Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cardello

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da questa parte ora facevano ultimi lavori d'impalcatura.  Cardello  avea badato al trasporto delle grosse travi e dei tavoloni,
avrebbero voluto tornare addietro e rifare la strada, ma  Cardello  si era opposto; sarebbero stati d'impaccio agli operai che,
muratura. E così quelli risalivano la collina assieme con  Cardello  che dava spiegazione per contentare la curiosità delle
la galleria ... . Un rumore sordo, un urlo soffocato!  Cardello  si diè a correre all'impazzata in mezzo agli alberi di
mezzi sepolti dalla frana gemevano: - Aiuto! Aiuto! -  Cardello  si era buttato carponi, smovendo il terriccio con le mani,
in pianti vedendo arrampicarsi affannosamente il Piemontese  Cardello  e parecchi altri operai che accorrevano a portar soccorso
li aveva coperti. Mancavano tre ... . Il Piemontese afferrò  Cardello  per un braccio. - Bada! ... . La frana aveva fatto una
braccio. - Bada! ... . La frana aveva fatto una smossa. Ma  Cardello  liberatosi con uno strappo dalla vigorosa stretta, si dava
fiatava; e nel sinistro silenzio si udiva il raspare di  Cardello  che, ora ginocchioni, ora carponi, continuava a lavorare.
commiserandoli, chiedendo notizie agli scampati, a  Cardello  al Piemontese che guardava attorno come un ebete, pensando
tra le grida strazianti dei parenti che piangevano i morti,  Cardello  si affannava a spiegare al Pretore: - Erano state prese
suo arresto, - soggiunse il Pretore. - Sono ai suoi ordini.  Cardello  vedendo condur via il padrone tra due carabinieri, si mise
Non darti pensiero di me. Ho la coscienza tranquilla. -  Cardello  si sentiva accapponare la pelle pensando che pochi minuti
furono maravigliati della intelligente cooperazione di  Cardello  nella inchiesta. Per ogni appunto egli aveva una risposta
disgrazia di quella frana non era umanamente prevedibile.  Cardello  in quei terribili otto giorni avea perduto il sonno e
portare letto e biancheria di suo, e il desinare, pel quale  Cardello  sfoggiava tutta l'abilità culinaria appresa al servizio del
essere scampato miracolosamente dal pericolo della frana,  Cardello  avea acquistato una gran fiducia nel suo destino. Gli
le straordinarie orecchie sembravano più enormi di prima,  Cardello  gli si precipitò incontro a baciargli le mani ridendo
la voce commossa, e non potè trattenersi dal ridere quando  Cardello  non sapendo come meglio esprimere la sua grande gioia,
ignoranti delle bestie. - Sono brava gente, però, - rispose  Cardello  - Non dico il contrario; ma io ho bisogno di qualcuno che
se vi va, se mi andate, bene; altrimenti, ciao - Così  Cardello  diventava sorvegliante di una squadra di operai, e dopo un
quella volta diluviava e beveva per quattro, da sbalordire  Cardello  che non sapeva persuadersi dove quegli mettesse tanta roba,
le tempie, e si movevano stranamente mentre masticava;  Cardello  guardandolo, si tratteneva a stento dal ridere. Or accadde
rozzi, di terra cotta senza vernice. - Fermi! - gridò  Cardello  - Nessuno tocchi niente. E tu - soggiunse rivolto a un
era già in vista, a fior di terra, un'altra tomba.  Cardello  tentava di sollevare da solo la lastra, con grande
gioia, gridò agli operai che si erano affollati attorno a  Cardello  - Via tutti, al lavoro! Laggiù! - Palpava i vasetti, li
dal terriccio che vi si era appiccicato attorno, e diceva a  Cardello  - Su, pòrtali a casa, involtati in questo giornale, e torna
La lastra resisteva, come avea resistito ai soli sforzi di  Cardello  - Sono del tempo dei Saraceni - diceva questi, intendendo
Il Piemontese cominciò a bestemmiare nel suo dialetto;  Cardello  credeva così, non intendendo la sequela di countag che gli
erano rimasti intatti. - Ecco dei soldi, - esclamò  Cardello  tirando fuori alcune monete di rame. - Cerca bene; vi
con tutti i denti, che fece dar uno sbalzo di paura a  Cardello  - E zitto, se ti domandano che cosa abbiamo trovato.
ore del mattino, e teneva lontani gli operai, mentre egli e  Cardello  tastavano il terreno per scoprire altre tombe. E la sera,
accanto all'altra, sul fianco della collina. Sembrava che  Cardello  avesse un fiuto speciale. Diceva: - Io scaverei da questo
settimane d'inutile lavoro, avevano smesso di scavare. Ma  Cardello  non era più tornato al suo ufficio di sorvegliante.
