Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: carlino

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picchiare all’uscio di strada, e dopo un momento, ecco  Carlino  slanciarsi tutto festevole in mezzo alla sala.
processo di Battista  Carlino  davanti alle nostre Assise, l'avv. Bardanzellu di parte
avv. Della Monica e G. Druetti. La Corte ha ritenuto il  Carlino  colpevole di falsa testimonianza semplice esclusa pertanto
donne de Gaeta Che ffileno la séta La séta e la bbambace.  Carlino  me piace, Che fa ccantà li galli; Li galli e le galline Co’
monéta, Le donne so’ dde séta; L’ommini so’ dde stoppa A  Carlino  una mm... in bocca!". O anche: "Séta, sétòla, Carlino che
A Carlino una mm... in bocca!". O anche: "Séta, sétòla,  Carlino  che vva a scóla Papà je compra la sediòla, Mamma el
suoi interessi. — In fatti d’allora in poi gl’interessi di  Carlino  furono un fucile e un cane da caccia, un focoso cavallo
dalla catena che da Matteo Rosselli, per Vignali conduce a  Carlino  Dolci, il quale smalterà alla meglio di colore il buon
Borromeo che adora la Trinità compiuto per i frati di San  Carlino  tra il 1611 e il giugno 1612 5[figura 56; tavola IX]. Qui
contrasti in famiglia fu deciso il gran distacco per mandar  Carlino  a proseguire gli studii in una grande città, e siccome
la buona madre proruppe: oh se ci fosse stato il nostro  Carlino  cui i cappelletti piacevano tanto!
Memling." "bene, parla di Memling. - No, prima dimmi se  Carlino  ti ha fatto dichiarazioni." La signorina rise. "Sì, mi ha
cruccio e di riso. "Intanto" disse la signorina "il signor  Carlino  mi piace per vedere Memling, per suonare a quattro mani
nascondendo quanto poteva la sua insanabile piaga;  Carlino  cercando, nelle ore mistiche, a Sils Maria e nei dintorni,
riva al breve specchio d'acqua che chiamano Lac d'amour .  Carlino  si era innamorato di Bruges e particolarmente del Lac
la voce di Carlino. "Adesso no" rispose Noemi. "Stasera."  Carlino  entrò, fasciato il collo di seta bianca, brontolando contro
di parlar dell'amore. Lui, parlarne, che non lo intendeva!  Carlino  la ringraziò. Stava appunto per innamorarsi di lei, ne
à jamais . I due si scambiarono altre impertinenze e  Carlino  fu tanto brioso malgrado le tonsille infette, che la
"A Bruges? Perché?" "Perché io sono il suo Papa" rispose  Carlino  "e lo mando dove voglio. Perché a Bruges c'è un silenzio di
le labbra e arricciò il naso. "Che sciocchezza!" diss'ella.  Carlino  proseguì dicendo che non sapeva ancora come, ma che
come mai? allora non era lei! Un'eretica? Confessarsi?  Carlino  si strinse nelle spalle. Dramma di follia più, dramma di
antica nel contatto di quella semplice e sicura di lei. Qui  Carlino  aperse una parentesi nel suo racconto per confessare che
cuor suo non aveva approvato la conversione della sorella.  Carlino  tirò avanti. Una influenza mistica del sesso conduce il
pasticcio!" fece Noemi con il solito atto delle labbra. E  Carlino  tirò imperterrito avanti. Il fine, il nuovo, lo squisito
"Cosa ti viene in mente? Un vecchio di ottant'anni?"  Carlino  guardò in aria come per dire a qualche invisibile amico
per il quale la donna si distingue dalla femmina.  Carlino  si sentiva in mente delle cose divine a dire su questo
tutto ciò? Né Noemi né Jeanne sapevano immaginarlo. Eh già,  Carlino  lo aveva ben detto fino dal principio, il fico e l'ape che
"Lei e il Suo pastore andranno in Algol." Noemi rise, e  Carlino  si appellò a Jeanne. Quale stella preferiva? Jeanne non
preferiva? Jeanne non sapeva, non aveva fatto attenzione.  Carlino  ne fu irritatissimo, parve volerla rimproverare non tanto
e dell'eroe per Bruges, al chiaro di luna. "bene" fece  Carlino  "siccome stasera c'è luna, io ho bisogno di passeggiare
ma la stessa Jeanne la pregò di rimanere. Rimase per dire a  Carlino  ch'egli era indegno di una simile sorella. Carlino andò a
