straccioncello, che era anche bellino, bruno, con capelli neri arruffati, senza niente in testa. Ripresi a leggere, fingendo di non essermi accorto
, e il reuccio. SCENA III. Tizzoncino, col viso annerito dalla fuligine, i capelli arruffati e i piedi scalzi, vestita cenciosamente, e sua madre la
mano, e i biondi capelli tagliati a zazzera e spioventi attorno al collo, sembrava un bel paggetto antico, una figurina scappata viva da un quadro del
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, più drago, come andavano notando i vicini. Oramai era ridotto un mucchio di grinze, bianco di barba e di capelli, un po' curvo, ma rubizzo e agile più
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tirasse pei capelli... Ora non solo toccava con la testa la volta, ma doveva anche chinarsi... Nella camera non ci stava più... Soffocava! E guardandosi
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sala un cavernoso e pure ilare Deo gratias . Ecco la rugosa faccia rossa, gli occhi allegri, i capelli bianchi del mansueto prete. "Si discorre di
villetta Gilardoni, piccina, con un grembiale bianco, i capelli lunghi e le braccia nude, stranamente somigliante ad un bambino suo, mortole a tre
. "Tu puoi baciarla sui capelli", diss'ella. "Sul viso no. Il dottore non vuole." "Ma tu? Ma tu?" "Oh, per me è un'altra cosa." Egli posò invece le
sfiorando con le labbra, qua, là, i capelli bianchi che vedeva. Ella capì che cercava i capelli bianchi, intese quei timidi baci, si commosse, le
una scusa in quella gran differenza d'età e di aspetto. Però col non far alcuna difesa contro gli occhi maliziosi, i folti capelli biondi, il sottile
, era scomparso quasi del tutto, non gli si vedeva più che sul cranio dove Luisa si attendeva che tornassero a spuntare, un giorno o l'altro, i capelli
baffetti biondi appiccicati alla faccia giallognola, bucata da due scintille d'occhietti sarcastici e sprezzanti. Aveva i capelli piantati così basso
. Doveva mancarmi anche questo". E posò la fronte sul tavolino. Il lume della candela batteva sui capelli, sulle braccia, sulle mani di lei. Ella non si
, in veste da camera con i capelli sciolti e con una candela in mano, mentre un gendarme si affacciava al ripiano superiore della scala a dir che la
potestà della nonna Maironi. Alto e smilzo, portava una zazzera di capelli fulvi, irti, che l'aveva fatto soprannominare el scovin d'i nivol lo
, un bel pretazzuolo, piccolo, grosso, dai capelli bianchi e dalla faccia vermiglia, dagli occhietti lucenti, se ne stava presso al fico del suo
spinsero insieme, seguiti dallo zio e dal signor Giacomo, la poltrona nel salotto. Nel passar la soglia Luisa si chinò, baciò la mamma sui capelli e le
mormorò: "Non sento più niente. Sono un sasso". Franco si sentì mancare, baciò sua moglie sui capelli, le disse addio, entrò nell'alcova, s'inginocchiò
va in chiesa, egli non ci va, e né l'uno né l'altro si danno pensiero di ciò più che del colore diverso de' loro capelli. E così fanno
le braccia incrociate sulla tavola e il viso appoggiato alle braccia. Non si vedevano, al lume della candela, che i suoi bei capelli bruni. Franco si
violenta. Si volse rapidamente e ritto sulla poppa vide il negro, coi capelli irti, gli occhi luccicanti come quelli degli animali notturni, le braccia
, sull'irlandese. Il suo volto nero, che contrastava vivamente col bianco dei suoi ricciuti capelli, tradiva ancora un profondo terrore, e le sue labbra non
alta per la sua età, coi capelli biondi, gli occhi grandi, spalancati, di un azzurro profondo, i lineamenti energici ma alterati da una lunga serie di
terribile impressione gli ha prodotto quel malaugurato cefalopodo!" "E non ritorneranno più neri i suoi capelli?" "No." "E un caso stranissimo." "Ma non
con i capelli irti e il viso sconvolto da un'inesprimibile angoscia. A venti passi aveva scorto un punto nerastro emergere dalle onde e poi una larga
, atterrito, emise un urlo acuto e balzò bruscamente in piedi con gli occhi smarriti, i capelli arruffati, il viso stravolto; ma O'Donnell gli si era messo a
usciva. La sua assenza fu breve. L'ingegnere lo vide risalire rapidamente, coi capelli irti, il viso sconvolto, pallido come un cadavere, e
i capelli sul capo. - Maledizione! - tuonò. - Siamo adunque rinchiusi? - Si precipitò a sinistra e urtò contro una terza parete. La tigre, che si era
morta da parecchi anni, uccisa dal cholera e m'aveva lasciato una fanciulla, bella quanto un bottoncino di rosa, coi capelli neri, gli occhi grandi
rizzarsi il ciuffo di capelli che crescevagli sulla nuca. - Che sia il padrone, - mormorò. Afferrò la carabina per la canna, affrontò il rettile che
crearla. Aveva neri e vivi gli occhi, candidi i denti, bruna la pelle e dai suoi capelli d'un castagno cupo, ondeggianti sulle spalle, ne veniva un
d'inestimabile prezzo, la sottana e calzoni di seta bianca ed i capelli sciolti sulle spalle. La vittima, che quegli spietati uomini si preparavano a scagliare in