
L'uccellino azzurro -
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una bella malattia; a me è indifferente.... ma qualcosa | ci | vuole.... (Scorgendo un piccino che, sospinto innanzi dagli |
L'uccellino azzurro -
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lasci restare qui con lei!... IL TEMPO impossibile!... Non | ci | restano più che trecentonovantaquattro secondi..... IL |
L'uccellino azzurro -
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IL PRIMO BAMBINO Quando essa scenderà sulla Terra, io non | ci | sarò più!... IL SECONDO BAMBINO Non lo vedrò più!... IL |
L'uccellino azzurro -
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siamo pronti finalmente.... (Consultando la clessidra). Non | ci | restano che sessantatrè secondi.... (Ultima violenta |
L'uccellino azzurro -
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piaciuta tanto la giostra, era il mio fratellino Robi che | ci | andava matto.) La storia si ripeteva. Ippolita che non era |
Quell'estate al castello -
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La mia amica in quei giorni era una ragazza disperata, | ci | voleva poco a capirlo, anche se non piangeva; tanto piú se |
Quell'estate al castello -
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da ieri! Mi venne il cuore in gola, dalla speranza che | ci | fosse davvero. Ci avrei quasi scommesso, in quel momento. |
Quell'estate al castello -
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il cuore in gola, dalla speranza che ci fosse davvero. | Ci | avrei quasi scommesso, in quel momento. Mancavano ancora |
Quell'estate al castello -
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di colazione, avevo tutto il tempo di andare a vedere. | Ci | andai, ma non c'era. Mi misi anche sul verone a guardare di |
Quell'estate al castello -
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ma in ogni modo m'immagino che, ripensandoci sopra, loro | ci | fossero già arrivati da sé. Mi credettero subito. Si vede |
Quell'estate al castello -
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molla. Si precipitarono a suonare per Remigio, come se non | ci | fosse tempo da perdere. Sta a vedere che avevo fatto male |
Quell'estate al castello -
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mattina (qui fece «ehm ehm» in gola, con aria discreta) | ci | aveva pensato lui a metterla sottochiave, tanto cammino la |
Quell'estate al castello -
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al paese. Ma lo zio, sempre molto nero: - Ammesso che | ci | sia andata, dalla parte del paese. Non si preoccupava |
Quell'estate al castello -
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per benino. - Quella nel pavimento della cantina più bassa. | Ci | siamo andate, una volta, e Ippolita mi ha detto che le |
Quell'estate al castello -
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favore, per favore, per favore andiamo subito giú a vedere! | Ci | mancò poco che Remigio mi ridesse sul muso. - Ma per |
Quell'estate al castello -
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mi ridesse sul muso. - Ma per carità, signorina, non | ci | starebbe nemmeno un gatto, là sotto! Questo mi sembrò un |
Quell'estate al castello -
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parlato... - È assurdo, - fece lo zio, - ma andiamo, purché | ci | si sbrighi. Cosí siamo scesi, in fila indiana come io e |
Quell'estate al castello -
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su, cosí la facciamo finita disse lo zio. Si capiva che non | ci | sperava per niente. E anch'io, vedendo che Remigio stentava |
Quell'estate al castello -
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Né Ippolita né altro, solo polvere e fiaschi vecchi. | Ci | siamo guardati in faccia tutti e quattro. Quattro facce che |
Quell'estate al castello -
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poter dimenticare tutto, dispiaceri, ricordi, tutto quanto. | Ci | aveva pensato, Ippolita? Mi sarei morsa la lingua in due |
Quell'estate al castello -
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anche là non c'era niente? Grazie tante, stavolta non | ci | cascavo. Zitta e quatta me ne andai a cercare gli stivali |
Quell'estate al castello -
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il mio scheletro ricco col cilindro e glí anelli. Be', | ci | credete? laggiú al buio mi metteva paura anche lui. Non |
Quell'estate al castello -
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