I due disegni (fig. 32 e 33) rappresentano la macchia bianca del polo australe di Marte in due posizioni diverse del pianeta.
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Lunghesso quest'ultimo salta all'occhio una larga zona bianca e lucida che, a mo' di fascia non interrotta, circonda intorno intorno tutto il corpo
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La gran fascia equatoriale, bianca generalmente, appare talora rossa, talora verdognola, talora giallastra, passando per una grande varietà di tinte
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La luce di Saturno è tranquilla e bianca; il suo splendore è pari a quello delle stelle più lucide, ma non raggiunge mai nè quello di Giove, nè
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decomposte. è la luce bianca del Sole che è complessa, ossia formata dalla riunione di luci di colore diverso, dalla riunione cioè delle luci che
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lo straripare del Nilo, fu da Tolomeo annoverata fra le stelle rosse, ed oggi brilla invece di luce bianca. Secondo alcuni il cambiamento del suo
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splendore, bianca, argentea, qualche volta perfettamente simmetrica rispetto al contorno lunare, qualche volta molto dissimetrica. È quell'aureola che
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una pallottola bianca. Quella vi raffiguri il Sole e questa la Luna; il vostro occhio sia l’osservatore.
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come mare permanente. Vedesi allora (l'ultima occasione a ciò opportuna fu nel 1884) la macchia bianca delle nevi circondata da una zona oscura, la
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ridotto a 600. Durante questo intervallo, e precisamente verso la fine di giugno, si manifestò nella calotta bianca una grande spaccatura, che ne
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intermittenti, or bianca or verde or rossa a guisa di riflessi di un vivo diamante, rapisce il più indifferente osservatore, e costituisce questo
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deve adunque considerarsi come composta di due parti: una bianca e costante, benchè prodotta come dicemmo da continua ricomposizione de’ raggi
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dopo esser passata pel bianco, giallo e rosso, e poi tornata bianca, sparì del tutto, o almeno non ne rimase che traccia minima che non può
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Anno 1670 scoperta dal Certosinop. Antelmo nella testa della Volpetta accanto al Cigno, ora detta l’11 della Volpe. Essa avea luce bianca ed arrivò
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formare una luce bianca. Le fig. 39 e seg. ne danno una Fig. 39. Gruppo di Ercole. idea. Il più bello del nostro emisfero è quello di Ercole in A. R
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perfettamente bianca, senza però dare spettro gassoso come le nebulose, il che mostra esser formata di stelle innumerabili.
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regione priva di bianca luce stellare presso il Cigno, non finisce là ove apparisce comunemente nelle sere ordinarie, ma può tracciarsi la sua
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condotta la sua imagine bianca sopra la stessa punta si vede ove cada all’altra, e così si riconosce immediatamente se le righe sono identiche. Ciò per le
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completa sembra bianca od anzi giallastra. Coll’aiuto di una riga interposta fra l’occhio e la cometa non è stato possibile riconoscere alcuna
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Stabilito che il prisma non aggiungeva colori ma li separava, a ulteriore dimostrazione della natura composita della luce bianca, con un altro
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Newton arrivò al telescopio a specchio dopo la scoperta che la luce bianca risulta da una mescolanza di colori diversamente rifratti nei prismi (e
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Nell’anno 1800 William Hershel ripeté l’esperimento di Newton: con un prisma suddivise la luce bianca del Sole nello spettro dei suoi colori. Ma fece
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Un ferro messo ad arroventarsi su una fiamma diventa prima rosso scuro, poi rosso vivace, arancione, giallo e infine emette luce bianca (il
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fine di una stella dipende della sua massa; se è inferiore a 1,4 volte quella del Sole, la stella implode in una “nana bianca”, un oggetto dal
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presenti prevaleva l’idea che la sorgente fosse una nana bianca. Fred Hoyle prese la parola e dissentì: quella doveva essere una stella di neutroni. Sarà
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Il loro strumento di indagine sono le supernove del tipo Ia. Si tratta di stelle doppie nelle quali una nana bianca risucchia materia dalla stella
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