aspetto, di principio e di connessione necessaria che la | causa | appare teorizzata da Aristotele nella Metafisica 1, dove |
Le due vie -
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delle quattro cause dal principio primo, dall’«o della | causa | prima, esibisce il passaggio della causa da fondamento |
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dall’«o della causa prima, esibisce il passaggio della | causa | da fondamento ontico a schema del pensiero logico, pur |
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logico, pur rimanendo in Aristotele stesso l’esigenza della | causa | unica e prima, come fondamento, nel motore immobile. Il |
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come fondamento, nel motore immobile. Il trapasso della | causa | a schema logico di un processo, è ancora più evidente nei |
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nei Secondi Analitici2, dove l’identificazione della | causa | col medio «attraverso cui si sviluppa una prova» fa |
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cui si sviluppa una prova» fa emergere già nella | causa | la categoria. Quando allora Leibniz per la prima volta |
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dell’ambivalenza originaria con cui era stata pensata la | causa | come principio e la causa come connessione: in definitiva |
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con cui era stata pensata la causa come principio e la | causa | come connessione: in definitiva su due piani diversi del |
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dove osserva che vi è differenza fra ratio e conseguenza, | causa | ed effetto. Il facile scambio fra la struttura logica del |
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uomini sono mortali e che Socrate, come uomo, è mortale, la | causa | della mortalità di Socrate non sta certo nella premessa |
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a individuare nell’illuminazione che segue un rapporto di | causa | ed effetto: ma, la causa, quale è, la persona o |
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rimane la stessa, anche in questo secondo caso, ma la | causa | della non accensione (come la causa dell’accensione, nel |
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secondo caso, ma la causa della non accensione (come la | causa | dell’accensione, nel primo caso) è l’interruttore. La |
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La distinzione così abbozzata fra responsabile e | causa | non fa altro quindi che reinsenrsi nelle quattro cause |
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la ratio, dell’illuminazione, ma non la causa, perché la | causa | è la corrente elettrica. |
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al principio di identità, è l’impossibiltà di definire la | causa | con se stessa, senza l’effetto. Si può dire, non c’è |
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c’è effetto senza causa, ma sarebbe insensato dire non c’è | causa | senza effetto, perché senza effetto non c’è causa. «La |
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senza effetto, perché senza effetto non c’è causa. «La | causa | è causa solo in quanto produce un effetto e la causa non è |
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effetto, perché senza effetto non c’è causa. «La causa è | causa | solo in quanto produce un effetto e la causa non è altro |
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«La causa è causa solo in quanto produce un effetto e la | causa | non è altro che questa determinazione di avere un effetto», |
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effetto», scrisse appunto Hegel 16, fino ad identificare la | causa | con l’effetto, sviluppando cioè — con un passaggio |
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nel soggetto. L’impossibilità di separare nel pensiero la | causa | dall’effetto dà la riprova che causa ed effetto sono |
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nel pensiero la causa dall’effetto dà la riprova che | causa | ed effetto sono momenti dell'iter del pensiero che pensa il |
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che tentava Hegel asserendo «l’identità con sé della | causa | nel suo effetto». |
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Infatti l’equiparazione esplicita della ratio alla | causa | è in un altro passo di Leibniz6: «ea ratio debet esse in |
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«ea ratio debet esse in aliquo Ente reali seu causa»; una | causa | prima deve esistere e, come ratio o causa ultima (suprema), |
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seu causa»; una causa prima deve esistere e, come ratio o | causa | ultima (suprema), Leibniz conclude: «et [cioè illud Ens |
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uno vocabulo solet appella «Deus». Ecco dunque la | causa | trasmigrata addirittura dal piano ontico a quello |
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degli accadimenti alla possibilità di previsione umana, la | causa | si presentò, ai fisici come agli eleatici, con |
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ai fisici come agli eleatici, con un’ambivalenza di | causa | e di principio, che conserverà, nella storia della |