terrazza, dove la creta veniva messa ad asciugare al sole.  Cardello  ora badava a sorvegliare due operai che la stritolavano, la
qualche ordine, e tornava a casa a rinchiudersi con  Cardello  pei saggi d'impasto della creta. Quel diavolo di Piemontese
Quel diavolo di Piemontese sapeva fare tante cose! Mentre  Cardello  secondo le sue indicazioni, impastava mucchietti di creta,
e le tazze foggiate. Ne aveva foggiata qualcuna anche  Cardello  osservando bene come faceva il padrone. Anzi, un giorno
e le tazze allestiti erano messi ad asciugare al sole,  Cardello  avea tentato di foggiare un vasetto simile a quelli trovati
lo raddrizzò perchè pendeva un po' da un lato, e disse a  Cardello  - Bravo! Ma per far meglio, ci vuole la ruota. Va' a
in mezzo per attuarlo. Questo modo di agire piaceva tanto a  Cardello  Anche lui ora si sentiva preso da grande smania di fare. E
- Quante diavolerie sapeva fare quel Piemontese!  Cardello  lo guardava a bocca aperta. Qualcuno, incontrandolo per
un tesoro? - Il tesoro lo abbiamo già trovato, - rispondeva  Cardello  ridendo. - E tu, hai tu avuto la tua parte? - La mia parte,
niente. - Bada, che quel matto non ti trascini in galera! -  Cardello  riferiva questi discorsi al padrone. - Faremo monete vere!
dei vasetti e delle tazze eccitava l'immaginazione di  Cardello  Ma ancora il Piemontese non era contento; ottenere della
stagnate. Per questo aveva ordinato quei medicamenti come  Cardello  li chiamava, arrivati dal Piemonte in due cassette
e poi ridotta a pastoncini con tutte le cure possibili. A  Cardello  alimentando il fuoco con le legna, sembrava di fare
asciugare il sudore, diceva; e avrebbe voluto indurre anche  Cardello  a fare come lui. Ma Cardello aveva paura di ubbriacarsi,
e avrebbe voluto indurre anche Cardello a fare come lui. Ma  Cardello  aveva paura di ubbriacarsi, perchè il vino traditore una
di Natale, mesi addietro. Dall'ansia e dalla commozione  Cardello  non sentiva sete nè fame. Assorbiti dall'operazione, essi
fino a sera! - Basta! - disse finalmente il Piemontese  Cardello  si era immaginato che, cessato il fuoco, si sarebbe veduto
tornare al paese e far vedere a tutti che cosa è divenuto  Cardello  Peccato che la povera nonna sia morta! Mi voleva bene,
mentre questi apriva la porticina superiore del forno,  Cardello  non respirava, intento. Il Piemontese era rimasto serio,
da fine polvere che quegli cacciava via col soffio; ma  Cardello  saltava dalla gioia; e quando ebbe in mano uno dei vasetti,
- Ti farò entrare gratis la prima sera dell'opera. - Così  Cardello  come lo chiamavano, aveva ricevuto l'incarico di parecchie
montagnola dove bisognava andare di proposito a scovarlo. E  Cardello  aveva appena dieci anni. Tre o quattro commissioni
avevano fatto entrare nelle grazie dell' Orso peloso. Ora  Cardello  non stava più fuori, a spiare ficcando la testa tra i
in fondo al magazzino il palcoscenico. Andando e venendo,  Cardello  passava con un sorriso di orgoglio e di sodisfazione tra i
Diventerai burattinaio anche tu? - Chi lo sa? - rispondeva  Cardello  E il giorno dopo lo seguirono in Piazza del Mercato, mentre
carnicina e vestito corto, che suonava la tromba, mentre  Cardello  picchiava sul tamburo da un lato col mazzo e dall'altro con
di chiamar gente allo spettacolo. Intanto lo spettacolo era  Cardello  camuffato a quel modo, che non si curava dei fischi, degli
quantunque travestito, che tutti chiamavano a nome: - Ehi,  Cardello  - Guarda Cardello - Evviva Cardello * Giacchè Cardello era
che tutti chiamavano a nome: - Ehi, Cardello - Guarda  Cardello  - Evviva Cardello * Giacchè Cardello era conosciuto più
a nome: - Ehi, Cardello - Guarda Cardello - Evviva  Cardello  * Giacchè Cardello era conosciuto più della bettonica, e
Ehi, Cardello - Guarda Cardello - Evviva Cardello * Giacchè  Cardello  era conosciuto più della bettonica, e voluto molto bene,
di fave condite con olio e aceto o altra cosa da mangiare;  Cardello  non rifiutava niente, non si lagnava mai; ringraziava e
aveva avuto una bella idea, facendo suonare il tamburo a  Cardello  Il ragazzo gli piaceva per la sveltezza e per la serietà.
