Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 che  dovrà dirsi di quei genitori che si lagnano, come di una
che dovrà dirsi di quei genitori  che  si lagnano, come di una grave disgrazia, come di una
vogliono essere sinceri — delle fatiche, delle abnegazioni  che  costa l'educarli, l'istruirli? delle noie che impone
abnegazioni che costa l'educarli, l'istruirli? delle noie  che  impone l'attenzione che si vuole avere ai figli, e ciò in
l'educarli, l'istruirli? delle noie che impone l'attenzione  che  si vuole avere ai figli, e ciò in loro presenza! Che dire
che si vuole avere ai figli, e ciò in loro presenza!  Che  dire di quei padri che rimpiangono, con isquisito
ai figli, e ciò in loro presenza! Che dire di quei padri  che  rimpiangono, con isquisito sentimento di delicatezza la
sentimento di delicatezza la libertà, le soddisfazioni  che  vanno annesse al celibato?
Ostentare: se stessi, ciò  che  si possiede, le persone che si conoscono, i propri
Ostentare: se stessi, ciò che si possiede, le persone  che  si conoscono, i propri compagni. Infine, ostentare ciò che
che si conoscono, i propri compagni. Infine, ostentare ciò  che  non si è più - o mai stati - è patetico ancor prima che
ciò che non si è più - o mai stati - è patetico ancor prima  che  cafone.
raggruzzolò un patrimonio di cento mila franchi; oh sì  che  varrà 100,000 lire il fatto suo! Ora ditemi un po' se
furto, diceva il dottor Enrico, o del lavoro? E vorrete voi  che  egli, che non dormi tutti i sonni che volle, che si privò
il dottor Enrico, o del lavoro? E vorrete voi che egli,  che  non dormi tutti i sonni che volle, che si privò di tanti
lavoro? E vorrete voi che egli, che non dormi tutti i sonni  che  volle, che si privò di tanti diletti, che sostenne tante
voi che egli, che non dormi tutti i sonni che volle,  che  si privò di tanti diletti, che sostenne tante abnegazioni
tutti i sonni che volle, che si privò di tanti diletti,  che  sostenne tante abnegazioni per procacciarsi questo po' di
se ne privasse e la dividesse con questo e con quelli  che  altro non fecero in questo mondo che scialarla, darsi al
questo e con quelli che altro non fecero in questo mondo  che  scialarla, darsi al bel tempo, giuocare e frustarsi nel
egli giusto codesto? Su rispondete... Oppure pretendereste,  che  venendo a morire non lasciasse il suo a que' quattro suoi
morire non lasciasse il suo a que' quattro suoi figliuoli,  che  crescono come angioletti? Ma per chi ha lavorato egli, se
pe' suoi figli? Con qual ombra di giustizia vorreste voi,  che  un padre alla sua morte lasciasse il frutto del sudor della
lasciasse il frutto del sudor della sua fronte a gente  che  non ha mai conosciuto, a preferenza de' suoi proprii figli,
non ha mai conosciuto, a preferenza de' suoi proprii figli,  che  fa di tutto per crescere all'onore, alla virtù?
Santippe non domandò mai a suo marito «ma  che  mestiere fai?», nè «ma insomma, Socrate, che cos'è questa
suo marito «ma che mestiere fai?», nè «ma insomma, Socrate,  che  cos'è questa famosa filosofia?». E la donna che Geothe amò
Socrate, che cos'è questa famosa filosofia?». E la donna  che  Geothe amò di piu fu quella giovinetta che egli chiamava
E la donna che Geothe amò di piu fu quella giovinetta  che  egli chiamava «il mio dolce silenzio».
i signori letterati ed artisti: la presunzione. È difficile  che  un poeta, uno scrittore, un pittore, un maestro abbiano la
o almen di dirsi mediocri; ma è più difficile ancora  che  quella abilità e quella fama che si sono procacciata
ma è più difficile ancora che quella abilità e quella fama  che  si sono procacciata vogliano riconoscerla dovuta allo
la devono unicamente, senza verun loro sforzo, al genio  che  li inspira, alla scintilla che li accende, all'estro che li
verun loro sforzo, al genio che li inspira, alla scintilla  che  li accende, all'estro che li trasporta. Questa melanconia
che li inspira, alla scintilla che li accende, all'estro  che  li trasporta. Questa melanconia che in certuni non è che
li accende, all'estro che li trasporta. Questa melanconia  che  in certuni non è che ridicola, perché non li distoglie
che li trasporta. Questa melanconia che in certuni non è  che  ridicola, perché non li distoglie dallo applicarsi a
applicarsi a mantenere ed accrescere quella riputazione  che  il mondo ha già ammesso in loro, e funestissima in altri i
lavorando, quelle qualunque fortunate disposizioni  che  possono aver sortite da natura, e si cullano in un soave
aver sortite da natura, e si cullano in un soave far nulla  che  li conduce poi miseramente a cadere nel marasmo e
palpitate, voi gemete colla voce, col suono dell'artista  che  per voi allora scompare, come scompare quel mondo materiale
per voi allora scompare, come scompare quel mondo materiale  che  vi circonda; quella musica arriva al vostro cuore da lidi
ignoti, quella musica vi richiama alle antiche illusioni  che  vi cullavano nei giovani anni; essa non fa che descrivervi
illusioni che vi cullavano nei giovani anni; essa non fa  che  descrivervi il vostro primo amore, il primo sorriso che vi
fa che descrivervi il vostro primo amore, il primo sorriso  che  vi rese un dì beati! che tornarvi a quelle gioie serene
primo amore, il primo sorriso che vi rese un dì beati!  che  tornarvi a quelle gioie serene della famiglia, a quella
patria lontana, a quei dolci amplessi dei vostri cari  che  voi abbandonaste partendo.
spesso  che  delle donne sieno allontanate dalla vita cristiana da chi
allontanate dalla vita cristiana da chi fa loro osservare  che  è necessario far vita onesta... e basta. Intendiamoci; fra
onesta... e basta. Intendiamoci; fra una donna peccatrice,  che  lustri i banchi delle chiese e una che non ci entri, ma che
donna peccatrice, che lustri i banchi delle chiese e una  che  non ci entri, ma che sia onesta e laboriosa, sarebbe da
che lustri i banchi delle chiese e una che non ci entri, ma  che  sia onesta e laboriosa, sarebbe da preferirsi la seconda...
da preferirsi la seconda... Ma quanto sarebbe necessario  che  la seconda dalla vita umana salisse a quella cristiana!
di preghiera, di adorazione e di riconoscenza. Noi tutti,  che  pretendiamo così rigorosamente una parola cortese, un
forse anche una prova tangibile di gratitudine da persone  che  abbiamo beneficato,... dobbiamo essere le prime a
beneficato,... dobbiamo essere le prime a riconoscere,  che  al Creatore del mondo e dell'uomo, a Colui che ha creato il
riconoscere, che al Creatore del mondo e dell'uomo, a Colui  che  ha creato il sole e la luce, che ci ha dato intelligenza,
mondo e dell'uomo, a Colui che ha creato il sole e la luce,  che  ci ha dato intelligenza, amore, i nostri diletti figlioli,
Un grand'uomo, un grand'uomo é costui, dirà » la brigata,  che  conosce dove sono difettivi gli » autori. Proviamolo. Si
vedranno » l'opinione ch'io tengo sopra ció, in un » libro  che  quasi ho terminato. Per modo che empiendo » il capo de'
sopra ció, in un » libro che quasi ho terminato. Per modo  che  empiendo » il capo de' circostanti di sentenze, di libri »
» o di simili abbondanze letterarie, egli é impossibile »  che  quando prende licenza dalla compagnia, » non si bisbigli:
prende licenza dalla compagnia, » non si bisbigli: Oh  che  uomo! Oh che profondo » sapere! Costui é una libreria che
licenza dalla compagnia, » non si bisbigli: Oh che uomo! Oh  che  profondo » sapere! Costui é una libreria che cammina. Una »
che uomo! Oh che profondo » sapere! Costui é una libreria  che  cammina. Una » stamperia che tira il fiato». Ma se ti é
sapere! Costui é una libreria che cammina. Una » stamperia  che  tira il fiato». Ma se ti é permesso di ridere delle
uomini, come gli altri ridono delle tue, la pulitezza vuole  che  il tuo sorriso al loro sguardo s'asconda, e che, d'ogni
che, d'ogni malizia spoglio, non sia diverso dal sentimento  che  eccitano in te due pulcini che vengono a contesa.
