Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Nuovo galateo

190276
Melchiorre Gioja 27 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
  • paraletteratura-galateo
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I. Si espone alla taccia di parassito chi accetta tutti i pranzi che gli vengono offerti, e merita quella di misantropo chi li rifiuta tutti ed in

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ma sono condannabili quelle vesti e fogge d'abbigliarsi che lasciano ignude al guardo le parti del corpo, le quali vuole il pudore che siano coperte

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Chi veste più magnificamente di quel che le sue facolta gli permettono, é uno sciocco che si espone al pericolo di mostrarsi presto tra cenci; ovvero

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L'altro estremo indicato di sopra, e che si oppone alla convenienza, si è l'eleganza affettata che ci rende ridicoli. Orazio ci addita l

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e credono del loro beante aspetto beneficare le genti io non dirò ciò che Vespasiano disse ad uno di loro: » Amerei meglio che tu puzzassi di aglio

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quindi non perdono più due ore in architettarla. Grazie ai reclami della filosofia sono scomparsi i tormentosi busti che rendevano il corpo femminile

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Ora, sia che questi atti con finto animo si sfuggano, o con sincero, sarà sempre fuori di dubbio che lo sfuggirli dagli accennati mali ci libera. Io

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Sia che l'amor proprio ami meglio essere oggetto di qualche grado di ridicolo, di quello che restare inosservato; sia che associandosi ai difetti

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Essendo le nostre parole uno de'mezzi per cui facciamo passare nell'altrui animo le nostre idee, é chiaro che di sensazioni spiacevoli possono essere

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Questo eccesso di sensibilità é non di rado proporzionato alla scarsezza delle idee, e si mostra in quelli che nella loro vita meno di cose che di

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III. Il complimento vuol esser piuttosto abbondante che scarso. Monsignor della Casa dice: » Tu farai dei complimenti » come fa il sarto de'panni, il

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VI. Saresti poi ridicolo, se, per consolarti dell'indifferenza che altri ti mostra, tu fingessi di respingere encomi che a nessuno cadde in animo di

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Il bisogno generale di conversare co'nostri simili, il bisogno particolare di trastullo dopo la fatica, la noia che tormenta ciascuno allorché

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Siccome il nostro piacere comunicato agli altri cresce, e il dispiacere scema; perciò é chiaro il motivo per cui l'uso vuole che visitiamo i nostri

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I. Le regole del discorso vogliono «che lo stile » sia bensì famigliare, ma non negligente, che la » costruzione sia esatta, che le espressioni siano

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Interrogato Agesilao che cosa egli avvisava doversi insegnare ai fanciulii: Ciò che devono fare essendo uomini, rispose. A che servirà in fatti

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Un fiorista riesce al più a rendere doppio un fiore; ma se gli manca la semente, non può produrre un fil d'erba. Volere che un fanciullo, che non ha

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in dubbio se vi siano segreti per l'amicizia: quelli che partono dall'idea che l'amico è un altro se stesso rispondono di no; quelli che prendono per

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1.° Col pretesto che tra gli amici debb'essere sbandita la soggezione, si manca alla pulitezza ed all'officiosità esteriore; 2.° Altri, lusingandosi

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Altri credono che l'onore dell'anticamera richiegga che la servitù vi si arresti sempre ad ora avanzata, benchè non ne abbiano più bisogno; ed altri

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l'animo con sospetti o timori immaginari. Dando prova d'ignorare che nell'uso delle cose comuni, l'inurbanità cresce a misura che la parte da noi presa

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E siccome il sentimento della perdita è più forte che il sentimento dell'acquisto, perciò, se noi siamo sensibili alla stima, lo siamo molto più al

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III. Imperfezioni morali. I vantaggi sociali, civili, commerciali che frutta onoratezza, inducono ciascuno a vantarsene; è questo vanto è tale, che

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In generale sono atti inurbani tutti quelli che fanno supporre capacità di delitto nelle persone verso cui si eseguiscono. Dunque sono atti inurbani

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che col mezzo del vaccino riesce la filosofia a conservare. Si nelle forme e si nelle attitudini non possiamo sino ad un certo punto accostarci al

