con piacere la campanella che | ci | chiamava a tavola, dove speravo di veder un quadro più |
Sull'Oceano -
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a pensare e a sentire. Così, più d'una volta noi | ci | soffermiamo nelle nostre passeggiate dinnanzi ad un |
Fisiologia del piacere -
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guardiamo con calma e indifferenza, senza che quella vista | ci | abbia ispirato la menoma idea. Altre voile invece |
Fisiologia del piacere -
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un bambino che dorme nella culla, senza che quella vista | ci | ispiri alcun affetto o eserciti in qualche modo il nostro |
Fisiologia del piacere -
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che ne sono forniti. Il disordine e la confusione invece o | ci | dànno una immagine ridicola che ci diverte per il contrasto |
Fisiologia del piacere -
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e la confusione invece o ci dànno una immagine ridicola che | ci | diverte per il contrasto che presenta col tipo di |
Fisiologia del piacere -
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presenta col tipo di perfezione che abbiamo in noi, ovvero | ci | ispirano un ribrezzo che può anche essere piacevole. Quanto |
Fisiologia del piacere -
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ordine, si può piuttosto divinare che spiegare, come quando | ci | si trova alla presenza di un orrido. Forse si può dire che |
Fisiologia del piacere -
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brusca disubbidienza alle leggi piace per l'ardimento che | ci | pare di vedere nella natura o nell'arte che se. n'è fatta |
Fisiologia del piacere -
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specialmente quando essi sono in movimento, perchè | ci | dànno l'immagine di una specie di vita. Comunque sia, il |
Fisiologia del piacere -
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sia, il disordine tradizionale della bottega del rigattiere | ci | riesce assai più piacevole dell'ordinata e regolare |
Fisiologia del piacere -
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di una palude qualsiasi. L'immensità di alcune immagini | ci | ispira l'idea dell'infinita grandezza del mondo e della |
Fisiologia del piacere -
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improvviso di una vela, in mezzo a quella solitudine che | ci | confonde, rianima a vita anche il sentimento, facendolo |
Fisiologia del piacere -
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microscopiche. È poi veramente singolare il fatto che | ci | porta molte volte ad amare alcuni oggetti per la sola |
Fisiologia del piacere -
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che noi associamo ad essi l'idea della debolezza, e che | ci | sentiamo ispirati ad averne compassione e a proteggerli, |
Fisiologia del piacere -
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anche quando essi non hanno vita. Altre volte essi | ci | ridestano il desiderio di possederli; per cui, prendendoli |
Fisiologia del piacere -
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e rotondetto; come pure la barba di una penna d'oca non | ci | interessa quanto un piccolo fagiuolo. A questi piaceri, per |
Fisiologia del piacere -
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essendo uno dei sintomi essenziali di ogni specie di vita, | ci | ridesta la simpatia che abbiamo per ogni essere vivente. |
Fisiologia del piacere -
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nostra potenza. Quando invece il movimento è naturale, | ci | ridesta quasi sempre sentimenti più umili e delicati, a |
Fisiologia del piacere -
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a seconda che siano alterni o continui. In generale i primi | ci | commuovono ad una affettuosa malinconia, mentre i secondi |
Fisiologia del piacere -
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commuovono ad una affettuosa malinconia, mentre i secondi | ci | fanno gustare i piaceri grandiosi e tristi che si hanno |
Fisiologia del piacere -
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spiaggia e poi si allontana per tornare in alterna vicenda, | ci | interessa e ci consola, perchè ci rappresenta il moto della |
Fisiologia del piacere -
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si allontana per tornare in alterna vicenda, ci interessa e | ci | consola, perchè ci rappresenta il moto della vita: il |
Fisiologia del piacere -
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in alterna vicenda, ci interessa e ci consola, perchè | ci | rappresenta il moto della vita: il giorno dopo la notte, il |
Fisiologia del piacere -
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lo scorrere lento e non interrotto delle acque d'un fiume | ci | tiene assorti in cupa contemplazione, che riesce piacevole |
Fisiologia del piacere -
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che riesce piacevole solo per la grandezza delle idee che | ci | desta. L'acqua che scorre ai nostri piedi, scherza e si |
Fisiologia del piacere -
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segue l'altra e il moto mai non riposa. Questo spettacolo | ci | offre nei suoi elementi una formula assoluta dell'eternità, |
Fisiologia del piacere -
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di intensità può avere un valore morale. Quando è intensa | ci | ridesta alla vita; quando è debole e incerta ci ispira alla |
Fisiologia del piacere -
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è intensa ci ridesta alla vita; quando è debole e incerta | ci | ispira alla malinconia e alla calma. La luce di una |
Fisiologia del piacere -
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e se ne ha un esempio magnifico nella calma voluttà che | ci | prodiga l'astro della notte. I colori hanno un valore |
Fisiologia del piacere -
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alla vista della bandiera tricolore. Gli esseri viventi | ci | interessano molte volte al solo vederli, per l'affinità |
Fisiologia del piacere -
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piacere riesce in generale tanto maggiore quanto più essi | ci | assomigliano. I vegetali, per quanto siano lontani da noi |
Fisiologia del piacere -
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loro vista sia fredda e priva di movimento spontaneo, pure | ci | interessano assai più dei minerali per la parte che |
Fisiologia del piacere -
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minerale pregiato. Le parti di una pianta che in generale | ci | interessano maggiormente sono i fiori, perchè appunto in |
Fisiologia del piacere -
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dei colori, infatti, hanno gran parte nel piacere che | ci | dànno i fiori, ma non ne costituiscono l'elemento |
Fisiologia del piacere -
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l'elemento principale. Talvolta il fiorellino più modesto | ci | interessa assai più di un magnifico fiore smagliante, |
Fisiologia del piacere -
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magnifico fiore smagliante, perchè una simpatia misteriosa | ci | lega a questi esseri delicati, a queste tenere creature del |
Fisiologia del piacere -
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animali possono piacere, quando non siano schifosi o non | ci | incutano paura. Tutti però in qualche circostanza possono |
Fisiologia del piacere -
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Il rospo si ammira nelle vetrine dei musei, come la tigre | ci | piace meglio quando è chiusa fra le sbarre di un serraglio. |
Fisiologia del piacere -
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è chiusa fra le sbarre di un serraglio. Alcuni animali | ci | interessano per la loro piccolezza, e il piacere che si |
Fisiologia del piacere -
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di essi ispirano l'affetto, altri la curiosità. Le fiere | ci | dilettano per la loro potenza muscolare. L'uomo è l'animale |
Fisiologia del piacere -
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per la loro potenza muscolare. L'uomo è l'animale che | ci | interessa più di tutti gli altri ed è naturale, sia perchè |
Fisiologia del piacere -
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interessa più di tutti gli altri ed è naturale, sia perchè | ci | riguarda direttamente, sia perchè è l'essere superiore |
Fisiologia del piacere -
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dell'incesso che lo caratterizzano. La vista dell'uomo poi | ci | risveglia subito quell'affetto indistinto, che è il |
Fisiologia del piacere -
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in questo caso sale poi di grado, a seconda dei vincoli che | ci | legano alla persona che vediamo. Fra lo sguardo affettuoso |
Fisiologia del piacere -
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l'uno all'altro, e la sensazione e le idee che egli | ci | ha destate si chiudono nei limiti del nostro io. Ma se ad |
Fisiologia del piacere -
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io. Ma se ad un tratto i nostri occhi si incontrano, noi | ci | troviamo in rapporto intimo di fratellanza, e ci mandiamo |
Fisiologia del piacere -
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noi ci troviamo in rapporto intimo di fratellanza, e | ci | mandiamo mentalmente il saluto dell'uomo all'uomo. Questa |