sia diverso dal sentimento che eccitano in te due pulcini  che  vengono a contesa.
chiesa è casa di coloro  che  credono, che sperano, che pregano: non si conviene dunque
chiesa è casa di coloro che credono,  che  sperano, che pregano: non si conviene dunque là entro ogni
chiesa è casa di coloro che credono, che sperano,  che  pregano: non si conviene dunque là entro ogni parola, ogni
non si conviene dunque là entro ogni parola, ogni atto  che  valgono a turbare quel raccoglimento senza del quale le
ludibrio ed in insulto alla maestà di quell'Essere supremo  che  s'intende di onorare. Il discorrere adunque, il
sono uno sfregio alla divinità non solo, ma a tutti coloro  che  ne soffrono disturbo nello adempimento de'loro religiosi
religiosi doveri. «È una vergogna, così il Tommaseo,  che  non si stia in chiesa con quel raccoglimento e con quella
o a un fantoccio di principe». Vi ha poi un proverbio  che  serve ad esprimere che la tale persona e la tale cosa non
di principe». Vi ha poi un proverbio che serve ad esprimere  che  la tale persona e la tale cosa non sono i benvenuti: si usa
persona e la tale cosa non sono i benvenuti: si usa dire  che  ci stanno bene come i cani in chiesa. Avviso agli amatori
di consolazione, non ne troverei. Voglio soltanto dirti  che  ti sono vicina, che piangiamo con te, che il vuoto che
non ne troverei. Voglio soltanto dirti che ti sono vicina,  che  piangiamo con te, che il vuoto che lascia Ugo tra noi, i
soltanto dirti che ti sono vicina, che piangiamo con te,  che  il vuoto che lascia Ugo tra noi, i suoi amici di sempre, è
che ti sono vicina, che piangiamo con te, che il vuoto  che  lascia Ugo tra noi, i suoi amici di sempre, è
di ieri: ero stupidamente irritata. Temo di averti offesa e  che  tu abbia preso sul serio tutte le sciocchezze che mi sono
offesa e che tu abbia preso sul serio tutte le sciocchezze  che  mi sono uscite di bocca. Non so darmene pace e ti prego di
Non so darmene pace e ti prego di perdonarmi, considerando  che  simili bisticciate avvengono solo tra... sorelle, o tra
bisticciate avvengono solo tra... sorelle, o tra persone  che  si vogliono bene come sorelle. Aspetto qualche tua parola
si vogliono bene come sorelle. Aspetto qualche tua parola  che  cancelli tutto, e intanto ti abbraccio con un affetto più
tutto, e intanto ti abbraccio con un affetto più vivo  che  mai!
è quella ragazza  che  nomina cose qualsivogliano che possano negli ascoltanti
è quella ragazza che nomina cose qualsivogliano  che  possano negli ascoltanti generare nausea o ribrezzo, come
schifosi, parlar di mosche cadute nella broda; quella  che  discorrendo fa gesti affettati o tira altrui pei panni, od
od in qualunque altra maniera mette le mani addosso, quella  che  parla con voce alta quasi schiamazzando, come se chi
soverchiare la voce altrui. È inurbana e boriosa la ragazza  che  si picca di fare la dottoressa, che parla con aria
e boriosa la ragazza che si picca di fare la dottoressa,  che  parla con aria d'importanza, che mette il naso in ogni
di fare la dottoressa, che parla con aria d'importanza,  che  mette il naso in ogni discorso, e trova sempre alcun che da
che mette il naso in ogni discorso, e trova sempre alcun  che  da censurare, che vuol parlare sola pretendendo che tutte
in ogni discorso, e trova sempre alcun che da censurare,  che  vuol parlare sola pretendendo che tutte le altre pendano
alcun che da censurare, che vuol parlare sola pretendendo  che  tutte le altre pendano dal suo labbro, come se essa sola
dal suo labbro, come se essa sola sapesse parlare; quella  che  interrompe il discorso delle altre, smentendo anche ciò che
che interrompe il discorso delle altre, smentendo anche ciò  che  dicono : se ciò facesse con persone superiori, oltre
oltre d'essere inurbana, sarebbe anche sfacciata; quella  che  per una curiosità riprovevole va interrogando or queste or
or queste or quelle per indagare i fatti loro e sapere ciò  che  si fa o non si fa nelle loro famiglie e fino che si mangia
sapere ciò che si fa o non si fa nelle loro famiglie e fino  che  si mangia a tavola od altre cose simili. È inurbana e
a tavola od altre cose simili. È inurbana e noiosa quella  che  racconta alle stesse persone ciò che ha già raccontato loro
e noiosa quella che racconta alle stesse persone ciò  che  ha già raccontato loro le tante volte, e che racconta sogni
persone ciò che ha già raccontato loro le tante volte, e  che  racconta sogni goffi e scipiti. Pecca poi contro la civiltà
Pecca poi contro la civiltà e la carità quella fanciulla  che  fa alle più piccole certi racconti di morti, di ombre, di
folletti e di simili baie per incuter loro paura; quella  che  dice e rammenta a chicchessia cose che affliggono, che
loro paura; quella che dice e rammenta a chicchessia cose  che  affliggono, che rinfaccia vizi od imprudenze di cui
che dice e rammenta a chicchessia cose che affliggono,  che  rinfaccia vizi od imprudenze di cui n'abbia, chi n'era
di cui n'abbia, chi n'era infetto, già fatta l'emenda,  che  riporta ciò che ha sentito a dir di male ad alcuna, qualora
chi n'era infetto, già fatta l'emenda, che riporta ciò  che  ha sentito a dir di male ad alcuna, qualora ciò non faccia
e tacendo il nome di chi ha mormorato di lei; quella  che  fa il brutto ufficio in comunità di spiare senza incarico
ufficio in comunità di spiare senza incarico alcuno ciò  che  fanno o dicono le sue compagne, per riferire poi il tutto
fanciulla che, scoprendo una o più compagne scandalose  che  tentassero di corrompere le altre, n'avvertisse le maestre,
sue amiche. È schizzinosa e vendicativa quella fanciulla  che  per ogni parola offensiva che le si dica da una compagna,
vendicativa quella fanciulla che per ogni parola offensiva  che  le si dica da una compagna, l'accusa, godendo poi di
Mostra d'avere un animo basso e vilissimo quella fanciulla  che  rinfaccia ad altre, come se esse n'avessero colpa, le
con parole di consolazione; così dite del rinfacciare  che  faccia le imperfezioni intellettuali. Pecca poi più o meno
gravemente secondo il caso, ed è pessima quella fanciulla  che  per invidia od altra bassa passione svela i vizi e le
altra bassa passione svela i vizi e le imperfezioni morali  che  abbia scoperto in qualche persona, o semplicemente mette il
in qualche persona, o semplicemente mette il sospetto  che  li abbia, perchè le toglie così quanto deve avere di più
e la espone al disprezzo . Indegna è poi di vivere quella  che  calunnia, cioè chei mputa ad altre vizi che non hanno, che
vivere quella che calunnia, cioè chei mputa ad altre vizi  che  non hanno, che le accusa di riprovevoli azioni he non hanno
che calunnia, cioè chei mputa ad altre vizi che non hanno,  che  le accusa di riprovevoli azioni he non hanno commesso, e le
della fama o ad immeritate pene: questo è il tal peccato  che  fa inorridire. Le fanciulle che ridono smoderatamente e
questo è il tal peccato che fa inorridire. Le fanciulle  che  ridono smoderatamente e clamorosamente diformano i
in faccia alle persone. Sono maligne e senza cuore quelle  che  ridono dei difetti di coloro di cui dovrebbero piuttosto
dovrebbero piuttosto aver compassione. Peccano le fanciulle  che  ridono delle cattive azioni, perché così le approvano ;
le approvano ; quando ridono per compiacenza al vedere cose  che  non devono vedere, o ad ascoltare cose che non devono
al vedere cose che non devono vedere, o ad ascoltare cose  che  non devono ascoltare, o ridono degli avvisi, dei consigli,
di cuculiare alcuna , e tanto più se fosse di quelle  che  non amano aversi il dondolo, cioè la baia. In generale, nel
tenete questa regola, cioè pensate se sareste contente  che  ciò che volete dire o fare a spalle altrui, altri dicesse o