dire a Carlino ch'egli era indegno di una simile sorella.  Carlino  andò a pescare nel portamusica un fascicolo di Bach
testa. "E il prete di novant'anni ho proprio a esser io?"  Carlino  si arrabbiò perché Noemi rideva e non teneva tesa a dovere
molto." "Presente Lei?" fece Noemi. "Com'è possibile?"  Carlino  le spiegò che non si sarebbe accompagnato a loro, che le
du Rosaire a vedere i cigni." Si avviarono verso Notre Dame  Carlino  dietro le Signore, a venti passi. In principio fu un
del tuo frate." "Ah, il frate, sì!" rispose Noemi e gridò a  Carlino  che l'avrebbero accontentato ma che stesse più lontano. Dal
parlando sempre, nell'acqua nera; tanto a lungo che  Carlino  ebbe tempo di riempire tre o quattro pagine del suo
dopo la morte ... A questo punto della narrazione di Noemi,  Carlino  domandò se dovesse piantare lì tre tabernacoli per passarvi
di ritornare a casa. La sua voce era veramente alterata ma  Carlino  non poteva credere che avesse paura. Paura di che? Non
di Santa Gunhild, sorella di re Harold. Ogni volta che  Carlino  si era avventurato la notte per i quartieri più deserti di
sinistro. "Bel modo" fece Noemi "di rassicurare la gente!"  Carlino  si strinse nelle spalle e dichiarò che l'incontro era stato
il braccio di Noemi. Attraversarono la piazza in silenzio.  Carlino  le mise per una via a sinistra, pure deserta ma tutta
si sia presa tutta questa briga." Noemi non rispose.  Carlino  diede l'ordine di rimettersi in cammino. S'incamminarono e
Cosa pensi?" Benché ambedue, ora, tacessero, non udirono  Carlino  che gridava di piegare a sinistra. Egli sopraggiunse
alla sua volta. "Aspettiamo di essere a casa" diss'ella.  Carlino  gridò: "Fermatevi sotto gli alberi!" Ma Jeanne si fermò
dimmelo subito; hai raccontato qualche cosa a tua sorella?"  Carlino  gridò che potevano fermarsi anche lì, ma che simulassero un
di condurle sua sorella. Adesso penserebbe lei a persuadere  Carlino  di partire immediatamente. Noemi si mostrò spaventata. Suo
Bruges meglio di Lei. E Lei stia cento passi indietro."  Carlino  non seppe replicare che "oh oh! - oh oh! - oh oh!" e la D'
le domandò, fra un singhiozzo soffocato e l'altro, se  Carlino  sapesse. Oh no, ma che direbbe adesso? "Qui non può vedere"
il passo, desiderosa ella pure di arrivare a casa. Quando  Carlino  si avvide che le Signore andavano diritte alla villetta
Noemi voleva ribellarsi, ma Jeanne, trepidante che  Carlino  venisse a scoprire qualche cosa, la pregò di cedere. "Sul
qualche cosa, la pregò di cedere. "Sul ponte" gridò  Carlino  "fermatevi due minuti!" Si appoggiarono alla sbarra,
dietro le nuvole. "Questa illunità è Divina per me" disse  Carlino  "Ma ora io darei metà della mia gloria futura perché nelle
"Ma non c'erano" interruppe Noemi. "Non importa" riprese  Carlino  "voi guardavate i cigni illuminati dalla luna." "Ma la luna
delle ventiquattro campane. "Non è esatto" mormorò Noemi.  Carlino  fu per dirle: stupida! "Il prete" proseguì "paragona
di nozze. "Come?" esclamò Noemi "Era un ballo di nozze?"  Carlino  strinse, scrollò i pugni, soffiando dall'impazienza; e
amore fra l'una e l'altro." "Misericordia!" mormorò Noemi.  Carlino  si era tanto riscaldato che non la udì. "Pare al vecchio"
cacciata?" Così dicendo, Jeanne prese il braccio di Noemi.  Carlino  pregò che facessero il giro del Lac d'amour . Chi sa, forse
ci venisse nessuna stella, né grande né piccola? A questo,  Carlino  trovò subito rimedio. La stella ci sarà. Potrà essere
Bonvicino hanno fatto eseguire da un geologo albese (dottor  Carlino  Belloni) sono emersi gravi motivi di preoccupazione e,
camera di  Carlino  le finestre erano spalancate, tutte e due; e dalle ampie
e un tutto insieme così cambiato, così diverso dal  Carlino  solito, che in famiglia ne restarono tutti impressionati.
