copioso che il Giordano: meno facile però, e men gaio; più | cacciato | d'ombre e più dotto nondimeno ne' dintorni, sempre eguale |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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accanto a brani di tocco, d'impasto fiero, di lume | cacciato | e scuro. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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come quella, per esempio, che si vede nell’Eliodoro | cacciato | dal tempio, di Raffaello. Il Bernini non si limita a |
Manuale Seicento-Settecento -
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che non si capisce nulla, che l’artista è degno di venire | cacciato | a’ pazzarelli, che l’arte ha da riescire lampante subito, |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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per lasciarla sopravvivere come dato puramente ontologico. | Cacciato | da ogni ipotesi “reale”, il fantastico torna nella visione |
L'arte di guardare l'arte -
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in questi ultimi anni a Venezia. In un misero cortiletto, | cacciato | ne’ labirinti delle callette di San Paternian, così bene |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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l’uomo che, compreso da un Re, secondato dalla nazione, ha | cacciato | via d’Italia gli stranieri, preparandola a diventare regina |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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che Morelli fa rientrare per la finestra quello che ha | cacciato | dalla porta: Moretto dal 1521 non ha fatto che sviluppare e |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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