questa regola, cioè pensate se sareste contente che ciò  che  volete dire o fare a spalle altrui, altri dicesse o facesse
a biancheria appartengono adunque i pannicelli, quello cioè  che  comunemente dicesi pezza o pezzetta, con che si avviluppano
quello cioè che comunemente dicesi pezza o pezzetta, con  che  si avviluppano i bambini, le loro fasce. Al singolare
nome indica ogni striscia di pannolino lungo e stretto con  che  si stringa leggermente. I benducci sono striscie che si
con che si stringa leggermente. I benducci sono striscie  che  si appendono alla cintola de'bambini per mondar loro il
loro il naso. I bavagli o bavaglini, cioò quei pannolini  che  si mettono al collo a' bambini, quando sono a tavola,
dette anche gusci. I cuffiotti, cioè cuffie senza legatura,  che  non diconsi che di quelle che portano gli uomini, ed ogni
I cuffiotti, cioè cuffie senza legatura, che non diconsi  che  di quelle che portano gli uomini, ed ogni altra specie di
cioè cuffie senza legatura, che non diconsi che di quelle  che  portano gli uomini, ed ogni altra specie di cuffie. I
altra specie di cuffie. I soggioli, veli da coprir la gola,  che  oggi quasi più non dicesi che a quei delle monache. La
veli da coprir la gola, che oggi quasi più non dicesi  che  a quei delle monache. La tovaglia da tavola, che dicesi
non dicesi che a quei delle monache. La tovaglia da tavola,  che  dicesi mantile, se è di tela grossa e dozzinale ; i
di pannolino un po'grossetto, gli strambelli, e brandelli,  che  sono parti di vestimenti laceri. I guancialini, che sono
che sono parti di vestimenti laceri. I guancialini,  che  sono pezzetti di tela a più doppi che si mettono sulle
I guancialini, che sono pezzetti di tela a più doppi  che  si mettono sulle ferite del salasso o simile. Le lenzuola,
sulle ferite del salasso o simile. Le lenzuola, le cortine,  che  diconsi anche bandinelle, quelle però delle porte si
 che  fu da Omero divinizzato, insulta Ettore moribondo, e gli
invece d'onorata sepoltura, lo farà pasto de' cani. Dopo  che  Achille ha attaccato egli stesso il cadavere d'Ettore al
egli stesso il cadavere d'Ettore al suo carro, dopo  che  lo ha strascinato tra i sassi e il fango, sferzando a più
e il fango, sferzando a più non posso i suoi cavalli, dopo  che  ne ha fatto il più feroce strazio, il poeta viene a dirci
non isprezzi il giovane e «non digrigni i denti tuttavolta  che  vede nascere un ingegno che par destinato a cacciarlo dal
digrigni i denti tuttavolta che vede nascere un ingegno  che  par destinato a cacciarlo dal suo trono; ed i giovani,
ed i giovani, caldi troppo e privi di quell'esperienza  che  non viene che cogli anni, non isputino infra i due occhi a
caldi troppo e privi di quell'esperienza che non viene  che  cogli anni, non isputino infra i due occhi a gente che
che cogli anni, non isputino infra i due occhi a gente  che  sebbene dispregevole, per loro deve essere veneranda». Ho
Iole? Sono le stesse cose  che  una mamma moderna consiglia alla sua figliola. Vuol dire
una mamma moderna consiglia alla sua figliola. Vuol dire  che  la cortesia è sempre stata una desiderabile virtù in ogni
stata una desiderabile virtù in ogni tempo: immàginati  che  figura farebbe nel secolo ventesimo una giovinetta che non
che figura farebbe nel secolo ventesimo una giovinetta  che  non se ne sapesse adornare! A TAVOLA
credono  che  l'onore dell'anticamera richiegga che la servitù vi si
credono che l'onore dell'anticamera richiegga  che  la servitù vi si arresti sempre ad ora avanzata, benchè non
non ne abbiano più bisogno; ed altri si mostrano persuasi  che 
estremo indicato di sopra, e  che  si oppone alla convenienza, si è l'eleganza affettata che
e che si oppone alla convenienza, si è l'eleganza affettata  che  ci rende ridicoli. Orazio ci addita l' indignazione di cui
una toga di sei aune. Gli scrittori d'Inghilterra ci dicono  che  Elisabetta, benché gran donna, era vana segno che cambiava
ci dicono che Elisabetta, benché gran donna, era vana segno  che  cambiava d'abiti ogni giorno. Che le donne a Roma
donna, era vana segno che cambiava d'abiti ogni giorno.  Che  le donne a Roma perorassero seriamente la causa della loro
onde ingentilire la rozzezza del sesso maschile. Ma  che  si trovino degli uomini si donnaiuoli che cambino di
maschile. Ma che si trovino degli uomini si donnaiuoli  che  cambino di parrucchiere se non scende con grazia dalla
se non scende con grazia dalla fronte un capello;  che  mettano in trambusto le donzelle se alla camicia manca una
in trambusto le donzelle se alla camicia manca una piega;  che  schiamazzino contro il sarto, se un solo punto dell'abito
contro il sarto, se un solo punto dell'abito esce di linea;  che  tormentino i mercanti per un'insensibile gradazione di
i mercanti per un'insensibile gradazione di colori;  che  portino sempre degli specchietti in tasca per vagheggiare
alquanto sorprendente. Io non dirò a questi nuovi Paridi  che  dimenando i fianchi marciano profumati in un vortice di
del frutto e della torta, colla bocca dolce. Una persona  che  lesse il titolo di questa mia conferenza, osservò: «Come?
pericolo di vederla passare. Quindi l'istituto famigliare,  che  si basa sull'indissolubilità del matrimonio, era sempre
perchè molte cose sono mutate dal fascismo... e qui ricordo  che  intendo di parlare del fascismo puro, del fascismo della
e compromessi che, poi, non provavo nulla, fuorchè  che  il male può trionfare qualche volta). Mutato nocchiero, la
adulazioni). Infatti, da remoti secoli, noi eravamo quella  che  il Carducci chiamò: «Italia gente dalle molte vite»;
noi eravamo usciti da una guerra immane e generosa,  che  aveva fatto rifulgere le virtù di nostra gente. Il fascismo
famiglia, ma vuole degli sposi con numerosa prole; egli,  che  non conosce riposo, vuole che tutti lavorino; egli, che è
con numerosa prole; egli, che non conosce riposo, vuole  che  tutti lavorino; egli, che è l'ordinatore per eccellenza,
che non conosce riposo, vuole che tutti lavorino; egli,  che  è l'ordinatore per eccellenza, vuole l'ordine nella vita
l'ordine nella vita economico-morale di ogni singolo; egli,  che  si assunse e si assume coraggiosamente le più tremende
coraggiosamente le più tremende responsabilità, vuole  che  le coscienze d'oggi siano pronte ad assumersi le
ad assumersi le responsabilità di tutti i loro atti; egli,  che  regge nelle mani forti di soldato e di condottiero un peso
forti di soldato e di condottiero un peso immane, vuole  che  gli Italiani sappiano sopportare il peso dei sacrifici che
che gli Italiani sappiano sopportare il peso dei sacrifici  che  l'Italia nuova richiede; egli, che sa far cantare colle sue
il peso dei sacrifici che l'Italia nuova richiede; egli,  che  sa far cantare colle sue mani il violino, che sente così
egli, che sa far cantare colle sue mani il violino,  che  sente così intensamente, che legge ogni libro, che segue
colle sue mani il violino, che sente così intensamente,  che  legge ogni libro, che segue ogni manifestazione artistica,
violino, che sente così intensamente, che legge ogni libro,  che  segue ogni manifestazione artistica, che adora questa
legge ogni libro, che segue ogni manifestazione artistica,  che  adora questa nostra Roma eterna, vuole che tutti,
artistica, che adora questa nostra Roma eterna, vuole  che  tutti, incominciando dall'operaio, possano istruirsi,
viaggiare, godere l'arte del passato e del presente; egli,  che  con mano paterna carezza la fronte pensosa dei bimbi
luce, giuochi, sport, per tutti i bambini italiani; egli,  che  con tanto legittimo orgoglio vede crescersi intorno i suoi
intorno i suoi maschietti e la sua ultima nata vuole  che  l'affetto regni nelle famiglie italiane; egli, che ricorda
vuole che l'affetto regni nelle famiglie italiane; egli,  che  ricorda sua Madre dolce e virile educatrice, vuole che i
