Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: caffe

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Malombra

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Fogazzaro, Antonio 11 occorrenze

, disse di averli insegnati a Paolo del Palazzo. I l povero don Innocenzo non sapeva che riscaldare il caffè e si propose, modestamente, per questo. "A

"El xe largo e longo, Ecelenza" disse alla contessa Fosca la sua fedele Catte, versandole il caffè in una tazza larghissima, mentre la contessa

sono un vecchio poltrone goloso e prendo il caffè a letto. Io Vi assicuro, non sono goloso del caffè; sono goloso di veder entrare mia figlia e

tutto la propria timidezza, e uscito di chiesa con essi, dimenticò il caffè che l'aspettava, per far loro mille domande curiose sulla Germania, sui

sono tornati a casa gli altri. È chiara, neh, süra Catte?" "Come questo caffè, vecia." Catte aveva poi dei colloqui intimi con Fanny nelle

abrupto "rispondeva Lei a quelle lettere?" Il signor Vezza, che si prendeva il suo dolce "commendatore" col caffè mattutino della serva, come al caffè

?" "Niente, vogliamo. Siamo qui al caffè della valle a prendere come i signori, e vogliamo far quattro chiacchiere." "Maledetti ubbriaconi, è questa

se aveva acqua, se aveva zolfanelli, a che ora voleva essere svegliata, se le dovevano portare il caffè, se desiderava questo, se desiderava quello

interlocutore l'avvocato Mirovich e gli parlò di Venezia, de' suoi amici di colà, del caffè e pannera in gelo, dell'Istituto Veneto e delle gondole, tirando

trattenne lungamente in un piccolo caffè tetro, dove due vecchi giuocavano al domino e la padrona, seduta accanto ad essi con un grosso gatto grigio sulle

gentiluomo maleducato, gli avevano già procacciato uno schiaffo a Torino da un garzone di caffè e potevano procacciargli altrettanto e peggio da Caronte

Brano Tratto da: Milano visione

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Galateo, Antonio 1 occorrenze

bimbo. Alla sera ci si trovava ai caffè della galleria. Qui la giovane letteratura milanese era al completo. Felice Cavallotti, lo si vedeva soltanto

MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

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Praga, Emilio 6 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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cominciavano ad ingarbugliarvisi .... Dalla cucina del presbiterio usciva un odore delizioso di caffè tostato. Il cielo splendeva serenissimo. - Buon dì, mi

bottega da caffè, l'unica del resto, a cinque leghe all'ingiro, che potesse portare o bene o male tal nome. La pareva mutata, all'immenso ronzio che vi si

interrotto nelle mie rapide osservazioni dalla buona Mansueta che, viste schiuse le imposte, si era affrettata a prepararmi il caffè e me lo porgeva

stanzone ampio ed alto, così che avrebbe potuto servire per una festa da ballo. Sedetti sopra una specie di divano coperto di una pelle color caffè

caffè. Oppure son compagnie di tagliapietre che vanno a esercitare il loro acerbo mestiere sulle cime; povera gente onesta che di solito ha girato molto

. La famiglia De Boni, il terribile Sindaco, l'abatino, il caffè di Zugliano, il signor Intendente, quel misterioso De Emma, passarono nel mio cervello

Vita letteraria

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Sacchetti, Roberto 1 occorrenze

l'uragano. Praga venne a prenderlo per il braccio dicendo: « Vieni, Arrigo, prima che ci accoppino » e discesero al vicino caffè del Cambio e cenarono

LEGGENDE NAPOLETANE

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Serao, Matilde 1 occorrenze

pentola ed il caffè dalla cogoma; è lui che fa inacidire il vino dalle bottiglie; è lui che dà la iettatura alle galline che ammiseriscono e muoiono; è

La Stampa e la Politica

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Torelli, Giuseppe 1 occorrenze

rimasti oscuri, e si consolano della loro oscurità sparlando degli altri. Tutti si riunivano la sera, dopo il teatro, nel caffè Martini, giacchè non

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