Fisiologia del piacere -
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il nostro sguardo s'incontrasse con quello del cane che | ci | ama o del cavallo che ci porta, il piacere sarebbe languido |
Fisiologia del piacere -
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con quello del cane che ci ama o del cavallo che | ci | porta, il piacere sarebbe languido e puramente sensuale. |
Fisiologia del piacere -
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degli oggetti può crescere a dismisura il piacere che | ci | danno colle loro immagini. La vista di una quercia può far |
Fisiologia del piacere -
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anche alcuni caratteri fisici. Un piacere molto elementare | ci | è dato da un corpo che si muove. In questo caso l'oggetto |
Fisiologia del piacere -
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che si rinnovano di continuo. Un movimento appena sensibile | ci | interessa, perchè dobbiamo esercitare un certo sforzo onde |
Fisiologia del piacere -
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di contrasto; mentre se il moto continuasse troppo a lungo, | ci | stancherebbe. Il movimento può riuscire piacevole per la |
Fisiologia del piacere -
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sua remittenza. Il corpo per se stesso il più indifferente | ci | arreca piacere quando compare ad un tratto e poi sparisce |
Fisiologia del piacere -
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moto uniforme, ma che ora si rallenta ed ora si accelera, | ci | diverte, quando però non vi prestiamo la debita attenzione; |
Fisiologia del piacere -
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tanti rocchetti, e il continuo moto di tante mani operose | ci | sorprende e ci rallegra. In generale i piaceri che l'occhio |
Fisiologia del piacere -
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e il continuo moto di tante mani operose ci sorprende e | ci | rallegra. In generale i piaceri che l'occhio prova per il |
Fisiologia del piacere -
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oggetti sono quasi sempre complicati dalle idee che in noi | ci | ridesta. Un moto lento e monotono può bastare a ispirare la |
Fisiologia del piacere -
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il concitato agitarsi della massa operosa di un'officina | ci | ridesta all'attività e all'energia. L'intensità diversa |
Fisiologia del piacere -
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nel sonno la coscienza delle nostre sensazioni, o quando | ci | troviamo in condizioni morbose. In ogni altro caso la luce |
Fisiologia del piacere -
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troviamo in condizioni morbose. In ogni altro caso la luce | ci | dà la vita e la gioia, e noi ne godiamo fino agli estremi |
Fisiologia del piacere -
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non possiamo tollerarla che a un certo grado, e più volte | ci | dilettiamo anzi d'una luce molto mite che ci ispira al |
Fisiologia del piacere -
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e più volte ci dilettiamo anzi d'una luce molto mite che | ci | ispira al raccoglimento e alla melanconia. La luce incerta |
Fisiologia del piacere -
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senza il concorso dei colori. La semplice ombra di un corpo | ci | interessa per il confronto che facciamo fra due sensazioni |
Fisiologia del piacere -
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fra due sensazioni e per il carattere misterioso che | ci | offre una figura che, senza il brio dei colori e sopra un |
Fisiologia del piacere -
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molto tempo sullo stato generale della nostra sensibilità, | ci | rendono incapaci di godere le piccole gioie della vita. |
Fisiologia del piacere -
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stato malaticcio, facendoci più delicati e più sensibili, | ci | fa più suscettibili di godere, più attenti ai piaceri che |
Fisiologia del piacere -
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si hanno dalla rifrazione della luce, la quale ora | ci | mostra i sette colori dell'iride ed ora colorisce tutti gli |
Fisiologia del piacere -
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un vetro colorato. I corpi semidiafani o translucidi | ci | dànno alcuni piaceri, che devono la loro origine |
Fisiologia del piacere -
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collega fra loro. Eccone alcuni esempi. Una bella nevicata | ci | piace perchè la vista è esercitata da una moltitudine di |
Fisiologia del piacere -
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| ci | allontaniamo, nel fare l'analisi dell'uomo morale, dalla |
Fisiologia del piacere -
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arrivare alle più sublimi creazioni della mente, tanto più | ci | troviamo davanti un orizzonte nebuloso e indeterminato, nel |
Fisiologia del piacere -
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l'andamento generale dei fenomeni: abbiamo un corpo che | ci | tocca colle sue molecole, colla luce, o col suono; un |
Fisiologia del piacere -
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molecole, colla luce, o col suono; un oggetto insomma che | ci | manda qualche cosa, della quale noi ci accorgiamo. Nel |
Fisiologia del piacere -
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oggetto insomma che ci manda qualche cosa, della quale noi | ci | accorgiamo. Nel regno del sentimento invece i misteri |
Fisiologia del piacere -
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ombre discendono sull'orizzonte delle nostre ricerche, ma | ci | intendiamo ancora: sono forze che partono da noi e si |
Fisiologia del piacere -
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il più complesso alla più semplice azione intellettuale, | ci | sentiamo in un altro mondo e sotto un cielo meno |
Fisiologia del piacere -
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un cielo meno trasparente. Qui la coscienza, per quanto | ci | avverta dei fenomeni della mente, non sa guidarci a |
Fisiologia del piacere -
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nè a riconoscerne l'origine o la ragione. Prima noi | ci | siamo serviti della mente per studiare qualche cosa che, |
Fisiologia del piacere -
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vegetazione, crescendo sui confini dei due mondi, non | ci | permette nettamente di determinarli. Quando noi siamo nel |
Fisiologia del piacere -
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Quando noi siamo nel giardino fiorito dell'affetto e | ci | sentiamo voluttuosamente illanguiditi dall'aria tiepida che |
Fisiologia del piacere -
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tiepida che vi si respira, possiamo dire con sicurezza che | ci | troviamo nella regione del sentimento; ma se cerchiamo il |
Fisiologia del piacere -
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nostro viaggio, i nostri interessi, il nostro paese, tutto | ci | appar così lontano, confuso, piccolo, misero! E pensare che |
Sull'Oceano -
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e precipitano, s'affogano in quell'abisso smisurato che | ci | si apre sotto ed intorno. E ci abbandoniamo al mare sopra |
Sull'Oceano -
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quell'abisso smisurato che ci si apre sotto ed intorno. E | ci | abbandoniamo al mare sopra una nave immaginaria che vada e |
Sull'Oceano -
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che ogni giro dell'elice accresce Ia distanza enorme che | ci | separa da loro, ci rattrista. Distanza enorme? Per scemarla |
Sull'Oceano -
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accresce Ia distanza enorme che ci separa da loro, | ci | rattrista. Distanza enorme? Per scemarla nel nostro |
Sull'Oceano -
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Distanza enorme? Per scemarla nel nostro concetto, | ci | proviamo a rimpicciolire il pianeta col paragone |
Sull'Oceano -
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consueto della maraviglia rinasce. Sì, un'enorme distanza | ci | divide. Scacciamo dunque l'immagine di quei visi. |
Sull'Oceano -
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questa notte, fra un'ora, fra un minuto. Rabbrividendo, | ci | raffiguriamo allora la discesa lenta del nostro cadavere, |
Sull'Oceano -
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con qualcuno; ma mi parve meglio aspettare un giorno che | ci | fosse meno folla. Per liberarmi dai pensieri sconfortanti, |
Sull'Oceano -
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essendo riparato dai venti alisei che soffiavano in poppa, | ci | venivano delle signore a ricamare o a leggere. E in fatti |
Sull'Oceano -
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per solito gli ufficiali a prender l'altezza del sole, e | ci | affluivano le prime notizie della piccola cronaca |
Sull'Oceano -
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sentimento più semplice e più elementare è quello che | ci | spinge ad amare noi stessi, a difenderci dal male, ed a |
Fisiologia del piacere -
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e la nostra coscienza è poco analitica; per cui non | ci | accorgiamo di amarci, e quindi non proviamo questo piacere. |
