alla finestra che guardava l'orto, la stradicciuola, i prati, i pioppi lontani dal fiume, le colline al di là e tanta distesa di nuvole bianche. "Mi par
. Grandi mazzi sciolti di glicine celesti, di rose bianche e gialle erano sparsi un po' dappertutto. Marina saltò nel chiarore delle candele, trasse
. Le signore cinsero Giulia di un grazioso cicalio di salutini, di risatine discrete, di parolette sfumate morbidamente. Le curve spalle bianche
posticcia su quella pelle di latte e rose. Aveva le mani assai piccole e bianche. Parlando sorrideva sempre. Il suo passo breve, ondulato, i gomiti quasi
secreto, alzando il lume con la sinistra. Era là, appena visibile nell'ombra della parete, nero a tarsie bianche, come un sarcofago dove fossero incisi
bianche con una croce di viole. Volle coglier le rose ella stessa perché le povere piante non fossero straziate e i bottoni sciu pati senza necessità
ai bastioni, tra il fragor sordo delle ruote sulle trottatoie e il calpestìo vibrato dei cavalli di lusso, davanti alle cantonate bianche, rosse
. L'occhio suo si fermò su quelle parole, e le mani, che tenevano il foglio, tremarono. Ma per poco. Ella proseguì a leggere e le bianche mani tremanti
boschi, fra quelle pareti bianche, in mezzo a quel beato silenzio; lassù dove furono prima pensate queste pagine. Epperò, chi volesse trovarci altra
dolce fiore di Venere non crebbe mai con tanta dovizia intorno ai templi di Lesbo. L'emblema della virginità, le rose bianche, nascondevano
provincia, case bianche che serbano una tal aria di modesta aristocrazia, se così è lecito esprimermi, in mezzo al bottegume ed al borghesume; oasi
raggio di sole, un respiro di ilarità, di vivace, di festoso risveglio. - Ite missa est Le bianche pezzuole si rizzavano e qualche testolina si volgeva
azzurro, i biondi capelli intrecciati di rose bianche e coperti di un lungo velo sottilissimo, bella, affascinante, smagliante di amore. Al povero uomo
fierezza di fanciulla viziata. Una corona di rose bianche le cingeva il capo da cui scendevano lunghi riccioloni di capelli biondi: altre rose le
glaciali del cielo; laggiù, forse nelle bianche e verdi onde, il cui fragore rassomiglia al metro di una poesia monotona ed uniforme; al polo, forse, negli
sono le nubi; l'aria leggera, benefica e vivificante che mai non diventa troppo rude, troppo tagliente; le colline verdi, macchiate di case bianche e
sembra assistere allo spasimo e udire i singhiozzi convulsi della natura che muore nell'amore del sole. Le vie sono bianche, polverose e fulgide; le case
Pompeja la bella. Amavano al sole i leggiadri garzoni dalle tuniche bianche e le fanciulle dai candidi pallii, si vestivano di bisso e si profumavano di
tamarindi. Nelle meste e bianche notti autunnali, quando la luna malaticcia si unisce alla candida malinconia del cielo, al languido pallore delle
Accademia della crusca
