- Chiedete quel che volete e ve lo do, - gli disse. - Non voglio nulla, Maestà, - rispose il finto medico. - Voglio soltanto l'anello col sigillo che
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Al tempo dei tempi viveva a Palermo nel suo palazzo un Principe che non aveva nè padre, nè madre, nè fratelli, nè sorelle, nè zii, nè cugini e
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Anche quella volta passò l'ambasciata, fu ammesso alla presenza del Re, che lo squadrò con alterigia e gli chiese: - Buon uomo, avete merce preziosa
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Al tempo dei tempi viveva a Palermo un Duca che era il primo signore della città. Basti dire che aveva maritata l'unica sorella col Re stesso; ma il
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incomincia a scorrere sul volto del Reuccio, che tutto irato corre alla terrazza, chiama il porco, lo inforca e giunge insanguinato da far paura al
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! - sentì fare alla porta. - Chi è? - Sono il maggiordomo. Il signor Principe mi manda ad avvertire la Principessina che la sala è già piena d'invitati
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Al tempo dei tempi, viveva a Messina un mercante che aveva tre figlie tutte belle e buone. Un giorno il mercante chiama le figlie e dice loro
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Figuriamoci quel che provasse Maricchia nel ricevere l'ambasciata! Perse il lume degli occhi, si gelò tutta e cadde in terra lunga distesa, coi denti
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- Comprerei lo stupendo cavallo che oggi due mercanti saraceni offrivano in vendita. Se tu lo vedessi, sorella Costanza, quanto è mai bello ! Credo
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sua sola ricchezza. Per questo alla domanda del fabbro rispose: - Che so? m'hanno detto che sono figlio del principe di Cattolica e che quel perfido
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e giungere presto a casa, ma allora sì che andava piano e che le gambe le facevano cicche ciacche. Basta, tutte le cose vengono a termine e venne a
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che siete stata proprio voi che avete richiesto da me questo pessimo servigio. - Ve ne firmo cento dei fogli, non uno e se poteste sapere come
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una gran fortuna! Maricchia, ora raccontaci quel che t'è accaduto col Cavaliere. - La figlia raccontò tutto per filo e per segno, e la madre le
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Torna a Messina e quando la figlia gli compare davanti, le dice: - Tieni, ecco che cosa ti manda il Re, - e le dà il coltello. La ragazza, dopo quel
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zio, pensando che un giorno il nipote sarebbe stato Re ed egli avrebbe potuto chiedergli molti favori in compenso di quello, gli prestò il porco. Il
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La Regina, che continuava a odiarla, per farle dispiacere, trasgredì l'ordine del marito, le disse che la lettera era giunta e gliela fece anche
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deserto fece fuggire gran quantità d'uccelli notturni che avevano fatto il nido sotto le travi della navata. Il Duca, in preda alla frenesia, neppur
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Al tempo dei tempi viveva nella città di Trapani, dove approdavano tante navi, una povera vedova che aveva quattro femmine, tutte giovani e belle
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mondo e nessun uomo può vederla meglio di te, perchè nessuno è trasportato quassù da un uccello. Guarda che fiamme, guarda che getti di materie infocate
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Poi prese lo scettro e lo scaraventò in terra dicendo: - A che mi vale questo scettro se non comando nulla in Sicilia e i giudici comandano più di me
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lunga, secca secca con la testa tutta pelata, la bocca tutta sdentata che pareva un forno, e due occhiacci di rospo che guardavano uno a levante e
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Al tempo dei tempi, quando in Sicilia regnava Ruggiero II il Normanno, venne a morte il Principe di Morvagna. Costui era tanto avido di danaro, che
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e i cortigiani non facevano che ridere, applaudire e cantare. Il Principino solo pareva un cadavere tanto tremava notte e giorno per l'amico. S'era
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i genitori del bambino, rispondeva con una barzelletta, li trattava di curiosi, ma non dava nessuna risposta concludente. L'ultima volta che andò al
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, fece una corsa, un lancio sulla gradinata, lo afferrò coi denti fra capo e collo, e stringi che ti stringo. Il serpente battè con furia la coda, mise
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Al tempo dei tempi abitava a Palermo, in un vicoletto che sboccava davanti al Monastero di Santa Chiara, un gobbetto, figlio unico di una gobba, e
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Al tempo dei tempi c'era un Re di Sicilia che aveva moglie da un pezzo, ma questa moglie non gli faceva nessun figlio. Il Re pregava sempre Iddio che
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Ruggiero accennò che non era lei. Allora si avanzò la seconda e fece la stessa domanda. Ruggiero accennò di nuovo che non era lei e così fece per le
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voglio che mia madre sappia che filavo alla finestra, di domenica per soprappiù. Facciamo così, invece: io calo il filo, Vostra Signoria ci lega il
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, Guglielmo: l'eterno nemico del genere umano e tuo in ispecie, vide la penna che tu conficcasti nel terreno per riconoscere il luogo ove giaceva il tesoro, e
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Ruggiero non aveva avuto fin allora da tutte le donne che sguardi di sprezzo e parole di scherno. Figuriamoci se gongolasse, vedendosi trattato tanto
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Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di
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la terra benedetta, che tocchino lo scheletro che fu benedetto, impossibile. Chiedi ogni altra cosa e ti sarà accordata, ma questa no. - Costanza
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: - Comare, come state? - Bene, e voi? - Bene. - E come stanno a casa vostra? - Tutti bene. - Ma lo sapete quel che vi dico? Quel giovinetto lì che dorme
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con la sua vociaccia di dispettosa. - Lei ora è giovane, è bella, è al servizio del Re e finge di non conoscermi più. Ma che posso fare per diventar
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Lo sdegno animò il volto del giovinetto Re. - Vecchia tentatrice, - egli rispose - io sono cristiano come i miei avi, e non adorerò mai altro Dio che
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- Peccato che debba morire! È tanto giovane! E rimedio non c'è? - No,comare; deve morire perchè deve morire. - Le due colombe volano una verso
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Il Reuccio si desta e parte subito per la Reggia, perchè era smanioso d'avere il vestito più bello e più ricco che fosse possibile. Va dal Re e gli
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il suo desiderio. Il Re, che non sapeva contraddirlo in nulla, manda un'ambasceria al Re di Portogallo che aveva una figlia bellissima, per chiedere
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donna Peppa - e per questo ha sacrificato anche dimolti danari. Meno male che l'ho passata liscia e che i danari mi rimangono. - Tutta contenta
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occhio, e, volta di qua, volta di là, non pensava altro che a tornare giovane e bella e andare a presentarsi al Re come cameriera. - Ai miei tempi
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Nel dir questo, il Principino divenne di marmo dai piedi fino alle ginocchia. Il Reuccio sentendo quel che diceva Gaetanino e vedendo che era
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Al tempo dei tempi si racconta che ci fosse un Principe il quale aveva un'unica figlia. A questa figlia, che si chiamava Mariuccia, il Principe
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. Però non v'era appena entrato che cadde lungo disteso in terra. Il Reuccio mandò a chiamare le donne della Regina e fece trasportare il finto don
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, pubblicato per la prima volta nel 1909 nella «Biblioteca Salani Illustrata» con le illustrazioni di Carlo Chiostri, è il primo di una serie di tre libri che
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Pagina Copertina illustrata