Fisiologia del piacere -
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morboso. Il piacere che nasce dall'amore di noi stessi | ci | presenta, come tutte le gioie, un fenomeno di riflessione, |
Fisiologia del piacere -
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e soave nelle sensazioni che l'hanno prodotto. Questa gioia | ci | spinge a concentrarci in noi stessi, ma se ci si arresta |
Fisiologia del piacere -
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Questa gioia ci spinge a concentrarci in noi stessi, ma se | ci | si arresta appena un momento di troppo a compiacerci del |
Fisiologia del piacere -
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godiamo di vedere, di ascoltare e di pensare, senza volerlo | ci | rallegriamo anche di sentire il nostro io che vede, ascolta |
Fisiologia del piacere -
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più dall'uomo che dalla donna, ed aumenta quanto più | ci | si avanza nel grado di civiltà. |
Fisiologia del piacere -
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varietà ben distinte: la meridionale e la nordica. La prima | ci | si offre in tutta la pompa delle sue forme nei popoli |
Fisiologia del piacere -
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cioè la ragione è impotente a frenare la fantasia, e questa | ci | trasporta senza posa da un mondo all'altro e ci |
Fisiologia del piacere -
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e questa ci trasporta senza posa da un mondo all'altro e | ci | sbalordisce. L'abuso di questi piaceri può rendere pazzi. |
Fisiologia del piacere -
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risulta dal concorso di molti elementi. Appena la ragione | ci | ha insegnato a leggere nel libro misterioso della nostra |
Fisiologia del piacere -
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a leggere nel libro misterioso della nostra coscienza, noi | ci | troviamo di avere doveri più o meno difficili da adempiere |
Fisiologia del piacere -
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di avere doveri più o meno difficili da adempiere e | ci | sentiamo chiamati ad una lotta aspra, nella quale dobbiamo |
Fisiologia del piacere -
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di un panorama morale, dove la virtù e la religione | ci | attendono per incoronare le nostre tempia. Allora proviamo |
Fisiologia del piacere -
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distanza della meta che dobbiamo raggiungere. Se il timore | ci | vince fino dal primo momento, noi rinunciamo alla lotta |
Fisiologia del piacere -
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Quando, invece, dopo aver esitato per qualche tempo, | ci | crediamo capaci di vincere le difficili battaglie, e |
Fisiologia del piacere -
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pure fare per il sonno; cioè un lavoro moderato, che | ci | affatichi senza però stancarci, ci dispone al sonno: lo |
La fatica -
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un lavoro moderato, che ci affatichi senza però stancarci, | ci | dispone al sonno: lo strapazzo del cervello invece produce |
La fatica -
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una giornata passata in un lavoro intenso, se alla sera | ci | mettiamo ancora a tavolino, ci accorgiamo che le nostre |
La fatica -
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lavoro intenso, se alla sera ci mettiamo ancora a tavolino, | ci | accorgiamo che le nostre idee sono confuse, che lavoriamo |
La fatica -
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che lavoriamo con svogliatezza , che anche la memoria non | ci | serve bene. Un mio amico poeta, mi raccontava che non trova |
La fatica -
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della intelligenza, un che di vago e di indefinito che | ci | avverte della stanchezza del cervello. Alcune difficoltà, |
La fatica -
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stanchezza del cervello. Alcune difficoltà, che al mattino | ci | sarebbero parse risibili, alla sera non sappiamo come |
La fatica -
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diviene fiacca. Le lettere dello scritto o dello stampato | ci | ballano dinanzi agli occhi. Le palpebre ci si fanno |
La fatica -
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o dello stampato ci ballano dinanzi agli occhi. Le palpebre | ci | si fanno pesanti, gli occhi ci dolgono e fra gli sbadigli |
La fatica -
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agli occhi. Le palpebre ci si fanno pesanti, gli occhi | ci | dolgono e fra gli sbadigli cessiamo di lavorare. Fr. Galton |
La fatica -
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Tutti abbiamo provato quell'indolenzimento delle gambe, che | ci | impedisce di camminare dopo che ci siamo seduti per |
La fatica -
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delle gambe, che ci impedisce di camminare dopo che | ci | siamo seduti per riposarci. Così è del cervello, chè, |
La fatica -
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del cervello, chè, quando siamo stanchi di un lungo lavoro, | ci | costa una grande fatica il riprenderlo. Un mio amico che |
La fatica -
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uomo che soffre. Tale affetto nelle sue forme meno nobili | ci | porge piaceri quasi puri da ogni tristezza, e coloriti |
Fisiologia del piacere -
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proprio; mentre, quando sorge da un cuore generoso, | ci | offre una delle gioie più ineffabili. Questo piacere si |
Fisiologia del piacere -
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l'impossibilità di soccorrere il misero che soffre non | ci | può accusare di egoismo davanti alla nostra coscienza, e |
Fisiologia del piacere -
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alla nostra coscienza, e senza colpa e senza rimorsi noi | ci | abbandoniamo ad una gioia che in sè riunisce i piaceri |
Fisiologia del piacere -
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una fisonomia propria: l'unica forma ben determinata che | ci | presenta, è la compassione; ma questa, a tutto rigore, è un |
Fisiologia del piacere -
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campo della teoria in quello dell'azione. I piaceri ch'essa | ci | procura si esprimono sempre coi tratti di un dolore soave, |
Fisiologia del piacere -
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prima ed unica maestra della vera filosofia fisiologica, | ci | insegna però l'immensa differenza che passa fra una |
Fisiologia del piacere -
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come una corrispondenza radiologica, nella quale noi | ci | mettiamo in rapporto col mondo che ci circonda. Se invece |
Fisiologia del piacere -
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nella quale noi ci mettiamo in rapporto col mondo che | ci | circonda. Se invece vogliamo formarci un concetto del |
Fisiologia del piacere -
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di fuori, come un ricambio del saluto che il mondo esterno | ci | ha inviato per mezzo dei sensi. Mentre però la sensazione è |
Fisiologia del piacere -
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i confini, e che fa provare una vera sensazione interna che | ci | commuove in modo particolare, ed i cui elementi provengono |
Fisiologia del piacere -
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più elementari. In ogni modo, la nostra coscienza | ci | avverte delle minime gradazioni di intensità e delle |
Fisiologia del piacere -
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con uno sguardo, che si fa interprete del sentimento che | ci | ispira. Se questo nostro sguardo, penetrando nel cuore |
Fisiologia del piacere -
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e, invece di sentirci stretti in un amplesso affettuoso, | ci | vediamo respinti o derisi, il sentimento benevolo che |
Fisiologia del piacere -
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dall'aumento o dalla diminuzione del calore. Quando noi | ci | troviamo in un ambiente troppo caldo, per cui non possiamo |
Fisiologia del piacere -
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refrigerio, che è molto vario, a seconda che il corpo che | ci | sottrae il calorico sia l'aria o un liquido, per lo più |
Fisiologia del piacere -
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finestra o all'aria libera nell'uscire da una camera calda, | ci | arrecano piaceri di questa natura. L'aria però, quando a |
Fisiologia del piacere -
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minutissimo di acqua rapito dal vento alle onde, e che | ci | viene gettato in faccia, è sorgente di un'altra voluttà. Un |
Fisiologia del piacere -
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guardando verso il luogo dove si corre. L'acqua fredda | ci | sottrae calorico in modo più pronto dell'aria, che ne è |
Fisiologia del piacere -
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varia secondo che si bagni una parte sola del corpo, oppure | ci | si getti in essa, o ci si spruzzi, o si riceva un filo |
Fisiologia del piacere -
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una parte sola del corpo, oppure ci si getti in essa, o | ci | si spruzzi, o si riceva un filo d'acqua da una certa |
