Oh sì beati i morti che bevon le rugiade... Chi saprà dir se in mare ei si getta o vi cade?
prosa letteraria
. Genti pie che pregate quando la notte cade, non pregate pei morti che bevon le rugiade, che si mutano in foglie, che si mutano in fiori; non pregate
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speranze e la pietà del nido l'ali cogli infallibili aliti suoi distende; ciò che cade disprezza il mar che all'alto tende: quando l'albero è infranto
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la rabbia del vulcano, dalle fauci del conte, un urlo uscì... Di mano sfugge il ferro a Lionello che china il capo e cade. Pur, mentre il sonno eterno
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si gela, e qual vinta da un affanno deliro, si copre il viso e cade. Non han pure un sospiro i malor sterminati. In ginocchio, con voce che sembra
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