di tanti nuovi ai quali bisognava trovare un posto,  Carlino  non ricordava piú la sfuriata paterna. Rideva, appoggiato
dicendo no, no, due o tre volte di seguito. - Si vede.  Carlino  non disse altro; andò a mettersi alla finestra, cacciando
- Io non le so stirare cosí. - Pur troppo - soggiunse  Carlino  senza voltarsi. - Qui però manca un bottone, e i colletti
un ritrattino; una fotografia di donna. - Che è questo?  Carlino  la prese vivamente dalle mani della sorella. - Non è niente
a voce bassa, pregante. - Curiosa. - Via, fammelo vedere.  Carlino  lo guardava, lui, tenendolo chiuso fra le due palme delle
di rispondere altro. Si sentiva avvilita, malcontenta che  Carlino  potesse sospettarla invidiosa di una donna piú bella di
di cotillon. - Una figura di cotillon? - Non capisci? - No.  Carlino  scosse il capo con aria compassionevole. - Il cotillon è un
grosso: ma al momento, lì per lì, non credette di far male.  Carlino  soggiunse: - Avessi veduto la marchesina Varisi ... - Come?
- E tu non hai ballato mai? - Mai. Il silenzio si rifece.  Carlino  continuava a dondolare la sedia, col pensiero lontano,
inconsciamente, all'intimità dell'uomo. La freddezza di  Carlino  la feriva in una fibra che, per essere inavvertita, non era
Roma io vidi entrare la Chiesa con tutto il Convento di S.  Carlino  alle Quattro-Fontane in Roma istessa. Ciò vidi in un
un abito, non si poteva differire la stagnatura del rame. E  Carlino  costava tanto! ... Tuttavia, che fare? L'unico maschio, era
di Carlino, il sigaro di Carlino, le ghette bianche che  Carlino  portava imitando gli eleganti di Parma, si trovavano in
gli eleganti di Parma, si trovavano in ogni luogo; e poi  Carlino  andava a caccia; il suo fucile, ritto nell'angolo della
anche l'Ida doveva frenarsi, perché i due esami che  Carlino  avrebbe ripetuti in ottobre, erano la piú importante
col suo precedente, il dominio assoluto del sesso forte.  Carlino  trovava il terreno preparato, nessuna resistenza, nessuna
io non la conosco. Verso le sei del pomeriggio, intanto che  Carlino  si calcava il cappello in testa, fu bussato alla porta di
Orlandi, pazzo di gioventù e d'allegria, trascinava  Carlino  ai giuochi i piú arrischiati. Saltarono fossi, ruppero
dimissioni del gruppo socialista parlamentare, il Resto del  Carlino  ammonisse il Bentini, socialista, caduto contro l'on.
le maniche, e fin da questa mattina lavorano sull'argine.  Carlino  è in casa, non è vero? - Oh! sí. Voleva andare anche lui
Tre ragazze le ha già, una piú, una meno ... così il suo  Carlino  non va soldato. Il silenzio si rifece, grave, tormentoso;
ch'egli potesse leggerle sul volto il suo segreto. Ma  Carlino  non si occupava che della piena. Avrebbe voluto trovarsi
la prese per un braccio, e la pose fuori della camera.  Carlino  venne incontro a sua sorella, gridando: - C'è qui il babbo.