Quando gli aveva domandato: "Vuoi suonare il tamburo?"  Cardello  aveva risposto sùbito di sì. - Ma bisogna che tu ti metta
giorni avanti: - Come ti chiami? - Calogero; ma mi dicono  Cardello  - Perchè? - Se lo sanno loro! - E non ti dispiace? - Anzi!
spilungone giallo giallo che mastica sempre tabacco. Meglio  Cardello  - Sei orfano? Non parli mai di tuo padre o di tua madre. -
servire per la rappresentazione della sera appresso; e  Cardello  seguiva attentamente con gli occhi l'operazione,
testa, le mani e i piedi; io li vesto. - Ahoóh! - esclamò  Cardello  - E potrò farli anch'io? - Perchè no, se ci metterai un po'
- E fece muovere la mano di Pulcinella in atto di chiamare,  Cardello  rimase a bocca aperta. - Cardello O che sei sordo? -
in atto di chiamare, Cardello rimase a bocca aperta. -  Cardello  O che sei sordo? - riprese Pulcinella. - Mi vuole davvero?
che sei sordo? - riprese Pulcinella. - Mi vuole davvero? -  Cardello  voleva saperlo dalla burattinaia. Ma don Carmelo aveva già
che, ciondolato un po', rimase fermo. E in questo modo  Cardello  ebbe un'idea del come i burattini parlavano. * La sera
dalla bocca e voleva mangiarsi tutti vivi vivi, il povero  Cardello  cominciò a tremare dalla paura, e si sentì salire le
mèssasi di buon umore per questa ingenuità, applaudì  Cardello  che stupito e mortificato, corse a nascondersi dietro il
sicuro che tutti gli spettatori erano andati via. - Bravo,  Cardello  Hai fatto la tua parte anche tu! - gli disse don Carmelo: -
per aria, se no si mette a girare ... Bravo!.. Così! ... -  Cardello  avea creduto che la cosa fosse difficile e che egli non
qualche scapaccioncino, se eseguiva male i suoi ordini, ora  Cardello  si aspettava uno scapaccione da un momento all'altro.
per esempio, quando aveva bevuto i litri di vino che  Cardello  andava a comprargli ogni giorno dalla signora da cui gli
po', gli dava qualche risposta che non gli faceva piacere.  Cardello  aveva gran pietà di quella povera donna. Vedendola
capelli; e all'ultimo, fermatosi a gambe larghe davanti a  Cardello  strizzava gli occhi ammammolati e sghignazzava: - Sai fare
oh! Ninna oh! Ah! Ah! Ah - Sentendolo ridere a quel modo,  Cardello  aveva paura, e si allontanava accostando più stretta la
la bambina di braccio. - Dorme; non la fate svegliare. - E  Cardello  indietreggiava, indietreggiava, supplicandolo con gli
mano avea sollevato la bambina, e con l'altra avea aiutato  Cardello  a rizzarsi. Egli sembrava soltanto un po' sbalordito.
sparita a un tratto, ed egli voleva ridere, e rideva anche  Cardello  che si era lasciato far i bagnoli di acqua fresca senza
di gonfiore! Nient'altro. Va' là; hai dura la cuticagna,  Cardello  eh? eh? - Lo accarezzava, un po' ruvidamente,
all'ultimo, scorgendo che l' Orso peloso si mostrava buono,  Cardello  rise quasi suo malgrado, e, per far la pace, gli disse: -
e a desinare. Don Carmelo si dilettava anche di cucina, e  Cardello  ingrassava a vista d'occhio con quei piattoni colmi di
- E buon sangue se ne faceva, anche troppo, lui. Certe sere  Cardello  si stupiva che al momento della rappresentazione don
e altri pupi in gentiluomini di corte. Da otto giorni,  Cardello  si esercitava a far andare e venire dalle quinte di carta
povera moglie eran toccati parecchi pugni e schiaffi, e a  Cardello  certi scapaccioni da farlo traballare su le gambe. Quando
andava a far la spesa, la povera donna si sfogava con  Cardello  - Se non fosse per questa creatura! - E come vi siete
lui che è tanto più vecchio di voi? - gli domandò una volta  Cardello  - È stata la mia disgrazia! - Avete la febbre? - Che
- E se non se ne va? - Me n'andrò io, e finirò di penare! -  Cardello  prendeva in braccio la bambina che già aveva imparato a
le manine, bionda, rosea, mentre la sua mamma lavorava.  Cardello  le ripeteva: - Dovreste parlare con la nonna, se volete che
a desinare con loro, ma del progetto di condur via  Cardello  non le aveva mai fatto accenno. Da prima avea voluto
mi sarà grata che le tolgo l'impaccio di pensare a te. - E  Cardello  aveva risposto serio serio: - Vedremo! - Vita e morte di
però la folla fu così grande, anche perchè si sapeva che  Cardello  avrebbe fatto la sua parte che bisognò mandar via la gente
dello spettacolo per la sera dopo. I compagni di  Cardello  incontrandolo per la via quando il burattinaio lo mandava
domandavano: - Che fai? Impari l'arte del burattinaio? - E  Cardello  si vantava: - Ora so far muovere i pupi Sto imparando una
- e li avea venduti un soldo l'uno. A chi gli domandava: -  Cardello  dove vai? - egli rispondeva con lo strillo pulcinellesco,
qualcuno ... . Don Carmelo però non avea potuto indurre  Cardello  a fare proprio una parte - Quando saremo in un altro paese.
