. L'intelligente animale pareva avesse compresa la distrazione del padrone e indovinata la mèta, poichè s'era fermato da sè dinanzi il cancello della villa
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, portava una mano al cappello o spingeva uno sguardo lontano, all'orizzonte. Giunto finalmente dinanzi ad un cancello arrugginito fra due pilastri di
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spazio ed il tempo, per apprestare i grandi, i soli rimedii: la lontananza, la stanchezza, l'oblio.... Al cancello, Vittorio Giussi aspettava. La
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nostra è l'ultima, nevvero? È forse questa? La cavalla rallentò, Gerolamo fece una voltata dà cocchiere esperto, e, passando da un cancello spalancato
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