Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cammino

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ottiene il  cammino  totale compiuto dal punto, sulla sua traiettoria, nel
invece a ciascun  cammino  elementare (4) si attribuisce il debito segno, l’integrale
si ottiene pel lavoro L P 1 P 2 lungo un qualsiasi  cammino  del punto di applicazione da P 1 a P 2 il valore
L è la massima differenza di  cammino  ottico utilizzata dal reticolo. Ora questa non può
che esse rispecchiano l’attitudine a percorrere del  cammino  e desumiamo di qui il criterio di misura.
particolare, per Δt = 1, vediamo che v è la misura del  cammino  percorso da P nella unità di tempo. Questo numero v dicesi
orizzontale τ, la cui linea d’azione incontra l'asse del  cammino  a 3/5 dell’altezza (a partire dal suolo).
di qui (cfr. n. 2, a )) che se si inverte il senso del  cammino  del punto d’applicazione, il lavoro di una forza
la attraversa, si ottiene moltiplicando l’area data per il  cammino  descritto dal suo baricentro.
posizione di partenza dopo aver descritto entro il campo un  cammino  chiuso, il lavoro totale della forza è nullo.
ha dunque che: Qualunque sia il  cammino  descritto dal punto di applicazione di una forza
circonferenza massima nel caso della sfera), il più breve  cammino  dall’uno all’altro estremo.
accelerato; cosicché nell’intervallo di tempo da il  cammino  compiuto nell’ascesa e istante per istante riprende in
si trasporta dalla posizione P 0 alla posizione P, lungo un  cammino  qualsiasi entro il campo di forza. Vien così resa
aritmetico (3) fornisce il valore assoluto |ds| del  Cammino  elementare ds, descritto da P sulla sua traiettoria nel
due loro punti generici (non troppo lontani), il più breve  cammino  sulla superficie. Per es. sulla sfera le geodetiche son
ogni arco minore di una semicirconferenza, segna il minimo  cammino  sulla sfera fra i rispettivi estremi. Più in generale,
di segnare sulla superficie cilindrica il più breve  cammino  fra due suoi punti (geodetica del cilindro): infatti, nello
moto iniziale o, come si può dire, del primo elemento di  cammino  descritto dal punto.
si possa considerare puntiforme) descrive evidentemente il  cammino  di un «raggio», seguendo le leggi dell'ottica geometrica.
se per una forza F il lavoro compiuto per un qualsiasi  cammino  del punto di applicazione, fra due punti generici P 1 a P 2
nebbia, sugli ioni prodotti dalla particella lungo il suo  cammino  (camera ad espansione, di Wilson). In entrambi questi casi
forze costanti, si fanno agire le varie forze per un dato  cammino  del punto mobile. Invero, considerata una forza costante F,
quando un fascio di luce attraversa un mezzo torbido il suo  cammino  diventa lateralmente visibile: ma è facile comprendere che
si possa considerare puntiforme) descrive evidentemente il  cammino  di un «raggio», seguendo le leggi dell'ottica geometrica.
forze costanti, si fanno agire le varie forze per un dato  cammino  del punto mobile. Invero, considerata una forza costante F,
l'equilibrio in una posizione diversa dalla naturale. Il  cammino  percorso dal punto P nel senso dell’asse, è messo in

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