MI CHIAMO DOG. DYLAN DOG.
TI METTO A LETTO E CHIAMO UN DOTTORE.
FORSE HAI RAGIONE, DOVREI PROPRIO UCCIDERTI. MA LO FARÒ QUANDO STARAI MEGLIO, ORA CHIAMO L’OSPEDALE.
MI SAREI STUPITO DEL CONTRARIO, PERCHÈ NON VE L’HO DETTO. MI CHIAMO DOG. DYLAN DOG.
, come la chiamò Contini, ossia del periodo di più strette interazioni fra i due poeti-amici, Solmi e Montale, abbiano altra consistenza. Ma intanto il
voleva lanciarlo. Poi nella notte Qvist chiamò il dottore: febbre alta, un'otite fastidiosa; saltava il progetto di impiegarlo. Giusto fosse
chiamo io a mezzanotte per augurarvi buon anno », tagliò corto. « Abbracciami Giorgio. E ancora grazie. » Riattaccò rifugiandosi nel tepore della
Accademia della crusca