Qui mi vergogno. - Finchè si trattava di far muovere i pupi  Cardello  nascosto dietro il fondo della scena, non si sentiva
la sua voce, avrebbero cominciato a gridare: - Bravo,  Cardello  Viva, Cardello - E sarebbe finita; non avrebbe più saputo
avrebbero cominciato a gridare: - Bravo, Cardello Viva,  Cardello  - E sarebbe finita; non avrebbe più saputo aprir bocca!
cosa a lui; sani la sua fortuna. - Così, otto giorni dopo,  Cardello  andava via col burattinaio, seduto sur un cassone accanto
e copertura con piccole lastre di pietra. Il Piemontese e  Cardello  erano sul posto da mattina a sera; uno da questa parte,
da sè; e l'altro a sorvegliare lo scavo fino alla sorgente.  Cardello  avrebbe voluto essere un mago e far trovare allestita ogni
spampanata del Piemontese - Peggio per loro! - rispondeva  Cardello  - Ma già sarà meglio far da noi soli. Bisognerà diventare
con una prova di fatto; non gli avevano creduto. Un giorno  Cardello  era stato avvicinato da un vecchio stovigliaio. - Tu, che
altro. Abbiamo già comprato il terreno. - Non era vero; ma  Cardello  non dubitava affatto delle parole del suo padrone. Quando
Non aveva detto: "Inizierò le pratiche col Demanio"? Per  Cardello  significava: "Il terreno è comprato". - E quei vasetti? -
devi dire quel che vuol lui. - Io sono bestia, - esclamò  Cardello  vedendo allontanare il vecchio: - ma a questo mondo c'è
di me! - Ogni metro di conduttura messo a posto era per  Cardello  un avvicinarsi alla realizzazione della fabbrica. Tra due
della Società. Una mattina, andando a sorvegliare i lavori,  Cardello  non aveva resistito al desiderio di dar un'occhiata al
- Perchè dovrei lasciarlo? Pago una bazzecola. - Ah! - fece  Cardello  un po' deluso. Chi vuole comprarlo? - domandò il contadino
dire. E poi giacchè è affittato per nove anni, - replicò  Cardello  misteriosamente: - Scusate il disturbo. - Potremmo
- soggiunse il contadino, vedendo che colui se n'andava.  Cardello  non si volse addietro, non rispose. L'aver messo il piede
a letto. Si sarebbe buttato vestito su le materasse, se  Cardello  non lo avesse aiutato a spogliarsi. Quella notte Cardello
Cardello non lo avesse aiutato a spogliarsi. Quella notte  Cardello  che dormiva nel camerino accanto, sentendolo smaniare e
sotto le lenzuola. - Non si sventoli! - si raccomandava  Cardello  - Va' a letto; non mi occorre altro. - Mi lasci star qui;
- Mi lasci star qui; tanto, non potrei più dormire. -  Cardello  gli aveva detto: "Non sarà niente!" ma quella grande smania
e gli occhi fissi intenti sul padrone che smaniava,  Cardello  si perdeva a fantasticare: - E se si ammala ora, sul punto
e quattro! ... E buttarmi nella vasca! ... Così! ... -  Cardello  dovè trattenerlo. La febbre lo faceva delirare. - Beva! ...
chiusi, col respiro affannoso, quasi esaurito dallo sforzo,  Cardello  gli mise una mano alla fronte. Dio! Come scottava!
Quindici giorni di angoscia! Si era sviluppato il tifo;  Cardello  sembrava una larva di uomo, dopo tante giornate e tante
il Piemontese seguiva con sguardi pieni di gratitudine  Cardello  che preparava la vescica di gomma col ghiaccio, le lenzuola
di schiantare i rubinetti, buttando via il lenzuolo che  Cardello  era pronto a rimettere al posto, tentando di rabbonirlo: -
avuto un infermiere maraviglioso! - il Piemontese prese  Cardello  per una mano e gliela strinse, esclamando commosso: -
da sè, gli accadeva di chiamarlo suo secondo padre  Cardello  si metteva a ridere, pensando: - Quanti secondi padri ho io
corso dal terzo secondo padre e la gioia di vederlo salvo,  Cardello  non rise; ormai, per lui il Piemontese era l'unico e vero
Il giorno che il convalescente potè lasciare il letto,  Cardello  non riusciva a star fermo dalla contentezza. Saltava, come
gli diceva il Piemontese - povero Calogero! - Dica: Povero  Cardello  - egli rispose: - come mi chiamavano al mio paese quando
ero vispo come un cardellino. - Da ora in poi ti chiamerò  Cardello  anche io. Ti fa piacere? - Certamente. Mi parrà di tornar
leggerissime dei vasetti antichi ci correva ancora molto.  Cardello  fu incaricato di triturare in un gran mortaio di marmo una
dell'impasto e aveva buttato via i cocci con stizza.  Cardello  a quell'atto, s'era sentito stringere il cuore. Non
ritentare. La creta, ridotta in polvere impalpabile -  Cardello  aveva le braccia indolonsite dal pestare e confricare due
grammi di questa, col libro davanti per non sbagliare,  Cardello  avrebbe voluto sapere che cosa erano quei medicamenti e
ma il Piemontese zitto zitto, faceva tutto da sè.  Cardello  doveva contentarsi di stare a guardarlo, e sgranava gli
due vasetti e con la tazza rimasta intatta, e insieme con  Cardello  portava delicatamente la tavola al sole, nella terrazza. -
sole, nella terrazza. - Diventeranno lucidi, ora? - domandò  Cardello  - Bisognerà rimetterli nel forno. Lo accenderemo domani. -
nel forno. Lo accenderemo domani. - Che sorpresa per  Cardello  quando, due giorni dopo, vide cavar fuori vasetti e tazza
da una mano all'altra, presentandoli all'ammirazione di  Cardello  con dirgli: - Eh? Eh? Eh? - a cui Cardello rispondeva
di Cardello con dirgli: - Eh? Eh? Eh? - a cui  Cardello  rispondeva battendo le mani. Solamente egli sentiva un po'
essere un libro di magia! Una volta, nell'assenza di esso,  Cardello  avea provato di leggerlo, ma non ci aveva capito niente!
