Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Leggere un'opera d'arte

256718
Chelli, Maurizio 50 occorrenze
  • 2010
  • Edup I Delfini
  • Roma
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Bisogna notare che per suggerire la profondità spaziale, Raffaello dispone il sarcofago in modo che lo spigolo punti in direzione del riguardante.

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stessa regina, che contravvenendo alla rigida etichetta avrebbe potuto rischiare la pena di morte; tuttavia Ester corse il rischio e indossate le vesti

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Una composizione quindi va letta in base a quelli che sono i suoi elementi intrinseci, prescindendo da quelli che possono essere i significati o i

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San Benedetto: Il fondatore del più antico ordine monastico occidentale ha una iconografia che presenta un considerevole numero di attributi riferiti

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San Giovanni Battista: È il santo che annunciò agli uomini la venuta del Cristo, martirizzato con la decapitazione; ha come attributi una croce che

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San Paolo: Santo martire, spesso raffigurato in compagnia di San Pietro; ha come attributi la spada, che si riferisce al martirio ma anche al fatto

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stelo con due occhi, simboli che non hanno nessuna relazione con il suo martirio ma che riguardano il suo nome e il contatto col divino. In alcune

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corona e un manto foderato di ermellino, che la identifica come principessa di Bretagna, e una freccia che si riferisce al martirio.

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Arianna, che aveva aiutato Teseo ad uscire dal labirinto con lo stratagemma del filo, venne rapita dallo stesso Teseo con l’intenzione di portarla ad

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Acrisio, re di Argo, aveva rinchiuso in una costruzione di bronzo sua figlia Danae poiché gli era stato predetto che sarebbe stato ucciso dal figlio

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Mirra, figlia del re di Cipro Cinira, si era invaghita del padre e una notte, complice l’oscurità, riuscì a giacere con lui senza che questi si

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Narciso era di una tale bellezza da far innamorare sia donne che uomini; tra le donne la più appassionata era la ninfa Eco che venne rifiutata dal

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Atalanta era una formidabile cacciatrice, più interessata alla caccia che agli uomini, tuttavia aveva numerosi pretendenti che fecero una brutta fine

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Vertumno, dio delle stagioni si invaghì della ninfa Pomona, che però non era interessata all’amore ma soltanto alla cura dei giardini. Vertumno

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Ercole e l'idra di Lerna: La palude di Lerna, vicino Argo, era infestata da un mostro acquatico che aveva sette teste; Ercole affrontandolo aveva

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Ercole e la mandria di Gerione: Gerione era un gigante mostruoso, che aveva due gambe, sei braccia e tre teste; possedeva una mandria di buoi che

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Ercole e il toro di Creta: Il toro di Creta, che apparteneva a Minosse, era un bellissimo esemplare della sua specie, destinato ad essere sacrificato

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Ercole e i pomi delle Esperidi: I pomi d’oro erano i frutti di un albero che si trovava in un giardino sacro, sorvegliato da un drago con cento teste

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È fuor di dubbio che gli artisti si servissero delle maschere di cera che si solevano formare sul volto dei defunti, determinando la tipologia del

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Si deve però a Giotto il ritorno ad una concezione naturalistica e ad un tipo di ritratto che in qualche modo costituisce un modello per gli artisti

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descrizione minuziosa dell’ambiente che la contiene, oppure a mezzo busto, con un fondo scuro attraverso il quale usare la luce in funzione

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, spesso causa della vanità femminile. Ella poi è rappresentata al di là di un muricciolo che la separa dallo spazio reale, ossia lo spazio del

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Di tutt’altro genere la ritrattistica di Rembrandt che sembra “isolare” i suoi personaggi nella storia segreta della loro esperienza vissuta. Il

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Canaletto, Guardi e Bellotto sono gli artisti che mettono a punto, anche se in modo diverso, questo genere di interpretazione. Gli stessi sviluppano

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costrittiva. Gli esempi che potremmo citare sono molti, ma credo che la pittura di Caravaggio sia quella che più si presta a rendere l’idea. Rimane

