Tra le poche famiglie rimaste fedeli ai conti Sernici (poichè, pur troppo! nella sventura si trova di rado chi abbia tanto buon cuore da starci
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impagliato. Chi si faceva proprio carino era Mimmì, sempre più tenero con la Lilia; della quale tutti in casa eran contenti, perch' ella si portava da
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iscusarsi; oggi poi non c' è il modo di farlo lavorare.... Chi non lavora, non mangia - soggiunse con un riso stupido e crudele, dando un' altra puntura
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gli fece dar un balzo a dietro: era una lucertolina color di smeraldo, che corse via come se avesse visto il diavolo. - Chi sa che signore sarà, così
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e due, egualmente meravigliati di trovarsi insieme. Il topo comune attaccò, primo, il discorso. - Chi sei? come ti chiami? - disse come hai potuto
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, a quell' ora? Che fare, lì, solo? A chi chiedere misericordia? Gli era penetrato nelle ossa un gran freddo; e dovunque si voltasse, trovava erbe e
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, come giurò poi a Ragù e alla Caciotta, di non far più di simili follie. Si sa quel che si lascia, lasciando la casa propria; ma chi sa poi quel che si
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che l' avevano raso, e che s' aspettava chi sa quale spettacolo, non seppe tenersi dall' andargli vicino e dall' annusarlo curiosamente, specie tra que
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, chiamandola per nome. Ninì non si mosse. Non avea voglia d' ubbidire a chi non conosceva. Cerca, cerca, finalmente il ragazzo la trovò, e la riprese
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andare a casa Sernici chi sa di dove bisognava passare! Dal mondo, certo.... E, a questa idea, la Ninì era còlta da uno sgomento indicibile. Perchè
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qualche luogo chi sa come ammalata: poteva leccar del verderame sur un pezzo di metallo; inghiottire uno spillo caduto; ferirsi le zampine con un
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- ciotta dalla gabbia, e li consegnò a' suoi novi padroncini. Chi sa di quei cuori di bimbi e di quei cuori di topi quali battevano più forte in quel
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poco o molto, conoscevano i topini di Casa Sernici; e il nome della Lilia, la sorcetta tutta bianca, non era nuovo per nessuno di loro. Ma chi può
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. - Chi vuol esser sano, dev' esser pulito - ripeteva la contessa ai suoi ragazzi, ch' ella soleva lavare e strofinare da capo a piedi ogni mattina. E
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Ragù non si dimentichi a dirittura del fucile. Chi è stato soldato, non è vero, mamma? dev'esserne contento. - Contento e superbo; - rispondeva la
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- Guarda chi t' ha rubato i tovaglioli.... - La Caciotta! Ah, birbona d'una Caciotta! - esclamò la donna, e buttatasi in ginocchio, s' affrettò a
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de' velluti, che gli andava a genio di molto. Era un topo d' un carattere quieto; tendeva a ingrassare come un padre priore; lasciava scherzare chi
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lutto, che colpiva chi la mirava, perch' ella era la più carina di tutti. Aveva il nasino d'un roseo pallido, ben uniti i dentini corti; ma gli occhi
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. - Chi tocca così il pianoforte? - domandò maravigliato di quella musica singolare. Nello corse nel salone. Su la tastiera del piano, rimasto aperto dopo
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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di un topo onesto è quello di non rubare e il tuo fiato sa d' olio.... Zì, zì, chi ti ha dato l' olio, Moschino? - Se n' è bell' e accorto: che naso
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