Fisiologia del piacere -
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i bagni freddi, nel far la doccia, ecc. I corpi solidi che | ci | possono produrre un certo piacere nel raffreddarci non sono |
Fisiologia del piacere -
|
piaceri che | ci | procura quest'affetto sono innumerevoli, e sebbene |
Fisiologia del piacere -
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meditazione con un'insolente ma amabile sbrigliatina; or | ci | distrae con un lungo e vivo cicaleccio; or ci impone di |
Fisiologia del piacere -
|
or ci distrae con un lungo e vivo cicaleccio; or | ci | impone di ridere e di camminare, facendo da madre e da |
Fisiologia del piacere -
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dell'amicizia, è il conforto che presta nella sventura. Noi | ci | troviamo in mezzo ad una fra le tante burrasche che agitano |
Fisiologia del piacere -
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di tutto; non possiamo sopportare lo spasimo del dolore che | ci | penetra fino nella midolla delle ossa, e ci fa rizzare i |
Fisiologia del piacere -
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del dolore che ci penetra fino nella midolla delle ossa, e | ci | fa rizzare i capelli sul capo. Straziati, torturati, |
Fisiologia del piacere -
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vorremmo essere inghiottiti dal mare che, quasi a zimbello, | ci | ballonzola sulle sue onde, minacciando ad ogni momento di |
Fisiologia del piacere -
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in mezzo alle nostre maledizioni e ai nostri tormenti, chi | ci | si avvicina pietoso, e soccorrendo le nostre deboli forze, |
Fisiologia del piacere -
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che si ribellano contro la vita come contro la morte, | ci | depone nella navicella di salvataggio e ci porta al lido? |
Fisiologia del piacere -
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contro la morte, ci depone nella navicella di salvataggio e | ci | porta al lido? Chi sostiene allora l'ingiusto furore che |
Fisiologia del piacere -
|
il salvatore e la misericordia e la provvidenza? Chi | ci | riasciuga e ci riscalda? Chi riesce a calmarci ad un sonno, |
Fisiologia del piacere -
|
e la misericordia e la provvidenza? Chi ci riasciuga e | ci | riscalda? Chi riesce a calmarci ad un sonno, nel quale |
Fisiologia del piacere -
|
l'impeto della procella, nè tarpar le ali ai venti, | ci | ha seguiti con trepida angoscia sulla navicella di un |
Fisiologia del piacere -
|
riapriamo gli occhi alla luce, è l'amico nostro che | ci | sorride per primo, e ci accarezza, e ci richiama al sorriso |
Fisiologia del piacere -
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alla luce, è l'amico nostro che ci sorride per primo, e | ci | accarezza, e ci richiama al sorriso e alla gioia. I piaceri |
Fisiologia del piacere -
|
l'amico nostro che ci sorride per primo, e ci accarezza, e | ci | richiama al sorriso e alla gioia. I piaceri dell'amicizia |
Fisiologia del piacere -
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disperare della vita, e soltanto quando tutti gli uomini | ci | saranno divenuti indifferenti, e noi ne misureremo il |
Fisiologia del piacere -
|
stiamo bene, | ci | accorgiamo poco della fatica intellettuale: ma appena una |
La fatica -
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poco della fatica intellettuale: ma appena una malattia | ci | indebolisce l' organismo, sentiamo subito quanto ci consumi |
La fatica -
|
ci indebolisce l' organismo, sentiamo subito quanto | ci | consumi e ci esaurisca il lavoro del cervello. La sorgente |
La fatica -
|
l' organismo, sentiamo subito quanto ci consumi e | ci | esaurisca il lavoro del cervello. La sorgente del pensiero |
La fatica -
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l'altra. Quando siamo convalescenti anche la conversazione | ci | stanca, e nel parlare dobbiamo fermarci e prenderci la |
La fatica -
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un grande stento a trovare un nome od una data comune, che | ci | meravigliamo non ci venga subito in mente. Succede del |
La fatica -
|
trovare un nome od una data comune, che ci meravigliamo non | ci | venga subito in mente. Succede del cervello quello che |
La fatica -
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di vertigine. La fatica quando è molto forte, sia che | ci | siamo stancati in un lavoro intellettuale od in un lavoro |
La fatica -
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alcuni gradini più in basso nella gerarchia sociale. | Ci | manca la resistenza al lavoro intellettuale, e la curiosità |
La fatica -
|
si trasforma poco per volta in un esaurimento che | ci | rende insensibili, che ci procura una emozione piacevole, e |
La fatica -
|
per volta in un esaurimento che ci rende insensibili, che | ci | procura una emozione piacevole, e si è meravigliati di non |
La fatica -
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| ci | può interessare spesso per il solo carattere che è dato |
Fisiologia del piacere -
|
Anche senza alcuna idea relativa al sesso, il giovine | ci | interessa per la sua bellezza e per la forza che sembra |
Fisiologia del piacere -
|
da tutti i pori della pelle. L'affetto primitivo che | ci | ispira è la naturale simpatia per il migliore esemplare |
Fisiologia del piacere -
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intellettuale, e nella calda simpatia che spesso un giovane | ci | ispira non entra, il più delle volte, che il cuore. Il |
Fisiologia del piacere -
|
fisiche o morali, è sempre venerabile, e la sua vista | ci | può procurare una viva simpatia e un vivo piacere. In lui |
Fisiologia del piacere -
|
dall'altra parte, poichè dal giorno della partenza non | ci | si era ancora mostrato così: tutto a belle onde allegre, |
Sull'Oceano -
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poterla dire, per dar luogo ad altre onde che accorrevano, | ci | guardavano, e sparivano anch'esse, col loro segreto. E si |
Sull'Oceano -
|
bianche, che parevan le vele di una flotta infinita che | ci | accompagnasse. |
Sull'Oceano -
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coll'esercizio della vita civile, e della cui esistenza | ci | fa avvertiti la nostra coscienza. Si tratta di una forza |
Fisiologia del piacere -
|
che noi sentiamo ma non vediamo; una forza che | ci | spinge verso il giusto, verso il bello, verso il vero. Se |
Fisiologia del piacere -
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queste parole, segnarne i confini, indagarne la ragione, | ci | perderemmo nei campi della metafisica, dove l'uomo, per |
Fisiologia del piacere -
|
quando facciamo un atto di giustizia, senza che questo | ci | costi alcun sacrificio. Allora non vi è lotta, non vi è |
Fisiologia del piacere -
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o con altre parole, dell'amor del prossimo. Se per via | ci | incontriamo in un passeggero assalito da ladri, e con |
Fisiologia del piacere -
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si conoscono appena, perchè per se stesso l'intelletto | ci | procura pochi dolori, i quali non arrivano quasi mai a tale |
Fisiologia del piacere -
|
che la fa scaturire a torrenti. Altre volte l'intelletto | ci | procura indirettamente dolore, quando nella nostra opera |
Fisiologia del piacere -
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tempo si è privi di libri e si ama con passione la lettura, | ci | si può gettare con trasporto sul primo volume che ci vien |
Fisiologia del piacere -
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ci si può gettare con trasporto sul primo volume che | ci | vien fra mani, fosse anche il Chiaravalle o il Bertoldino. |
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mentre, quando si è in calma, lo stesso avvenimento che | ci | ha fatto delirare nel primo caso può riuscirci appena |
Fisiologia del piacere -
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di sensazioni. In tutti gli altri casi invece il dolore | ci | rende insensibili o più ottusi al piacere, e la gioia ci |
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ci rende insensibili o più ottusi al piacere, e la gioia | ci | preserva fino ad un certo punto dal dolore. Così chi è |
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sul finire d'un temporale. Di tutti i sensi, quello che | ci | offre senza confronto il maggior numero di piaceri negativi |
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negativi è il tatto, per la semplice ragione che esso | ci | procura da solo quasi tutti i dolori fisici. I nervi |
Fisiologia del piacere -
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da solo quasi tutti i dolori fisici. I nervi specifici non | ci | dànno mai veri dolori, ma soltanto sensazioni disgustose, |
Fisiologia del piacere -
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il cervello, il cuore, e in generali tutti i visceri, non | ci | dànno sensazioni piacevoli, e non concorrono tutt'al più |
Fisiologia del piacere -
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e alla rete glangliare. Tulle le parti sensibili del corpo | ci | possono fornire piaceri tattili negativi, e, più delle |
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e, più delle altre, quelle che più spesso si ammalano e | ci | fanno soffrire. In generale, dovunque vi sono nervi che |