tutta pallida: - Ci è nata una sorellina. - Ah! sì? - fece  Carlino  - lo sapevo che doveva nascere. E scese le scale di corsa,
Scott, i Rimedi sicuri contro ogni specie di insetti ma  Carlino  non vedeva che quei primi, augusti, seri, che contenevano,
allora sconosciuto. Egli era persuasissimo che, obbligando  Carlino  a studiare, Carlino avrebbe studiato; che, obbligandolo a
Egli era persuasissimo che, obbligando Carlino a studiare,  Carlino  avrebbe studiato; che, obbligandolo a capire, avrebbe
lunga dei pioppi. Dirimpetto allo studiolo nel quale  Carlino  compiva il suo tirocinio forzato di genio in erba,
anni, trovandosi sollevata da un incubo, sorrideva.  Carlino  faceva delle irruzioni tempestose, spaventando sua madre,
piazza a leggere i giornali, lo schiamazzo ricominciava fra  Carlino  e le gemelle, aiutato dai vagiti lamentosi della poppante,
cui le due gemelle acquistarono una puppattola nuova, che  Carlino  si incaricò subito di rompere, sotto pretesto di
dell’ellissi orientata sull’asse longitudinale che, in S.  Carlino  alle Quattro Fontane, dà luogo a una contrazione di spazio
di parlare era passata. Vennero a casa le gemelle e  Carlino  insieme. - Mi hai portato l'usignolo? Teresina dovette
Teresina guardò, attraverso il grembiale, e vedendo  Carlino  che si precipitava sul biglietto, balbettò: - Almeno
di perdere così l'unica memoria che le restava del ballo.  Carlino  lesse forte, declamando con accento burlesco: "Ricorda,
con una compagnia di canto discreta. Si dava il Rigoletto  Carlino  che vi era andato una volta, in loggione, dove si pagavano
l'aria di Gilda, Tutte le feste al tempio Voleva che  Carlino  le spiegasse chi era Rigoletto, e chi il giovane che sua
e chi il giovane che sua figlia incontrava al tempio.  Carlino  dava qualche particolare, brusco, grossolano; descriveva la
infine, chè gli dolevano le scarpe. — Sta a vedere che  Carlino  ci fa sbagliare la strada! L'altro, invece, no. Il tramvai
— Taci ! — Ajuto, all'assassino! — Sta zitta, ti dico !  Carlino  l'afferrò alla gola. — Ah! vuoi rovinarci tutti, maledetta
che non si era mosso, torvo, senza dire una parola, e  Carlino  balbettò : — Tutti e tre, veh! Siamo stati tutti e tre!.. O
cadavere pareva di piombo. Poi nella fossa non c'entrava.  Carlino  gli recise il capo, col coltelluccio che per caso aveva il
Ciascuno aveva la sua idea, ma è stata approvata quella di  Carlino  Pezzi. Carlo Pezzi, che è quel ragazzo che ha la specialità
a cchi a cchi? A Ccarlino che sta a ssentì". Io ho scritto  Carlino  perchè così ha nome l’ultimo dei miei figliuoli; ma il nome
Jeanne era nel suo salotto, attiguo alla camera di  Carlino  che vi stava accompagnando al piano il violoncello di
adesso, che fosse a fare. La musica tacque, si udirono  Carlino  e Chieco discorrere. Di Leynì, che abitava un quartierino
dette. Oh, pensò Jeanne, se adesso Chieco uscisse, se  Carlino  chiamasse e non fosse più possibile di parlarsi! Perché
ora dopo, verso le dieci, Jeanne stava leggendo il Figaro a  Carlino  sprofondato in una poltrona con le gambe avvolte in una
fede." Jeanne non rispose ed ella partì. Jeanne ritornò da  Carlino  per la lettura e Carlino l'accolse aspramente. Le dichiarò
ed ella partì. Jeanne ritornò da Carlino per la lettura e  Carlino  l'accolse aspramente. Le dichiarò che ne aveva abbastanza
che era una follia e che non sarebbe partita. Allora  Carlino  diede in escandescenze, le afferrò i polsi, la scosse a
a ricordo di un diritto e non per il proposito di usarne.  Carlino  intese invece che proprio volesse usarne come a lui non
sopra e ai lati. Le parole di Noemi, le parole di  Carlino  le straziavano l'anima con opposta violenza. Anche verso il
se l'amava ancora, dove era, che faceva, tutto tutto. E  Carlino  era a Parma! Si morse le mani dal dispetto; almeno glie lo
Ma se la storiella del ritratto non fosse vera? Se  Carlino  avesse affibbiata all'amico quella innamorata, così per
di Natale venne Carlo a passare le feste in famiglia.  Carlino  aveva veduto Orlandi, gli aveva stretta la mano, qualche
di feltro grigio, si metteva i guanti ai piedi della scala.  Carlino  zufolava sotto il portico. - Senti Carlino. - ? - Ti
davanti, Teresina dietro colla mamma. Sulla piazzetta  Carlino  le aspettava, ma insieme a Carlino c'era Orlandi. Teresina
mamma. Sulla piazzetta Carlino le aspettava, ma insieme a  Carlino  c'era Orlandi. Teresina non voleva credere a' suoi occhi;
della laurea, e che non riuscirebbe mai a nulla di buono.  Carlino  difese l'amico. Assicurò sopra tutto che Orlandi metteva
egli e tutti di casa avevano fatto grandissimi sacrifici.  Carlino  non era riuscito quell'uomo eminente che il padre aveva
temendo di essere una cattiva sorella - se, non essendovi  Carlino  da mantenere agli studi, il ricevitore le avrebbe assegnata
veggenti, perché egli solo debba essere la vittima. Quando  Carlino  partì, accompagnato dai voti e dalle speranze d'ognuno,
continui così" esclamò  Carlino  udendo sua sorella ordinare alla cameriera cappello,
così gravi che la cameriera si sgomentò. Costei non svegliò  Carlino  perché Jeanne trovò la forza di vietarglielo imperiosamente
dirlo alla signora. Il medico pure si sgomentò. Venendo per  Carlino  l'aveva conosciuta nervosa; però non gli era mai accaduto
e della sua voce. Domandò subito di Carlino, ansiosamente.  Carlino  dormiva, non aveva udito nulla, non sapeva nulla. Ella
e il suo dovere quotidiano era di preparare la medicina per  Carlino  alle quattro e mezza.
