Padreterno palleggiava un testone coi capelli neri, arruffati, ricinto da una sgualcita corona di carta dorata. "Mi fa male!" gridò Eugenia
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le signore." Nella via male illuminata con tutto il gran sfoggio di lanterne di carta, la folla si pigiava variopinta, e rumoreggiava in attesa della
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nell'uscire sul pianerottolo e passarvi le ore pomeridiane baloccandomi, solo solo, con pezzetti di legno, trucioli, fram- menti di carta colorata
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attirava Patrizio col pretesto di farsi spiegare una vecchia carta geografica, o una grande incisione rimasta, chi sa come, ancora intatta alla parete
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, col pretesto di un oggetto da ricercare nella cassetta del tavolino e che non trovava. "Che cerchi?" "Cerco un appunto, un pezzettino di carta così
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ammirare la sala di Margherita, di cui aveva sentito dir mirabilia, - una vasta stanza tappezzata di carta rossa, con seggioloni del secolo scorso e
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voce era cupa, cavernosa. «Avete qualche carta?» «Cosa?» «Qualche carta», spiegò zia Grathia. «Sì, la fede di nascita?» «Sì, la fede di nascita», ella
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arredato con un solo tavolino rotondo e mezza dozzina di sedie di Vienna. La fida Ermenegilda, uno studentino dal viso tinto con carta rossa, indossava un
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che egli voleva mandare a Margherita era già copiato a stampatello, su un foglio di carta rosea rigata traversalmente di viola: eccone la traduzione
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indescrivibile imitava il miagolar del gatto o il canto del gallo. Allora le grida e i fischi raddoppiavano; venivano lanciate pallottole di carta
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