Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Regio Decreto 27 febbraio 1936, n. 645 - Approvazione del Codice postale e delle telecomunicazioni.

22037
Regno d'Italia 7 occorrenze
  • 1936
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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Sono aventi diritto: a) autori ed editori; b) impresari; c) esecutori.

Le prescrizioni previste alle lettere a), b) e c) del precedente articolo 151 non si applicano alle somme versate a titolo di deposito giudiziale.

L'Amministrazione esercita i seguenti servizi: a) trasporto e distribuzione delle corrispondenze; b) trasporto e distribuzione dei pacchi; c

) « assegni localizzati », non girabili, per effettuare pagamenti a favore di una determanata persona e presso un determinato ufficio postale; c

Le domande degli aspiranti di cui alle lettere b) e c) del citato art. 326, debbono essere prodotte, ugualmente a pena di decadenza, nel termine di

I supplenti debbono essere in possesso dei seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana; b) regolare condotta morale e politica; c) età non inferiore

di coeredi nei casi di controversia sui diritti a succedere; c) da parte di ciascuno degli intestatari sui libretti emessi a norme di più persone; d

Il Corriere della Sera

379703
AA. VV. 1 occorrenze

(p. p. c.)

Fondamenti della meccanica atomica

437729
Enrico Persico 40 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Si osservi che se f(x) è funzione pari, cioè se f(— x) = f(x), tale è anche C(ω), e se f(x) è dispari, anche C(ω) è dispari. Nel primo caso la (53

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C

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dove N (che rappresenta l'inverso della velocità di fase, ed è analogo ad n/c della (108)) sarà determinato, in modo che vedremo, in funzione di x, y

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dove C è una qualsiasi costante (rispetto ad x, y , z). Abbiamo così trovato la distribuzione spaziale dell'indice di rifrazione (che esso fosse

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dove a e b sono due costanti; l'espressione di C(v) è poi data dalla (119), che si può scrivere, usando la (120),

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dove è una costante di normalizzazione che verrà fissata in seguito, e ha un significato analogo al c(E) della (133'), cioè:

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I moduli delle costanti C e D si determinano con le condizioni di normalizzazione, che danno:

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viene respinta indietro prima di giungere in C'.

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che provenga p. es. da sinistra trova forza nulla fino ad A, poi incontra una forza ritardatrice da A a C', indi forza acceleratrice da C' a B, e poi

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(k costante di Boltzmann; c velocità della luce; T = temperatura assoluta; I(v)dv rappresenta l'energia irradiata dall'unità di superficie nella

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espressione di C, si riconosce nella (223') l'equazione differenziale delle funzioni sferiche di superficie di ordine l.

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per C va posto : inoltre si può osservare che il primo termine si può scrivere (come è ben noto) in un'altra forma, poichè

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C. R., 183 (1926), p. 24.

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c) Quantizzazione spaziale. - Le due ultime condizioni di Sommerfeld determinano l'inclinazione del piano dell'orbita rispetto all'asse polare, ossia

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/c, la quale si manifesta, quando viene assorbita dalla materia, col fenomeno della pressione della luce: è naturale quindi che ogni teoria della luce

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dello sviluppo di Y e Z analogo a (349). In particolare, se per qualcuno dei gruppi di valori si annullano tutti e tre i coefficienti A, B, C, manca

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, di lunghezza hv'/c) e quello acquistato dall'elettrone (vettore OD,di lunghezza

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Si osservi anche che, se c è una costante

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c) Il simbolo è un operatore che muta ogni funzione derivabile f(x) nella sua derivata. Similmente (per le funzioni di più variabili) sono operatori

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dove c è una costante ed f una funzione qualunque. Per esempio, tra gli operatori citati sopra, sono lineari gli operatori , mentre non sono lineari

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Se per h, m, c si pongono i loro valori numerici, si trova

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Come esempio notevole, si consideri l'operatore che intervenne al § 1, p. II, cioè A, B, C reali):

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con i coefficienti c arbitrari. Naturalmente, alle si possono sostituire p loro combinazioni lineari, ortogonali tra loro (ciò si dimostra come al

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Si dirà poi che più osservabili contemporanee A, B, C,... sono compatibili, se ognuna di esse è compatibile con tutte le altre.

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reciproco per avere v˜, mentre le v si debbono ricavare da esse con la formula v=c/λ: ora, essendo c nota con precisione di poco superiore ad 1 : 1000

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, legato alla lunghezza d'onda λ da v= c/λ) ma anche la quantità ad essa proporzionale

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l'uso di chiamare «frequenza» di una radiazione non solo la vera frequenza v (numero di vibrazioni al secondo, legato alla lunghezza d'onda λ da v= c

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e potremo considerare le a come piccole del primo ordine rispetto all'unità, mentre le c sono da considerarsi in generale dell'ordine di grandezza di

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Di qui si ricavano le c, moltiplicando i due membri per e integrando su tutto lo spazio delle q: si ottiene così

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Nei casi ordinari (corrispondenti cioè nel modello classico a particelle dotate di velocità piccole rispetto a c, sì da potersi usare la meccanica

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Si verifica subito usando le (290) che i quattro coefficienti c si identificano rispettivamente con : applicando la (97') del § 22 troviamo che la

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precisamente, se si divide la (18) per c, per passare dalle v alle v^, e si pone

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dove c è una costante: se poi in questa relazione si scambiano le con le , e si moltiplicano membro a membro queste due equazioni, si trova , ossia

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i coefficienti c contenuti in queste formule restando arbitrari, salvo le condizioni di normalizzazione. Tenendo conto della (392') e delle (396), e

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piccole rispetto a c)

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Conviene aggiungere che le considerazioni precedenti valgono se la velocità vè piccola rispetto a c: altrimenti la legge (37) della forza viva

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dove i coefficienti A, B, C sono funzioni analitiche della x, che supporremo reali per x reale. Poichè A è da supporsi non identicamente nulla, si

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cui λ figura linearmente nel coefficiente C, cosicchè l'equazione può scriversi nella forma seguente

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i tre coefficienti A, B, C divengono rispettivamente

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Se poi C contiene linearmente un parametro λ, come nella (8), sarà così anche di R, e l'equazione (12) avrà la forma

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Enciclopedia Italiana

533574
Enrico Fermi 2 occorrenze
  • 1936
  • Istituto dell'Enciclopedia Italiana
  • Roma
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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quantità di calore trasmessa al corpo. Se indichiamo con c il calore specifico, potremo ; scrivere, per l'unità di massa della sostanza, dQ = cdT; e

Pagina 521

Di qui si riconosce la necessità, affinché l'integrale converga nel limite inferiore, che il calore specifico c si annulli per T = 0. La statistica

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