che ricorda sua Madre dolce e virile educatrice, vuole  che  i genitori diano ogni cura e ogni pensiero alla prole;
genitori diano ogni cura e ogni pensiero alla prole; egli,  che  si inchina riverente dinanzi a due tombe, vuole che quel
egli, che si inchina riverente dinanzi a due tombe, vuole  che  quel quarto Comandamento di Dio «Onora il padre e la
per temperamento e per educazione, ha l'orrore dei debiti,  che  secondo la sua rettitudine, non sono altro che furti. Se ha
dei debiti, che secondo la sua rettitudine, non sono altro  che  furti. Se ha pochi quattrini, poichè per essere gentiluomo
ricchezze, vive onestamente e dignitosamente di quello  che  ha, senza avvilirsi e fare degli imprestiti, che è cosa che
di quello che ha, senza avvilirsi e fare degli imprestiti,  che  è cosa che ferisce l'orgoglio. Molti sono spinti dalla
che ha, senza avvilirsi e fare degli imprestiti, che è cosa  che  ferisce l'orgoglio. Molti sono spinti dalla vanità a
denaro all'uno o all'altro, a rovinarsi. La vanità,  che  esige lo sfoggio, si umilia davanti al creditore;
dinanzi a nessuno. « In molti casi - dice d'Azeglio - quel  che  rovina è la vanità; quello che salva è l'orgoglio. »
casi - dice d'Azeglio - quel che rovina è la vanità; quello  che  salva è l'orgoglio. »
tutte le cose vi sono certi limiti  che  non si debbono oltrepassare, certe condizioni alle quali fa
meta cui si proponeva di giungere, non si consegue lo scopo  che  si vagheggiava. Lo scopo cui miriamo, i mezzi che possiamo
lo scopo che si vagheggiava. Lo scopo cui miriamo, i mezzi  che  possiamo porre in opera, servono a farci riconoscere quelle
quelle condizioni e que' limiti. Le facezie o celie  che  tendono a rendere festiva la brigata, si possono
festiva la brigata, si possono considerare 1.° Nela persona  che  le dice; 2.° Nella persona che ne é l'oggetto; 3.° Negli
considerare 1.° Nela persona che le dice; 2.° Nella persona  che  ne é l'oggetto; 3.° Negli astanti che le ascoltano; 4.°
2.° Nella persona che ne é l'oggetto; 3.° Negli astanti  che  le ascoltano; 4.° Nell'indole di esse.
dalla gente,  che  colta si dice e tale vuol essere, tuttodì ci è dato vedere
impunemente le donne in genere ed in ispecial modo quelle  che  fanno mercato di loro stesse; non ammettiamo, in chichessia
fanno mercato di loro stesse; non ammettiamo, in chichessia  che  si rispetti, il diritto di offendere il sesso, che, debole
dell'aiuto dell'uomo e dei suoi buoni consigli; e pensando  che  noi stessi le molte volte spingiamo la donna alla mala
dovremmo piuttosto cercare di ritornarla sulla buona via  che  oltraggiarla.
fu ben lungi dal credersi medico fatto. Troppo era persuaso  che  gli studi che si fanno nelle università non danno la
credersi medico fatto. Troppo era persuaso che gli studi  che  si fanno nelle università non danno la scienza, e quel che
che si fanno nelle università non danno la scienza, e quel  che  è più l'uso e la pratica della scienza; egli soleva dire
è più l'uso e la pratica della scienza; egli soleva dire  che  le scuole tracciano la via, sono una guida nello studio, o
guida nello studio, o come a dire un indice del gran libro  che  resta pur a studiare. Onde riescirebbe ben ingannato chi
di studio per esercitare la sua professione! L'avvocatino  che  novello entra nel foro, alla prima causa che gli si
L'avvocatino che novello entra nel foro, alla prima causa  che  gli si presenta, è poco men che cieco, non sa da qual capo
nel foro, alla prima causa che gli si presenta, è poco men  che  cieco, non sa da qual capo rifarsi, e se non vien diretto
del medico e di tutti. Dopo la laurea resta il più,  che  è tradurre l'idea in fatto, la scienza dell'intelletto in
in fatto, la scienza dell'intelletto in vita pratica; il  che  in verità riesce la cosa più malagevole
signori impiegati. Sonvi pur troppo, fra costoro, di quelli  che  han la debolezza di credere che lo smettere alquanto di
fra costoro, di quelli che han la debolezza di credere  che  lo smettere alquanto di quella alterigia e di quella
smettere alquanto di quella alterigia e di quella scortesia  che  dimostrano verso il pubblico, a cui è di bisogno il recarsi
del loro prestigio: a loro avviso la preoccupazione  che  si scorge sui loro volti, la impazienza che dimostrano nel
preoccupazione che si scorge sui loro volti, la impazienza  che  dimostrano nel parlare e nel trattare viene interpretata
alta importanza, come una conseguenza del pondo immenso  che  gravita sulle loro spalle. Essi riescono invece con quei
portata delle loro mansioni. Il popolo, anche quella parte  che  non s'è mai immischiata di burocrazia, sa distinguere per
ha dal fare con un impiegato, il grado reale d'importanza  che  va annesso alle sue attribuzioni. Esso non misura più
alle sue attribuzioni. Esso non misura più quest'importanza  che  può avere l'ufficiale pubblico dal numero dei titoli che
che può avere l'ufficiale pubblico dal numero dei titoli  che  questi possiede, dalla sontuosità dell'ufficio che occupa,
titoli che questi possiede, dalla sontuosità dell'ufficio  che  occupa, dalla ricchezza dei ricami che gli fregiano
dell'ufficio che occupa, dalla ricchezza dei ricami  che  gli fregiano l'abito.... o il seggiolone.
Agesilao  che  cosa egli avvisava doversi insegnare ai fanciulii: Ciò che
che cosa egli avvisava doversi insegnare ai fanciulii: Ciò  che  devono fare essendo uomini, rispose. A che servirà in fatti
fanciulii: Ciò che devono fare essendo uomini, rispose. A  che  servirà in fatti l'arte di far versi ad un giovine che
A che servirà in fatti l'arte di far versi ad un giovine  che  dovrà condurre l' aratro, maneggiare la pialla, portare il
la pialla, portare il fucile? I posteri non crederanno  che  all'apice della civilizzazione s'insegnavano a tutti i
s'insegnavano le regole del senso comune!! Tutti vogliono  che  i loro fanciulii divengano prodigi di scienza, per cosi
fin dalla culla. Essi non sanno, o mostrano di non sapere  che  l'educazione non può fare de' prodigi se non quando la
del loro beante aspetto beneficare le genti io non dirò ciò  che  Vespasiano disse ad uno di loro: » Amerei meglio che tu
ciò che Vespasiano disse ad uno di loro: » Amerei meglio  che  tu puzzassi di aglio »; ma additerò il sogghigno del
puzzassi di aglio »; ma additerò il sogghigno del disprezzo  che  al loro apparire scorre sul labbro degli astanti, e che é
che al loro apparire scorre sul labbro degli astanti, e  che  é seguito dal racconto di aneddoti più o meno ridicoli,
si pingono con oriana dalla testa sino ai piedi; il  che  dà loro il colore di gamberi cotti. Ma l'uso eccessivo del
talvolta le donne ridicole senza renderle più belle. Quelle  che  sono meno sicure della loro bellezza, sono appunto quelle
sono meno sicure della loro bellezza, sono appunto quelle  che  cedono alla voglia di superarsi a vicenda con ornamenti
certuni contro la virtù non è più atta a ferire il vizio.  Che  valore volete voi che abbia contro gli eccessi del potere,
non è più atta a ferire il vizio. Che valore volete voi  che  abbia contro gli eccessi del potere, contro gli abusi delle
dei partiti, contro i pregiudizi della plebe un giornalismo  che  non si vergogna di mettere in celia un galantuomo perché fu
un povero diavolo perche è zoppo o guercio? un giornalismo  che  si crede spiritoso allorché lancia i suoi epigrammi
sul candor delle vergini, sull'innocenza dei giovanetti?  che  credito pensate voi possa avere, allorché sferza i vizi, le
sferza i vizi, le prepotenze dei grandi quel giornalismo  che  adula ed accarezza i vizi, le prepotenze della piazza! che
che adula ed accarezza i vizi, le prepotenze della piazza!  che  prende argomento de' suoi dileggi le religiose credenze?
