Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: canto

Numero di risultati: 27 in 1 pagine

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

donne intonano un canto in cui impetrano perdono: sfiancate, le palpebre pesanti, i piedi gonfi, per un'ora lontane dalle case con le serrande, dai mariti

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Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

mezzo dell'acqua morta le zingare e un canto; da la palude afona una nenia primordiale monotona e irritante: e del tempo fu sospeso il corso

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La Verna

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Campana, Dino 1 occorrenze

d'intorno era già arcanamente illustrato del giardino il verde Sogno nell'apparenza sovrumana De le corrusche sue statue superbe: E udìi canto udìi voce di

poesia

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

, per la finestra veniva il sole, e il mare, sotto, cantava. Cantava l'azzurro amante, cingendo la torre tristissima di tenerezze improvvise, e il canto

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 5 occorrenze

agitano il seno te nel canto lontano degli uccelli nel frusciar delle nascenti piante; te nell'astro che sorge trionfante ed in fra muti sconsolati avelli

poesia

amica che con man soave le grevi forme della chiesa lambe, nell'ombra amica che gl'uomini culla col lento canto della pace eterna vedo di forme strane

poesia

con lieto viso incontro al nuovo sole levai il primo canto, e la sua luce era certa promessa alla mia speme - e le dolci figure del mio sogno che

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stanza solitaria e solo tutto in me mi raccolgo; ma nell'aria, nel canto degli uccelli e nell'uguale mormorare dell'acqua, dalle ripe alte del fiume e

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, ogni cosa che vive muore nessuna forza vince la morte». Soffocata nell'onda sonora con l'anima gonfia di pianto ascoltava l'eco del canto nell'oscurità

poesia

Trasaliscono i monti al soffio lieve

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Onofri, Arturo 1 occorrenze

monti, in un respiro che rassomiglia al mio, nel dolce suono del tempo di quaggiú, che d'uomo ha il canto e di terra la forma e la speranza.

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Penombre

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Praga, Emilio 10 occorrenze

assorto, tu puoi morir!... Degli Antecristi è l'ora! Cristo è rimorto! O nemico lettor, canto la Noia, l'eredità del dubbio e dell'ignoto, il tuo re

poesia

- Qual fu stanotte, quando tu vegliavi, la dea che del tuo canto incoronavi? Ah dimmi, dimmi che nel ciel dimora, e che tu te 'n dimentichi

poesia

Amo la voce chioccia e poverina dell'errante bambina ; amo il canto del cieco, e il ritornello del vecchierello ; amo tutta la musica che ho intesa

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rondinella dal vicin fenile gli risponde col trillo spensierato; di teste bionde e di canto infantile echeggia e splende il lucido selciato. Passano

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dibatte, appesa a un sogno isterico. Dalle cantine stridevano i galli col canto rauco; e le lanterne erano sgorbii gialli sul cielo glauco. Qualche

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d'aceto un canto mi cercò. Era un bel dì di luglio; dagli ampii finestroni piovean cadenze e balsami di fiori e di canzoni; brillavano le mummie nelle

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vegliavi, la dea che del tuo canto incoronavi? Ah dimmi che fu larva antica e bruna, o mammola di monte, o fil di luna, o vecchio frate, o bambolo

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nel nimbo fatal che lo circonda l'affetto immenso, e la pietà deponi di un altro figlio! Sarà il canto di un cieco, e sarà l'obolo di un mesto

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all'uscio immobile filtrando un po' d'argento, ne illuminò le tavole piene di firmamento; forse il tuo canto fievole sui sonni suoi volava, e il vecchierel

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... Ma un canto ecco s'innalza, e un uomo, al muro brancicando, arriva. - Chi è, chi non è ? Oh povero me!... Il prete lo giura, ma nulla io ne so: chi

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 2 occorrenze

Ho il canto dell'ùpupa, ho il viso di un prete, le penne di un passero sfuggito alla rete, fanciulla, per essermi sì cruda e severa? Se' tu

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pesca che naufraga piangendo fra i marosi, o lo stridor con cui la tigre adesca l'arabo in caccia fra i palmeti ombrosi? Volete il canto che intuonò

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Trasparenze

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Praga, Emilio 5 occorrenze

Quanti sogni, quante favole, che follie, che visïoni, non scandemmo, o Musa, al facile rimeggiar delle canzoni! Si cantò la luna, il pallido astro

poesia

questo improbo viaggio che si chiama la vita, una sorella e una madre miraggio dei miei pensieri facesti, o mia Musa. soccorrimi! un bel canto

poesia

perdendosi, velati i tamburi, nei tramiti oscuri mi lascia quaggiù. Ma Voi, la fantastica che amate il mio canto, che avete nell'anima di tergergli il

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Coronato di rovi e di pruina ecco il Febbraio. Buone madri, cui desta alla mattina la pioggia che vien giù rapida e fina, e il canto del rovaio

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, una pietosa fronte che mi sorrida!... e crederò che morto non m'ebbe ancor Caronte! Te già non colse la terribil fronda che uccide il canto, il riso

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