Quei due signori che passeggiavano impettiti erano Piuma e Massimo. Piuma era piú piccolo e piú leggero, e il vestito che aveva addosso gli era
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fagottello di Bellissima. Poveruomo, si vedeva che soffriva. La Regina delle Fate, dalla sua finestra con le barre d'oro, sventolava lo strofinaccio
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Incomincia la bella storia di Rosetta e di Caterí, e di una bambola senza boria che dice solo: No e Sí.
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, ma pensava che quel viaggio l'aveva stancato, e quel bitorzolo sul naso gli faceva male. Pensava alla sua casa col terrazzo sul tetto, e a tante
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che non ha piú bisogno di bambinaia perché lui oramai ha imparato a soffiarsi il naso. - Mi basterebbe il contorno d'insalata senza la carne. - Non
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- Sí, - fece Bellissima. Caterí andò ad aprire, ma era il vento che aveva voluto fare uno scherzo. - Sei una sciocca, Bellissima, - disse Caterí
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- Che cosa faresti se non venisse? - No. - Stupida! Stupida! È vero che sei stupida? - Sí - E anche brutta. - No, — fece la povera Bellissima
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— Sono lo Stracciarolo, per servirvi, — disse l'ornino che aveva bussato alla porta, levandosi il cappello. Aveva una lunga barba, e un vestito tutto
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d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese
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— Signori, non posso darvi il biglietto per un soldo bucato, — disse malinconicamente l'impiegato della stazione, che si era fatto il suo sportello
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— Cavaliere, perché mandate via quel ragazzo? — Eccellenza, — disse il Gufo, — non ha soldi per pagare il biglietto —. E si soffiò il naso che era
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ammirazione. — E codesta donnettina, chi è? La vostra servetta? — chiese la signora Guardaboschi, accennando a Caterí, la quale, sentendo che si parlava di
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— Tit, piangi? — Che? Hai sognato! — rispose la voce adirata di Tit. — Continua a dormire! E Caterí si addormentò, finalmente. Sperava di sognare
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Era presente anche la Regina delle Fate che parlava di una nuova servetta che aveva da poco assunta nel suo palazzo: — Si chiama Grigia, — diceva
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La Signora del Pineto aveva cantato proprio bene, e tutti si felicitarono con lei. Ma alcune dissero: — Che boria! — e non le rivolsero neppure la
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Lo seguivano due dei suoi amici piú fidi, che portavano gli occhiali e le barbe finte per rendere piú terribile il loro aspetto. Essi tenevano il
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— E ora, se vi movete, mi avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può competere con un Tit armato. Quei tre non si mossero. — Lascia
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Pensate, dopo tanti giorni, Tit aveva finalmente riaperto gli occhi! Caterí inciampò nella vesta, dalla sorpresa, e una mosca che abitava là sul
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È una cosa inverosimile e non la direi se non fosse vera. Nell'occhio destro dell'eroe si vide una lagrima. — Oh, Caterí, avevo creduto che ella
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illuminate e ogni bambino vi possiede un appartamento. Vi sembrerà strano, ma spesso i bambini che sembrano i piú poveri qui dove siamo, hanno invece
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il pranzo e si ripulí bene le mani con uno strofinaccio, prima di andare incontro a Tit e a Caterí. — Sono contenta che la brava Grigia abbia trovato
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La Regina delle Fate le disse: — Sai che hai trovato marito? — e le diede una leggera spinta. Ed ella disse: — Sí. Allora Caterinuccia esclamò: — Oh
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fermarsi proprio là. In fretta si alzò e disse: — Buon giorno! — Non ci vedeva bene a causa delle lagrime ed era tanta la sua confusione che non si
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— Evviva! Evviva! — gridò Tit. — Pensate, — continuò Rosetta, — ho conosciuto una signora che ha diciotto bambini; tutti i giorni si rompono le calze
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Oh, povela pincipessa! Sono una povela pincipessa! — e piangeva sempre. Sperava che essi avessero almeno sentito notizie del suo aeroplano, ma si
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Fu allora che Caterí prese il soldo bucato, e lo infilò in un cordoncino e poi lo legò al collo di Tit: — Per ricordo, Tit, — disse piano, — addio