prende argomento de' suoi dileggi le religiose credenze?  che  razza di conforto e d'insegnamento è questo che si offre a
credenze? che razza di conforto e d'insegnamento è questo  che  si offre a coloro ai quali si cerca di togliere la fede in
la fede in un avvenire migliore perché ridere di ciò  che  forma la consolazione del derelitto, del misero? saprebbero
anime la rassegnazione, la fiducia, qual cosa sostituirvi  che  ne possa fare le veci? perché seminare il dubbio nei campi
fare le veci? perché seminare il dubbio nei campi di quei  che  sperano? Udite le parole di un umorista, lo Sterne. «Nel
le parole di un umorista, lo Sterne. «Nel novero di coloro  che  sberteggiano la religione credete voi che ve ne abbia uno
novero di coloro che sberteggiano la religione credete voi  che  ve ne abbia uno su mille al quale le convinzioni, la
fornite queste celie irreligiose? No, la loro vita è quella  che  potrà, spiegarvi la loro passione. La religione che
quella che potrà, spiegarvi la loro passione. La religione  che  prescrive tante privazioni è un'importuna compagna per
tante privazioni è un'importuna compagna per coloro  che  non vogliono contenersi; e si osserva generalmente che
che non vogliono contenersi; e si osserva generalmente  che  questi miserabili sofismi ragunati dagli uomini contro la
possano sembrare attraverso alle passioni e ai pregiudizi  che  danno loro una apparenza di corpo, finiscono nondimeno,
di vedersi restituita nel godimento di quei diritti  che  le aveva usurpati la pagana prepotenza. Ma non sarà, questa
non sarà, questa eguaqlianza morale un nome vano per colei  che  confida l'educazione dei suoi nati a gente a cui non
a cui non oserebbe confidare la chiave dei suoi gioielli?  che  prodiga nelle minuzie della toeletta e in altri varii
varii diletti il tempo rubato all'educazione dei figli?  che  non ha mai per questi uno sguardo benigno, una tenera
una tenera parola, un segno qualunque d'affetto? colei  che  si annoia dello starsene in casa e a cui occorre la folla
e a cui occorre la folla per distrarla dai pensieri tediosi  che  la vanno crucciando, pensieri che sono preparazione alla
dai pensieri tediosi che la vanno crucciando, pensieri  che  sono preparazione alla colpa, quando non ne sono ancora il
madre rifugge il pensiero». E mi consolo anch'io nella fede  che  tali madri al dì d'oggi più non esistano; che anzi sovente,
nella fede che tali madri al dì d'oggi più non esistano;  che  anzi sovente, se non sempre, avvenga «che la dignità della
anche dirti  che  più che mai sentiamo di volerti bene e che devi contare su
anche dirti che più  che  mai sentiamo di volerti bene e che devi contare su di noi
anche dirti che più che mai sentiamo di volerti bene e  che  devi contare su di noi per qualsiasi cosa. Telefonerò
cosa. Telefonerò domani: fammi dire da qualcuno (senza  che  tu ti disturbi) se vuoi vedermi, o se preferisci lasciar
loro nomi frammisti ai nostri discorsi; salutiamo coll'alba  che  sorge, col sole che muore l'angolo della terra ov'essi
ai nostri discorsi; salutiamo coll'alba che sorge, col sole  che  muore l'angolo della terra ov'essi riposano, lasciamo
nostro a quei misteriosi lidi ove le ombre di coloro  che  amammo par che vengano ad aleggiarci dattorno; un pensiero
quei misteriosi lidi ove le ombre di coloro che amammo par  che  vengano ad aleggiarci dattorno; un pensiero di gratitudine
memoria dei loro sagrifizi, dei loro dolori; non sia vero  che  noi godiamo, immemori, i frutti delle loro fatiche, delle
ai quali dobbiamo il vivere, l'amare, lo sperare, tutto ciò  che  ci allieta quaggiù e ci consola nel viaggio che ci venne
tutto ciò che ci allieta quaggiù e ci consola nel viaggio  che  ci venne assegnato dalla Provvidenza.
militare  che  piú d'ogni altro abbisogna di piaceri rumorosi; il
d'ogni altro abbisogna di piaceri rumorosi; il parassito  che 
del parassito  che  ecc, la 2.ª edizione ha: « Il poeta, che quando si tratta
del parassito che ecc, la 2.ª edizione ha: « Il poeta,  che  quando si tratta di un pranzo non » dice mai di no, e che
che quando si tratta di un pranzo non » dice mai di no, e  che  in cambio per istinto e per riconoscenza
delfino è un signore  che  «non sa più che cosa fare per farvi piacere», ma non vuol
delfino è un signore che «non sa più  che  cosa fare per farvi piacere», ma non vuol capire che per
sa più che cosa fare per farvi piacere», ma non vuol capire  che  per togliersi d'imbarazzo e per farvi piacere avrebbe un
e per farvi piacere avrebbe un modo infallibile: fare ciò  che  chiedete voi, proponete voi, volete voi. Nossignore, quella
cosa, proprio quella cosa non la fa. Non si rendono conto  che  c'è una formula sacra con cui l'uomo si difende, e che
che c'è una formula sacra con cui l'uomo si difende, e  che  dovrebbe essere «tabù». La formula è «no, grazie». Quando
più niente da replicare. Il delfino non ti crede. E' sicuro  che  tu risponda così per complimento. A tavola ti rovescia una
«no grazie» non è riuscito a fermargli la mano. Se gli dici  che  vuoi essere solo, crede che tu voglia, per timidezza,
fermargli la mano. Se gli dici che vuoi essere solo, crede  che  tu voglia, per timidezza, togliergli il fastidio di
il fastidio di accompagnarti. Ti parla perchè pensa  che  il suo silenzio ti rattristi e ti opprima. E non sa, lo
ti rattristi e ti opprima. E non sa, lo sciagurato,  che  la suprema felicità è nella solitudine, nella liberazione
nella liberazione dalle parole inutili, dal raccontare cose  che  non interessano l'altro e nel non ascoltare racconti che
che non interessano l'altro e nel non ascoltare racconti  che  non interessano noi. Dopo un certo tempo il compagno, anche
ci avvelena con la sua voce, ci ha saturati con le onde  che  emanano dal suo sistema nervoso, e abbiamo la necessità
ne posso più, ho bisogno di essere solo, solo, solo!» - Da  che  parte vai? - vi domanda. Voi gli dite che andate nella
solo, solo!» - Da che parte vai? - vi domanda. Voi gli dite  che  andate nella direzione opposta alla sua. Ed egli con un
imbecille non crede  che  l'innesto possa costringere l'albero selvaggio a produrre
frutti domestici e saporiti: le anime deboli non credono  che  possa lo spirito innalzarsi sul sentimento del dolore e
forte, che, detenuto per opinioni politiche, non soggiacque  che  un giorno alla melanconia in quattordici mesi, benché gli
scrittori detti sentimentali, è fare l'elogio delle nubi  che  ci tolgono la vista del firmamento. In mezzo a tante forze
ci tolgono la vista del firmamento. In mezzo a tante forze  che  tendono a distruggerci, vanteremo noi i pregi d'un
a distruggerci, vanteremo noi i pregi d'un sentimento  che  accelera la distruzione?
oltre misura. E' difficile di ritrovare un viaggiatore  che  sia sobrio nel racconto de' suoi viaggi; un cliente, delle
liti; un galante, delle sue avventure, ecc. Senza aspettare  che  l'analogia delle idee guidi il discorso ove essi vogliono,
ove essi vogliono, taluni parlano della loro moglie  che  è un'ottima creatura, de' loro figli che hanno sortita
della loro moglie che è un'ottima creatura, de' loro figli  che  hanno sortita indole divina, de' loro maestri che sono
figli che hanno sortita indole divina, de' loro maestri  che  sono altrettanti Socrati, de' loro affari che tutti vanno a
loro maestri che sono altrettanti Socrati, de' loro affari  che  tutti vanno a meraviglie, de' loro nemici che sono il fior
loro affari che tutti vanno a meraviglie, de' loro nemici  che  sono il fior de' birbanti, ecc.