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che pur sono tanto limitati. L'istinto e la esperienza | ci | difendono dalle sensazioni spiacevoli del gusto, perciò, se |
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dobbiamo incolpare la cuoca inesperta che qualche volta | ci | intossica cogli aborti della sua cucina, od il farmacista |
Fisiologia del piacere -
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cogli aborti della sua cucina, od il farmacista che | ci | somministra i suoi orribili intrugli. Questi piaceri però |
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anche i piaceri negativi che vi corrispondono. L'udito | ci | offre pochissimi piaceri di questa natura, e i pochi che |
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e continuato del calderaio o del magnano. La vista | ci | offre, fra tutti i sensi il minor numero di piaceri |
Fisiologia del piacere -
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sguardo che si fissa in viso a uno sconosciuto, il quale | ci | si presenti per trattare d'un affare grave. Un lampo, e un |
Sull'Oceano -
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velocemente, alcune delle quali, lunghe e sottili, | ci | passavan sopra a volo così basse, che pareva che toccassero |
Sull'Oceano -
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e ai sedili. Qualcuno, però, non credeva ancora che | ci | sarebbe stata tempesta. - Non è che un piovasco, - |
Sull'Oceano -
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sino a che si vuole, ma non possiamo amarlo finchè non | ci | ha commosso e finchè la sensazione non ha tratto in |
Fisiologia del piacere -
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che si prova nel far passare fra mani una moneta d'oro che | ci | è stata regalata, e nel contemplare un umile soldo che ha |
Fisiologia del piacere -
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e noi possiamo amare un oggetto perchè è nostro e perchè | ci | ridesta una cara memoria. Il più delle volte, contemplando |
Fisiologia del piacere -
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Il più delle volte, contemplando un oggetto, noi non | ci | fermiamo sui suoi caratteri fisici, ma bensì sull'immagine |
Fisiologia del piacere -
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sull'immagine morale che li rappresenta; per cui, se questa | ci | è cara, veniamo ad amare indirettamente l'oggetto che è |
Fisiologia del piacere -
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che è causa della gioia. Una delle cause più semplici che | ci | rende caro un oggetto è l'averlo sempre veduto e l'averlo |
Fisiologia del piacere -
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vicino per molto tempo. In questo caso, senza volerlo, esso | ci | rammenta indistintamente il nostro passato, quasi che i |
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sono stati compagni inseparabili della nostra vita. Così | ci | siamo seduti per più anni sopra la stessa sedia, senza che |
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sempre veduto un oggetto vicino a noi, senza che esso | ci | ridestasse una sol volta un'immagine morale, possiamo |
Fisiologia del piacere -
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A questo affetto si riferiscono i piaceri infiniti che | ci | procurano le così dette memorie. Le ciocche di capelli, le |
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di capelli, le lettere, i nastri, un fiore appassito, | ci | richiamano i palpiti dell'amore; frammenti di marmo o di |
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i palpiti dell'amore; frammenti di marmo o di mattoni | ci | ridestano l'ammirazione per qualche uomo illustre; i |
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l'ammirazione per qualche uomo illustre; i ritratti | ci | rappresentano, insieme all'immagine morale, anche i |
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insieme all'immagine morale, anche i lineamenti di chi | ci | fu caro. Tutti i sentimenti possono, in una parola, |
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più tempestosi delle gioie del cuore. La fantasia, come | ci | può trasportare negli spazi siderei o negli antri più |
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spazi siderei o negli antri più reconditi della terra, così | ci | può sospingere nei secoli futuri e farci sognare utopie di |
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l'orizzonte dei nostri sensi è ristretto, ma la fantasia | ci | illude con giuochi sublimi di prospettiva, facendoci |
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sta nella mente che giudica a rovescio. La fantasia | ci | diverte colle sue splendide immagini, ma non ci consiglia |
Fisiologia del piacere -
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La fantasia ci diverte colle sue splendide immagini, ma non | ci | consiglia di sostituirle agli oggetti reali; essa è |
Fisiologia del piacere -
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del figlio e del discepolo. I piaceri della fantasia | ci | rendono quasi sempre amanti della solitudine, perchè questa |
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immagini, mentre il moto continuo, turbinoso del mondo | ci | distrae da ogni concentrazione fantastica. Essi hanno |
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sarebbero gli insetti, i molluschi, i rettili e i pesci, | ci | interessano più dei corpi bruti, ma di rado possono |
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a incrociare i loro assi con quelli dell'animale che | ci | sta davanti, e il raggio del nostro cuore può ritornarci |
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che stiamo allevando, non intenda la nostra voce e non | ci | ami, noi sentiamo sodisfatto il sentimento di simpatia che |
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ami, noi sentiamo sodisfatto il sentimento di simpatia che | ci | collega agli esseri vivi, e proviamo un piacere. Se poi |
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il suono della nostra voce, se egli arriva a guardarci, noi | ci | sentiamo intesi, e per la prima volta proviamo un vero |
Fisiologia del piacere -
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completo, nè con minor ragione alla gratitudine, per cui | ci | accontentiamo molte volte di un grano di simpatia per uno |
Fisiologia del piacere -
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È per questo che noi possiamo amare anche il canarino, che | ci | saluta col suo canto per la sola speranza dell'usato |
Fisiologia del piacere -
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però, il piacere cresce a dismisura man mano che l'animale | ci | paga una somma maggiore di affetto, la quale in alcuni rari |
Fisiologia del piacere -
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procurateci dall'affetto alle bestie, è la simpatia che | ci | lega a tutti gli esseri viventi. È per questa sola ragione |
Fisiologia del piacere -
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felici, possiamo riporre il nostro affetto in una donna che | ci | adora. L'affetto alle bestie in tutta la sua purezza può |
Fisiologia del piacere -
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le bestie a sangue freddo c'interessano, ma rare volte | ci | sono care; e non è che quando sono molto piccine, che noi |
Fisiologia del piacere -
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Gli uccelli per la loro apparenza calda e piena di moto, | ci | interessano di più, e l'amore che si ha per essi |
Fisiologia del piacere -
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con la fantasia di rinchiuderci in quel caldo corpicino, | ci | studiamo di immaginarci l'io di quella bella creaturina, |
Fisiologia del piacere -
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L'affetto alle bestie è d'ordinario molto languido, e | ci | fa solo provare piaceri deboli o negativi, che noi |
Fisiologia del piacere -
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facilmente ad interessi maggiori. Questo sentimento non | ci | impedisce certamente di essere carnivori, nè di uccidere |
Fisiologia del piacere -
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forza a noi stessi, dovendo consumare un vero sacrificio, | ci | rendiamo degni della palma. Forse la smisurata ambizione di |
Fisiologia del piacere -
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nostra libertà per appressarci al tavolo del lavoro. Allora | ci | rifiutiamo alla imposta fatica e piangiamo; ma sta entro di |
Fisiologia del piacere -
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piangiamo; ma sta entro di noi l'amor proprio e l'esca che | ci | viene presentata trova sempre in noi una fame ingorda che |
Fisiologia del piacere -
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È allora che la promessa di una sola parola di elogio | ci | fa curvare il collo al giogo, e ci troviamo beati quando in |
Fisiologia del piacere -
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sola parola di elogio ci fa curvare il collo al giogo, e | ci | troviamo beati quando in fondo alla sudata pagina, bagnata |
Fisiologia del piacere -
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parola o ad un premio, che cambiato di forma forse ancora | ci | sollecita e ci lusinga. Da prima la mamma colle carezze e |