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suoi occhi erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue pupille c'era una minuscola principessa. Tit cadde in ginocchio, e baciò il lembo del
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L'automobile cominciò a dire: Tuff! Tuff!Tuff!, per far sapere che era pronta, e la Principessa fece un inchino e disse: — Addio —. Poi, guardando
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esempio quella dei Pirati, quando Tit con un sol colpo di spada affondò tre navi di pirati, o quella dell'uomo della Torre, che scese dall'ultimo
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; ma essi erano chi sa dove, oramai, e non riuscì a vedere che un po' di polvere a un'enorme distanza. Poi l'asino si stancò e disse che per lui ormai
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asciugargliele. Poi scappava e si nascondeva e faceva: Bu! Bu!, dietro una pietra. Negretti correva dietro la pietra, ma intanto si accorgeva che il
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Alberelli che andava in cerca del suo fidanzato, il signor Negretti. Si videro, e si corsero incontro; si abbracciarono, e tutti felici corsero giú
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una scimmiettina al guinzaglio, che andava con prosopopea in su e in giú. — Signora, — disse con profondo rispetto il soldato, — vuol venire alla
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Quest'anno sono in quinta. Però è il mio primo anno di scuola in Italia. La maestra ci ha spiegato che bisogna combattere i pregiudizi, che poi sono
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Marianna, che fa la fotografa, con la figlia Martina, che fa la studentessa e la violinista, e con i gatti Simba e Minou, che fanno i gatti. È sempre
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Maristella ride sempre. Ama la frutta, i fiori, le stelle e le nuvole. La sera va sul balcone e guarda il cielo. Quella volta che sono andato a casa
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Sul campetto di calcio di via Monte S. Gabriele si suona bene. Qui non c'è nessuno che si lamenti, nessuno che dorma, nessuno che senta. Le case sono
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La maestra ha detto alla mamma che sono un bambino orgoglioso. Cercherò nel dizionario il significato di questa parola. A me, invece, ha detto che
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Vicino casa nostra abita una signora magra con gli occhiali, la signora Nasochiuso. È così magra che le zanzare la mancano. I cattivi odori la fanno
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, un'amica del signor Spilorci gli ha regalato un portafoglio di pelle nera, dimenticando che aveva fama di avaro. - Incredibile! Che cattivo gusto! - E la
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La signora Nasochiuso, poi, dice che tutti i tamburi puzzano, perché sono fatti con la pelle di capra. La gente odia il suono del mio tamburo perciò
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Tornando a casa Maristella è caduta. La ruota anteriore della sua bici ha incontrato un sasso e si è impennata. C'è di buono che Maristella non
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Aziz è stato preso dalla polizia senza documenti, così gli hanno fatto il foglio di via, che significa che adesso deve tornare in Marocco. Questo
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. - Ah no, eh! — scoppia la mamma — Non ricominciare! Il papà dice che gli faccio venire gli incubi la notte, quando suono. I vicini stanno attenti alla
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... - Un vuoto? Altro che vuoto. Questa è una voragine, un buco nero! Ma cos'hai oggi Nadir? Il fatto è che sto pensando al cane del campetto di via Monte S
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quello che trova in dispensa. È bravissimo ed è capace di suonare per intere giornate senza che gli venga mai fame o sete, voglia di un bicchiere di
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una caraffa da far tintinnare. Aziz apprezza molto queste piccole sorprese e percuote scrupolosamente, sorridendo, tutto quello che gli passa per le
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Sono fuori al supermercato e guardo i carrelli dei clienti che si riempiono a vista d'occhio. Tra tre giorni è Natale e i novaresi non sanno più cosa
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A Livio, che ci ha creduto. Ad Arianna, che ci ha creduto e mi ha aiutato a non perdere il filo.
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e religione uguale ai bambini arabi. La mia amica Maristella dice che sono come disegnato a matita, non so cosa voglia dire. In Italia sono diverso io
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