sarebbe mancata. * * * Ci furono parecchi giorni di sosta.  Cardello  avea dovuto tornar a sorvegliare gli operai. Il Piemontese
casa, senza aver cavato un ragno da un buco, si sfogava con  Cardello  mentre questi preparava il desinare, gli ripeteva la
quasi i quattrini, invece di questo avesse dovuto darglieli  Cardello  ... Intanto non potevano fare altri esperimenti; questo era
Non posso spendere per essi le paghe degli operai. - -  Cardello  stette zitto. E la mattina dopo, mentre il padrone si
e indurlo ad accordargli l'acconto, e a firmare il mandato,  Cardello  tutto confuso, si presentava al padrone, balbettando; -
- Perchè mi dà questa mortificazione? - aveva risposto  Cardello  con voce piena di lacrime - Le accetto, per pochi giorni -
al ritorno dell'appaltatore e all'arrivo dell'ingegnere,  Cardello  rimasto solo in casa, con tutta quella creta, con la rota,
presto. Voleva far vedere al Piemontese che egli,  Cardello  non era uno stupido e che se, un giorno o l'altro, veniva
ad asciugare la creta quasi quanto un'occhiata di sole! -  Cardello  preparava la legna per riscaldare il forno, e si aggirava
e larghe chiazze di color cioccolata, e di grigio sporco.  Cardello  stette lunghe ore quasi in adorazione davanti al mirabile
persuadersi se sarebbe riuscito. - Che dirà? - si domandava  Cardello  Ma la vista del vasetto lo consolava anticipatamente di
ma, se montava in bestia, diventava proprio intrattabile.  Cardello  si affrettò a far sparire ogni traccia delle operazioni
giorno in cui fu inaugurata la condotta dell'acqua,  Cardello  non stava nei panni. Migliaia di persone attorno alla fonte
di: Viva! Viva! e infiniti bàttiti di mano. Era stato lui,  Cardello  che aveva aperto l'ultima valvola, distante un centinaio di
quella gente era stata però niente a confronto di quella di  Cardello  a cui importava poco della sete altrui e che avea gridato
d'impasto della creta, e di stagno, e di altri colori.  Cardello  questa volta spalancava bene gli occhi, mentre il padrone
vividi colori di verde macchiettato di nero e di giallo.  Cardello  se n'angustiava. Finalmente arrivò il giorno in cui fu
di compera del fondo. L'ingegnere però non arrivava!  Cardello  passava le giornate a sorvegliare i carrettieri che
nel disegno del libro. L'ingegnere intanto non arrivava! A  Cardello  sembrava quasi impossibile che il suo padrone avesse
vedeva sorgere da terra i muri per gli stanzoni rustici,  Cardello  si sentiva crescere, su su, anche lui. Per ora, una sola
detto il Piemontese E sei mesi sarebbero passati presto.  Cardello  però notava che il padrone era spesso preoccupato di
n'era speso? Ma con quell'uomo le difficoltà duravano poco!  Cardello  continuava sempre a crederlo una specie di mago. A un
a cercare in un paese vicino e tre ragazzi che aiutavano  Cardello  a manipolare la creta. Degli stanzoni uno solo era stato
la stagnatura. E l'ansietà della prima prova era tale in  Cardello  che non lo faceva dormire. Quando i vasi e gli orci vennero
esser ridotta sottile senza nulla perdere in resistenza.  Cardello  incontrato quel vecchio stovigliaio, gli disse
nuova sorgesse a dar lustro alla città e pane agli operai.  Cardello  interrogato, dava qualche spiegazione; ma ordinariamente
era stato ripreso il lavoro, sotto la direzione di  Cardello  Egli tremava per la responsabilità assunta, e a ogni po'
difficile veniva ora, con la manipolazione dello stagno; ma  Cardello  si era già infrancato, e immergendo i vasi, chiuso nello
questi gli diceva: - Bravo! Bravo! Bravo! - tre volte,  Cardello  si sentiva quasi impazzire dalla gioia al pensiero che per
ordine e pulizia! - Scriva sùbito. - Appena arrivato. -  Cardello  si accorgeva che il Piemontese serio, freddo, faceva in
la seconda e poi la terza; e arrivarono anche mille lire!  Cardello  che non aveva mai avuto, in vita sua, tanti quattrini da
che prometteva vicino il ritorno ... . E poi niente più!  Cardello  non fidandosi delle sue scarse abilità epistolari, si
stagnati procedeva bene in città e nei paesi vicini.  Cardello  però, vedeva diminuire la provvista dei preparati ch'egli
grave - alla morte non osava di pensare - riempì di terrore  Cardello  Se avesse saputo dove andare a rintracciarlo, sarebbe
come il Piemontese - Sei un buon figliuolo! - cosa che a  Cardello  faceva tanto piacere perchè gli sembrava di sentirlo dire
