, tutte od in parte, le convenienze sociali, non hanno bisogno ch'io insegni loro l'a b c della creanza. Non farò del mio libro un trattato di morale
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da visita colle iniziali P. C. scritte a mano che vuol dire per congratulazioni. - Profondamente sentite come profondamente espresse. - Ma cosa importa
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che freddo. C'è da pigliarsi un' infreddatura. Il signor Tale che è sceso ieri, oggi ha una tosse!... ed il signor Tal altro ha sternutato otto volte
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battesimo o d'una morte, si risponde colle proprie carte alla famiglia. In entrambi i casi, come pure per nozze, molti usano le lettere P. C. Vuol
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fare il secondo semestre col mezzo lutto. Ma non è più di moda. Dunque un anno di lutto; e non c' è morto per bene che abbia diritto di lagnarsi della
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, come per far capire che non vogliono accettar nulla da nessuno. C'è alle volte par generosità nell'accettare che nel dare, ed un gentiluomo deve
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la mamma. - Ma della signora maestra. - E che cosa ha di ridicolo la maestra ? - È vecchia. - E poi? - E poi.... non altro. - E allora cosa c' è da
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decrepita, da non saper più sorridere ai vent'anni sereni e biondi? Ebbene no. Non voglio brontolare. C' è sempre modo di dire con garbo anche le cose più
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DUE CAPITOLI NUOVI MILANO, 1893 EDIT. GALLI DI C. CHIESA e F. GUINDANI Lipsia c VIENNA, F. A. Brockhaus - BERLINO, A. Asher e C. Parigi, veuve Bovveau
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