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All'opposto ci piacciono ed ammiriamo le naturali e garbate attitudini, le maniere graziose, i modi gentili con facilità eseguiti, poiché l'uomo che

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dimenarsi disconviene; » nè le mani si vogliono tenere spenzolate, nè » scagliar le braccia, né gittarle, sicchè paia » che l'uomo semini le biade nel

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Nuovo galateo. Tomo II

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Melchiorre Gioia 23 occorrenze
  • 1802
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il militare che piú d'ogni altro abbisogna di piaceri rumorosi; il parassito che

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Le ricchezze perdute dalla nobiltà, per le ragioni che diremo, furono raccolte da persone intelligenti e attive, che, senza appartenere al ceto de

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La conversazione é come un' azienda commerciale; ciascuno dee porvi il suo carato, e ciascuno partecipare al prodotto. L'uomo che tace sempre in una

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Invece del parassito che ecc, la 2.ª edizione ha: « Il poeta, che quando si tratta di un pranzo non » dice mai di no, e che in cambio per istinto e

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siamo certi d'annoiare gli astanti oltre misura. E' difficile di ritrovare un viaggiatore che sia sobrio nel racconto de' suoi viaggi; un cliente, delle

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Pretendere che la nostra condotta ottenga l'approvazione di tutti, è pretendere che a tutti piacciano le stesse vivande. I falsi giudizi del volgo

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dispiacere di questa supposta inferiorità, sensibile in tutti, cresce in ragione dell'alta idea che ci formiam di noi stessi, e può (tant'è la debolezza

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mortificazioni alla vanità dell'odiato. Secondo che racconta il Castiglione, trovandosi due nemici nel consiglio di Fiorenza, l' uno di essi, il quale

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In tutte le cose vi sono certi limiti che non si debbono oltrepassare, certe condizioni alle quali fa d'uopo sottomettersi; altrimenti facendo, si va

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1.° Talvolta é meglio lasciar cadere una celia senza risposta, di quello che impegnarci in un combattimento con persona che forse non mirò a pungerci

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E' necessario un gusto fino e delicato per distinguere 1.° Ciò che adesca da ciò che punge; 2.° Ciò che punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò che è

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massime de' moralisti. Cancellate, per es., la memoria de' danni che produceva l'uso della tortura nella procedura criminale, e distruggerete la

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amici per non esporti a pentimento, ricorderai più i doveri dell'amicizia che i diritti, ricercherai all'amico più consigli che lodi; ai nuovi amici

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coraggio senza impeto, il brio che sa rispettar la decenza, l'allegrezza che non diviene smodata quelle fine attenzioni che prevengono i desiderii senza

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Un imbecille non crede che l'innesto possa costringere l'albero selvaggio a produrre de' frutti domestici e saporiti: le anime deboli non credono che

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Se una parte della civiltà consiste nel dire a ciascuno ciò che gli conviene, è chiaro che, acciò non manchi soggetto alla conversazione, devi

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Le seconda specie di saccenti contiene quei cerrettani che forniti d'un capitale scientifico come 10, fanno pompa d'un capitale come 100, e ottengono

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» Un grand'uomo, un grand'uomo é costui, dirà » la brigata, che conosce dove sono difettivi gli » autori. Proviamolo. Si ragiona di questo mondo » e

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Pagina 49

le nostre azioni, veggono con dispiacere che si assegni a sè stesso nella loro opinione un rango o delle ricompense che essi non ci assegnarono

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Pagina 64

I giovani non conoscendo ancora per esperienza quante passioni vegliano alla conservazione degli errori, ignorando che tra gli errori v'è una

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che trema ai cenni del ricco e fa eco ai detti delle persone più viziose; E' uno scroccatore, che dà menzogne per ottenere vantaggi personali

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Pagina 84

Sono arcipochissimi quelli che faccian sforzi per acquistare le qualità che loro mancano, allorché vengono accertati che le posseggono; e meno

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Pagina 85

Achille, che fu da Omero divinizzato, insulta Ettore moribondo, e gli protesta che, invece d'onorata sepoltura, lo farà pasto de' cani. Dopo che

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