so come regolarmi. - Io, nel caso tuo, aprirei la busta. -  Cardello  la trasse di tasca e gliela consegnò: - L'apra lei. - Il
spiegato il foglio, spalancò gli occhi dalla sorpresa.  Cardello  non osava di domandargli: - Che cosa dice? - - È il suo
del premio che il Municipio deve pagargli: sei mila lire,  Cardello  interdetto, non respirava; temeva di avere inteso male. - E
quel buon figliuolo del mio operaio Calogero Strano! -  Cardello  diè in un gran scoppio di pianto! - È dunque morto? ... Non
non è morto: voglio attenderlo ... . Tornerà! - balbettava  Cardello  quasi soffocato dai singhiozzi. E, come compianto del suo
già un anno che  Cardello  andava di paese in paese col burattinaio, partecipando alla
pupazzetti di Pulcinella e di Tartaglia l'andata attorno di  Cardello  - col camicione, il cappellaccio di feltro grigio e il
Assessori, Deputati lo avevano colmato di grandi promesse.  Cardello  era stato incaricato di ridurre in pezzettini quattro
Che si credono questi signori? Doppia illuminazione. Tu e  Cardello  alla porta, col vassoio sul tavolino tra due candelabri. Un
signori del Casino!.. Sono dugento biglietti! - Donna Lia e  Cardello  si guardavano negli occhi. La povera donna era guarita
mogli e figliuoli. Almeno servivano a riempire il teatrino!  Cardello  era quasi irriconoscibile. Aveva preso l'aria del mestiere.
Peppe-Nappa e Peppe- Nino e questo teneva di cattivo umore  Cardello  che avea consigliato più volte al padrone: - Andiamo via!
- Andiamo via! Cerchiamo un'altra piazza! - Per ciò  Cardello  non partecipava alle illusioni dell' Orso peloso intorno al
del magazzino per farne un vestitino a quella creatura.  Cardello  a ogni colpo di tosse della piccina, si sentiva stringere
l' Orso peloso cominciava a bisticciare con donna Lia,  Cardello  portava via, fuori, la bambina per timore che quel
che quel furibondo non la colpisse picchiando la moglie.  Cardello  non sapeva spiegarsi per qual ragione don Carmelo, da
Ma perchè? - Perchè è pazzo. Non lo sa neppur lui perchè! -  Cardello  dalla via, con la bambina in collo, lo sentiva sbraitare: -
soleva affittare per usi diversi, secondo le occasioni.  Cardello  ra affaccendato ad attaccare parecchi lumi a petrolio coi
la moglie in lagrime con la bambina su le ginocchia, e  Cardello  che, in piedi davanti a lei, si grattava il capo e
- È passato il dottore; l'ho fatto entrare, - soggiunse  Cardello  - Ebbene? - fece don Carmelo. - Il dottore tornerà con la
allo spettacolo! Il dottore non aveva detto niente, ma  Cardello  da un significativo increspare delle sopracciglia e dalla
d'ora? - Ti muovi dunque, pel petrolio? - urlò don Carmelo,  Cardello  presa la latta, stava per uscire quando s'incontrò col
dall'aria frizzante donna Lia in maglia e veste corta, nè  Cardello  insaccato nel camicione, col cappello grigio di feltro su
fin sotto il rossetto profuso su le guance per l'occasione.  Cardello  di tratto in tratto, si soffiava dentro i pugni per
ritardare l'alzata del sipario. A un cenno di donna Lia,  Cardello  si mosse per avvertire don Carmelo di dar principio alla
e gli elmi di latta. - Dice donna Lia ... . - Il povero  Cardello  non potè aggiungere altro, sopraffatto dalla valanga di
impedito di udirli anche se non brontolati a quel modo.  Cardello  bbe un'ispirazione; si mise in bocca il fischio da
caratteristico. - Bravo! - Se no non si chetavano, - disse  Cardello  orgoglioso di vedersi approvato dal padrone. E il sipario
sipario fu tirato su tra il profondo silenzio della sala.  Cardello  avea dovuto prendere in mano Tartaglia mentre don Carmelo,
si trovassero là. Non meno curioso e ansioso di loro era  Cardello  che non sapeva una sola parola di quel che avrebbe dovuto
piegare le quinte di carta e il sipario, aiutato un po' da  Cardello  che aveva aperto gli occhi spauriti dalla paura ed era
gola e poi l'urlo desolante: - Figlia, figliolina mia! -  Cardello  diè un salto giù dal palcoscenico, e scoppiò in pianto
burattinai con molta soddisfazione dell' Orso peloso come  Cardello  continuava a chiamarlo anche quando ne parlava con la
padrona, che ne sorrideva. Ma pur canticchiando o saltando,  Cardello  non poteva togliersi dalla mente il triste ricordo di quel
e ribaciava, gemendo: - Figlia, figliolina mia, cuor mio! -  Cardello  stralunato avea voluto accompagnare la morticina fino al
di far prendere il solito litro di vino, diceva a  Cardello  - Senz'offesa, don Carmelo ... mando il ragazzo qui vicino.