in sala la signora tutta manierosa: Scusi sa, professore,  Carlino  era impiccialo... Dio mio! esclamò ad un tratto guardando
tutta piena di carte bollate. La libreria, alla quale  Carlino  aveva finito di rompere i pochi vetri intatti, non mostrava
Intanto registrerò qui due notizie importanti. Prima: oggi  Carlino  Pezzi, mentre il Direttore e la Direttrice erano a pranzo,
l'ultimo. È stato un grande sacrificio che ho fatto a  Carlino  di ritornare a Vena dopo tre anni. Gli ho sempre voluto
Pare che in agosto viaggeremo. Almeno così dice ora  Carlino  che poi cambia facilmente assai. Mi piacerebbe vedere l'
aveva pienamente ragione, perché i due buchi fatti da  Carlino  Pezzi negli occhi del ritratto, sul fondo nero dello
da me nella tela e piantai gli occhi nei buchi fatti da  Carlino  Pezzi e incominciai a roteare le pupille a destra e a
ne' suoi rapporti col fratello. Aspettava le visite di  Carlino  con ansia grandissima, per avere notizie di Orlandi, per
acredine le restava nel sangue. In una di queste occasioni,  Carlino  le disse: - Come sei selvaggia! Se fai sempre così non
E Teresina intanto pensava che dacché avevano mandato  Carlino  a Parma, per via del liceo, e tutti i mesi bisognava pagare
Bernini seguito al progetto di romanzo, avevano persuaso  Carlino  ad accontentare la signora Albacina più presto che non
trasparire la commozione propria, gliel'aveva taciuto.  Carlino  l'accolse male. Il medico, che gli aveva trovato il polso
si offerse mansuetamente per la solita lettura serale.  Carlino  le dichiarò netto di non volerne sapere, pretese di sentire
egli si attardava, s'inteneriva dicendosi che alleverebbe  Carlino  meglio assai che la troppa condiscendenza dei genitori non
nel vento ad un appello lontano. La voce disperata di  Carlino  gridava: - Il mio cavallo, il mio cavallo! Ma la barca
di nuovo, con me non sarebbero stati fermi, in chiesa.  Carlino  era in un orgasmo incredibile. Io andrò sola alla messa
mano afferrando quella di Ada, l'aveva già tirata indietro.  Carlino  invece si era arrampicato sulle ginocchia del padre. - Io
pelle di gelsomino e un'ineffabile freschezza sulla bocca;  Carlino  invece più tozzo, bruno, coi capelli corti e il nasino
vuole che si sporchino? Se la signora Caterina vedesse...  Carlino  si era già troppo appressato al focolare. - Indietro,
Egli si era tratto un soldo dalla tasca, lasciando che  Carlino  glielo ghermisse di mano come un gatto. - Che cosa ne
bisogno di una buona posizione. Tu hai sempre voluto che  Carlino  debba andare all'università; io ti approvo, ma debbo
la tovaglia, essendo domenica, era bianca, il cavallo di  Carlino  dormiva dimenticato sopra quella sedia. Tutto invece
dovessi anche morire... - Che discorsi sono questi? Siccome  Carlino  aveva finito di pulire il piatto coi ditini, egli vinto da
manterrai la promessa? Vuoi più bene a me o alla mamma?  Carlino  esitava. - Hai ragione, hai ragione: lei è migliore di me;
una casa sola; oppure fare istanza perché trasferissero  Carlino  nella cittaduzza nativa. In attesa di questi cambiamenti,
delle consuetudini, degli affetti imposti. Una lettera di  Carlino  venne a portare l'ultimo colpo ai due che rappresentavano