Fisiologia del piacere -
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premio, che cambiato di forma forse ancora ci sollecita e | ci | lusinga. Da prima la mamma colle carezze e col premio di un |
Fisiologia del piacere -
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unica che deriva dall'esercizio della mente. Così, quando | ci | decidiamo a passeggiare o a studiare, a fare il bene o ad |
Fisiologia del piacere -
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ad esempio, noi siamo destati al mattino dalla sveglia, che | ci | chiama al lavoro prefissoci fin dalla sera precedente. Quel |
Fisiologia del piacere -
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fin dalla sera precedente. Quel suono stridulo e petulante | ci | rompe a un tratto il sonno, e, facendoci sentire per un |
Fisiologia del piacere -
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sentire per un momento la beata compiacenza del riposo, | ci | spinge più che mai a richiudere le palpebre. L'amor del |
Fisiologia del piacere -
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che mai a richiudere le palpebre. L'amor del lavoro però | ci | richiama, il dovere ci tien desti. Posti tra due forze |
Fisiologia del piacere -
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le palpebre. L'amor del lavoro però ci richiama, il dovere | ci | tien desti. Posti tra due forze contrarie, restiamo incerti |
Fisiologia del piacere -
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del volere esercitati sopra noi stessi e l'amor proprio che | ci | incorona; quando invece dirigiamo la volontà sopra gli |
Fisiologia del piacere -
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quando invece dirigiamo la volontà sopra gli altri, chi | ci | ricompensa è l'ambizione. Il piacere di comandare a se |
Fisiologia del piacere -
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dell'esercizio della volontà e della approvazione che | ci | decretiamo, mentre le gioie del comando si riducono quasi |
Fisiologia del piacere -
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infinitamente di essere ubbiditi da altri, senza che questo | ci | procuri ricchezza e onori. In tutti i casi la compiacenza |
Fisiologia del piacere -
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pura del volere è una vera gioia: indirizzata al bene, essa | ci | rende capaci delle più grandi gesta, perchè cresce |
Fisiologia del piacere -
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però è il non abusare della volontà, quando essa | ci | è concessa dalla natura robusta e prepotente. Si può |
Fisiologia del piacere -
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rieccolo dunque, il formidabile animale! | Ci | torniamo a guardar faccia a faccia. Ma com'era brutto |
Sull'Oceano -
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coperto il comandante, tutto rosso, sudato e sbuffante, che | ci | passò accanto senza vederci. E picchiando spallate e |
Sull'Oceano -
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disse. - (Anche lei c'è cascato.) - A quest'ora in casa sua | ci | batte il sole, e i suoi ragazzi domandano il caffè e latte. |
Sull'Oceano -
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il sole, e i suoi ragazzi domandano il caffè e latte. Non | ci | avevo pensato. Ma il buon comandante, che era veramente |
Sull'Oceano -
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poco innanzi al tramonto il velo fitto di vapori che | ci | avvolgeva da tre giorni, il sole calava nel mare come un |
Sull'Oceano -
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lentamente, presentando mille forme maravigliose, che | ci | facevano stare a bocca aperta, e sclamare man mano che si |
Sull'Oceano -
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a uguaglianza delle altre condizioni fisiche e morali, | ci | procura gioie molto diverse, secondo che chi ce le ispira |
Fisiologia del piacere -
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procura gioie molto diverse, secondo che chi ce le ispira | ci | è più o meno simpatico. Senza sapercene dare la ragione, |
Fisiologia del piacere -
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sociale, ridestato dalla sensazione dell'orecchio, | ci | fa mettere la mano al borsellino, e, mentre porgiamo una |
Fisiologia del piacere -
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leggiamo sul suo volto la riconoscenza e la gioia, che | ci | procurano un piacere. Subito dopo la scintilla di gioia si |
Fisiologia del piacere -
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si è spenta, e noi, continuando la nostra passeggiata, non | ci | troviamo più in alcun rapporto morale coll'uomo che abbiamo |
Fisiologia del piacere -
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egli penserà a noi con piacere, e vedendoci arrivare | ci | distinguerà con un sorriso che noi potremo saper leggere e |
Fisiologia del piacere -
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Per quanto siano fuggevoli e delicati questi rapporti che | ci | legano, se essi si ripetono a lungo, noi potremo amarci e |
Fisiologia del piacere -
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l'amicizia: mentre altri, forse più diligenti osservatori, | ci | insegnano che un amico è complemento dell'altro, e che le |
Fisiologia del piacere -
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Basta però la più superficiale osservazione della vita che | ci | circonda per dimostrarci che l'amicizia può scaturire da |
Fisiologia del piacere -
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della sensazione, e servono a definire lo stato in cui | ci | troviamo. L'intelletto non può avere la necessaria calma |
Fisiologia del piacere -
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può avere la necessaria calma per analizzare il piacere che | ci | innonda, e non potendo nello stesso tempo rimanere |
Fisiologia del piacere -
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bizzarra o per l'energia con la quale sono pronunciate, | ci | scaricano in parte della tensione in cui si trova tutto il |
Fisiologia del piacere -
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siamo arrivati alle creazioni della musica, e quindi | ci | troviamo già nel campo dell'espressione morale del piacere, |
Fisiologia del piacere -
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anche da soli, perchè l'idea riflessa nella coscienza non | ci | basta, e sentiamo il bisogno di una seconda riflessione, |
Fisiologia del piacere -
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il nostro piacere dalla prepotenza della sensazione che | ci | ispira, e l'estro corre veloce esprimendo in forma elevata |
Fisiologia del piacere -
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elevata e poetica, in tutta la sua verità, la gioia che | ci | commove. La poesia, per l'altezza del concetto, rappresenta |
Fisiologia del piacere -
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dell'amministrazione. Arrivati alla giovinezza, la natura | ci | dichiara maggiorenni, ed entrando d'un tratto nel possesso |
Fisiologia del piacere -
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le nostre finanze. Bene spesso l'eccessiva nostra ricchezza | ci | impedisce una totale rovina, e arrivati all'età adulta |
Fisiologia del piacere -
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piaceri che | ci | vengono dal raffreddamento del corpo si esprimono |
Fisiologia del piacere -
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gli occhi e col ravvicinare i denti. Quando il corpo che | ci | rinfresca è l'aria, noi spalanchiamo la bocca e dilatiamo |
Fisiologia del piacere -
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corpo, la mimica è molto varia secondo il modo col quale | ci | riscaldiamo. In generale, se il calore arriva al tiepido, |
Fisiologia del piacere -
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In generale, se il calore arriva al tiepido, noi | ci | crocioliamo su noi stessi, socchiudendo gli occhi e |
Fisiologia del piacere -
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stessi, socchiudendo gli occhi e sorridendo. L'acqua calda | ci | rende languidi e ridesta in noi idee lascive. Il calore |
Fisiologia del piacere -
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del nostro corpo e delle materie in combustione che | ci | riscaldano. Quando noi ci avviciniamo al fuoco col solo |
Fisiologia del piacere -
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delle materie in combustione che ci riscaldano. Quando noi | ci | avviciniamo al fuoco col solo scopo di riscaldarci, il |
Fisiologia del piacere -
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la posizione, e si gode dello spettacolo sempre vario che | ci | presentano le tremule fiamme, le cerulee spire del fumo e |
Fisiologia del piacere -
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stretto di Gibilterra, trovammo una nebbia fitta che non | ci | lasciò vedere nè la rocca, nè la costa di Spagna, nè quella |
Sull'Oceano -
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nè la rocca, nè la costa di Spagna, nè quella d'Africa, e | ci | rese difficile il passaggio. Non difficile per la ragione |
Sull'Oceano -
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aspettandosi di veder apparire la prua d'un colosso che | ci | venisse sopra. Non si sentiva una voce in quella |
