contrario. Di botto fece: - Ma non parliamone qui, vieni su in camera mia. In camera fece dietro - front e mi guardò fissa negli occhi. - Voglio dirti
Paraletteratura - Ragazzi
camera sua, senza dir niente. Qui mi mollò e mi guardò in faccia, da lasciarmici per modo di dire i buchi, tanto guardava fissa. - È a Parigi, - annunciò
Paraletteratura - Ragazzi
figuravo già l'urlo che avrebbe tirato lei nel trovare vuota la camera e volevo essere sul posto per sentirglielo tirare. Sorpresa: non ci furono urli
Paraletteratura - Ragazzi
discorso del groppo sul cuore me lo fece per l'appunto in confidenza, la mattina dopo in camera mia. Non era una ragazza che avesse studiato e magari non
Paraletteratura - Ragazzi
sempre nei periodi di morte civile. Passarono, cosí al rallentatore, tre giorni. La mattina del quarto giorno, prima di colazione, andai in camera sua
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 120
proprio nella camera che in tempo di vacanze passava a me e Isa (e quindi anche a Ippolita, adesso) ma che prima era stata dello zio Pio. Lei però ci
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 141
camera, che per fortuna non era imponente, non so come avrei fatto a dormirci se no, anzi era normale e perfino allegra - in questo, poco da castello
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 15
scrittoio dove faceva i compiti, quello di sua madre io non l'avevo mai visto. In camera andò a rovistare sotto la biancheria nel cassetto in alto del
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 29
conversazione con zia Augusta! Traduzione: tienila occupata mentre io vado a cercare la lettera in camera sua. Figuriamoci che bell'imbroglio. Io non ci volevo
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 57
camera era un po' meno buia quando aprii di nuovo gli occhi. Cominciai ad aspettare che Ippolita passasse davanti alla mia porta. Ci eravamo messe
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 86