lo ripeto, io faccio eccezione per la passione  che  ebbi sempre pei bambini. Stiano certi che alla generalità i
per la passione che ebbi sempre pei bambini. Stiano certi  che  alla generalità i loro bimbi saranno tanto più accetti e
in salotto. Da qualche tempo gl'italiani si sono accorti  che  la nostra lingua è bella, armoniosa e ricca, e sopratutto
la nostra lingua è bella, armoniosa e ricca, e sopratutto  che  è la nostra lingua, e prima di guastare la pronunzia dei
da raccomandarsi caldamente. Come pure è da raccomandare  che  non si facciano parlare ai figlioli le lingue straniere che
che non si facciano parlare ai figlioli le lingue straniere  che  sanno o che imparano, quando sono presenti persone estranee
parlare ai figlioli le lingue straniere che sanno o  che  imparano, quando sono presenti persone estranee alla
ad essere un'affettazione vana, può, anche darsi ii caso  che  metta nell'imbarazzo un fior di galantuomo che senza valer
ii caso che metta nell'imbarazzo un fior di galantuomo  che  senza valer meno di nessuno per intelligenza, non ha
necessario un gusto fino e delicato per distinguere 1.° Ciò  che  adesca da ciò che punge; 2.° Ciò che punge da ciò che è
fino e delicato per distinguere 1.° Ciò che adesca da ciò  che  punge; 2.° Ciò che punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò che
distinguere 1.° Ciò che adesca da ciò che punge; 2.° Ciò  che  punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò che è insipido da ciò
Ciò che adesca da ciò che punge; 2.° Ciò che punge da ciò  che  è insipido; 3.° Ciò che è insipido da ciò che é triviale;
che punge; 2.° Ciò che punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò  che  è insipido da ciò che é triviale; 4.° Basta il senso comune
punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò che è insipido da ciò  che  é triviale; 4.° Basta il senso comune per discernere ciò
é triviale; 4.° Basta il senso comune per discernere ciò  che  è triviale da ciò che é ributtante. Questi quattro gradi
il senso comune per discernere ciò che è triviale da ciò  che  é ributtante. Questi quattro gradi servono, a così dire, di
leggiadre le idee più astratte, a ritrovare una massima  che  corregge piacendo, un pungolo che scuote senza irritare,
a ritrovare una massima che corregge piacendo, un pungolo  che  scuote senza irritare, una censura che né il rispetto
piacendo, un pungolo che scuote senza irritare, una censura  che  né il rispetto offende nè l'amicizia. Allorché dunque
Allorché dunque muniti di queste facoltà v'accorgete  che  gli astanti sono disposti ad ascoltarvi; che il soggetto
v'accorgete che gli astanti sono disposti ad ascoltarvi;  che  il soggetto vale la pena che parliate; che tutte le
sono disposti ad ascoltarvi; che il soggetto vale la pena  che  parliate; che tutte le circostanze vi sono favorevoli: se
ad ascoltarvi; che il soggetto vale la pena che parliate;  che  tutte le circostanze vi sono favorevoli: se qualche idea
qualunque carica occupiate nello Stato. Le celie,  che  si possono chiamare il fiore dello spirito, vogliono essere
con tutta la delicatezza attica soggiunge: V'ha apparenza  che  questo non sarebbe successo nella predica del perdono delle
predica del perdono delle ingiurie. Per non ripetere ciò  che  é stato detto nel capitolo antecedente, mi ristringerò ad
antecedente, mi ristringerò ad accennare alcuni difetti  che  si debbono sfuggire nel maneggio delle celie. 1.° Le celie
non vogliono essere insipide. Sono sempre insipide le celie  che  si risolvono in equivoci, iperboli esagerate, giuochi di
la vera significazione si toglie per sostituirle un'altra  che  non l'è. Essendo più facile il ripetere delle parole, dei
ripetere delle parole, dei suoni, delle sillabe, di quello  che  avvicinare le qualità lontane delle cose o scoprirne le
o diminuire, una lettera o sillaba d'una parola, come colui  che  disse: Tu déi essere più dotto nella lingua latrina che
che disse: Tu déi essere più dotto nella lingua latrina  che  nella lingua greca. calembourg, discorsi che sembrano dire
lingua latrina che nella lingua greca. calembourg, discorsi  che  sembrano dire qualche cosa, mentre non dicono nulla, e sono
— Il peggio è  che  lì in quel turbinio di giuochi, in quel chiassoso disordine
in quel chiassoso disordine ad ogni minuto ve n'è una  che  s'impunta, che tiene il broncio, che ammutisce, fa il
disordine ad ogni minuto ve n'è una che s'impunta,  che  tiene il broncio, che ammutisce, fa il greppo e si ritira
ogni minuto ve n'è una che s'impunta, che tiene il broncio,  che  ammutisce, fa il greppo e si ritira scorrucciata in un
pensarci su, senza ombra di malignità; e non raro avviene  che  la più allegra festa venga a raffreddarsi e a guastarsi per
allegra festa venga a raffreddarsi e a guastarsi per una  che  torce a mala intenzione ogni detto, che sempre vede una
a guastarsi per una che torce a mala intenzione ogni detto,  che  sempre vede una offesa in ogni leggiero atto. Dio ne scampi
l'aver a fare con loro è come scherzare colle spine;  che  s' ha sempre paura d'offesa.
tutto il resto, perfino il marito. Ma sì; dacchè voi sapete  che  sarete madre, non badate più quasi che il vostro compagno
dacchè voi sapete che sarete madre, non badate più quasi  che  il vostro compagno sia o no presso di voi; non vi accorgete
Siete trascurata nel vestire e d'altro non vi occupate  che  di preparare il corredino pel nascituro. Tutti i discorsi
di preparare il corredino pel nascituro. Tutti i discorsi  che  non si riferiscono a quella vostra unica e diletta
Non sapete sopportare se non la compagnia di quelle persone  che  assecondano o incoraggiano coi loro discorsi la vostra
che, pur essendo tale, va controllata e frenata. Non temete  che  vostro marito, specialmente se giovane, vivace, avvezzo a
a poco a vostro riguardo, trovandovi tanto diversa da quel  che  eravate? Non temete che egli rimanga mortificato dalla
trovandovi tanto diversa da quel che eravate? Non temete  che  egli rimanga mortificato dalla indifferenza che gli
Non temete che egli rimanga mortificato dalla indifferenza  che  gli dimostrate, che sia dispiacente della poca cura che
rimanga mortificato dalla indifferenza che gli dimostrate,  che  sia dispiacente della poca cura che avete per la vostra
che gli dimostrate, che sia dispiacente della poca cura  che  avete per la vostra persona, che si annoi della vita troppo
della poca cura che avete per la vostra persona,  che  si annoi della vita troppo monotona che si trascorre in
la vostra persona, che si annoi della vita troppo monotona  che  si trascorre in casa? Certo, il pensiero che egli sta per
monotona che si trascorre in casa? Certo, il pensiero  che  egli sta per divenir padre, il pensiero della creaturina
egli sta per divenir padre, il pensiero della creaturina  che  verrà ad allietare la sua casa, dovrebbe bastare a
al suo cuore: ma non sempre è così, ne si può esigere  che  sia così. Il cuore dell'uomo, per quanto buono, e delicato
questo affetto è puro e profondo, un granellino di egoismo  che  fermenta e cresce, e finisce talvolta per dominare i
e finisce talvolta per dominare i migliori sentimenti. Fate  che  l'egoismo naturale alla madre non muti troppo, non renda
naturale alla madre non muti troppo, non renda poco meno  che  sopportabile la moglie. Vincete il malumore, la pigrizia
leggiadria relativa. Non trascurate alcuna delle risorse  che  può offrirvi la toletta per rimediare alle forme poco
la toletta per rimediare alle forme poco aggraziate  che  va prendendo la vostra persona, al colorito opaco che
che va prendendo la vostra persona, al colorito opaco  che  assume il vostro viso.