Sull'Oceano -
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monti lontani, d'una chiarezza di cristallo. E l'Atlantico | ci | cullava con le sue onde lunghe e placide, simili a |
Sull'Oceano -
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era diverso il nuovo mare da quello donde uscivamo; eppure | ci | veniva fatto di alzar la fronte come se lo spirito fosse |
Sull'Oceano -
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inspirazioni, con un senso nuovo di piacere, come se già | ci | portasse i profumi potenti delle grandi foreste |
Sull'Oceano -
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parte di noi aveva pensato fino allora con inquietudine, | ci | dicesse: - Venite, sono immenso, ma buono. |
Sull'Oceano -
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non ne manifesti l'idea? ll sentimento della proprietà | ci | spinge a cercare, e ci consola delle nostre fatiche |
Fisiologia del piacere -
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ll sentimento della proprietà ci spinge a cercare, e | ci | consola delle nostre fatiche coll'avere. L'affetto |
Fisiologia del piacere -
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benissimo entro di noi confrontare la sensazione che | ci | produce la vista di un oggetto che non è nostro, con quella |
Fisiologia del piacere -
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vista di un oggetto che non è nostro, con quella di uno che | ci | appartiene. Nel primo caso vediamo, guardiamo e |
Fisiologia del piacere -
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da un affetto che l'accompagna. Il piacere più semplice che | ci | è dato da questo sentimento consiste nel porre attenzione |
Fisiologia del piacere -
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prima ancora di essere uomini. I maggiori piaceri che | ci | offre il verbo avere sono quelli che, seguendo l'ordine più |
Fisiologia del piacere -
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nostre preziose raccolte. Tutti gli oggetti che sono nostri | ci | possono procurare alcuni piaceri, che differiscono di poco |
Fisiologia del piacere -
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di godere nell'avvenire altri piaceri di possesso che essi | ci | frutteranno. Chi non intendesse la differenza, si immagini |
Fisiologia del piacere -
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vita. La vista dei monumenti e di tutte le opere umane | ci | apre un altro campo di piaceri, che non sono meno |
Fisiologia del piacere -
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possono, in generale, confrontare con quelli che spontanei | ci | offre la natura; e i migliori capolavori delle nostre |
Fisiologia del piacere -
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fra i monti. I piaceri più semplici a questo riguardo | ci | sono dati dall'imitazione della natura, e specialmente |
Fisiologia del piacere -
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la pittura e la scultura. L'interesse più grande che | ci | ispirano i lavori pittorici consiste nella compiacenza di |
Fisiologia del piacere -
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che un grappolo d'uva, che è un oggetto comunissimo, non | ci | può interessare; mentre, dipinto perfettamente, può |
Fisiologia del piacere -
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pittura, e costituisce quasi da solo le sensazioni che | ci | sono date dalla rappresentazione degli oggetti inanimati. |
Fisiologia del piacere -
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natura, creandone nuove combinazioni; come il paesista | ci | presenta sopra una sola tela gli elementi di tanti |
Fisiologia del piacere -
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sia per le positive che si possono ottenere. La scultura | ci | dà molti piaceri consimili a quelli della pittura, ma dai |
Fisiologia del piacere -
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davanti immagini che tanto si rassomigliano a quelle che | ci | sono date dagli oggetti reali. L'architettura, la |
Fisiologia del piacere -
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la cesellatura e tulle le arti che imitano gli oggetti, | ci | dànno piaceri consimili ai precedenti, o che variano |
Fisiologia del piacere -
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giuochi consimili sono fondati sui piaceri della vista, e | ci | rallegrano colla varietà delle immagini e coll'imitazione |
Fisiologia del piacere -
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rotta da un punto luminoso, il quale per la sua piccolezza | ci | pare infinitamente lontano; ma ad un tratto si ingrandisce, |
Fisiologia del piacere -
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l'immagine dei corpi nella loro grandezza naturale, e | ci | può svagare con sensazioni, ma più ancora perchè riflette |
Fisiologia del piacere -
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a questo proposito la bianchissima luce del bengala che | ci | rappresenta la calma associata allo splendore e alla forza, |
Fisiologia del piacere -
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mortaretti e di qualche umile razzo; mentre la seconda | ci | mostra tutto l'apparato sfolgorante dei prodotti più |
Fisiologia del piacere -
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colle sue varietà è sempre morboso, e invece di rallegrarci | ci | agghiaccia. Il riso produce effetti meccanici, ma esercita |
Fisiologia del piacere -
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di noi stessi per aver riso tanto facilmente, sia che non | ci | riesca possibile di frenare ad un tratto la corrente |
Fisiologia del piacere -
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riso provocato ad arte interrompe una triste meditazione, | ci | lascia sbalorditi, e non trovando più il sentiero nel quale |
Fisiologia del piacere -
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lascia sbalorditi, e non trovando più il sentiero nel quale | ci | stavamo inoltrando, difficilmente si riannodano i tristi |
Fisiologia del piacere -
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difficilmente si riannodano i tristi pensieri, e | ci | si avvia per un sentiero più lieto. L'accelerare il respiro |
Fisiologia del piacere -
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albori di un piacere che nasce. L'età della fanciullezza | ci | dispone ad esprimere in tutta la sua pura serenità il riso |
Fisiologia del piacere -
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Il semplice accordo di due note contemporanee e successive | ci | fornisce il primo elemento del piacere musicale, che può |
Fisiologia del piacere -
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In generale il succedersi di poche note che si alternano, | ci | ispira a una soave malinconia, quando però i suoni non sono |
Fisiologia del piacere -
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armonioso. In questo caso pare che la musica, lasciandoci, | ci | vada ripetendo l'ultimo suo saluto. La pausa può essere di |
Fisiologia del piacere -
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restiamo sospesi, perplessi, e invasi da un'ansietà, che | ci | fa ad un tempo nascere il desiderio che quel momento |
Fisiologia del piacere -
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ispirata, senza l'intervento di un oggetto estraneo, che | ci | invola tanti tesori di piaceri. La ragione principale che |
Fisiologia del piacere -
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invola tanti tesori di piaceri. La ragione principale che | ci | rende tanto cara una voce armoniosa è la simpatia che lega |
Fisiologia del piacere -
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riesce tanto più piacevole quanto meno le sue note | ci | rammentano la loro origine meccanica. Il clarinetto ci dà |
Fisiologia del piacere -
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note ci rammentano la loro origine meccanica. Il clarinetto | ci | dà una musica che puzza di legno, nel flauto si sente il |
Fisiologia del piacere -
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di legno, nel flauto si sente il soffio, e nel violino | ci | corre troppo alla mente l'immagine di una corda che vibra. |
Fisiologia del piacere -
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giuoco delle inevitabili imperfezioni degli strumenti, e | ci | deliziano con le note più soavi e più armoniose. Le leggi |
Fisiologia del piacere -
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concetto e in tutta la pompa delle forme. Là in poche ore | ci | è dato di provare tutte le delizie della musica, la soavità |
Fisiologia del piacere -
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Qui però si sente sempre il salto: l'idea che si rammenta | ci | viene davanti a piè pari, e noi la vediamo tutta intera e |
Fisiologia del piacere -
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le ombre della nostra vita. Posti fra un avvenire che | ci | fa trepidare di speranza e di timore, e un passato che |
Fisiologia del piacere -
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arrestare d'un attimo il tempo inesorabile che seco | ci | trascina senza posa. L'avvenire non è ancor nostro, il |
Fisiologia del piacere -
