Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La freccia d'argento

212530
Reding, Josef 26 occorrenze
  • 1956
  • Fabbri Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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la Stella del Nord! - gridano i crociati esultanti. - E per il capogruppo come si fa? - Già, a questo finora non avevo pensato. Chi mettiamo a capo

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segando, limando, piallando e piantando chiodi con le mani piene di vesciche e di sbucciature. E doveva finir così! Chi potevano essere i colpevoli

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, e sono i figli tredicenni del facchino Kroppke che abita nel gran casamento di piazza Wieland. Chi non ha con loro molta familiarità li distingue

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la bocca. - C'è qualcuno che sia ferito seriamente? La domanda di Alo è giustificata. Tutti, chi più chi meno, sanguinano: da escoriazioni e tagli

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sottovoce ad Alo, mentre con tutti i riguardi la Freccia d'argento viene tolta dall'imballaggio assai malconcio. - Chi avrebbe rinunciato, come lui

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. Tutta la carrozzeria balla come se avesse la tarantola! Vorrei sapere chi è quel picchiatello che ha ficcato il naso nel nostro Tifone! Forse quel tipo

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! Adesso del derby non mi importa più nulla. Ci vada chi vuole! Quei superbiosi bellimbusti di Americani! Spilorci impomatati! Buròcrati incartapecoriti

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che fare: ormai non ci si raccapezza più. Cos'ha combinato con quella sua lettera al comitato del derby? Chi può aiutarlo a districarsi in questo

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America, non avrei avuto ad Akron nessuno spettatore del mio Paese a fare il tifo per me e a sostenermi. Già io lo dico sempre: ride ben chi ride

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ALO DEVE urlare a più non posso per farsi capire in mezzo al rombo assordante dei motori. - Ci sono tutti? Chi manca alzi la mano!... Ricontali un po

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di San Michele. - E il pilota chi sarà? - Io, Stucchino! - Come?! Ti chiami Stucchino?! - Già, è vero! Stucchino naturalmente è il mio soprannome

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l'essenziale c'è: un paio di occhialoni da motociclista, che hanno una linea, una classe... Occhiali veramente formidabili! - Un momento, Stucchino! Chi parla

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Cosino. Scoppia allora una risata così fragorosa che la baracca trema tutta dalle fondamenta. Cosino è lì mogio come un cane bastonato. - Chi ha il

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miserabili! Chi li tiene più, ora, i crociati? Urlano tutti a squarciagola: - Per il Segantino: hip, hip, urrà! Hip, hip, urrà! Hip, hip, urrà!

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interesserà sapere chi è quel ragazzo che di notte ha trafugato la bandiera del Municipio, che poi non si è più ritrovata. - Maledetto! - geme Jörg. - Ma

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occupato la cuccetta superiore. - Statti buono e zitto, figlio mio! - fa Stucchino in tono mellifluo. - Chi si contenta gode e i cocci sono suoi! Alo

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un'aggressione? - apostrofa Mikro il suo gemello. - Cosaaaa? Ioooo? Pachiderma che non sei altro! Chi è stato a fischiare l'allarme? - E chi ha gridato «Allarme

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quindi non sa chi sia improvvisamente intervenuto... Alo non si è accorto del pericolo corso: con energia sempre maggiore stringe col braccio la

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paio di ceffoni, a questo miserabile!» pensa Alo. «Però l'aggressione ormai non ce la toglie di dosso nessuno! Adesso sappiamo almeno chi sono i

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loro vi sono ragazzi duramente provati dalla vita, come il nostro Hai! Non metterebbe conto, anche soltanto per loro, di tentare? Chi si sente di

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avete affatto l'aria di criminali pericolosi. Chi è stato a mettervi nell'orecchio la pulce delle aggressioni? A vedervi così, siete tali e quali i miei

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bomba! - Chi parlava era il macchinista Spandig. - Oh, giusto? Il suo Klaus, quello scavezzacollo, ce la fa senz'altro a metterla in pezzi! Quello

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un mastello pieno d'acqua, ed Ede- mastica-gomma si acquatta dietro l'armadio degli attrezzi. Se lo scoprissero! Se si venisse a sapere chi ha tradito

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Cosino per la cassa del gruppo. Lei mi insegna, Segantino: chi non bada al quattrino, ci lascia lo zampino! Fra le risate i crociati spingono la

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-mastica-gomma, che neppure è giunto al traguardo, si è piazzato in ospedale. - Eh, già! Chi la fa l'aspetti, e i cocci sono suoi! Naturalmente non

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saltano subito all'occhio di chi arriva ad Amburgo. Appena scesi dal treno, Stucchino, Jörg e Hai scorgono dei ragazzi che estraggono le loro vetture dal

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