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La composizione di Jacques Linard I cinque sensi, conservata a Strasburgo nel Musée des Beaux-Arts, mostra un vaso di fiori che allude all’olfatto

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Con la caduta dell’impero il nudo scompare per riapparire nel Medioevo con scene che riguardano il Giudizio Finale, nelle immagini dei risorti che

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Nel Settecento, secolo di grandi trasformazioni che vede la Francia nel molo di protagonista, il nudo, oltre ad esprimere i tradizionali temi

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Dalì, parlando di questa opera, affermò che il corno di rinoceronte vuole richiamare il simbolismo del liocorno, che tradizionalmente allude alla

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È indubbio il fatto che rappresentando lo spazio l’artista voglia darci l’illusione della realtà, simulare cioè qualcosa che appartiene alla sfera

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Colore zonale: È una variante del colore timbrico poiché il colore si riferisce a specifiche forme che sono dislocate in piani di composizione

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colori primari. La teoria ruota attorno al concetto che i colori secondari si accompagnano sempre a dei colori “complementari”, che sono poi quei colori

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controluce) oppure è frontale. Questo schema, nei primi due casi, si presta ad un uso della luce in funzione costruttiva, che delinea la forma

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La prima rudimentale tecnica pittorica fu quella degli uomini delle caverne, che utilizzavano colori tratti dalle terre e dai cristalli di calcite

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Questa reazione chimica, che si chiama “carbonatazione”, fa sì che la calce si trasformi in carbonato di calce che imprigiona al suo interno il

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La tradizione vuole che la pittura ad olio sia un’invenzione di Jan van Eyeck, ma studi recenti hanno dimostrato che questa tecnica era già

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La tecnica dell’acrilico è caratterizzata dall’uso di un colore che ha pigmenti di acrile, un radicale dell’acido acrilico, solubile in acqua e

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è più l’oggetto che viene riprodotto dall’artista, il quale l’accoglie nella propria visione, ma è l’artista che con l’atto della visione si situa

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Wilhem Worringer, in un suo notevole saggio, Astrazione ed empatia, ricercò le ragioni che determinano la mimesi o l’espressione, giungendo alla

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Le ricerche condotte da Fiedler e compagni, puntualizzate da Heirich Wölfflin, furono continuate in Germania da Aby Warburg che iniziò a confrontare

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primo ad usare questo termine fu Cesare Ripa, che nel 1593 pubblicò Iconologia, libro corredato da illustrazioni, nel quale cataloga attentamente tutte

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MANO CHE ESCE DALLE NUBI: È una raffigurazione eoe che è simbolo di Dio.

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Pagina 59

MANO CHE ESCE DALLE NUBI: È una raffigurazione codificata in epoca bizantina che è simbolo di Dio.

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Pagina 59

umano, fa propria la condizione dell’essere che è sessuato e mortale; la mortalità che assume è correlativa alla sessualità, dal momento che è mediante la

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Pagina 61

Quella che a prima vista sembra un’azione infantile e giocosa in realtà cela una forma rituale che risale alle antiche civiltà.

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Pagina 61

Diversi altri ancora sono gli apparati simbolici che è possibile trovare in questo genere di composizione, come: il pomo, simbolo del peccato

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Pagina 62

’Arcangelo dimostrando tutto il suo spavento, condiviso anche dal gatto che appare sullo sfondo, intento a fuggire a causa della improvvisa e misteriosa

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Pagina 69

È nel XV secolo che cominciano ad apparire delle varianti, e tra queste quella più importante riguarda il Bambino, che non è più nella mangiatoia ma

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Pagina 72

Il Cristo, rappresentato frontalmente, appare immobile, mentre Giuda e i soldati, che recano picche e torce, sono in movimento, rispondendo al

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Pagina 84

Nei volti dei dolenti possiamo leggere una disperazione che mai così straziante si era potuta cogliere nelle figurazioni medioevali. È piuttosto

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Pagina 94

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