abbondantissime colture. La moltiplicazione avviene per scissione: ogni batterio, raggiunta rapidamente una certa dimensione, si spezza in due, e, come il
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risulta quindi una certa curva di variabilità, d’una certa ampiezza.
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intermedi fra quelli dei genitori e manifestino anche una certa apparente costanza nelle generazioni successive. Si può spiegare anche la riuscita della
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o in modo analogo, i quali dimostrano che la rottura è avvenuta in due punti. Vi è stata cioè una certa quantità di doppi scambi.
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quali hanno bensì una certa costanza di forma, ma che si disciolgono e si ricostituiscono poi a spese di materiali diversi, come i cristalli di una
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unione di due patrimoni ereditarî leggermente diversi, ciò che certamente determina una certa variabilità dei risultati.
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cromosomi omologhi. Il Seiler, per esempio, incrociò due razze di una farfalla Phragmatobia fuliginosa, una delle quali aveva i cromosomi di una certa
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coppia di cromosomi siano localizzati i geni di un gruppo. Con una certa frequenza avviene la perdita di uno dei due cromosomi IV (quelli piccoli
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La rottura dei cromosomi (che si ottiene con una certa frequenza con l’azione dei raggi X) fra due loci noti permette di situare i loci dall’una e
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distribuiti con una certa uniformità, e non vi sono ampie zone meno colorabili. Si credette che l’eterocromatina si separasse nei cromosomi salivari e andasse
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studiato con una certa estensione, sia dal punto di vista citologico, che da quello genetico, e, benché molti punti rimangano ancora oscuri e molte
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mezzi d’indagine, bensì l'espressione di uno stato di cose realmente esistente in natura: una certa plasticità e indeterminatezza, dei confini fra le
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che manca anche una certa uniformità di criterî, e che le specie distinte, per esempio, da un entomologo o da un ornitologo non siano affatto
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Una classe di anomalie che si riscontra con una certa frequenza è la presenza di ibridi di un sol sesso, mentre l’altro è rarissimo, o mancante
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bruco scuro, v’è una certa differenza sia nella F1 che nella F2, a seconda che la madre appartiene all’una o all’altra razza: predominano, anche qui
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s’incontrano a caso, v’è una certa probabilità che si formino combinazioni diverse da quelle originarie, che si verifichino cioè dei riassettamenti
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di esperimenti che non è possibile analizzare senza entrare in particolari troppo minuti, che richiedono una certa conoscenza della fisica, questi
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dalla temperatura esterna. Esse, quando siano di una certa entità, cioè superino di molto il valore medio, possono essere sufficienti perché gli
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Riassumendo: esistono delle variazioni spontanee, che si producono con una certa frequenza negli animali e nelle piante, in natura come allo stato
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una certa affinità reciproca. Ma le razze tetraploidi, che hanno gameti diploidi, possono dar luogo a ibridi fecondi, perché i cromosomi affini si
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maschio o femmina, è una certa relazione quantitativa, o d’intensità, fra i fattori M e F, che si trovano in ciascun individuo.
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cui velocità si può supporre proporzionale alla loro valenza e si può rappresentare con una certa curva. In condizioni normali, cioè quando il valore M
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, come nella gallina. Gli ornamenti del capo sono stimolati in certa misura dagli ormoni femminili, molto più da quelli maschili. La voce pure risente
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forme. Comincia, in genere, con un processo che può variare di molto nei suoi particolari, ma che offre una certa uniformità generale in tutti gli animali
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blastomeri. E, in particolare in questo caso, si può concludere che vi sono differenze qualitative del citoplasma disposte con una certa gradazione
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formazione di una certa sostanza, che circola nel corpo della larva, e che manifesta la sua azione durante il periodo ninfale (Fig. 120).
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fenotipicamente in tutti gli individui, oppure soltanto in una certa percentuale. Questa diversa probabilità di manifestazione è chiamata dal Timoféeff
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gli oppositori, prove indiziali, nessuno è testimonianza certa. Ma sono tutte prove indiziali convergenti verso un’unica dimostrazione, e poiché è
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certa percentuale di mutazioni, e queste possono costituire la base su cui lavorano i fattori di evoluzione.
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fecondarsi. Ma è anche vero che un individuo eterozigote per una certa mutazione, reincrociandosi con un omozigote, la trasmette a metà dei suoi
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fornisce alla specie una variabilità bruta, che può essere indirizzata verso una certa direzione della selezione. Se una specie è distribuita in
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Tuttavia varî fatti desunti dalla paleontologia sembrano difficilmente spiegabili senza ammettere che le mutazioni siano indirizzate verso una certa
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specie. Se cioè le mutazioni A —>a avvengono con una certa frequenza u, e le mutazioni inverse a —> A con frequenza v, il rapporto q : (1 - q) cambia e
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sforzi sul problema dell’origine della specie. Tuttavia alcuni fatti come la probabile presenza di mutazioni progressive verso una certa direzione
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questo riguardo, come gli altri animali finora studiati, cioè che nel suo plasma germinale insorgano continuamente, con una certa frequenza, delle
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vita. Immaginiamo che la statura elevata rappresenti un vantaggio, per una certa specie, nei confronti della statura più bassa. Non è difficile
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.) e vide che ogni linea pura presentava, per ogni carattere, una distribuzione secondo una curva caratteristica, intorno ad una certa media. Praticata
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stabiliti, e che serviranno per intendere quanto verrà esposto in seguito. Gli individui di una stessa specie, o razza, o varietà, manifestano una certa
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animali, e non solo sui vivipari, ma anche sugli ovipari, in cui la quantità di tuorlo immagazzinata nelle uova — che dipende in certa misura dall
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una volta inoculata una certa quantità, non mortale, di una sostanza venefica — ad esempio di tossine elaborate da certe specie di batterî — reagisce
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forma diversa, e spuntano anche fiori e frutti (Fig. 16). La formazione dei rami fruttiferi non avviene ad una certa età della pianta, bensì quando
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