Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: chi

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Iris

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Illica, Luigi 1 occorrenze

. Quante volte non ha essa invidiato chi sapeva trarre codeste misteriose dolcezze da quel delicato istrumento di acero rosato ed ebano?! E un sàmisen

XX Legislatura – Tornata del 28 gennaio 1898

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Chinaglia; Biancheri 10 occorrenze
  • 1898
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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Vagliasindi. Di chi?

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che a nessuno è lecito porre in dubbio la buona fede altrui, specialmente quando chi è colpito da questo sospetto non può replicare.

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l'istruttoria è quasi al suo termine; furono interrogati moltissimi testimoni, e si è in condizione di fare ormai le dovute contestazioni a chi di

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, perchè i 800 milioni eccedono di 48 la percentuale del 40 per cento. Chi dei due interpreta esattamente la convenzione? Sui 300 milioni di riserva

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qualche caso delle spinte avute da chi avrebbe invece dovuto contenere le Banche, aggiungete la rivalità fra loro, e vi renderete conto dei risultati a

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attenua la responsabilità di chi fu materialmente alla direzione dell'Istituto, e che subì la pressione della situazione in cui si trovò di dovere creare un

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meno chiaro a chi sappia leggervi dentro e sappia vederne bene il fondo.

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Non è chi non veda che in queste condizioni il bilancio dell'Istituto non si potrebbe più fare, senza ricorrere a nuove mistificazioni!

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rapporti fra il garentito e chi garentisce.

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i pubblici servizi meno costosi e più pronti, e chi li rende più convenientemente trattato.

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SCURPIDDU

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Capuana, Luigi 16 occorrenze

. - Dovremo rifarla, davanti alla Corte d'Assise. - E chi sa dov'è Catania? Io non ci vado. - Verranno i carabinieri, e ti condurranno là ammanettato

piegate sul braccio; gli uomini, chi con un canestro di frutta, chi con qualche fazzolettata di cicoria da offrire alla massaia; qualcuno col fucile

! ... La fame! E andai via con gli altri, famiglie intere! Poi nessuno tornava ... Chi sapeva la via? E senza un soldo, come avventurarsi? Facevo

saltelloni, e la carne gli ballava sotto i fianchi. - E tua madre? - domandò improvvisamente il bovaro a Scurpiddu . - Chi ne sa niente? - Vedrai che

prato, tra i tacchini al pascolo. Respirava soltanto nei giorni che vedeva passare i carabinieri, parecchi ora, a due a due chi di qua per la strada del

! - ella ripeteva. - Fatevi coraggio! - aveva soggiunto massaio Turi. - È vero; chi deve patire non muore! Massaio Turi, per consolarla, si mise a fare

lèggere. - O che è stato colpa mia? - Fra giorni riprenderemo. E voglio fare una scommessa. - Con chi? - Con te. Insegnerò anche a Sbirro , il cane di

davanti, domandandogli: - Dove vai? Che fai qui? Il ragazzo lo guardò sbigottito, grattandosi il capo. - Come ti chiami? Di chi sei figlio? - Mi chiamo

armi di fanteria . - Nient'altro? - soggiunse don Corrado, ridendo per quell' Istruzione per le armi di fanteria accoppiata al sillabario. - Chi mi

sbraitare: - Se l'è sognato la tua massaia? Verrò a dirglielo sul muso. Per chi ci scambia? E tu bada che i tacchini non passino il limite, e non

dirotto. Alla sua mamma però, appena furono soli, raccontò tutto. - Zitto! Non parlarne con nessuno! - gli raccomandò anche lei. - Chi sono quegli amici

. Altre volte si udivano fuori gli abbai di due-tre cani. Qualcuno degli uomini si affacciava dal portone per vedere chi arrivava a quell'ora, e non

scorpioni, delle tarantole ... Le serpi poi sono al mio comando ... Tutta grazia di San Paolo, perchè son nato la notte del ventinove di giugno. Chi nasce

regalata. Ogni domenica poi, quando i contadini verrebbero alla masseria per la messa, egli direbbe: - Chi vuol comprare coroncine? Otto soldi l'una. - E

e chi vi dormiva. - Z'a Tegònia! Z'a Tegònia! Oltre il fumo, c'era l'abisso che si spalancava là sotto. Per tentar di appoggiare una scala nel punto

: - Scurpiddu riprende a sonare. Così è la vita! I morti se ne vanno, e chi resta deve pensare ai fatti suoi. E i fatti suoi per Scurpiddu erano gli