irregolarmente, ossia in tutte le direzioni, ed è una tal luce, così riflessa, che chiamasi luce diffusa, ed essa è quella che ci fa vedere gli oggetti. Non tutta
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Ci rimarrebbe a parlare degli specchi parabolici, che sono capaci di concentrare i raggi paralleli in un punto unico perchè vanno esenti dal difetto
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Prima di procedere allo studio delle lenti, a cui è specialmente destinata l'ottica del fotografo, sarà utile che ci fermiamo ancora a considerare
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composta di raggi di diverso colore diversamente rifrangibili. Il prisma ci fa così conoscere la composizione della luce, il che non è dato ad un
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ondulazioni presso i raggi verdi, violetti, aranci dello spettro, ci pare sarebbe più semplice ammettere addirittura, che il moto ondulatorio sia pure
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I corpi, che appariscono colorati, manifestano una tale apparenza perchè decompongono la luce, ossia riflettono le onde luminose, che ci danno la
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La diversa rifrangibilità di questi raggi li fece facilmente scoprire nello spettro solare col mezzo di sostanze appropriate. La figura n° 12 ci fa
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dettagliata, e quel che diremo ci servirà più tardi parlando degli oggettivi fotografici.
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Ora per dimostrare l’applicazione pratica della formula qui sopra, ed i risultati a cui essa conduce, ci permettiamo di discutere tre casi differenti:
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Ci pare che queste indicazioni sopra gli oggettivi debbono bastare per fissare il principiante circa alla grandezza dell’oggettivo che più gli
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’immagine si fa più distinta, ma ci accorgiamo che questo vantaggio non è per nulla. Nella camera oscura senza lente noi possiamo portare dove
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disposizione, che deve avere la camera oscura nel copiare oggetti trasparenti colla luce artificiale, perciò il lettore perdonerà se ci fermiamo a dare un
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camera, il lettore ci sarà grato se qui ne riportiamo le parti essenziali (a).
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grandezza conosciuta degli altri oggetti circostanti, ci fa conoscere la grandezza dell’oggetto che si osserva. Quando l’oggetto che si osserva coi due
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Tutte queste condizioni sono soddisfatte nello stereoscopio di cui ci rimane a trattare nel seguente capitolo.
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LL’ (fig. 51). Questa figura ci fa vedere in qual modo si formi la riunione delle due immagini.
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La sorprendente trasformazione patita dal ferro e dall’ossigeno nel caso sovr’accennato, in conseguenza di una chimica combinazione tra di essi, ci
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Il modo con cui un corpo decompone o viene decomposto da un altro corpo che gli viene a contatto ci somministra una dimostrazione anche più evidente
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Il girasole ci fornisce un color blù molto sensibile all’azione degli acidi. Epperciò avendo noi bisogno di sapere se in un liquido si trova qualche
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L’equivalente poi dell’acido solforico anidro è espresso dal n° 40, perchè l’addizione degli equivalenti che lo compongono ci dà questo numero
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Saremmo tratti fuori dei limiti, che la natura di quest’opera ci impone, ove volessimo entrare a discorrere di tutti i corpi semplici e di gran parte
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Col mezzo di un areometro sarà dunque facile il determinare la bontà, ed il valore dell’acido solforico, perchè quest’istrumento ci fa conoscere in
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produrre delle immagini coll’azione della luce. Perciò nel trattare di questo corpo noi ci fermeremo sopra i seguenti punti.
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Noi descriveremo ciascun procedimento in altrettante sezioni, e ci fermeremo sopra ciascuno in ragione della sua importanza, vale a dire
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Noi descriveremo ciascuna operazione ordinatamente, e colla più grande chiarezza che ci sia possibile.
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’importanza delle materie ci vieterà di arrestarci così a lungo intorno a quest’operazione.
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grammi 100 alcool a 40°, p. sp. 830, ossia Ci Cbl 83,
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grammi 200 etere a 63°. p. sp. 732, ossia Ci Cbl 146,
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non abbiamo alcuna prova di ciò, ci abbondano invece i fatti che provano non influire sulla sensibilità la quantità più o meno grande dell’ioduro
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densità, dell’immagine negativa che il collodio può produrre, epperciò ci pare una inutile complicazione lo scartarsi dall’impiego di un sol ioduro. Il
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due componenti del collodio. Ora ci rimane a considerare una tale azione relativamente alle operazioni fotografiche.
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Non teniamo conto che della pirossilina nel fare l’aggiunta dell’ioduro, e non ci curiamo degli spiriti che in maggiore o minor quantità si possono
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, ossia di 30 Ci Ci o poco più. Questi fiaschetti si riempiono quasi sino a toccar il turacciolo di sovero, e si tengono a parte all’oscuro, oppure anche
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noi non ci arresteremo più oltre intorno a questa operazione; faremo solo osservare, che l’operazione del collodionare si deve eseguire alla luce del
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prescritto per l’acido acetico (a). L’acido citrico non ci pare sia conveniente fuorchè allorquando si vogliono produrre delle prove positive destinate ad
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osservazione che tratta delle prove positive dirette. Tuttavia ci siamo decisi a mettere in questo luogo la descrizione del procedimento che conduce
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osservare il signor Sparling nel suo trattato (a), quindi non ci arresteremo intorno ad esso.
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Le nozioni precedentemente esposte ci fanno strada per arrivare senza fatica di sorta ad imparare il metodo da seguire onde ottenere buone negative
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, perchè il collodio dà risultati molto più eccellenti e perfetti. Laonde ci limiteremo volentieri a far conoscere il procedimento a secco del sig. Le
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I nostri fabbricanti di carta, per la purezza delle acque del nostro paese, ci danno della carta egualmente buona di quella che si tira dalla Francia
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Bayard ci diede costantemente buoni risultati. Questa soluzione, che non è certamente la migliore possibile, si prepara nel seguente modo:
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Moigno (a), e che sotto ogni rapporto ci pare commendevole. Si fa sciogliere 30 grammi di acetato di soda in un litro d’acqua, si aggiunge un gramma di
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Laonde noi non abbiamo prescritto altra norma, tranne quella che consiste nel lasciare agire l’iposolfito per un tempo che l’esperienza ci fa
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saturato con carbonato di soda , darà il color blu. Queste tre materie coloranti mescolate fra loro in date proporzioni ci daranno tutti i colori
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ritratti; quindi ci limiteremo a dare qui le formole per la costruzione della comune lente acromatica da vedute, che troviamo nell’eccellente Dizionario di
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Ci permetta il lettore, poichè siamo per incidenza venuti a parlare di questa applicazione dei procedimenti fotografici, di dare qui anche un cenno
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