sulle pieghe cerebrali dei primati.
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archencefali, ossia dei mammali con grandi emisferi cerebrali ricchi di circonvoluzioni e coprenti per intiero il cervelletto ed i lobi olfattori; ma la
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encefalica: gli emisferi cerebrali si prolungano anteriormente al di là de' lobi olfattori rudimentali, e posteriormente fino a coprir tutto il cervelletto
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cranio, gli emisferi cerebrali, separati fra di loro da un solco che si approfonda sino alla lamina trasversale di congiunzione, che è il così detto
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riconosciute agli emisferi cerebrali in complesso. È questa la parte dell'intera massa del cervello che presenterà nella serie animale le più grandi
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cerebrali.
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I due emisferi cerebrali sono, alla loro estremità anteriore o frontale, che s'avanza sui lobi olfattori, larghi ed arrotondati nell'uomo e nelle
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che se negli animali di piccola corporatura la capacità del cranio è rimasta relativamente grande, gli emisferi cerebrali potranno svilupparsi, senza
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Di pari passo con questi caratteri di superiorità cammina lo sviluppo delle circonvoluzioni cerebrali, le quali sono al massimo grado di
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cerebrali, in modo da formare quattro province bene distinte, ciascuna comprendente un certo numero di pieghe parallele fra loro, e discordanti da quelle
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Il principale risultato delle ingegnosissime ricerche di Gratiolet è questo: che la distribuzione delle pieghe o circonvoluzioni cerebrali segue, ne
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prolungamento posteriore delle cavità interne degli emisferi, ossia de' ventricoli cerebrali, in quella prominenza che gli anatomici chiamano piccolo
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