frutta e vino: sembrava carnevale ogni giorno, come diceva  Cardello  che ingrassava a vista d'occhio. Donna Lia (era naturale)
si coricavano nel misero giaciglio dietro il palcoscenico,  Cardello  li sentiva leticare sottovoce e sentiva il colpo di un
appresso la lite fra marito e moglie si era incalorita.  Cardello  udiva ringhiare don Carmelo: - Devi dirglielo tu! ...
con l'esclamazione: - Madonna Santa! - Tutt'a un tratto ...  Cardello  si era rizzato sul pagliericcio steso in un angolo. Avrebbe
Carmelo bestemmiava, donna Lia gridava: - Oh Dio! No! No! -  Cardello  gridò: - Don Carmelo! ... Donna Lia! ... . - Un rantolo ...
... e poi niente! Un zolfanello fu acceso, e un lume; e  Cardello  si vide apparir davanti don Carmelo in camicia e mutande
peloso ha ammazzato la moglie! - Quale orso, imbecille? -  Cardello  si accorse che nello smarrimento gli era sfuggito il
era pieno di gente del vicinato accorsa alle grida di  Cardello  Il quale, seduto su lo scalino della porta, piangeva
a far la guardia all'uccisa, conduceva via con sè  Cardello  alla caserma ... . - Non piangere! Non aver paura ... Devi
- Non piangere! Non aver paura ... Devi dirmi la verità. -  Cardello  era istupidito dalla paura che lo mettessero in carcere, e,
dormire. - Sfinito dal pianto e dalla terribile commozione,  Cardello  si addormentò quasi sùbito ... Ma che sognacci! ... .
dei suoi esperimenti di terracotte. Era di cattivo umore;  Cardello  che lo aveva accompagnato laggiù, sentendolo discutere
bene. L'ingegnere partito, i lavori di scavo ripresi,  Cardello  per parecchi giorni avea dovuto tornare al suo posto di
... . E degli esperimenti di terracotta neppure una parola!  Cardello  si sentiva rodere dalla smania di mostrare al Piemontese il
terracotta neppure una parola! Era proprio un'angoscia per  Cardello  Di tanto in tanto, si sentiva spinto a interrompere i
vasetto? - Quasi quegli ne sapesse qualcosa! Una mattina  Cardello  non ne potè più. Corse al baule dove il vasetto era
occhi dallo stupore. - L'ho fatto io, - rispose timidamente  Cardello  - Come? Tu! Come? - Di mano in mano che Cardello preso
Cardello - Come? Tu! Come? - Di mano in mano che  Cardello  preso animo, gli raccontava un po' confusamente quel che
Quel che più gl'interessava di sapere era il mezzo con cui  Cardello  aveva ottenuto quello splendore di cristallizzazione ... .
