In memoria di mio zio Giuseppe Zani ; nato a Cesena il 15 marzo 1923, soldato di leva, morto nel campo di concentramento di Gross Fullen, in Bassa
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campo e amen, tutti a casa.
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La finestra socchiusa contiene un volto sopra il campo del mare. I capelli vaghi accompagnano il tenero ritmo del mare. Non ci sono ricordi su questo
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agonizza sul campo di battaglia: quando pei valli dell'orrenda lizza la morte raglia, chi nei sentieri ove palla non giunge sta in guardia dei giumenti
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spettacoli del nostro cimitero! Un muricciuolo squallido, un campo grasso e nero, ed una danza assidua di tibie innominate, e smorfie, e ghigni, e occhiate
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sognava madonne in campo d'or. E nel devoto secolo vivere ancor credevi; qui, venerata effigie, antiche aure bevevi; qui de' tuoi vecchi monaci
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, asciugate in una notte, son sorrisi al nuovo dì! Sù, coraggio, o musa pallida, vieni meco al cimitero; ve' di croci il campo è nero, e siam soli in
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nostra lepida qui poesia s'infiora: lungo lo sporco lastrico seguitemi cantando, il campo è nostro e in bando è l'alta società! Tornano a coppie i poveri
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e il patriarca; rassomigliava a Spartaco e ad Abramo, all'uom che pugna e il campo orribil varca dicendo intorno : " V'amo ". D'alte vicende
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