 che  l'amor proprio ami meglio essere oggetto di qualche grado
essere oggetto di qualche grado di ridicolo, di quello  che  restare inosservato; sia che associandosi ai difetti
grado di ridicolo, di quello che restare inosservato; sia  che  associandosi ai difetti dell'infanzia si lusinghi di
si lusinghi di partecipare all'amabilità di essa; è certo  che  alcuni fingono ad arte qualche difettuzzo nella pronunzia,
del proprio nome e della propria posizione, ma nel senso  che  essa implica doveri e non deve essere fonte di superbia;
fonte di superbia; abituiamoli all'idea (se sono ricchi),  che  anche, e specialmente i ricchi, debbono produrre e lavorare
per far lavorare e produrre, per sfruttare le colonie  che  possediamo, e quelle che ci verranno. Insegniamo poi alle
produrre, per sfruttare le colonie che possediamo, e quelle  che  ci verranno. Insegniamo poi alle femmine che si può
e quelle che ci verranno. Insegniamo poi alle femmine  che  si può benissimo portare due anni lo stesso vestito e lo
anni lo stesso vestito e lo stesso cappello; e ai maschi  che  si può benissimo andare in 2ª classe, ma che non si possono
e ai maschi che si può benissimo andare in 2ª classe, ma  che  non si possono mai fare debiti. Dal lato intellettuale, ora
non si possono mai fare debiti. Dal lato intellettuale, ora  che  gli studi sono tanto difficili, misuriamo le forze delle
So di un'incomprensione di questo genere di un padre,  che  calcolava malavoglia quello che era insufficienza
questo genere di un padre, che calcolava malavoglia quello  che  era insufficienza intellettuale, che provocò in un ragazzo
malavoglia quello che era insufficienza intellettuale,  che  provocò in un ragazzo un sentimento quasi d'avversione per
una madre, fece scoppiare un ragazzo in un pianto dirotto,  che  fu principio di una vita nuova. E riserbiamo certi
nostri bimbi sappiano dalla voce commossa del babbo, oltre  che  la storia di Roma, di quando fu Impero, di quando comandava
di quando fu Impero, di quando comandava il mondo..., oltre  che  la storia del rinascimento e del risorgimento, la storia
passare vicino ai muri, disarmati; dove i nostri soldati,  che  le madri avevano visti partire senza lacrime per il Piave
loro madri straziate e coraggiose... Sappiano dell'Uomo  che  si alzò come aquila su tutti gli altri; di quel Re che
che si alzò come aquila su tutti gli altri; di quel Re  che  primo comprese nell'essenza che cosa avrebbe dato Mussolini
tutti gli altri; di quel Re che primo comprese nell'essenza  che  cosa avrebbe dato Mussolini all'Italia; di quel Re che bene
che cosa avrebbe dato Mussolini all'Italia; di quel Re  che  bene a ragione può dirsi «Galantuomo», come il Suo grande
«Buono», come Umberto I; sappiano della Regina Margherita,  che  aveva per il Duce un affetto materno; della Regina Elena,
aveva per il Duce un affetto materno; della Regina Elena,  che  aperse generosamente la sua Reggia ai soldati, e che apre
Elena, che aperse generosamente la sua Reggia ai soldati, e  che  apre sempre il suo cuore ad ogni miseria e ad ogni dolore;
e ad ogni dolore; del Principe giovane, bello e buono,  che  è sorriso e certezza nostra, che rappresenta la continuità
giovane, bello e buono, che è sorriso e certezza nostra,  che  rappresenta la continuità dei Savoia e della monarchia;
la continuità dei Savoia e della monarchia; sappiano  che  è loro dovere, che è nostro dovere, quello di prepararsi a
dei Savoia e della monarchia; sappiano che è loro dovere,  che  è nostro dovere, quello di prepararsi a dare sorridendo
ultima classe vogliono essere le dominatrici; si direbbe  che  abbiano acquistato il privilegio delle insolenze e dell'
piacevole disegno, s'impedisce un passaggio per una porta o  che  so io, e la classe contrariata cerca la sua vendetta nel
nel contrastare i piaceri dell'inferiore; onde quella  che  non può ricattarsi su nessuna,che non ha rimando, è la
piccole, le quali non per altro desiderano di venir grandi,  che  per far pesare le loro prepotenze su quelle che saranno
grandi, che per far pesare le loro prepotenze su quelle  che  saranno piccole un dì. Questo dispregio delle scuole
ad un'altra, crede d'aver acquistato più scienza di quel  che  possegga la maestra della classe inferiore, e quindi si
ne parla come di persona di poca levatura; cosicchè quelle  che  sono nell' ultima si rigonfiano di tanta superbia, di tanta
ultima si rigonfiano di tanta superbia, di tanta albagia,  che  guai a quella maestra delle altre classi, che si periti a
albagia, che guai a quella maestra delle altre classi,  che  si periti a dare loro avvertimenti; quasi che la maestra
altre classi, che si periti a dare loro avvertimenti; quasi  che  la maestra non sappia più là della scuola in cui insegna; e
la maestra non sappia più là della scuola in cui insegna; e  che  per ottener la patente d' insegnante non abbia dovuto
insegnante non abbia dovuto studiare molto di più di quel  che  si insegni in tutte le classi elementari! Nè soltanto se lo
con atti di non curanza, o anche con parole sciocche: —  Che  vuoi tu che sappia la tua maestra? Dille che non esca
di non curanza, o anche con parole sciocche: — Che vuoi tu  che  sappia la tua maestra? Dille che non esca dall'abbicì... —
sciocche: — Che vuoi tu che sappia la tua maestra? Dille  che  non esca dall'abbicì... — Ma che? noi facciam quarta e ne
che? noi facciam quarta e ne sappiam più della tua maestra,  che  insegna solo terza... e via su questo andare. Il che
che insegna solo terza... e via su questo andare. Il  che  richiama alla memoria quella cantante, che, avvisata dal
ragazza  che  si beffa del suo corteggiatore con le amiche, meriterebbe
con le amiche, meriterebbe di rimaner zitella. Quella  che  dà ad intendere che il tale è pronto a suicidarsi per lei è
meriterebbe di rimaner zitella. Quella che dà ad intendere  che  il tale è pronto a suicidarsi per lei è una presuntuosa
amare i ricchi ed i ricchi a conoscere il popolo, forza è  che  in qualche modo s'avvicinino: che il figliuolo del marchese
il popolo, forza è che in qualche modo s'avvicinino:  che  il figliuolo del marchese non isdegni i cenci del contadino
e non ode rispondersi: e deve trar fuori quel poco  che  sente dal suo cuore, dove ha delle nicchie che egli stesso
quel poco che sente dal suo cuore, dove ha delle nicchie  che  egli stesso ignora, della profondità che egli non ha mai
ha delle nicchie che egli stesso ignora, della profondità  che  egli non ha mai scandagliato: che solo talora gli si
ignora, della profondità che egli non ha mai scandagliato:  che  solo talora gli si rivelano illuminate dal lampo della
life, and our whole life is but a day repeated. Fu detto  che  l'esperienza è un trofeo d'armi che hanno ferito. Io, per
day repeated. Fu detto che l'esperienza è un trofeo d'armi  che  hanno ferito. Io, per me, dico, che l'esperienza è un libro
è un trofeo d'armi che hanno ferito. Io, per me, dico,  che  l'esperienza è un libro fatto di osservazioni e
è un libro fatto di osservazioni e riflessioni,  che  la previdenza raccoglie e la saggezza mette in serbo per
di chi vuole e sa interrogarlo. Un libro compagno, ognuno  che  abbia un briciolo di criterio e di interesse legittimo per
interesse legittimo per sè e generoso per gli altri, giunto  che  sia dei ricordi, se lo trova alla mano; e sfogliandolo, si
e sfogliandolo, si ferma or qua ed ora là, a quei punti  che  rispondono al desiderio ed alla necessità del momento. lo,
lo, del mio libriccino, interrogo ora alcune pagine,  che  si riferiscono al matrimonio, anzi ai mariti; e trascrivo
anzi ai mariti; e trascrivo qui, a insegnamento tuo, ciò  che  mi va rispondendo. Sono cose meritevoli di qualche
Sono cose meritevoli di qualche attenzione per la ragione  che  sono tolte dal vero e ripetute senza fronzoli. Sono verità
sono tolte dal vero e ripetute senza fronzoli. Sono verità  che  metto sotto i tuoi occhi, mio caro figlio. Mi guarderei
occhi, mio caro figlio. Mi guarderei bene di presumere,  che  altri giovani sposi o mariti, volessero interessarsi di
La teoria senza la pratica non fa pro. Prendi uno,  che  conosca per filo e per segno tutte le composizioni chimiche
e per segno tutte le composizioni chimiche de' terreni,  che  possegga i migliori precetti di agronomia, mettilo in un
quattrini e ricavando poco o nulla. Perchè non v'è arte  che  più varii che l'agricoltura; bisognerebbe dare precetti per
e ricavando poco o nulla. Perchè non v'è arte che più varii  che  l'agricoltura; bisognerebbe dare precetti per ogni lembo di
per ogni lembo di terra, quasi direi, per ogni solco; ciò  che  è utile per un paese, falla in un altro; e spesso si vede
è utile per un paese, falla in un altro; e spesso si vede  che  un coltivatore, che è espertissimo in un podere,
falla in un altro; e spesso si vede che un coltivatore,  che  è espertissimo in un podere, trasportato altrove, riesce
trasportato altrove, riesce pressochè disadatto. Molti,  che  ebbero la testa piena di teorie, raccolte sui libri, quando
le loro opinioni, e adattarsi al terreno. Onde Gian Matteo,  che  si era dato a riconoscere ne' libri i principii agronomici,
sicuro. Ma se la prendeva poi con que' cocciuti testardi  che  non volevano deviare d'un filo da quel che faceva il nonno.
