un bersaglio e facevamo alle gare col fucile, oppure si andava a caccia delle marmotte. Ma quando fommo in alto sui ghiacciai e peggio ancora quando
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selvaggi Bagnous che coltivano il riso, vi sono i Balanti che vivono solo di caccia e di rapina; uccidono chi ruba nel loro villaggio, ma non perciò si
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perfettamente identico al carattere del selvaggio che di solito inerte si scuote, di tempo in tempo, per compiere i faticosi esercizi della caccia e della guerra
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lautamente, a seconda dell'importanza dell'arresto, fanno una vera caccia al delinquente e spesso lo colgono in flagrante, servendosi delle ferrovie, del
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marina, alla caccia, in mestieri che ne soddisfino le prave passioni, quali la macelleria per i sanguinari, lo stato militare, che è spesso una
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andava a rilento nell'accogliere le loro domande, la caccia al ricovero andò sempre più perfezionandosi. Le domande vennero stese con artificio maggiore
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«I sottoscritti chiedono d'interrogare il ministro di agricoltura per sapere se e quando intenda presentare la tanto attesa legge sulla caccia.
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fermò sullo schioppo da caccia a due canne, attaccato per la bandoliera lungo il muro sulla cappa del camino. Era un vecchio schioppo di buona fabbrica
maestro della banda, e quel don Andrea, padrone del "Roccolo", un prete bergamasco, che avviò il gran discorso della caccia, delle allodole, dei
nella caccia colla civetta, lo seguiva al "Roccolo" di don Andrea, o nelle escursioni ch'egli volesse fare nei dintorni. Allo spuntare dell'alba
trionfo, nell'espansione d'una riunione di caccia, ora all'ombra di una tribuna, ora nella frescura d'un bosco selvaggio, dove anche la piú gentile signora
: - È allagata la ferrovia presso Cremona, le corse sono sospese. Tutti guardarono chi aveva parlato. Era il signor Caccia, l'esattore delle imposte
strada. Dieci mesi erano bastati a trasformarlo, troppo, forse, perché il signor Caccia vedendolo non aveva mancato di aggrottare le sopracciglia; e
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L'abitazione dell'esattore era posta a mezzo della via di san Francesco, la così detta via dei signori; non che il signor Caccia fosse un signore, ma
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poi il signor Caccia tuonava contro il lusso delle donne, predicando ad esse la modestia, l'umiltà, l'attività silenziosa nelle pareti domestiche
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l'indomani partiva per Parma, ed era venuto a chiedere se la signora Caccia avesse qualche imbasciata per Carlino. La signora, grata e sorridente, lo invitò
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attaccata a quell'orologio. - Il brodo non ha nessun sapore - disse il signor Caccia. La signora Soave sospirò, costernata. - Vi ho detto tante volte di
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Caccia disse che era un capo-scarico, che dava cattivi esempi a Carlino, che s'era già mangiato parecchie volte i denari della laurea, e che non
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giovane dei dintorni si perdesse con quella Caccia, la quale non era né bella, né appariscente. E la guardavano con curiosità invidiosa, quando usciva
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Il signor Caccia era nel suo studiolo, duro e impettito, quantunque fosse solo, per la grande abitudine che aveva di posare. Seduto sulla sua
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libertà, né annoiarsi soverchiamente. Nelle liete prospettive dell'avvenire, non mancava la sorpresa che avrebbe manifestato il signor Caccia, quando
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Il signor Caccia, dopo aver veduto il funerale in lontananza, se ne tornava a casa rasentando i muri per evitare la neve. Allo svolto di un canto si
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La tristezza di Teresina continuava così muta ma profonda, che negli ultimi giorni di carnevale il signor Caccia, rompendola colle abitudini austere
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, la piú sicura, quella che gli avrebbe permesso di aiutare subito la famiglia. Il signor Caccia si appoggiava molto sul figlio, per il quale egli e
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delle gemelle, alle risate argentine delle Ridolfi, successe un silenzio che pareva di tomba. Il signor Caccia meditava, nel suo studiolo, sulle spese
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Caccia; e anche lì lo zoppo fece una breve sosta, poiché la signora Soave, udendolo passare, aveva detto a Teresina: - Compera un paio di pere per le
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grande dei conforti, l'affetto il piú illimitato; sola forse, della famiglia, sentì il vuoto lasciato da quella morte. Per il signor Caccia fu un
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, nell'umido e buio gineceo, il signor Caccia terminava i suoi giorni, confinato sul divanuccio dove la signora Soave aveva trascorsa tanta parte della vita
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Appena oltrepassata la soglia dei Caccia, a sinistra, sotto l'andito, c'erano due gradini e l'usciuolo che metteva allo studio dell'esattore. Era
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signor Caccia aveva detto di no, crollando il capo, inarcando le sopracciglia, così che Teresina, sbigottita, non ardiva nemmeno fiatare. Ed era stata la
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Il signor Caccia venne di punto in bianco a prendere sua figlia, la quale non tentò nemmeno di reagire, ma si trovò così mesta per questa decisione
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