Guerrieri romani, che irrompono da ogni parte, e detti.
Attila, che va diritto ad Odabella, e detti.
Tra gli Schiavi che partono uno è rimasto. Egli è Foresto.
Detto, ed Ezio, che viene frettoloso dalla parte del campo romano.
(Foresto va per trafiggere Attila, ma è prevenuto da Odabella, che lo ferisce esclamando:)
Ezio col seguito, Uldino; Foresto, che nuovamente in abito guerriero si frammischia alla moltitudine, e detti.
Dalle navicelle, che approdano a poco a poco, escono Foresto, Donne, Uomini e Fanciulli d’Aquilejea, ecc.
Campo d’Attila come nell’Atto I, apprestato a solenne convito. La notte è vivamente rischiarata da cento fiamme che irrompono da grossi tronchi di
davanti sorge in simile guisa un altare di sassi dedicato a S. Giacomo. Più in là scorgesi una campana appesa ad un casotto di legno, che fu poi il
Sopra il suolo, coperto da una pelle di tigre, è disteso Uldino che dorme. In fondo, alla sinistra, per mezzo di una cortina sollevata a mezzo, la
Bleda che va dritto ad Odabella e Detti.
Detto ed Ezio, che viene frettoloso dalla parte del campo romano.
Fra gli schiavi che partono, uno è rimasto; egli è Foresto.
Dalle navicelle, che approdano a poco a poco, escono Foresto, Donne, Uomini e Fanciulli d’Aquilejea.
Ezio col seguito, Uldino; Foresto, che nuovamente in abito guerriero si frammischia alla moltitudine, e Detti.
Odabella con manto e corona di sposa, che viene spaventata fuggente dal campo barbaro, e Detti.
(irrompono molti guerrieri romani vincitori. Bleda vedendosi sopraffatto ed avvilito, pria che cader vittima invendicata, esclama furibondo)
Campo di Bleda come nell’atto primo apprestato a solenne convito. La notte è vivamente rischiarata da cento fiamme, che irrompono da grossi tronchi
Sopra il suolo, coperto da una pelle di tigre, è disteso Uldino che dorme. In fondo, alla sinistra, per mezzo di una cortina sollevata a mezzo, la
che (sul finir della scena) il subito raggio del sole indorando per tutto, riabbella il firmamento del più sereno e limpido azzurro. Il tocco lento