strapparcelo di mano a furia di centinaia di mila lire! -  Cardello  scoppiò in un gran pianto, quasi quelle centinaia di mila
minacciosamente i pugni al soffitto, mentre il povero  Cardello  singhiozzava in un canto, senza osar di guardare il vasetto
cassa postale, non far lo sciocco! - No! No! - insisteva  Cardello  - E del vasetto che farai? - soggiunse il Piemontese dopo
E del vasetto che farai? - soggiunse il Piemontese dopo che  Cardello  vedendolo irritare, aveva ripreso il biglietto da cento
che si procedeva innanzi. Il Piemontese ripeteva spesso a  Cardello  - Voglio guadagnarmi le dieci mila lire di premio,
mesi. Serviranno per la fabbrica. - E sentendola nominare,  Cardello  la vedeva coi forni rotondi, come li indicava il libro, con
che dal Governo egli avrebbe avuto quasi per niente.  Cardello  passando di là nel recarsi a sorvegliare i lavori della
di morire presto; sarò sempre in tempo pel testamento. E  Cardello  ogni sera, avanti di addormentarsi, aveva fantasticato a
quasi per scuoterlo da quello stato di tristi riflessioni.  Cardello  rizzò la testa e lo fissò impaurito. - Senti, - riprese
in sagrestia; sta prendendo il caffè coi biscottini. -  Cardello  esitava. Quel vecchietto col collare e la papalina non
conversava con l'Abadessa, quando il sagrestano introdusse  Cardello  che lo avea seguito riluttante e quasi trascinato pel
servitore che ci vuole per vossignoria. - Il Decano squadrò  Cardello  da capo a piedi. - È il ragazzo del burattinaio che ha
Decano con voce incoraggiante. - Il burattinaio, - rispose  Cardello  - Va bene, - riprese il Decano sorridendo: - Ma in casa mia
con qualcosa di così fresco e di gentile, di materno, che  Cardello  si era sentito rimescolare tutto, quasi da quell'oscurità
È stato con me diciotto anni. - Se mi vuole ... - balbettò  Cardello  - Ma bisognerà farsi togliere cotesti capellacci da oprante
... e ringrazia la madre Abadessa. - Grazie, - pronunziò  Cardello  con voce affiochita dalla commozione. * * * Otto giorni
in maschera; ma che importava? Fin dalla prima giornata  Cardello  avea capito che col signor Decano si poteva stare
un po' matto, con quella grande smania per la pulizia.  Cardello  appena entrato in casa, aveva ricevuto la prima istruzione:
una grinza; la più piccola grinza non mi farebbe dormire. -  Cardello  abituato con l' Orso peloso che parlava poco e a scatti, si
giorni dopo, altre e altre istruzioni e raccomandazioni.  Cardello  che si riconosceva appena da sè, coi capelli rasi,
pel vecchio servitore morto, ed ora doveva servire per  Cardello  - È un po' largo, un po' lungo; ma tu crescerai, e tra
un po' scorciare le maniche e anche i calzoni. - Quando  Cardello  vide presentarsi la tuba, fece un gesto di ribellione: - Mi
di carta torno torno dietro il cuoio ... . È quasi nuova.  Cardello  scoppiò a ridere vedendosi infagottato a quel modo. Che
infagottato a quel modo. Che cosa doveva fare, povero  Cardello  Perdere quella fortuna? Lo avevano burlato al suo paese,
Rappresentavamo anche il martirio di Santa Genoeffa - disse  Cardello  che non riusciva a persuadersi che l' opera fosse
in tavola. Le ore passate in cucina erano uno svago per  Cardello  Ma che noia le altre, lunghe, passate ad attendere nella
il don, perchè i suoi servitori avevano avuto tutti il don.  Cardello  si aspettava una lavata di capo; invece il signor Decano
Abadessa dice che l'opera è invenzione del demonio - fece  Cardello  che all'idea di dover rifare le buffonate di Peppe-Nappa e
che fa ridere non è peccato. * * * Fu un gran trionfo per  Cardello  Da principio le molte teste di monache e di educande
e lo tempestava di colpi ... . Sembrava di vederli! ...  Cardello  aveva accozzato alla meglio tutte le parti che gli erano
di maritare la figlia, le risate furono tali che  Cardello  si mise a ridere anche lui. Gli era parso di esser tornato
a letto di buon'ora, e voleva che andasse a letto anche  Cardello  Era venuto l'inverno; le nottate non finivano più. Cardello
Cardello Era venuto l'inverno; le nottate non finivano più.  Cardello  si voltava e rivoltava nel lettuccio, senza poter chiuder
e d'insegnargli inoltre le quattro regole dell'aritmetica.  Cardello  aveva appreso con facilità. Ma dei libri del padrone che
egli dichiarava il primo libro del mondo. Ogni volta che  Cardello  gli diceva: - Permette, voscenza? - il Decano gli
non c'erano affatto perchè sùbito il signor Decano diceva a  Cardello  Don Calogero, mangiatene pure quanto volete; io ho lo
il signor Decano. * * * Dopo due anni di questa vita,  Cardello  aveva giornate e settimane di cattivo umore, nelle quali
qualche tempo in qua? - Che mi prende? - rispose un giorno  Cardello  - Mi prende che io me ne vado e le bacio le mani. - Perchè,
vi piace. Ve ne pentirete presto. E quindici giorni dopo,  Cardello  baciava le mani al signor Decano, ringraziandolo del bene
L. 3 - Garibaldo Bucco Sette bello... L. 1 - Luigi Capuana  Cardello  in-8... L. 3 50 Cardello in-16... » 2 50 State a sentire!
bello... L. 1 - Luigi Capuana Cardello in-8... L. 3 50  Cardello  in-16... » 2 50 State a sentire! ... » 2 50 Gli «Americani»

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