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senza posa. L'avvenire non è ancor nostro, il presente non | ci | basta, e la natura ci concede come conforto il passato, nel |
Fisiologia del piacere -
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non è ancor nostro, il presente non ci basta, e la natura | ci | concede come conforto il passato, nel quale possiamo |
Fisiologia del piacere -
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nostra lampadina che manda la sua luce sullo scrittoio che | ci | ha visti curvi allo studio. I nostri libri, i nostri |
Fisiologia del piacere -
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i nostri giuochi, i nostri parenti, gli amici nostri, tutti | ci | vengon davanti, tutti ci salutano e passano. Quanta gioia |
Fisiologia del piacere -
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parenti, gli amici nostri, tutti ci vengon davanti, tutti | ci | salutano e passano. Quanta gioia si prova nell'assistere a |
Fisiologia del piacere -
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soavi su qualche ombra prediletta, che, passandoci vicina, | ci | ha lambito il cuore. Forse allora noi l'arrestiamo e, a |
Fisiologia del piacere -
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o con veemenza, ma sempre con affetto intenso, ed essa | ci | intende e ci sorride, ma senza parlare ci saluta e poi |
Fisiologia del piacere -
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ma sempre con affetto intenso, ed essa ci intende e | ci | sorride, ma senza parlare ci saluta e poi passa. Chi ignora |
Fisiologia del piacere -
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intenso, ed essa ci intende e ci sorride, ma senza parlare | ci | saluta e poi passa. Chi ignora i tesori del passato e delle |
Fisiologia del piacere -
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ciò che è contemporaneo. E ciò deve essere. La memoria non | ci | conserva che un abbozzo nebuloso e incerto dei nostri |
Fisiologia del piacere -
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Eccone un esempio. La sapienza di saper fare il bene | ci | rallegra, e in questo caso noi godiamo dell'emanazione che |
Fisiologia del piacere -
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palpita con noi. Se siamo presenti ad un'azione generosa, | ci | sentiamo soavemente commossi, e lo stesso sentimento viene |
Fisiologia del piacere -
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lagrima, consolando o soccorrendo un nostro fratello, noi | ci | sentiamo completamente soddisfatti, e godiamo del |
Fisiologia del piacere -
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sentimento messo in azione. Tutti i sentimenti buoni che | ci | dànno piaceri fisiologici ci aprono più fonti di gioie; e |
Fisiologia del piacere -
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Tutti i sentimenti buoni che ci dànno piaceri fisiologici | ci | aprono più fonti di gioie; e se una di esse si esaurisce, |
Fisiologia del piacere -
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esaurisce, noi dobbiamo subito sospettare che l'affetto che | ci | muove non sia puro, o che venga almeno in parte eliso da |
Fisiologia del piacere -
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cattiva. Questo fatto psicologico consola assai, perchè | ci | dimostra come il male non sia una condizione necessaria |
Fisiologia del piacere -
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morale dell'uomo, ma una vera malattia, un vero aborto che | ci | appare incompleto e mostruoso ne' suoi elementi. I limiti |
Fisiologia del piacere -
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che sfuggono facilmente e non si saprebbe come ritrovarle. | Ci | vogliono le parole per le idee, come ci vogliono i vasi per |
Fisiologia del piacere -
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come ritrovarle. Ci vogliono le parole per le idee, come | ci | vogliono i vasi per i liquidi. È legge di natura, è |
Fisiologia del piacere -
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il più piccolo segno che rappresenti il sentimento che | ci | ispira o il piacere sensuale che ci inebbria; ma quando si |
Fisiologia del piacere -
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il sentimento che ci ispira o il piacere sensuale che | ci | inebbria; ma quando si tratta di concepire l'idea anche più |
Fisiologia del piacere -
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personaggio potente, al quale domandiamo un favore, e che | ci | può nuocere, il nostro viso riflette inavvertitamente tutte |
Sull'Oceano -
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d'animo verso di noi, e la maniera di accoglienza che | ci | facevano in casa loro. La mattina occhiatacce, voltate di |
Sull'Oceano -
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invece, sguardi benigni, avvertimenti ai ragazzi che | ci | lasciassero passare, e anche parole amichevoli buttate così |
Sull'Oceano -
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nell'afa del cielo chiuso: - Che razza di cani! Pensare che | ci | farebbero morir tutti perpendicolarmente, se potessero! E |
Sull'Oceano -
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locomotiva che passa innanzi ai nostri occhi | ci | interessa, perchè si muove con rapidità, e presenta una |
Fisiologia del piacere -
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le uova di alcuni pesci. La compage mollemente fibrosa | ci | dà del pari sensazioni piacevoli, ciò che si prova, |
Fisiologia del piacere -
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il manzo ben frollo e cotto a perfezione. Un altro piacere | ci | è dato dall'elasticità degli alimenti, e questo può |
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discutibile di masticare palline di gomma. Alcuni alimenti | ci | offrono sulle prime una resistenza fittizia, la quale cede |
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un piacere particolare si ha da una resistenza mediocre che | ci | offre l'alimento, e per la quale conviene impiegare un |
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da moti convulsivi diretti a sfuggire il corpo che | ci | tocca. La faccia si fa accesa, il polso accelera, il |
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piacere cessa e la sensazione, diventando insopportabile, | ci | induce a difenderci colla fuga o con vie di fatto da chi |
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rapporto tra causa ed effetto è veramente sproporzionato, e | ci | fa sospettare che questo fatto appartenga già alla classe |
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essendo quasi interamente fuori del dominio della volontà, | ci | procurano pochissimi piaceri, quantunque possano |
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molti negativi. Il fegato, il cuore, la milza, ecc. non | ci | possono dare piaceri che quando cessano i dolori che li |
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di un prolungato sbadiglio. L'apparato gastro-enterico non | ci | dà piaceri intensi che quando comunica col mondo esterno. |
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una vera arte, che si confonde con tutte le altre, che | ci | ispira e dirige, ma che finora non è stata |
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gioie; il denaro è onnipossente, e adorato appunto perchè | ci | permette di acquistare molti piaceri. Siccome però il cuore |
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permette di acquistare molti piaceri. Siccome però il cuore | ci | insegna che il piacere non deve essere l'ultimo e unico |
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Di mezzo alla nostra miseria questo tratto di delicatezza | ci | onora altamente, provando che, se non sappiamo raggiungere |
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in sè gli elementi atti a produrre piacere. L'oggetto che | ci | porge questo genere di piaceri si dice, in generale, |
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l'amore per le cose meravigliose, e i varii sentimenti che | ci | dispongono a trovare interessante una serie particolare di |
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a un grande spazio vuoto attira la nostra attenzione e | ci | interessa; così come un numero infinito di oggetti che si |
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ancor più grande del reale. La distanza degli oggetti non | ci | interessa quasi mai da sola, ma arreca piacere col |
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e vengono segnati, da una parte, dal microscopio che | ci | mostra un infusorio della larghezza di un decimillesimo di |
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di millimetro, e, dall'altra, dal telescopio che | ci | mostra milioni di soli, dinanzi ai quali la nostra terra |
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di sabbia. A parità di circostanze, un oggetto vicino | ci | invita all'osservazione e al desiderio di toccarlo, al |
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come elemento secondario anche il cuore, mentre il secondo | ci | sorprende. La forma degli oggetti ci può interessare |
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mentre il secondo ci sorprende. La forma degli oggetti | ci | può interessare vivamente da sè sola per gli elementi |
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