CENERE
. «Siete stata dal signor Carboni?», chiese con fiera amarezza. «Non negate. C'è bisogno di far segreti con me? Io so tutto, io. Perché dunque non mi
CENERE
Nuoro, della strada che bisognava percorrere per arrivare alla città. E quasi ogni notte sognava questa strada, e vedeva una città con tante chiese, con
CENERE
livido. Anania la guardò inquieto. «Come sta?», chiese, sforzandosi a render la sua voce desolata. «Ah, sta bene! Ha finito la sua penitenza terrestre
CENERE
, mentre Olì coglieva finocchi selvatici; «io finirò bene col trovarne uno, ed allora ... » «E allora?», chiese Olì, un po' beffarda, sollevando gli occhi
CENERE
. «Conoscete costui?», chiese lo studente, rivolgendosi al padre. «Neppur io l'ho riconosciuto.» «Chi sei?», chiese il mugnaio, pulendosi le mani con un
CENERE
Gennargentu, su Monte Rasu, sui monti di Orgosolo.» «E lei non viene più in Sardegna?», chiese una sera a Maria Obinu. «Io?», ella rispose, un po' cupa. «Mai
CENERE
!», esclamò il mugnaio scuotendolo. «Che cosa ti farai, diavoletto?» «Mugnaio?», chiese la signora. Egli accennò di no, di no. «Ah, non ti piace? Contadino
CENERE
chiese con voce commossa. «Ecco, prendi un ricordo che ti ho portato da Roma.» «Ma che cosa hai fatto!», ella disse, prendendo subito l'involtino. «Ti
CENERE
te; perché te la prendi con lui?» chiese zio Pera, accennando al mugnaio. «Vecchio peccatore», rispose la donna, «voi state zitto, quando ci sono io
CENERE
, ed un uomo la vide a Roma, vestita da signora.» «Ma la vide davvero?», chiese vivacemente zia Grathia. «Le parlò?» «Altro che le parlò!», rispose
CENERE
aria quasi beata. «Ma le guardie? Perché non vengono le guardie?», gli chiese Anania, turbato. «Che fanno le guardie?», rispose l'uomo senza guardare lo
CENERE
riconoscerei, oh, ne sono certo!», pensava poi, confidando nel suo istinto. «Perché è tornata tua madre?», chiese un giorno a Bustianeddu. «Perché
Accademia della crusca