testardi che non volevano deviare d'un filo da quel  che  faceva il nonno. Questa cocciutaggine è un difetto
cocciutaggine è un difetto grandissimo de' contadini,  che  ritarda di molto il progresso agricolo, e che tiene non
contadini, che ritarda di molto il progresso agricolo, e  che  tiene non poco addietro la classe de' campagnuoli dalla
sta bene; ma star sempre allo stesso luogo, è un'immobilità  che  sa di macigno; molte cose insegna la scienza, e molte
scienza, e molte migliorie ha messo in chiaro la pratica,  che  è sciocchezza non seguire.
Lo schianto del distacdo di una persona amata, tutti,  che  abbiano raggiunto una certa età, l'hanno sofferto. E sanno
abbiano raggiunto una certa età, l'hanno sofferto. E sanno  che  cosa sia assistere negli ultimi momenti una creatura che
che cosa sia assistere negli ultimi momenti una creatura  che  lascia la terra portandosi seco la parte più vitale di not
portandosi seco la parte più vitale di not stessi; sanno  che  ore di strazio sieno quelle che seguono la morte di chi ci
vitale di not stessi; sanno che ore di strazio sieno quelle  che  seguono la morte di chi ci lascia in un disperato senso di
acerbamente e si desidera di persistere nel dolore,  che  è un omaggio al morto. Ogni sentimento, ogni pensiero che
che è un omaggio al morto. Ogni sentimento, ogni pensiero  che  sia estraneo a lui che ci ha detto addio per sempre, ci
Ogni sentimento, ogni pensiero che sia estraneo a lui  che  ci ha detto addio per sempre, ci pare una profanazione,
quasi un insulto allo stato dell'animo nostro.  Che  cosa è il mondo per noi in quel momento? che cosa sono i
nostro. Che cosa è il mondo per noi in quel momento?  che  cosa sono i doveri, le convenienze sociali ?... Ci pub
convenienze sociali ?... Ci pub essere ancora qualche cosa  che  ci preoccupi, che ci interessi Ed è con ripugnanza penosa
?... Ci pub essere ancora qualche cosa che ci preoccupi,  che  ci interessi Ed è con ripugnanza penosa che ci si adatta ai
ci preoccupi, che ci interessi Ed è con ripugnanza penosa  che  ci si adatta ai costumi e alle convenienze esteriori.
a Parigi; una di quelle porte girevoli a quattro settori  che  dividono lo spazio in quattro diedri e hanno l'aria di
per differenti destini. Ero appena entrato nella hall,  che  quella persona tornando sui propri passi, mi raggiunse. -
A Parigi c'è l'uso di dire «signora» a tutte le donne  che  hanno raggiunto quell'età indefinibile che va dai...
a tutte le donne che hanno raggiunto quell'età indefinibile  che  va dai... agli... (veramente tutte le età sono
tutte le età sono indefinibili). Insomma alle donne  che  non hanno più l'aria di essere uscite il giorno prima dal
il giorno prima dal Collegio del Sacré Coeur. E' un uso  che  va rispettato e che non si spiega, come il dire signorina a
dal Collegio del Sacré Coeur. E' un uso che va rispettato e  che  non si spiega, come il dire signorina a tutte le impiegate,
- Mi sono sposata ieri. - Con chi? - Con un signore  che  ho conosciuto venti giorni fa. - In così breve tempo? E
così breve tempo? E quali virtù ha quest'uomo invidiabile,  che  vi ha fulminate istantaneamente? - Ci siamo conosciuti a un
Era spiritosissimo. E' il fuoco di fila del suo spirito,  che  mi ha soggiogato. Ve lo farò conoscere. Volete? Risposi di
Ve lo farò conoscere. Volete? Risposi di sì. Io sapevo  che  mi sarei imbarcato il giorno dopo per Buenos Aires e che mi
che mi sarei imbarcato il giorno dopo per Buenos Aires e  che  mi sarei difeso mettendo l'oceano fra me e
mettendo l'oceano fra me e quell'insopportabile personaggio  che  è un uomo di spirito.
a chi ne è fornito. Qualità non comune nella donna  che  in generale risulta meno decisa dell'uomo nelle sue
dell'uomo nelle sue caratteristiche fisiche e morali, e  che  esige forse un temperamento e un intelletto non atti a
dalle abitudini originali, dall' acconciatura speciale,  che  fu il nostro segreto trastullo per un certo tempo. Eppure
mentre abbiamo dimenticato tante altre persone  che  prendevamo più sul serio di lei. Il ricordo tenace è il
tenace è il vantaggio maggiore della personalità. Una donna  che  si veste come tutte le altre, che si pettini come tutte le
personalità. Una donna che si veste come tutte le altre,  che  si pettini come tutte le altre, che abbia idee comuni,
come tutte le altre, che si pettini come tutte le altre,  che  abbia idee comuni, parole convenzionali, che prenda tutto
le altre, che abbia idee comuni, parole convenzionali,  che  prenda tutto dalla moda del giorno e dalla sua ricchezza,
in modo speciale nella memoria : mentre una signora  che  sappia farsi una eleganza personale, che manifesti
mentre una signora che sappia farsi una eleganza personale,  che  manifesti preferenze per un colore, per una foggia, per uno
per una foggia, per uno stile d' arte, per un profumo;  che  esprima idee consone al suo carattere, apprezzamenti che
che esprima idee consone al suo carattere, apprezzamenti  che  risultino frutto d'un' esperienza, d'un pensiero, d'una
d'un' esperienza, d'un pensiero, d'una volontà individuale;  che  abbia per l'amore, per l'amicizia, parole non dette da
dal suo vivo cuore come un getto d'acqua naturale  che  contiene in sè le proprietà del suolo da cui sgorga ;
in sè le proprietà del suolo da cui sgorga ; questa donna  che  si riconoscerà fra mille, la cui casa avrà un carattere
per la forza delle sue linee in rilievo: è una stella  che  splende di luce propria fra gli altri pianeti che ricevono
stella che splende di luce propria fra gli altri pianeti  che  ricevono luce dallo splendore altrui.
parecchie aggiunte, tenendo conto delle moltissime domande  che  le vengono rivolte e degli avvisi che le sono chiesti. Ella
moltissime domande che le vengono rivolte e degli avvisi  che  le sono chiesti. Ella desidera si sappia che accoglie
e degli avvisi che le sono chiesti. Ella desidera si sappia  che  accoglie sempre con piacere osservazioni e consigli e che è
che accoglie sempre con piacere osservazioni e consigli e  che  è sempre pronta a rispondere, a chiunque l'onora della