"Si ammette quasi universalmente che le cellule, le unità del corpo, si propaghino per divisione spontanea o prolificazione, conservando la stessa
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connessioni delle cellule nervose, e in parte dall’abitudine; oppure può avvenire che l’afflusso della forza nervosa sia, in apparenza, interrotto. Ne
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Il prof. Sachs (Lehrbuch der Botanik, 1870, s. 633) parlando delle cellule riproduttrici maschi e femmine, osserva, verhält sich die eine bei der
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proprio gusto, rifletterà che in ogni membro delle serie dei vertebrati le cellule nervose del cervello sono i germogli diretti di quelle possedute dal
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infine degenerazione grassa delle cellule nervose irritate.
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strati granulari, e colla presenza di cellule nervose nella sostanza bianca fa rimontare l'atavismo dei criminali fino ai carnivori, perfino agli uccelli.
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per i peli radicali nel loro interno, dove si moltiplicano finchè giungono nella regione corticale dalla radice, annidatisi nelle cellule del
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corrispondenti al quarto posteriore della saldatura presentano nella linea d'unione una striscia più chiara costituita infatti esclusivamente da cellule
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1° Strato molecolare; 2° Strato superficiale delle piccole cellule nervose, o strato granulare superficiale; 3° Strato delle piccole cellule
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Certamente gli strati non sono nettamente delimitati, e in tutti esistono parecchie specie di cellule; ma in ciascuno di essi si trova un gran numero
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un'immagine chiara delle cellule della corteccia, che spiccano in bleu su un fondo bianco o color di rosa, colle diramazioni principali dei prolungamenti
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. Invece nei casi di epilessia acquisita, di delinquenza d'occasione, di pazzia, lo strato granulare profondo è normale. Il tipo delle cellule nei rei
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Nel neonato esiste la stessa disposizione fondamentale, ma le cellule nervose non hanno ancora il loro aspetto caratteristico, specialmente nello
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volume). I globuli di grasso, liberati da particolari cellule della ghiandola mammaria, hanno un diametro di 2,5 millesimi di millimetro: sotto una
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” cellule. Bene, è venuto il momento di abbandonare questa illusione. Un organismo umano è formato da circa diecimila miliardi di cellule ma ospita
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che a sua volta comprende due strati, uno morto e uno vivo. In superficie c’è uno strato corneo di cellule morte, ordinate a scaglie sovrapposte l
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Nel 1999 si è scoperto che nel naso abbiamo una quantità rilevante di cellule staminali nervose, cioè cellule ancora “bambine” che possono essere
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finestra spettrale della luce, compresa tra l’infrarosso e l’ultravioletto, esercitano sulle cellule a cono e a bastoncello della retina. Quasi
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del tartufo addirittura 0,00000001 milligrammi. Due parti di vanilina su mille miliardi sono già in grado di stimolare le nostre cellule olfattive
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elettroni che possano essere eccitati dalla radiazione a più piccola lunghezza d’onda. Così l’energia, anziché scaricarsi sulle nostre cellule, viene
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il 1850, scoprì circa 15 mila cellule acustiche che portano su di sé un tappeto di ciglia rigide e sottili. Il tutto è immerso in un liquido simile a
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La struttura a cellule permette di sfruttare a fondo quel bene prezioso e limitato che è la banda radio disponibile. Questa è suddivisa in sette
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telefonico previsto. In città, dove si è in tanti a parlare contemporaneamente, le cellule misurano poche centinaia di metri; in aperta campagna si
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immunitarie e sul meccanismo di “morte programmata” (l’apoptosi) con cui le cellule, giunte al termine della loro parabola funzionale, optano per il suicidio
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Non solo il caldo, anche il freddo agisce sui tessuti biologici. Nella verdura appena raccolta, per un certo tempo le cellule continuano la loro
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insostituibile per le nostre cellule.
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mantengono l’equilibrio elettrolitico tra le cellule e il liquido che le circonda. Questo è il meccanismo chiamato pompa sodio-potassio: gli ioni
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lateralmente e ventralmente al nucleo principale e compreso tra la radice discendente del trigemello e l'oliva superiore. Le cellule del nucleo, a forma
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delle cellule del nucleo accessorio e il numero di fibre dell'abducente che si distribuiscono, dopo la biforcazione periferica del nervo, ai muscoli
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fortemente impregnato, fuoriescono dal nevrasse ventralmente. Le cellule di origine raggruppate in un nucleo in via di formazione, lateralmente al
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caratteri che permettano di riconoscerli dalle cellule indifferenti che le circondano.
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Disseminate tra questi nuclei si trovano molte cellule intensamente impregnate, di un volume maggiore delle precedenti, multipolari, interpretate da
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Procedendo medialmente si nota la radice discendente del V molto voluminosa e subito medialmente a questa le prime cellule del nucleo accessorio del
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. lo spostamento attivo delle cellule simpatiche in fase multipolare lungo le radici motrici midollari e lungo la radice del V nervo. Ma questi dati non
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È noto per le ricerche antecedenti che la forma delle cellule del nucleo accessorio del VI differisce sostanzialmente negli embrioni inoltrati da
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rispetto alle altre cellule del nucleo. Essi tendono a staccarsi dalla massa principale del nucleo, pur rimanendone in rapporto con la loro estremità
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Le cellule costituenti il nucleo principale del VI, hanno perduto verso la fine della 6a giornata, il loro orientamento longitudinale caratteristico
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presentano costituiti da un numero di cellule anche più numerose di quello ancora esiguo che costituisce il prima abbozzo del nucleo accessorio nella sue sede
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determinato dall'orientamento dei dentriti, ramificati in tutte le direzioni e brevi nelle cellule del nucleo principale, dopo il 6° giorno, mentre negli
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tragitto prima segnato dalle cellule migranti. Qui giunti i neuriti piegando ad angolo acuto si confondono con quelli del nucleo principale, ed
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quelle degli altri Autori. Si accentua sempre più la forma globosa e pluridentrica delle cellule del nucleo principale, il cui asse maggiore è
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In sezioni frontali di embrioni alla fine del 6° giorno, il nucleo accessorio del VI costituito da poche cellule non è ancora facilmente
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sensibili, e risulta come negli stadi precoci, costituito da una lunga colonna continua di piccole cellule pluridendritiche.
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, pur occupando ancora una zona molto estesa in senso longitudinale, non si presenta più costituita da elementi sparsi disordinatamente. Le cellule si
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Risulta dai dati esposti che il nucleo principale aumenta in altezza per l'incremento di volume delle singole cellule o per l'allontanarsi l'una
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e delle cellule fotoelettriche.
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circondato da cellule pigmentarie e coperto da una cute trasparente, ma ancora sfornito di lente e di corpo rifrangente la luce. Secondo Jourdain noi
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quattro occhi. Queste larve nascono in un'arnia, ed appena i fuchi escono in primavera dalle loro cellule, ed escono prima delle femmine, vi si
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PIGMENTO. Sostanza colorante prodotta generalmente nelle parti superficiali degli animali. Le cellule che la secernono chiamansi cellule pigmentarie.
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POLIZOARII. L’insieme delle cellule o nicchie dei Polizoi (briozoi), ad es. delle flustre.
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