Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: caffe

Numero di risultati: 17 in 1 pagine

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Parassiti. Commedia in tre atti

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Antona-Traversi, Camillo 4 occorrenze
  • 1900
  • Remo Sandron editore
  • Milano, Napoli, Palermo
  • teatro - commedia
  • UNICT
  • ws
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Torno subito... È qui, al caffè, che m'aspetta.

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località più e meglio frequentate. Nei primi teatri, la sera; ai migliori réstaurants, il giorno; alle più fresche birrerie, l'estate; ai caffè più

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Ora che hai visto come si pagano le tasse, va a scaldarmi il caffè.

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Fin tanto che, la mattina, c'è caffè...burro...e crostini...la vita non è così brutta, come si crede!...

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PROFUMO

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Capuana, Luigi 4 occorrenze

." "Hai ragione. Dovrai lavorar molto?" "Sì. Mandami una tazza di caffè. E non aspettarmi per andare a letto. Devi essere stanca. Era lontano il posto

. Povero giovane!" Pensò di far preparare il caffè. Sarebbe stato un pretesto. Tra un sorso e l'altro, Patrizio o lei, o tutti e due assieme, avrebbero

di eccitamento ilare, simile a quello che le dava il caffè, se ella eccedeva nella dose. Si stillava il cervello. Non le pareva d'essere sempre sul

guardo!" Eugenia gli faceva un rapido saluto con la mano e spariva. Bei giorni! Qualche volta ella picchiava all'uscio: "Vuoi un sorso di caffè

CENERE

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Deledda, Grazia 9 occorrenze

Era vicino il giorno della partenza. «Zia Varvara», diceva lo studente alla vecchia serva che preparava il caffè, «come sono felice! Fra pochi giorni

uscito prima dell'alba?», chiese zia Tatàna. «Datemi il caffè!», diss'egli, aspro. «Ecco il caffè, ma che cosa hai, cuoricino amato? Sei pallido

colletto lucido. «Mamma, dateci il caffè», gridò Anania dalla strada; poi introdusse l'ospite nella sua cameretta e cominciò come un bimbo a fargli

caffè. Eccolo qui. Ho le mani pulite, Vossignoria. Oh, che consolazione, che consolazione!» «Dov'è l'Eccellenza con cui parli? Da' qui il caffè, e dammi

pure di marmo. Furon serviti liquori, caffè, biscotti e amaretti; e la bella signora Carboni, che aveva due profonde fossette sulle guancie e i capelli

. La mattina era splendida; nell'aria limpida passava un dolce odore di mosto, di caffè, di vinaccia in fermentazione; le galline ed i galli cantavano

figlio delle tue viscere, dopo tutto. Su! su! Adesso prendi un po' di caffè, poi discorrerete meglio. Fammi il piacere, figlio, Anania, va un po

dove gli diede una scodellina di caffè e un pezzo di pane. Poi gli gettò sulle spalle un sacchetto logoro e lo trascinò fuori. Albeggiava. Faceva un

caffè lucenti, nelle vie luminose, nelle alte case battute dal sole, dal riflesso del mare, tutto era luce, gioia, poesia. L'arrivo della prima lettera

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