Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Come devo comportarmi?

172182
Anna Vertua Gentile 22 occorrenze
  • 1901
  • Ulrico Hoepli
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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nell'anima quasi paralizzandoti nei moti e nella parola. C'è dunque una timidezza buona e gentile; e ce n'è un'altra cattiva e goffa.

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e dei desideri della attuale società. Con tante scuole, tanti studi e conferenze e libri fatti a posta per esse, c' è da essere sicuri, che almeno il

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nell'anima, è rettitudine. La giovinetta deve amare la eletta c gentile società, ma non fuggire un poco di solitudine. Si abitui a star soli; che

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de sentiments et ne rapproche jamais que des ames honnetes». C'è chi mette sempre un dubbio sconfortante nell'amicizia, e pur troppo, c'è chi ne ha

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andare a teatro quando il tendone è già alzato. C'è chi mette dello chic in questa mancanza di riguardo per gli attori e gli spettatori. Il gentiluomo

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dentro. Antipatico uso questo dell'esporre il corredo e i doni di nozze ! La sera del contratto, si festeggia, di solito, in casa della sposa. Se c' è un

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, diviene terribile se il bambino non è tenuto costantemente al caldo. C'è pericolo che soccomba per infiammazione ai reni. Il vaiuolo si manifesta con

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C'è chi, per darsi aria di spiriti superiori, affettano indifferenza per le tombe e sorridono a chi professa apertamente il culto dei morti. Lo

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altrettante cose necessarie. Se in una casa non c' è una camera abbastanza segregata e con tutti gli accessori indispensabili a fornire quanto è necessario per

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C'è chi serba le sollecitudini premurose, le parole gentili, i dolci sorrisi, unicamente per le persone fuori di casa; come se l'intimità dispensasse

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si migliori nell'affetto che inspira, migliorando lei stessa nell'affetto che la fa vivere in lui e di lui. Dice a proposito Ernest Legouvé: «C'est en

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suoi. C'è la posta per le lettere; e non è fine nè dignitoso incomodare gli altri per risparmiare la piccola somma di venti o cinque centesimi. Una

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invitati, sieno pure parenti o intimi, a astinenza e magari a digiuno. Non tutti a un invito a pranzo, si rendono con piacere. C'e della gente, e adesso

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caccia, alla quale le signore abbiano preso parte. C'è della gente che ancora si stupisce e fa il viso accigliato all'idea delle donne cacciatrici. O che

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andare incontro al ridicolo e peggio. Dall'immaginazione fervida, superiore all'uomo solo per le doti del cuore, c' è pericolo che la donna nella

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sua, che non ha trovato persone le quali accogliessero la sua tenerezza. C'è chi ride a vedere una signora che si occupa d'un cane, d'un gatto, d'un

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l'intelligenza della madre; ma in mancanza di questa, che spesso non può essere massaia e educatrice ad un tempo, c' è la maestra, una donna, che ha

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carattere dei personaggi da riprodursi, il periodo storico del momento da ricordarsi. C'è uno scambio di idee, un rammentare le cose diate, un discutere

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ascolto). C'è gente giù a basso; sento un brusìo di passi e di voci. (Con spavento) Che Mariuccia stia male ? che sia morta?... Ah Signore Iddio! no! no! no

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!... C'erano piantine e fiori da per tutto; e un profumo poi che a tutta prima si aspirava a larghe narici e in fine dava la sonnolenza, da tanto che era

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nonnulla può tornare graditissimo, un gioiello può offendere, secondo i casi; e questi casi, ci vuole giudizio e tatto per distinguerli. C'è della gente

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, non mi pare di sentirmi proprio bene!». Nel sopportare bravamente il male, c' è sempre della generosità. Educando i figli alla forza d'animo, si

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