Nega, in base a dati statistici, che si siano verificati negli ultimi anni riduzioni tariffarie di una certa entità soprattutto per l'energia usata
di corsa verso il Commissariato; dove giunge proprio mentre la moglie, inquietissima, accusa l'assente di mendacio, certa che ci sia «una donna», in
riferimento che consente la separazione delle variabili ha una certa suggestiva relazione coi dati geometrici e con la simmetria del problema: p. es., nei
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fotografica, l'ottica ondulatoria ci fa prevedere che l'energia debba ripartirsi su tutta la lastra con una certa intensità I, mentre in realtà la ritroveremo
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conserva anche nell'interpretazione probabilistica: se le onde di frequenza danno su una certa superficie un'intensità di illuminazione , e quelle di
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e , e di intensità I1,I2, allora il principio di sovrapposizione dice che vi sarà una certa probabilità, proporzionale a , di trovare un fotone con
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elettromagnetiche, si deve introdurre una certa relazione di indeterminazione nelle misure dei campi E ed H (v. bibl. n°, 10 e 10bis), dalla quale dipende, p. es
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, definito dal principio di indeterminazione. Si deve dunque abbandonare la concezione intuitiva del moto continuo lungo una certa traiettoria, per fissare
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stato stazionario di energia En (che non sia quello di energia più bassa) osservandolo al tempo t c'è una certa probabilità, crescente con t, di trovarlo
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determinata l'energia E della particella ma non il verso del suo impulso, cosicchè vi è una certa probabilità, proporzionale a , di trovarla in moto
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Nei casi più interessanti, la posizione iniziale della particella è definita con una certa approssimazione, cosicchè la curva della presenta
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Una particella incidente ha dunque, secondo la meccanica ondulatoria, una certa probabilità R di essere riflessa (con la stessa velocità) e una certa
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osservazione di posizione della particella, vi è una certa probabilità di trovarla anche a destra di O, probabilità che è sensibile fino ad una distanza da O
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Difatti, secondo le leggi dell'elettromagnetismo, una carica elettrica irradia energia elettromagnetica ogni qual volta sia dotata di una certa
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La meccanica ondulatoria invece fornisce un risultato diverso: la particella incidente ha in ogni caso una certa probabilità di oltrepassare la
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si è misurata esattamente l'intensità punto per punto, alle varie temperature, intensità che presenta un massimo per una certa frequenza vm e
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Tra questi due limiti è sempre compreso : come si vede dall'ultima formula, esso non si annulla mai e quindi vi è sempre una certa probabilità che
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finiti) cosicchè vi è sempre una certa probabilità di oltrepassare la barriera, e proseguire indefinitamente al di là, anche per una particella di
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È noto che per far uscire un elettrone da un metallo si richiede, all'atto dell'attraversamento della superficie, una certa quantità di energia: si
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sostanziale) e cioè: staranno ordinariamente nell'interno del nucleo, con certi livelli di energia quasi-quantizzati, ma avranno una certa
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artificio di calcolo, il Planck impostò il problema supponendo che l'energia di ogni oscillatore variasse non con continuità, ma per salti di una certa
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, si estende a tutto lo spazio, poichè vi è una certa probabilità di trovare l'elettrone a qualunque distanza dal nucleo: tuttavia, come si vede, questa
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vengono espulsi con una certa energia, che è senza dubbio comunicata ad essi dalla radiazione incidente. Il fenomeno si chiama effetto fotoelettrico
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(cioè per , dove ) non vi è emissione, cosicchè l'effetto fotoelettrico presenta la singolare caratteristica di cominciare bruscamente per una certa
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Nella trattazione dei sistemi degeneri vi è dunque una certa arbitrarietà nella scelta del sistema di coordinate: ci si lascia perciò guidare
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che l'elettrone ottico si muove in un campo che è newtoniano all'esterno di una certa sfera (limite del nocciolo) e non newtoniano all'interno: la
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dell'impulso, come se si trattasse di un urto tra corpi perfettamente elastici. È chiaro quindi che l'elettrone urtato acquista nell'urto una certa
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qualunque stato intermedio). Vi è cioè una certa arbitrarietà nella scelta del criterio di corrispondenza.
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stato intermedio). Vi è cioè una certa arbitrarietà nella scelta del criterio di corrispondenza. . Questo teorema, che abbiamo dedotto dai postulati
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cui appartengono, e quindi all'urto partecipa in certa misura tutto l'atomo (ed eventualmente anche l'intera molecola). Per vedere quale sia l'effetto
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Nella meccanica ordinaria, un'osservazione serve a conoscere il valore che ha in un dato istante una certa «grandezza meccanica», cioè una coordinata
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stato (come vedremo più avanti generalizzando quanto abbiamo già detto per una sola particella) corrisponde una certa funzione che lo caratterizza.
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esprimere dicendo che vi è una certa «indeterminazione» nel valore della grandezza osservata (indeterminazione che deriva, è bene ripeterlo, non da
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operatore lineare può essere rappresentato da una certa matrice . Vogliamo ora applicare questa rappresentazione al «vettore di stato» (di cui ci siamo
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è alcuna ragione che questo sia proprio il sistema delle : esso sarà, in generale, legato a quello da una certa sostituzione lineare ortogonale. I
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Supponiamo che per t = 0 lo stato del sistema sia rappresentato da una certa da considerarsi nota, che, sviluppata in serie mediante le , sia
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Ciò significa che se, dopo l'istante , si fa una nuova determinazione dello stato, c'è una certa probabilità, data in prima approssimazione da , di
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Come applicazione, supponiamo che un'osservazione dello spin rispetto a una certa direzione n, di coseni , abbia dato il risultato + 1, e supponiamo
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cinetica è ed è quindi negativa. Ciò significa che l'elettrone ha una certa probabilità, che può essere assai notevole, di superare il gradino
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Consideriamo ora uno stato generico, anche non stazionario, rappresentato da una certa . Se si ammette (come nel caso di due particelle) che
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Infine, aggiungeremo che gli atomi della seconda colorina del sistema periodico, o alcalino-terrosi, presentano pure una certa analogia con l'atomo
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ricavava questa come conseguenza di un postulato assai più conforme alle nostre abitudini mentali: cioè che una certa funzione fosse dappertutto finita
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