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a Kant, compreso Leibniz cioè, che pure dal concetto di | causa | passò a formulare per primo il principio di causalità. Tale |
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principio di causalità. Tale ambivalenza della causa, come | causa | e come principio, rispecchia il fatto che la causa è stata |
Le due vie -
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come causa e come principio, rispecchia il fatto che la | causa | è stata pensata al contempo, e proprio fin dagli esordi, |
Le due vie -
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posteriore a quegli esordi. Ma il trapasso da principio a | causa | e viceversa si produceva in modo quasi inavvertito, e se, |
Le due vie -
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fasi di un determinato processo naturale, era ovvio che la | causa | venisse a configurarsi come uno schema sintetico, che il |
Le due vie -
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Appunto in | causa | delle mie corone. Amor di studio non fe’mai ricco nessuno. |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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cade in terra per la strada, potrò restare in dubbio sulla | causa | di quella caduta — disattenzione, malore — ma questa |
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| causa | della supremazia dell'arte bolognese? fu la cultura |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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logico, se la forma è effetto non può essere causa; la | causa | o la generatrice della forma è qualcosa che non è ancora |
Da Bramante a Canova -
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storiche e scientifiche per poter parlare con cognizione di | causa | di ceramica non più da «amatori » ma da conoscitori. |
Manifesti, scritti, interviste -
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aduna, compone i mezzi fisici che la costituiranno, una | causa | va riconosciuta: ma, al momento che l’opera è compiuta in |
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è compiuta in ciò per cui è opera d’arte, l’opera assurge a | causa | sui (cfr. cap. II). E se ciò è implicito nel riconoscimento |
Le due vie -
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di ragione al principio di causalità, ed eccepisce che ogni | causa | (Ursache) è senza dubbio una specie di fondamento (Grund, |
Le due vie -
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un effetto. Ratio e conseguenza non sono la stessa cosa che | causa | ed effetto («Grund und Folge sind nicht das gleiche wie |
Le due vie -
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di causalità, che nella sua connessione necessaria di | causa | ed effetto (per cui presume lo svolgimento nel tempo) |
Le due vie -
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soltanto a | causa | del fallimento dell’effetto idealo Borromini cerca di |
Da Bramante a Canova -
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perfezione deve essere stata una | causa | del poco entusiasmo di certuni per codesta opera; giacché |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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chiaro riferimento allo sfiorire della bellezza, spesso | causa | della vanità femminile. Ella poi è rappresentata al di là |
Leggere un'opera d'arte -
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contrassegnare anche questo secondo nesso come un nesso di | causa | ed effetto, dovremmo contrassegnare come effetto |
Le due vie -
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che l’intenzionalità è volta a far luce, e della luce la | causa | è la corrente elettrica. Pertanto la configurazione causale |
Le due vie -
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guasto. Ma noi sappiamo che non si può caratterizzare la | causa | senza l’effetto, e pertanto l’intenzionalità non può essere |
Le due vie -
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e pertanto l’intenzionalità non può essere configurata come | causa | proprio perché sussiste anche senza alcun seguito. Ciò che |
Le due vie -
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delle prime facoltà chiamata in | causa | è quella linguistica; con essa si cerca di raggiungere |
Pop art -
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polemica attorno agli universali che l’americano rimette in | causa | a colpi di utensili familiari, egli prende con risolutezza |
Pop art -
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bello incorporeo e del conflitto cli spirito e materia, la | causa | del non-finito è il pensiero della morte come dimensione |
Da Bramante a Canova -
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rimangono qui, nel mondo, ma hanno in un «di là» la loro | causa | e il loro fine. L’opera eternamente incompiuta (ma anche |
Da Bramante a Canova -
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Con ciò si statuisce un’identità, e quindi la ratio come | causa | risulta implicita nell’ente, sia considerato come ente sia |
Le due vie -
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riconferma alla mia ipotesi che la | causa | principale del temperamento portato al caravaggismo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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su basi certe e non supposite, la correlazione effettiva di | causa | ed effetto, si può avere solo dove vi sono delle quantità |
