caratteristici del moto rigido rispetto al polo o centro di riduzione O; e chiamansi caratteristiche del moto, rispetto ad O, le componenti secondo gli assi
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23. Distribuzione istantanea della velocità (atto di moto) e moto elicoidale tangente. Dei due vettori caratteristici v 0 ed ω di un moto rigido
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25. Modo di variare dei vettori caratteristici. - I vettori caratteristici v 0, ω sono stati definiti rispetto ad un dato polo o centro di riduzione
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Di qui, ricordando il § 5 del Cap. I, si conclude che i vettori caratteristici ω e v ' 0 di un moto rigido, al variare del polo, si comportano
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cioè i vettori caratteristici, rispetto ad un dato polo, di un moto composto si ottengono sommando vettorialmente gli omonimi vettori caratteristici
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premettere la seguente ovvia osservazione. Se v ' 0, ω' e v'' 0, ω'' sono i vettori caratteristici dei due moti componenti rispetto ad un medesimo polo O
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talché, componendo, otterremo l’atto di moto, i cui vettori caratteristici in O son dati da
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ω1, ω2 non siano opposte (cioè di egual valore assoluto e di verso contrario), prendiamo come polo dei vettori caratteristici di entrambi gli atti di
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, talché, se ω', ω'' sono le rispettive velocità angolari, l’atto di moto composto avrà rispetto ad O i vettori caratteristici v 0 = 0, ω = ω' + ω''; cioè
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vettori caratteristici il punto O: otteniamo così per gli atti di moto componenti i vettori caratteristici
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Ma, poiché O è il centro dei vettori ω1, ω2 applicati in O 1, O 2, il primo di codesti vettori caratteristici è nullo (nn.. 53, 54 del Cap. I
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vettori caratteristici, mentre il terzo dipende, istante per istante, esclusivamente dal moto elicoidale tangente, e perciò coincide con l’accelerazione
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Invero, designati con v 0, ω, e v 0 *, ω* codesti vettori caratteristici presi rispetto al polo O, abbiamo senz’altro per la (11)
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9. Di qui si deduce agevolmente che per due moti reciproci, rispetto ad un medesimo polo e in un medesimo istante, i vettori caratteristici omologhi
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, per ogni qualsiasi centro di riduzione, vettori caratteristici costanti rispetto agli assi mobili.
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Designate al solito con τ ed ω le velocità componenti di un moto rototraslatorio, e con v 0, ω i corrispondenti vettori caratteristici (rispetto ad
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sono i vettori caratteristici del moto (rispetto ad un qualsiasi polo O), l’atto di moto rigido corrispondente a quell’istante risulta composto di un
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.) il trinomio invariante dei due vettori caratteristici (rispetto ad un polo qualsiasi)
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abbiamo chiamato caratteristici, in quanto permettono di assegnare esplicitamente, istante per istante, la espressione tipica dell’atto di moto rigido (Cap
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Noi qui esamineremo dapprima il caso in cui i vettori caratteristici v 0 ed ω si suppongono conosciuti con riferimento alla terna mobile, il che
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Passiamo al caso di un solido libero; e supponiamo dati in funzione del tempo entrambi i vettori caratteristici v 0, ω, cioè le rispettive componenti
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sulla sfera, In formule, ove si denotino con v 0, ω i vettori caratteristici del moto della sfera rispetto al suo centro O, si dovrà avere in ogni istante
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esse forniscono tutti gli elementi caratteristici del vettore considerato: invero, in base a note formule di Geometria analitica, la lunghezza di AB
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