Le due vie -
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il cui agire e patire interessa tutta la polis e può essere | causa | di felicità o di dolore per tutti; le persone della |
L'Europa delle capitali -
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analisi circa l’insorgere e il configurarsi del concetto di | causa | chiariscono ormai che nella causa, e nel principio di |
Le due vie -
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della sua arte». Utrillo, attraverso i suoi legali fece | causa | a quegli impertinenti necrofori, e, naturalmente, i giudici |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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nel quadro dei valori europei del medesimo momento, a | causa | della posizione tradizionalmente subalterna dell’arte |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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quanto poterono senza però rinnovarsi in radice, a | causa | del loro insopprimibile naturalismo (i De Nittis, i |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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dal gatto che appare sullo sfondo, intento a fuggire a | causa | della improvvisa e misteriosa presenza (figura 15); il |
Leggere un'opera d'arte -
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da sempre la presenza di artisti nella giuria e fu a | causa | di un commento dispregiativo di Henri Matisse, giudice di |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
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si tratti soltanto della diva pigrizia italiana. E quale la | causa | che in San Giorgio al Palazzo si citi Luini e non il |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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essere questa la caratteristica saliente del moderno —, a | causa | dei processi sempre più serrati di massificazione e di |
Pop art -
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Forza fatta maggiore dalla Religione. L'imperatore Eraclio, | causa | in religione di lacrimevoli dissidi ma che non sdegnò |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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pittoriche, diviene, illuminato dall'intelligenza, una | causa | magnifica di discoperta storica. Le punte di Morelli, di |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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si protende con stento, dolorosamente nell’attesa di una | causa | di sofferenza, di passione; ma rimarrà sospesa in |
L'Europa delle capitali -
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di passione; ma rimarrà sospesa in quell’ansia, perchè la | causa | del patire è interna e non si conosce. Tutto vibra nella |
L'Europa delle capitali -
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esercito assiro di entrare a Gerusalemme. Quando, a | causa | della lunga durata dell’assedio, la città stava per |
Leggere un'opera d'arte -
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stesso effetto. È qualche cosa di misterioso, e proprio a | causa | di questo mistero sono portato a rinnovare questa |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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si presenta per alcuni lati piuttosto facile a trattarsi a | causa | della sua infinita varietà, e delle tante risorse che in se |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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futuristi furono di gran lunga più dinamici dei cubisti a | causa | della loro scarsa consapevolezza formale. Non capirono mai |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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un ciclo di affreschi che andò distrutto nel Cinquecento a | causa | di un incendio, e infine a Roma, dove si recò, chiamato dal |
La storia dell'arte -
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realtà, che, come si è detti, è atto di connotazione, è la | causa | del segno negativo con cui viene pensata la fotografia e il |
Le due vie -
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che erano presenti in qualità di invitati, forse a | causa | del troppo vino, cominciarono a comportarsi selvaggiamente |
Leggere un'opera d'arte -
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dall’esperienza, a cui doveva chiedersi solo la | causa | specifica di un determinato evento. Perciò, secondo certi |
Le due vie -
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possibilità di verifica sperimentale, l’asserito nesso di | causa | ed effetto risulterebbe un’asserzione arbitraria o al più |
Le due vie -
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del vino, alimenti facili da trasportare, che sono forse la | causa | primaria della infinita capacità di movimento dei suoi |
L'arte di guardare l'arte -
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T., «la mistica cristiana e la pittura» sono relative come | causa | ed effetto, e in base a questo pre-concetto segue una lunga |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Federico Borromeo ne figura 12, figura 13 sposa la | causa | che reputa in linea con la sua politica pastorale e con |
L'arte di guardare l'arte -
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